sebaco ha scritto:
Perdonami, ma non puoi confrontare un motore di serie di oggi con uno di 40 anni fa, dicendo che quello andava e quello di oggi affoga... suvvia... ti dicono niente le norme antinquinamento?
Fai il confronto su motori da competizione - è lì che misuri il progresso - poi mi racconti.
Quanto ai concorrenti, BMW aveva un 2.0 derivato dal 2.3 dell'm3, montato sul 320 is, che non era male (190 cv o su di lì). I giapponesi già proponevano soluzioni d'avanguardia... non c'era solo Alfa
Quanto al discorso alluminio vs ghisa, non c'è una soluzione migliore. Semplicemente, hanno caratteristiche diverse. Il più evidente vantaggio dell'alluminio è che pesa meno, ma non ha solo vantaggi.
Tieni presente, non dico che i motori Alfa non fossero ottimi motori, e probabilmente i migliori. Ma dire che sono i migliori "di sempre" mi pare troppo.
Allora visto che vi siete fortunatamente tutti chiariti, fatemi chiudere il giro. Hmmm... vediamo. Primo, citare una Bmw ad un bmwista é scorretto, perché rischi di metterlo in conflitto d'interesse. Secondo, avrai ben notato che ho scritto che i due motori in questione sono "probabilmente" le migliori realizzazioni in assoluto, una forma che non a caso lasciava aperta qualunque ipotesi di confronto, e che comunque, come detto, non é giudizio mio ma "di letteratura", pur partigiana quanto vuoi.
Detto questo, tornerei al concetto da me rammentato di "nella loro categoria", perche la 320is dalla loro categoria esce già abbondantemente. Come ricordi, il motore della m3 era ottenuto per unione di componenti allora già usate nelle competizioni, anche di formula, sempre a scopo omologazione per le competizioni. E quello della is, identico ma di corsa accorciata, con i suoi 190 Cv, era se possibile ancora più stressato. Come a dire: un motore di produzione minima, tratto da un motore di produzione piccola, a sua volta tratto dall'unione di componenti racing. Niente a che vedere con un motore da produzione di massa come il bialbero.
Infatti non a caso ho messo, come parametri dell'ottima qualità degli Alfa, anche elasticità ed affidabilità. Perché il motore della m3 ( che guardacaso il mio amico stava proprio valutando, fra gli altri ), ed a maggior ragione quello più piccolo e stressato della is, quí mostrano chiaramente il limite di cui sopra, ovvero l'essere di categoria smaccatamente pistaiola: soprattutto la 320is si svegliava buoni 1000 giri più tardi del bialbero ( anche per assenza di qualsivoglia variazione della distribuzione) , e soprattutto, fra circoli di appassionati vale buona norma che, passati i 150k km, la prima occasione é buona per aprire il motore e rifarlo, perché ha già dato.
Il che non ne fa un motore peggiore ma quantomeno, con quasi 100cv/ litro aspirati, di tutt'altra categoria.
La controprova? Il due litri Bmw di normale produzione - un equilibratissimo sei in linea, che pure si poteva far girare senza stress a regimi da turbina a gas - all'epoca della 75twin spark ( quindi a parità di norme sulle emissioni ) si fermava sotto i 130 cv, con coppia inferiore e più in alto. E parliamo sempre della fabbrica di motori: altri stavano ancora più indietro. ( che mi tocca dire da Bmwista ).
Il discorso peró é interessante e per me rimane aperto. Ad esempio non ho alcuna cultura motoristica giapponese, men che meno dell'epoca.
Quanto al confronto con eventuali motori moderni, ma solo da competizione ( per escludere le attuali strozzature da norme sulle emissioni ), é un po' difficile, perché ho impressione che in ambito competitivo il bialbero sia andato sempre in configurazione sovralimentata. Non so quale sia il record di potenza per la versione aspirata.