gbortolo
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vero, ma dipende se ti accontenti. Conosco persone che potrebbero godersi i soldi messi da parte ed invece ...E' anche vero che fare quit con qualche milione di dollari sul conto corrente è molto meno traumatico....
vero, ma dipende se ti accontenti. Conosco persone che potrebbero godersi i soldi messi da parte ed invece ...E' anche vero che fare quit con qualche milione di dollari sul conto corrente è molto meno traumatico....
vero, ma dipende se ti accontenti. Conosco persone che potrebbero godersi i soldi messi da parte ed invece ...
Ho lavorato in perdita secca, a volte guadagnando più o meno bene, rifiutato lavori molto ben pagati perché ho investito diversamente. Talora ho guadagnato più di quanto pensassi prima della scelta, a volte meno. Quadi mai ho chiesto prima quanto si guadagnasse e, se la proposta economica era per me irricevibile, ho controproposto una prestazione gratuita ma da condividere con chi me l'aveva proposta. Inutile dire che non hanno accettato.Non si tratta di accontentarsi o meno.
Nela vita si hanno delle priorità; per alcuni sono il guadagno e la carriera per altri possono essere la famiglia, godersi un po di tempo libero, i viaggi, ...
Ne conosco anch'io di eterni insoddisfatti ...
il discorso della produttività per me è vero solo in parte o meglio è vero per effetto indiretto.Beh....
questo che dici e' sacrosanta verita' ma e' solo il contorno.
Il nostro caso
( stipendi che calano invece che salire )
scaturisce dal fatto che in Germania
si produce di piu', a minor costo,
e persino
lavorando meno ore l' anno.
E questo non dipendete certo dal Signor Cipputi
Ho lavorato in perdita secca, a volte guadagnando più o meno bene, rifiutato lavori molto ben pagati perché ho investito diversamente. Talora ho guadagnato più di quanto pensassi prima della scelta, a volte meno. Quadi mai ho chiesto prima quanto si guadagnasse e, se la proposta economica era per me irricevibile, ho controproposto una prestazione gratuita ma da condividere con chi me l'aveva proposta. Inutile dire che non hanno accettato.
Ho fatto carriera al contrario, facendo downgrade e downshift ripetutamente, cercando benessere personale e famigliare, ma non disgiunti dalla missione professionale. Eppure vedo tanti mediocri che hanno sempre e solo concepito il proprio ruolo come tessitori di reti per ottenere potere, titoli, prestigio e denaro. E li sento sempre sparlare dei propri pari e superiori e denigrare i propri collaboratori per assumerne i meriti. Sono scelte di vita.
sul mercato italiano sono propenso a credere che per la maggior parte siano ricollocamenti.Ancora non si conoscono i contorni del fenomeno , soprattutto la percentuale di ricollocamento di questi auto-licenziati .
sul mercato italiano sono propenso a credere che per la maggior parte siano ricollocamenti.
L'economia d'altronde è molto dinamica e di occasioni ce ne sono parecchie
sicuramente anche perchè in seguito a dimissioni volontarie non si recepisce nessun ammortizzatore.L'articolo di "Parmateneo" linkato da @keyone parla di circa 1/3 di salti nel vuoto. Immagino che la maggior parte di questi si fosse creato un po' di riserva di denaro.
non solo, sovraccaricano di problemi - aggiornamenti, sicurezza, bug - che frenano il lavoro ma non sono minimamente percepiti dai project manager.L'informatizzazione e la digitalizzazione invece di sollevarci dalle mansioni e dagli incarichi non ha fatto altro che intensificare i ritmi produttivi rendendoli più frenetici.
vero e purtroppo per la mia esperienza c'è una grande carenza culturale in tema di project management, sia lato PM che lato aziendenon solo, sovraccaricano di problemi - aggiornamenti, sicurezza, bug - che frenano il lavoro ma non sono minimamente percepiti dai project manager.
Per esempio si da per scontato che i sistemi "cloud" siano perfettamente disponibili nel momento in cui ti serve (cioè all'ultimo minuto) ... ed invece ...
il discorso della produttività per me è vero solo in parte o meglio è vero per effetto indiretto.
Imho il motivo principale della mancata crescita degli stipendi è tendenzialmente non siamo un Paese che riconosce e premia le competenze e la professionalità. Le aziende, specialmente le pmi, investono molto poco sulla formazione e sulle persone e preferiscono uno stipendio basso ad uno premiante per un dipendete capace e competente. struttura aziendale sia mediamente molto più strutturata della nostra perchè di fatto hanno molte più aziende di medie e grandi dimensioni che tendenzialmente prevedono dei percorsi di crescita per
i propri dipendenti
“Big quit”, un concetto coniato appositamente per identificare la tendenza al licenziamento di massa.
Lì scopriamo che dopo aprile 2021 abbiamo iniziato a toccare i massimi storici dei licenziamenti volontari: Negli Stati Uniti il 2,4% dei lavoratori ha lasciato il posto di lavoro di spontanea volontà, in Olanda il 2,9%, in Inghilterra il 4,7% e in Germania addirittura il 6%....
I numeri sull’Italia
Nel bel paese si registrano 484mila dimissioni (292mila da parte di uomini e 191mila da parte di donne), su un totale di 2,5 milioni di contratti cessati. L’incremento nel numero di dimissioni rispetto al trimestre precedente è ben del 37%. La crescita è addirittura dell’85% se si fa il paragone con il secondo trimestre del 2020..
vero, ma dipende se ti accontenti. Conosco persone che potrebbero godersi i soldi messi da parte ed invece ...
Non si tratta di accontentarsi o meno.
Nela vita si hanno delle priorità; per alcuni sono il guadagno e la carriera per altri possono essere la famiglia, godersi un po di tempo libero, i viaggi, ...
Ne conosco anch'io di eterni insoddisfatti ...
AKA_Zinzanbr - 1 giorno fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 1 mese fa