<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> bici in contromano | Il Forum di Quattroruote

bici in contromano

dal corsera:
Bicicletta libera in contromano
Scritto da: Fabio Cavalera alle 22:15

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Nel cuore di Notting Hill, qualche mese fa, le telecamere inquadrarono impietosamente un illustre residente del quartiere mentre con la sua bicicletta inforcava contromano Dawson Place. David Cameron, il leader dei conservatori, abita lì vicino e ogni mattina sale in sella e vola verso Westminster. Nessuna scorta, una pedalata veloce, caschetto in testa. David Cameron ha solo un vizio: prende i sensi unici dalla parte sbagliata.

Quel giorno, colto in flagrante si scusò e pagò la multa. Le regole sono rigide e dare il cattivo esempio non è proprio una bel modo di presentarsi per chi aspira a Downing Street. Si cosparse, dunque, il capo di cenere: ?So che obbedire alle leggi del traffico è importante, chiedo scusa?.

In tanti applaudirono David Cameron. A destra e a sinistra. Ma non perché aveva riconosciuto l?errore: era un atto dovuto. Quanto, piuttosto, per la marachella di cui si era reso responsabile, rivelatrice di un istinto che i centomila ciclisti londinesi condividono: l?insofferenza per lo strapotere dell?auto, un sentimento che si manifesta in una crescente ?indisciplina? al manubrio.

L?infrazione di Notting Hill è stata la classica ultima goccia: se anche David Cameron si fa beffe della segnaletica che impedisce l?accesso in determinate direzioni, ciò significa che il vaso è colmo. Domanda: come venire incontro ai poveri ciclisti che si avventurano negli slalom in mezzo a colonne di macchine e di double-decker, sfidando pericoli e gas? Come incentivare l'uso delle due ruote? Come convincere i londinesi che con la bici si arriva prima in ufficio?

Semplice. Londra vara un progetto pilota che per ora si limiterà al ?Royal Borough di Kensington e Chelsea? ma che i responsabili della circolazione hanno tutta l?intenzione di estendere all?intera capitale, con la benedizione del ministero dei trasport. Se funzionerà, addirittura, potrebbe essere introdotto anche in altre città britanniche.

Si tratta di una piccola rivoluzione: ai ciclisti sarà consentito di risalire contromano le vie a senso unico. Non dovranno più temere di incorrere nelle sanzioni. I cartelli del senso vietato saranno ritoccati con l?aggiunta ?eccetto che per i ciclisti?. Il messaggio è chiaro: chi usa la bicicletta non va punito ma premiato. Libertà nella giungla.

Resta da risolvere bun problema, quello dell?incolumità. Pedalare in senso vietato è pericoloso, come evitare gli incidenti? Il Cyclists? Touring Club ha una proposta pronta: limitare la velocità delle macchine a 20 chilometri all?ora nelle strade di Kensington e di Chelsea interessate al progetto.

Entusiasta il sindaco Boris Johnson, un ciclista ?professionista?. Investito in maggio da un camion non ha desistito nella sua battaglia antitraffico e antiauto. Anzi. Per lui è diventata una questione di principio.

Un buon segnale: a Londra la ?lobby? dei centomila ciclisti conta sempre di più.

Pubblicato il 17.09.09 22:15 | Permalink| Commenti(8) | Invia il post
12/09/2009

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fattone1981 ha scritto:
dal corsera:
Bicicletta libera in contromano
Scritto da: Fabio Cavalera alle 22:15

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Nel cuore di Notting Hill, qualche mese fa, le telecamere inquadrarono impietosamente un illustre residente del quartiere mentre con la sua bicicletta inforcava contromano Dawson Place. David Cameron, il leader dei conservatori, abita lì vicino e ogni mattina sale in sella e vola verso Westminster. Nessuna scorta, una pedalata veloce, caschetto in testa. David Cameron ha solo un vizio: prende i sensi unici dalla parte sbagliata.

Quel giorno, colto in flagrante si scusò e pagò la multa. Le regole sono rigide e dare il cattivo esempio non è proprio una bel modo di presentarsi per chi aspira a Downing Street. Si cosparse, dunque, il capo di cenere: ?So che obbedire alle leggi del traffico è importante, chiedo scusa?.

In tanti applaudirono David Cameron. A destra e a sinistra. Ma non perché aveva riconosciuto l?errore: era un atto dovuto. Quanto, piuttosto, per la marachella di cui si era reso responsabile, rivelatrice di un istinto che i centomila ciclisti londinesi condividono: l?insofferenza per lo strapotere dell?auto, un sentimento che si manifesta in una crescente ?indisciplina? al manubrio.

L?infrazione di Notting Hill è stata la classica ultima goccia: se anche David Cameron si fa beffe della segnaletica che impedisce l?accesso in determinate direzioni, ciò significa che il vaso è colmo. Domanda: come venire incontro ai poveri ciclisti che si avventurano negli slalom in mezzo a colonne di macchine e di double-decker, sfidando pericoli e gas? Come incentivare l'uso delle due ruote? Come convincere i londinesi che con la bici si arriva prima in ufficio?

Semplice. Londra vara un progetto pilota che per ora si limiterà al ?Royal Borough di Kensington e Chelsea? ma che i responsabili della circolazione hanno tutta l?intenzione di estendere all?intera capitale, con la benedizione del ministero dei trasport. Se funzionerà, addirittura, potrebbe essere introdotto anche in altre città britanniche.

Si tratta di una piccola rivoluzione: ai ciclisti sarà consentito di risalire contromano le vie a senso unico. Non dovranno più temere di incorrere nelle sanzioni. I cartelli del senso vietato saranno ritoccati con l?aggiunta ?eccetto che per i ciclisti?. Il messaggio è chiaro: chi usa la bicicletta non va punito ma premiato. Libertà nella giungla.

Resta da risolvere bun problema, quello dell?incolumità. Pedalare in senso vietato è pericoloso, come evitare gli incidenti? Il Cyclists? Touring Club ha una proposta pronta: limitare la velocità delle macchine a 20 chilometri all?ora nelle strade di Kensington e di Chelsea interessate al progetto.
Entusiasta il sindaco Boris Johnson, un ciclista ?professionista?. Investito in maggio da un camion non ha desistito nella sua battaglia antitraffico e antiauto. Anzi. Per lui è diventata una questione di principio.

Un buon segnale: a Londra la ?lobby? dei centomila ciclisti conta sempre di più.

Pubblicato il 17.09.09 22:15 | Permalink| Commenti(8) | Invia il post
12/09/2009

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Perchè non togliere direttamente le auto dalla strada, allora. Se ti passano sopra a 20km/h ti fanno male uguale..... :rolleyes: Mah....
 
fattone1981 ha scritto:
dal corsera:
Bicicletta libera in contromano
Scritto da: Fabio Cavalera alle 22:15

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Nel cuore di Notting Hill, qualche mese fa, le telecamere inquadrarono impietosamente un illustre residente del quartiere mentre con la sua bicicletta inforcava contromano Dawson Place. David Cameron, il leader dei conservatori, abita lì vicino e ogni mattina sale in sella e vola verso Westminster. Nessuna scorta, una pedalata veloce, caschetto in testa. David Cameron ha solo un vizio: prende i sensi unici dalla parte sbagliata.

Quel giorno, colto in flagrante si scusò e pagò la multa. Le regole sono rigide e dare il cattivo esempio non è proprio una bel modo di presentarsi per chi aspira a Downing Street. Si cosparse, dunque, il capo di cenere: ?So che obbedire alle leggi del traffico è importante, chiedo scusa?.

In tanti applaudirono David Cameron. A destra e a sinistra. Ma non perché aveva riconosciuto l?errore: era un atto dovuto. Quanto, piuttosto, per la marachella di cui si era reso responsabile, rivelatrice di un istinto che i centomila ciclisti londinesi condividono: l?insofferenza per lo strapotere dell?auto, un sentimento che si manifesta in una crescente ?indisciplina? al manubrio.

L?infrazione di Notting Hill è stata la classica ultima goccia: se anche David Cameron si fa beffe della segnaletica che impedisce l?accesso in determinate direzioni, ciò significa che il vaso è colmo. Domanda: come venire incontro ai poveri ciclisti che si avventurano negli slalom in mezzo a colonne di macchine e di double-decker, sfidando pericoli e gas? Come incentivare l'uso delle due ruote? Come convincere i londinesi che con la bici si arriva prima in ufficio?

Semplice. Londra vara un progetto pilota che per ora si limiterà al ?Royal Borough di Kensington e Chelsea? ma che i responsabili della circolazione hanno tutta l?intenzione di estendere all?intera capitale, con la benedizione del ministero dei trasport. Se funzionerà, addirittura, potrebbe essere introdotto anche in altre città britanniche.

Si tratta di una piccola rivoluzione: ai ciclisti sarà consentito di risalire contromano le vie a senso unico. Non dovranno più temere di incorrere nelle sanzioni. I cartelli del senso vietato saranno ritoccati con l?aggiunta ?eccetto che per i ciclisti?. Il messaggio è chiaro: chi usa la bicicletta non va punito ma premiato. Libertà nella giungla.

Resta da risolvere bun problema, quello dell?incolumità. Pedalare in senso vietato è pericoloso, come evitare gli incidenti? Il Cyclists? Touring Club ha una proposta pronta: limitare la velocità delle macchine a 20 chilometri all?ora nelle strade di Kensington e di Chelsea interessate al progetto.

Entusiasta il sindaco Boris Johnson, un ciclista ?professionista?. Investito in maggio da un camion non ha desistito nella sua battaglia antitraffico e antiauto. Anzi. Per lui è diventata una questione di principio.

Un buon segnale: a Londra la ?lobby? dei centomila ciclisti conta sempre di più.

Pubblicato il 17.09.09 22:15 | Permalink| Commenti(8) | Invia il post
12/09/2009

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L'avevo letta con entusiasmo questa mattina, come sempre dagli altri paesi europei incentivando VERAMENTE l'uso della biciletta ci danno lezioni di civiltà.
 
a reggio emilia già da alcuni anni è permesso ai ciclisti percorrere i sensi unici contromano, con l'unico obbligo di dover rimanere a bordo strada. finora non si sono avuti incidenti.
paradossalmente infatti è molto meno pericoloso, perché il ciclista e l'eventuale automobilista che arriva dall'altra parte "si vedono" e prestano attenzione.
il pericolo è molto maggiore quando il veicolo a motore arriva da dietro, perché è molto diffusa la brutta abitudine di "fare il pelo" al ciclista, il quale, oltre a non vedere arrivare l'auto, non è fermo come un palo della luce, bensì si muove, per cui basta un piccolo sbandamento, dovuto a una buca, a uno sbilanciamento, anche solo allo spostamento d'aria causato dall'auto, per provocare un disastro.

approfitto per fare un appello: quando sorpassate un ciclista lasciategli sempre almeno 1 metro di spazio, e se arriva un veicolo dalla parte opposta rallentate e sorpassate quando la strada è libera. non è bello sentirsi sfilare da un auto (o un camion!) che ti passa agli 80-100 orari a 40cm di distanza... no-no, non è per niente bello. provare per credere.
 
chepallerossi ha scritto:
a reggio emilia già da alcuni anni è permesso ai ciclisti percorrere i sensi unici contromano, con l'unico obbligo di dover rimanere a bordo strada. finora non si sono avuti incidenti.
paradossalmente infatti è molto meno pericoloso, perché il ciclista e l'eventuale automobilista che arriva dall'altra parte "si vedono" e prestano attenzione.
il pericolo è molto maggiore quando il veicolo a motore arriva da dietro, perché è molto diffusa la brutta abitudine di "fare il pelo" al ciclista, il quale, oltre a non vedere arrivare l'auto, non è fermo come un palo della luce, bensì si muove, per cui basta un piccolo sbandamento, dovuto a una buca, a uno sbilanciamento, anche solo allo spostamento d'aria causato dall'auto, per provocare un disastro.

approfitto per fare un appello: quando sorpassate un ciclista lasciategli sempre almeno 1 metro di spazio, e se arriva un veicolo dalla parte opposta rallentate e sorpassate quando la strada è libera. non è bello sentirsi sfilare da un auto (o un camion!) che ti passa agli 80-100 orari a 40cm di distanza... no-no, non è per niente bello. provare per credere.

a molti non interessa proprio lasciare spazio al ciclista perchè a molti credo non interessa la sua incolumità, il ciclista per molti automobilisti non è un fruitore della strada come gli altri ma di serie b
 
Ma questa e' davvero fantastica!
Adesso se un CAFONE prende le strade contromano... la colpa e' degli altri che rispettano il codice della strada!!!
L'inghilterra e' la patria del pensiero "liberal" nel senso piu' deleterio, della demagogia piu' becera, a partire dal ticket per il centro, alle strisce di parcheggio a pagamento, tutte cose adottate dal nostro indemocratico e furtereccio apparato statale.
Lo "strapotere dell'auto"???
Ma se bisogna fare i numeri alla Holer Togni per non investire questa mandria di indisciplinati, cafoni, decerebrati, irresponsabili arroganti e presuntuosi, che ritengono di essere nel giusto perche' "loro pedalano"...
Il problema non e' incentivare l'uso della bici, ma disincentivarne l'uso assolutamente brado che se ne fa, con norme che la equiparino all'auto in tutto e per tutto. Patentino, targhino e via andare. E chi sgarra, PAGA.
 
keko01 ha scritto:
chepallerossi ha scritto:
a reggio emilia già da alcuni anni è permesso ai ciclisti percorrere i sensi unici contromano, con l'unico obbligo di dover rimanere a bordo strada. finora non si sono avuti incidenti.
paradossalmente infatti è molto meno pericoloso, perché il ciclista e l'eventuale automobilista che arriva dall'altra parte "si vedono" e prestano attenzione.
il pericolo è molto maggiore quando il veicolo a motore arriva da dietro, perché è molto diffusa la brutta abitudine di "fare il pelo" al ciclista, il quale, oltre a non vedere arrivare l'auto, non è fermo come un palo della luce, bensì si muove, per cui basta un piccolo sbandamento, dovuto a una buca, a uno sbilanciamento, anche solo allo spostamento d'aria causato dall'auto, per provocare un disastro.

approfitto per fare un appello: quando sorpassate un ciclista lasciategli sempre almeno 1 metro di spazio, e se arriva un veicolo dalla parte opposta rallentate e sorpassate quando la strada è libera. non è bello sentirsi sfilare da un auto (o un camion!) che ti passa agli 80-100 orari a 40cm di distanza... no-no, non è per niente bello. provare per credere.

a molti non interessa proprio lasciare spazio al ciclista perchè a molti credo non interessa la sua incolumità, il ciclista per molti automobilisti non è un fruitore della strada come gli altri ma di serie b

Se il ciclista sta a bordo strada, a DESTRA, evita di caracollare, di farsi i cazzi suoi telefonando o MESSAGGIANDO mentre va, di passare col rosso, e di stare affiancato in due, o anche in tre, vedrai che nessuno gli fa il pelo. Anzi. Io quando c'e' un ciclista che sta AL SUO POSTO, vedo sempre le auto dargli ampio spazio e girare bene alla larga. Chiaro che, quando uno con una bici occupa tutta la strada, costringendo tutti gli altri a viaggiare ai suoi 10 km/h, appena si puo', si sorpassa. E chissa' che non impari a rispettare il codice e stare a destra e fuori dai piedi!
La strada NON E' DI TUTTI! La strada e' di chi rispetta IL CODICE e GLI ALTRI.
 
E, a scanso di equivoci, SI', l'auto PREVALE sulla bici. E' un mezzo piu' veloce, e piu' diffuso (per ottimi motivi) e non si puo' pretendere che tutti si adeguino al mezzo piu' lento in circolazione.
Il ciclista ha OGNI DIRITTO a circolare.
Senza intralciare gli altri.
 
99octane ha scritto:
E, a scanso di equivoci, SI', l'auto PREVALE sulla bici. E' un mezzo piu' veloce, e piu' diffuso (per ottimi motivi) e non si puo' pretendere che tutti si adeguino al mezzo piu' lento in circolazione.
Il ciclista ha OGNI DIRITTO a circolare.
Senza intralciare gli altri.

L'auto prevale a costo di mettere a repentaglio la vita di qualcuno?mi sembra abominevole come ragionamento (sempre che qualcuno la pensi così)
L'automobilista (me compreso) ha OGNI diritto a circolare senza mettere a repentaglio la sicurezza degli altri fruitori della strada, non fa testo il fatto che l'auto sia più veloce etc.( allora una porsche dovrebbe avere ogni diritto su una panda...) fanno testo solo il buonsenso e soprattutto il codice della strada (dare la precendenza alla bici se per il codice della strada ne ha diritto, chi non lo fa è un delinquente) , buonsenso e codice della strada anche per i ciclisti (me compreso)..quanti ne vedo che mettono a repentaglio la propria vita senza motivo...più che altro perchè non hanno idea di come si sviluppi la circolazione stradale, no alle bici che non stanno sul bordo della strada, no alle bici che viaggiano a coppia, no alle auto che non si tengono a debita distanza no alle auto che sfrecciano a 70km/h dove il limite è 50 sfiorando i ciclisti,
 
99octane ha scritto:
Il problema non e' incentivare l'uso della bici, ma disincentivarne l'uso assolutamente brado che se ne fa, con norme che la equiparino all'auto in tutto e per tutto. Patentino, targhino e via andare. E chi sgarra, PAGA.

se son pari doveri son anche pari diritti...
 

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