bloccate ai t.i.r. quella strada!!!!

[cobracobra]

Mi riferisco alla strada statale 28 del Colle di Nava ristrutturata al 20% ma con un tracciato pericolosissimo perche' con un fondo rovinato,due carreggiate che paiono una sola tornanti in salita e falsopiano in cui gia' due vetture faticano a passare insieme ed in cui con la massima indifferenza delle autorita' locali è a libera circolazione per i mezzi pesanti ed autoarticolati che la utilizzano per comodita' ed economia essendoci un'autostrada oggi non piu' pericolosa (mi riferisco alla Torino-Ceva ).
Ieri pomeriggio un'uomo di 41 anni ha perso la vita in sella alla propria moto in una di queste curve a gomito mentre la stava percorrendo in salita direzione colle di nava ed in cui nello stesso istante un'enorme autoarticolato scendeva direzione albenga.Capisco il traffico di furgoni per lavoro ma non mi rendo conto chi abbia consentito la libera circolazione in quel tratto ai t.i.r. che occupano da soli in questa statale tutte e due le carreggiate.
Basterebbe vietarne la percorrenza da Ormea per chi proviene da nord e da Albenga da sud.
Chissa' quante altre strade sono nel menefreghismo delle autorita' predisposte ma gli inquirenti l'omicidio colposo lo dovrebbero addebitare a coloro che ancora oggi permettono queste assurdita'!!!

 

[arhat]

tranquillo risolveranno se non lo hanno già fatto con un bel limite di velocità a 30km/h.

 

[The.Tramp]

Siamo sicuri che la responsabilità è del TIR?

http://www.riviera24.it/articoli/2009/08/11/67218/schianto-mortale-sulla-ss-28-del-col-di-nava-41enne-torinese-perde-la-vita-nello-scontro-con-un-tir

Cosa NON ti fa supporre che il motociclista, andando troppo veloce, ha allargato un po troppo la traiettoria, trovandosi un TIR di fronte?

 

[arhat]

Caspita, se una 156 quasi in perpendicolare ne copre appena una mezza carreggiata è anche abbastanza larga per tutti, purchè non se ne approfitti

 

[Aubrey]

Caspita, se una 156 quasi in perpendicolare ne copre appena una mezza carreggiata è anche abbastanza larga per tutti, purchè non se ne approfitti

Ehmmm ... una 159 SportWagon : oltre 4metri e mezzo di auto !

 

[arhat]

Caspita, se una 156 quasi in perpendicolare ne copre appena una mezza carreggiata è anche abbastanza larga per tutti, purchè non se ne approfitti

Ehmmm ... una 159 SportWagon : oltre 4metri e mezzo di auto !

appunto, quindi 9 metri al minimo di sicura carreggiata totale, quando un autotreno è largo 2,55 è l'angolazione della curva è così bassa, posto che non si evince quanti metri dopo l'ìmpatto l'autotreno si è fermato, non è subito chiaro chi ha sforato dalla propria carreggiata.
Occorre tenere conto però che per riportare 18 metri di autotreno nei limiti della carreggiata nel proprio senso di marcia e raddrizzarlo di spazio ne serve assai e gli addetti ai lavori lo scoprono eccome chi dei due ha invaso l'opposta corsia.
Dalla foto.... mmmh.

 

[cobracobra]

indipendentemente da chi dei due ha sforato nella carreggiata altrui è assurdo che quella che è una stradina senza mezzeria perche' le carreggiate in tanti punti non hanno una larghezza neppure per un'auto normale sia di libero acesso ai t.i.r..bisogna considerare che l'ottanta per cento del tracciato non è stato mai allargato e che ci sono tratti in cui è impossibile farlo.
Che sia stato l'autoarticolato o una manovra spericolata del centauro a determinare l'incidente resta il fatto che se nello stesso punto si incrocia la comune corriera che unisce i paesi e uno di questi tir il problema è serio perche' nessuno dei due puo' far retromarcia per l'assenza di visibilita'.

 

[cobracobra]

la foto che vedete si riferisce al tratto di strada a scendere e pare assolutamente e giustamente adatto al transito ma l'incidente è avvenuto dieci metri piu' su' proprio in una curva a gomito molto stretta,la percorro circa 15-20 volte all'anno nei due sensi con una macchina che è larga 1,75 e vi posso assicurare che se anche per colpa del falsopiano della curva bisogna procedere proprio con un filo di gas per evitare l'impatto con il potenziale veicolo che sale o scende la larghezza totale di entrambe le carreggiate è ridotta all'osso.Di solito infatti ho notato salendo che i tir proprio in quel punto vedendo all'ultimo momento un veicolo salire fanno fischiare i freni ben consci del pericolo.Comunque il problema riguarda tutta la statale 28 del colle di nava e non solo quel punto.qui' non si tratta di essere "assi del volante" ma di non avere nessuna certezza di guidare in sicurezza.
Non desidero colpevolizzare gli autotrasportatori che hanno una grande esperienza di guida ma fare presente a coloro che conoscono il tracciato da Albenga sino a Ponte di Nava che la statale ogni giorno rappresenta un pericolo in primo luogo per la presenza dei t.i.r. che non consentono una guida sicura per la mole di detti veicoli e le ridotte carreggiate ma anche del grave pericolo sottovalutato della possibilita' di scivolare in punti trascurati da decenni del manto stradale specie nella stagione autunno-inverno!

 

[The.Tramp]

Potrebbe essere stato un abbaglio del sole ad aver fatto il perdere il controllo della guida al motociclista di Torino, Tiziano Acide, di 46 anni (ne avrebbe compiuti 47, il 21 agosto), morto, questo pomeriggio, in un incidente avvenuto lungo la statale 28 del col di Nava, tra Case Rosse e il bivio per Cosio d'Arroscia, nel Comune di Pornassio. L'uomo si trovava alla guida della propria Yamaha 1.000 di cilindrata, quando per cause, comunque, in fase di accertamento da parte della polizia stradale di Sanremo, si e' scontrato con un autoarticolato che trasportava acqua minerale, proveniente dall'opposta direzione. Lo schianto e' avvenuto all'altezza di una curva 'a destra'.

E' probabile che Tiziano, dopo aver perso il controllo della guida, sia andato a sbattere contro il margine della strada e a quel punto e' volata la motocicletta, invadendo l'opposta corsia. A precederlo c'era un amico con il quale era andato a fare un giro in moto, non volendo stare in campeggio, ad Albenga (Savona), dove ad attenderlo c'era la moglie, che alla notizia dell'incidente ha avuto un malore ed e' stata ricoverata in ospedale. A nulla e' servito il tempestivo intervento dei vigili del fuoco e del 118. L'uomo - abitante al civico 249 di via Vercelli, nel capoluogo piemontese ? era già morto.

 

[Aubrey]

indipendentemente da chi dei due ha sforato nella carreggiata altrui è assurdo che quella che è una stradina senza mezzeria perche' le carreggiate in tanti punti non hanno una larghezza neppure per un'auto normale sia di libero acesso ai t.i.r..bisogna considerare che l'ottanta per cento del tracciato non è stato mai allargato e che ci sono tratti in cui è impossibile farlo.
Che sia stato l'autoarticolato o una manovra spericolata del centauro a determinare l'incidente resta il fatto che se nello stesso punto si incrocia la comune corriera che unisce i paesi e uno di questi tir il problema è serio perche' nessuno dei due puo' far retromarcia per l'assenza di visibilita'.

Mai vista la "Carretera della Muerte" in Bolivia ? :lol:

 

[arhat]

Spero di essere stato chiaro nel dire che le mie valutazioni sono spanometriche non conoscendo i luoghi, qualora non lo fossi stato, lo ribadisco ora. Tuttavia voglio fare un esempio. Di recente ho scaricato da uno di quei siti dove si possono prende i PDI per il navigatore l'elenco dei "Black Point" cioè dei punti pericolosi.

Ora dal "basso" dei miei oltre duemilioni di chilometri percorsi alla guida di veicoli dalle diverse caratteristiche, di strade ne conosco tante, (il navigatore lo comprai solo per trovare senza perdere troppo tempo i certi distributori di metano che a volte sono ben nascosti in luoghi ameni), ma tante, ebbene, avevo messo un avviso ben sonoro per quelli che dovevano essere "punti pericolosi".

Bene, succede che in quella lista ci sono TUTTE, dico TUTTE le curve più belle.
Io non so cosa anima chi compila quella lista, ma se quello è diventato il metro comune di valutazione del pericolo, bhé allora torniamo al cavallo di San Francesco.

La pericolosità della strada non è data dalla strada stessa, ma da chi ci si può incontrare, indipendentemente dal mezzo che porta.