Gli scenari possibili sono due: è uno squilibrato che non ha mai subito alcun torto. Va curato e punito.
Ha subito realmente atti prevaricatori, magari reiterati per tanto tempo. Lo comprendo e i suoi colleghi se la sono cercata.
Vedi io ho un carattere forte e fisicamente sono una bestia, quindi saprei farmi rispettare , ma se uno si ritrova un carattere insicuro, un fisico non prestante e magari è un po' impacciato , non autorizza qualche imbecille ad approfittarne.
Potrebbe essere il gesto disperato di un uomo che non sapeva in quale altro modo difendere la sua dignità. Se togli ad un uomo la sua dignità, gli togli molto.
Può anche darsi ma si parla di somministrare farmaci di nascosto a una persona.
Se lo facesse un medico,quindi con cognizione di causa su quello che sta facendo,rischierebbe il posto.
Avete mai letto i bugiardini dei medicinali?
Poteva succedere di tutto,bastava anche uno svenimento in una circostanza particolarmente sfavorevole (al volante o per le scale) per causare la morte di qualcuno.
Concordo su tutto. Senza sapere il vissuto che c'è dietro è impossibile giudicare.
A me onestamente del vissuto dell'avvelenatore non interessa nulla.
Solo l'idea di somministrare farmaci di nascosto a qualcuno è aberrante.
Magari era una vittima,magari i colleghi erano delle serpi ma resta il fatto che qualsiasi cosa avesse subito (ribadisco però che nella mia personale esperienza quelli che si lamentano di più sono di solito quelli che lavorano di meno) la sua reazione ha varcato il limite del giustificabile.
Vivo anche io tante situazioni in cui sento che qualcuno mi sta mettendo i piedi in testa e sono un salame che non è capace di alzare la voce nemmeno col gatto ma nulla giustifica un gesto simile.
Imho chi fa una cosa simile potrebbe anche un giorno decidere di avvelenare un collega o causarne la morte in altra maniera,magari ce l'hanno fatto diventare ma sempre un gesto da squilibrati rimane.
Oltretutto si parla di psicofarmaci,non di lassativi.
Non può essere visto come uno scherzo o un piccolo gesto di rivalsa.
A me sembra una vendetta meditata e messa in atto senza alcuna considerazione per i possibili rischi per la salute delle vittime.
Se gli andava bene magari collaudava il sistema e tra qualche anno faceva una strage.
L'altro caso che citavo è stato un po' diverso.
Una donna ha somministrato psicofarmaci di nascosto a una collega perchè si vociferava che ci sarebbero stati dei licenziamenti e quindi non voleva essere quella che veniva lasciata a casa.
Così ha pensato di abbassare il rendimento della collega drogandola di nascosto.
E la collega ha avuto un incidente stradale perchè dopo aver preso il cappuccino "avvelenato" per tornare a casa si era messa al volante.
Poteva ammazzare un pedone sulle strisce che non lavorava per quell'azienda e non poteva aver fatto alcun torto all'avvelenatrice.
Sono gesti troppo oltre le regole per essere valutati non gravi o giustificati.