Io ho l'impressione che per prevedere questa crisi (non tanto nei dati numerici quanto in linea di principio) non fosse affatto necessario essere chissà quali esperti o super dirigenti, ma anche comunissimi mortali dotati di una minima dose di obiettività.moogpsycho ha scritto:...dimmi chi aveva predetto questa crisi, dammi un nome, uno solo...
Se io lavoro in una azienda che produce lavatrici e vedo che l'azienda, pur di aumentare la produzione, pompa artificiosamente la domanda in ogni maniera possibile (imposizione ai rivenditori di ordinativi sempre più consistenti, martellamento pubblicitario per convincere la gente a cambiare lavatrice prima del tempo anche senza pagarla, pressioni politiche affinché anche lo stato collabori alla promozione ecc. ecc.) con il risultato che sempre più gente "compra" la lavatrice ma non la paga e ciò nonostante i depositi di lavatrici si gonfiano sempre più e la stessa cosa accade anche per le altre aziende del settore e anche di altri settori, come faccio ad essere sinceramente convinto che la cosa possa andare avanti a tempo indeterminato?
Non sarò responsabile in prima persona, ma in linea di principio se non mi sono incavolato e non ho protestato quando le scelte manageriali hanno provocato aumenti (fittizi) della produzione e delle "vendite" e delle assunzioni allora nemmeno dovrei incavolarmi più di tanto nel momento in cui di quelle scelte si cominciano ad assaporare i prevedibili effetti collaterali.
Mi rendo conto che si tratta di questioni molto complesse e che non è certamente giusto addossare le responsabilità della crisi alle persone che più gravemente sono colpite dalla medesima. Però nemmeno mi pare obiettiva l'ipotesi diametralmente opposta. Come comuni cittadini non saremo personalmente responsabili di quanto sta accadendo ad alto livello ma negli ultimi dieci o vent'anni, mentre le basi di questa crisi venivano gradualmente gettate, mica eravamo altrove...