Posto da quache sito questa enorme differenza.
Stasera parlando su MSN con un mio amico ho visto che lui non lo sapeva.
Grave molto grave.
Condivido con voi queste 2 barre molto importanti per evitare incongruenze!
BARRA DUOMI
Questo particolare accessorio costituisce una sorta di "primo passo" nel campo della elaborazione e ottimizzazione dell'assetto di un veicolo sportivo e non (ma usato con una certa grinta durante la guida) poichè contribuisce appunto a migliorare la tenuta di strada ; le strutture delle autovetture di serie, contrariamente ai veicoli "da gara" , sono di tipo deformabile, cioè in grado di assorbire durante un eventuale urto una parte dell' energia cinetica trasformandola appunto in meccanica di deformazione e salvaguardando l'incolumità degli occupanti. Tuttavia questo tipo di struttura , con parti incollate o saldate solo parzialmente e non con continuità, se da un lato è stato un passo notevole nel campo della sicurezza, dall'altro ha penalizzato in parte il comportamento del veicolo, soprattutto di quelle autovetture che non sono proprio concepite esclusivamente per l'uso sportivo e che di serie non prevedono questo utile accessorio; in tal caso è quindi consigliabile il montaggio della barra di collegamento dei duomi delle sospensioni ( duomo = parte della struttura ove è ancorata la parte superore del gruppo molla-smorzatore) specialmente se si ha in programma un miglioramento radicale del comportamento della propria "bambina" sostituendo successivamente le molle con componenti ribassati e irrigiditi abbinati a smorzatori adatti (vedi altra sezione).
La prima domanda che probabilmente ci si pone è appunto sulla legalità di tale accessorio, inquanto irrigidendo la struttura potrebbe compromettere la sicurezza del veicolo in caso di impatto frontale; il montaggio della barra perpendicolarmente rispetto al senso di marcia e il suo fissaggio non permanente alla struttura, giustifica il fatto che non incide significativamente sulla sicurezza degli occupanti ed oltretutto è legale secondo il codice della strada (vedere l'apposita circolare nella sezione omologazioni). Tanto per chiarire le idee ad esempio il roll-bar in Italia non è applicabile senza una successiva visita di prova presso una sede della Motorizzazione dall'esito dubbio inquanto è appunto classificata come struttura solidale al veicolo.
La barra duomi ha la funzione principale di mantenere costante, entro certi limiti essendo comunque un elemento dotato di una certa elasticità, i valori degli angoli caratteristici della geometria delle sospensioni e distribuendo in modo ottimale le sollecitazioni trasmesse dagli ostacoli e sconnessioni stradali alla telaistica. E' consigliabile scegliere un modello dotato di regolazione in lunghezza per poterlo adattare al proprio veicoloEsempio di modifica per adattare la barra: spostamento passaggio cavi. (che essendo appunto "di serie" presenterà tolleranze di dimensione a volte non indifferenti) e facilitare quindi il montaggio anche su autovetture con un certo kilometraggio, la cui struttura potrebbe avere subito dei lievi scostamenti rispetto alle quote standard a causa dell'accumularsi delle sollecitazioni ; di solito la barra è fissata sui duomi alle due estremità, costituite da due piattelli o semi-piattelli, attraverso i bulloni di fissaggio del gruppo ammortizzante anteriore. Il suo montaggio non presenta particolari difficoltà, a patto che il modello sia dedicato a quel tipo specifico di auto , non escludendo tuttavia eventuali piccole modifiche come lo spostamento di qualche accessorio, indicate comunque nei documenti che accompagnano il prodotto.
Il montaggio della barra duomi è comunque consigliabile, per non dire indispensabile, in caso di utilizzo di componenti elastici più rigidi della sospensione per salvaguardare appunto l'integrità della struttura e la sicurezza di guida.
Solitamente i materiali usati per i modelli stradali si limitano al ferro e all'alluminio , tuttavia la differenza tra i due modelli è limitata esclusivamente al risparmio di peso e all'impatto estetico ; le prestazioni tuttosommato si equivalgono a scapito di un prezzo però , per il modello in alluminio, decisamente superiore. In campo agonistico si sono viste alcune realizzazioni in materiali compositi che tuttavia non hanno trovato sboco commerciale ; i modelli cosidetti in simil-carbonio quindi non sono altro che identici al prodotto in ferro ma ricoperti da una pellicola che dona la trama del carbonio.....Magari potrà sembrare banale questa precisazione ma questa sezione è dedicata anche ai neofiti.
BARRA ANTIROLLIO
Il loro compito è di mantenere la carrozzeria il più possibile orizzontale quando il veicolo percorre una curva e tende quindi a coricarsi sulla ruota esterna stessa. Per comprendere la funzione della barra antirollio occorre rilevare che il contenimento del rollio e di beccheggio è un problema realmente avvertito la cui soluzione più immediata sembrerebbe, a prima vista, quella di un irrigidimento delle molle della sospensione. Questo indirizzo non può però essere , in generale, seguito per due ragioni molto importanti: comporterebbe un innalzamento delle frequenze proprie della massa sospesa con effetti dannosi sul comfort e abbasserebbe i numeri di smorzamento alle frequenze proprie con effetti dannosi sulla tenuta di strada. Di qui la convenienza dell?uso delle barre antirollio che possono essere montate sull?asse anteriore, su quello posteriore o su entrambi.
Tale barra è costituita da un tondino di acciaio circolare con le estremità piegate a forma di C. La parte rettilinea risulta vincolata alla struttura portante da due cerniere cilindriche coassiali poste trasversalmente rispetto all?asse longitudinale del veicolo mentre l?estremità sono vincolate, con biellette verticali, alle ruote dello stesso assale. Quando l?assale subisce scuotimenti verticali, la barra non fa sentire alcun effetto al veicolo. Quando invece si verifica il movimento di rollio, lo spostamento relativo delle due ruote provoca una torsione nella barra con azione di irrigidimento che si contrappone a questo tipo di moto. In definitiva quindi la barra antirollio non irrigidisce la sospensione durante le traslazioni verticali dell?assale ma fornisce una rigidezza addizionale alla sospensione durante il moto di rollio. Contro gli sforzi torsionali che il veicolo sopporta in curva e per coadiuvare le barre antirollio nel mantenimento del potere sterzante sono usate inoltre le barre a duomi.
Il montaggio della barra duomi è solitamente facile e non richiede una esperienza meccanica elevata; come prima operazione è consigliabile, con l'ausilio di un normalissimo cric da officina, stabilizzare il veicolo, cioè porre il cric stesso a contatto con l'appoggio previsto per sollevare l'intera parte anteriore (di solito è un supporto di qualche genere ) ma ovviamente senza sollevare il veicolo stesso se non di 10mm al massimo. Tale procedura ha lo scopo di non creare problemi dopo avere asportato i bulloni che fissano al duomo la coppia di ammortizzatori : è possibile che il carico statico della vettura stessa porti a uno spostamento dalla sede ottimale dell'ammortizzatore e quindi come prevenzione è bene operare in tal modo. Fatto ciò si possono svitare i bulloni che fissano il complesso molla-smorzatore al duomo e ,dopo avere allentato il registro della barra, sistemare il componente in modo da fare coincidere i fori dei piattelli con le filettature su cui erano avvitati i bulloni. Può capitare alcune volte che sia necessario spostare alcuni componenti, quali la vaschetta del liquido lavavetro o più semplicemente qualche tubazione in gomma, ma solitamente tale evenienza è ben evidenziata all'interno dei documenti che accompagnano il prodotto. Dopo avere sistemato la barra , che ovviamente non deve essere forzata nel montaggio se non in modo lieve qualora vada a contatto con qualche parte della scocca ( può capitare nei veicoli precedentemente sinistrati...) , si possono risistemare i bulloni e avvitare progressivamente alternando ciclicamente l'applicazione della coppia fino al completo serraggio ( possibilmente rispettando il valore di coppia indicato dalla casa e usando una chiave dinamometrica....). Successivamente si può procedere al serraggio del registro della barra duomi in modo che sia stabile e non presenti movimenti ; in pratica si opera un lieve "precarico" di compressione in modo che mantenga appunto la distanza tra i duomi in caso di sollecitazione. Può capitare a volte di osservare barre duomi il cui precarico è in trazione e quindi funzionanti come elemento sottoposto a estensione e non a compressione ; questo tipo di precarico è, dinamicamente parlando, scorretto inquanto l'elemento in questione è nato appunto per mantenere inalterata una quota telaistica prestabilita impedendo la flessione verso l'interno del vano motore del duomo a causa delle sollecitazioni dinamiche. Se la barra è in trazione, ovviamente svolgerà il suo compito ma in una configurazione di forze cinematicamente scorretta.
Ovviamente in tale sede si è accennato brevemente a spiegare "cos'è" una barra duomi riferendosi esclusivamente al modello anteriore superiore , ma in commercio esistono modelli adatti al collegamento dei duomi posteriori (barra superiore posteriore con stessa funzione) oppure della parte inferiore della sospensione (barra inferiore anteriore) che tuttavia sono meno usate; specialmente il secondo modello citato crea un ingombro non indifferente nella parte sottostante il motore (se la vettura è ovviamente a motore anteriore) e non regala nell'uso stradale benefici tali da giustificarne l'uso.
Stasera parlando su MSN con un mio amico ho visto che lui non lo sapeva.
Grave molto grave.
Condivido con voi queste 2 barre molto importanti per evitare incongruenze!
BARRA DUOMI
Questo particolare accessorio costituisce una sorta di "primo passo" nel campo della elaborazione e ottimizzazione dell'assetto di un veicolo sportivo e non (ma usato con una certa grinta durante la guida) poichè contribuisce appunto a migliorare la tenuta di strada ; le strutture delle autovetture di serie, contrariamente ai veicoli "da gara" , sono di tipo deformabile, cioè in grado di assorbire durante un eventuale urto una parte dell' energia cinetica trasformandola appunto in meccanica di deformazione e salvaguardando l'incolumità degli occupanti. Tuttavia questo tipo di struttura , con parti incollate o saldate solo parzialmente e non con continuità, se da un lato è stato un passo notevole nel campo della sicurezza, dall'altro ha penalizzato in parte il comportamento del veicolo, soprattutto di quelle autovetture che non sono proprio concepite esclusivamente per l'uso sportivo e che di serie non prevedono questo utile accessorio; in tal caso è quindi consigliabile il montaggio della barra di collegamento dei duomi delle sospensioni ( duomo = parte della struttura ove è ancorata la parte superore del gruppo molla-smorzatore) specialmente se si ha in programma un miglioramento radicale del comportamento della propria "bambina" sostituendo successivamente le molle con componenti ribassati e irrigiditi abbinati a smorzatori adatti (vedi altra sezione).
La prima domanda che probabilmente ci si pone è appunto sulla legalità di tale accessorio, inquanto irrigidendo la struttura potrebbe compromettere la sicurezza del veicolo in caso di impatto frontale; il montaggio della barra perpendicolarmente rispetto al senso di marcia e il suo fissaggio non permanente alla struttura, giustifica il fatto che non incide significativamente sulla sicurezza degli occupanti ed oltretutto è legale secondo il codice della strada (vedere l'apposita circolare nella sezione omologazioni). Tanto per chiarire le idee ad esempio il roll-bar in Italia non è applicabile senza una successiva visita di prova presso una sede della Motorizzazione dall'esito dubbio inquanto è appunto classificata come struttura solidale al veicolo.
La barra duomi ha la funzione principale di mantenere costante, entro certi limiti essendo comunque un elemento dotato di una certa elasticità, i valori degli angoli caratteristici della geometria delle sospensioni e distribuendo in modo ottimale le sollecitazioni trasmesse dagli ostacoli e sconnessioni stradali alla telaistica. E' consigliabile scegliere un modello dotato di regolazione in lunghezza per poterlo adattare al proprio veicoloEsempio di modifica per adattare la barra: spostamento passaggio cavi. (che essendo appunto "di serie" presenterà tolleranze di dimensione a volte non indifferenti) e facilitare quindi il montaggio anche su autovetture con un certo kilometraggio, la cui struttura potrebbe avere subito dei lievi scostamenti rispetto alle quote standard a causa dell'accumularsi delle sollecitazioni ; di solito la barra è fissata sui duomi alle due estremità, costituite da due piattelli o semi-piattelli, attraverso i bulloni di fissaggio del gruppo ammortizzante anteriore. Il suo montaggio non presenta particolari difficoltà, a patto che il modello sia dedicato a quel tipo specifico di auto , non escludendo tuttavia eventuali piccole modifiche come lo spostamento di qualche accessorio, indicate comunque nei documenti che accompagnano il prodotto.
Il montaggio della barra duomi è comunque consigliabile, per non dire indispensabile, in caso di utilizzo di componenti elastici più rigidi della sospensione per salvaguardare appunto l'integrità della struttura e la sicurezza di guida.
Solitamente i materiali usati per i modelli stradali si limitano al ferro e all'alluminio , tuttavia la differenza tra i due modelli è limitata esclusivamente al risparmio di peso e all'impatto estetico ; le prestazioni tuttosommato si equivalgono a scapito di un prezzo però , per il modello in alluminio, decisamente superiore. In campo agonistico si sono viste alcune realizzazioni in materiali compositi che tuttavia non hanno trovato sboco commerciale ; i modelli cosidetti in simil-carbonio quindi non sono altro che identici al prodotto in ferro ma ricoperti da una pellicola che dona la trama del carbonio.....Magari potrà sembrare banale questa precisazione ma questa sezione è dedicata anche ai neofiti.
BARRA ANTIROLLIO
Il loro compito è di mantenere la carrozzeria il più possibile orizzontale quando il veicolo percorre una curva e tende quindi a coricarsi sulla ruota esterna stessa. Per comprendere la funzione della barra antirollio occorre rilevare che il contenimento del rollio e di beccheggio è un problema realmente avvertito la cui soluzione più immediata sembrerebbe, a prima vista, quella di un irrigidimento delle molle della sospensione. Questo indirizzo non può però essere , in generale, seguito per due ragioni molto importanti: comporterebbe un innalzamento delle frequenze proprie della massa sospesa con effetti dannosi sul comfort e abbasserebbe i numeri di smorzamento alle frequenze proprie con effetti dannosi sulla tenuta di strada. Di qui la convenienza dell?uso delle barre antirollio che possono essere montate sull?asse anteriore, su quello posteriore o su entrambi.
Tale barra è costituita da un tondino di acciaio circolare con le estremità piegate a forma di C. La parte rettilinea risulta vincolata alla struttura portante da due cerniere cilindriche coassiali poste trasversalmente rispetto all?asse longitudinale del veicolo mentre l?estremità sono vincolate, con biellette verticali, alle ruote dello stesso assale. Quando l?assale subisce scuotimenti verticali, la barra non fa sentire alcun effetto al veicolo. Quando invece si verifica il movimento di rollio, lo spostamento relativo delle due ruote provoca una torsione nella barra con azione di irrigidimento che si contrappone a questo tipo di moto. In definitiva quindi la barra antirollio non irrigidisce la sospensione durante le traslazioni verticali dell?assale ma fornisce una rigidezza addizionale alla sospensione durante il moto di rollio. Contro gli sforzi torsionali che il veicolo sopporta in curva e per coadiuvare le barre antirollio nel mantenimento del potere sterzante sono usate inoltre le barre a duomi.
Il montaggio della barra duomi è solitamente facile e non richiede una esperienza meccanica elevata; come prima operazione è consigliabile, con l'ausilio di un normalissimo cric da officina, stabilizzare il veicolo, cioè porre il cric stesso a contatto con l'appoggio previsto per sollevare l'intera parte anteriore (di solito è un supporto di qualche genere ) ma ovviamente senza sollevare il veicolo stesso se non di 10mm al massimo. Tale procedura ha lo scopo di non creare problemi dopo avere asportato i bulloni che fissano al duomo la coppia di ammortizzatori : è possibile che il carico statico della vettura stessa porti a uno spostamento dalla sede ottimale dell'ammortizzatore e quindi come prevenzione è bene operare in tal modo. Fatto ciò si possono svitare i bulloni che fissano il complesso molla-smorzatore al duomo e ,dopo avere allentato il registro della barra, sistemare il componente in modo da fare coincidere i fori dei piattelli con le filettature su cui erano avvitati i bulloni. Può capitare alcune volte che sia necessario spostare alcuni componenti, quali la vaschetta del liquido lavavetro o più semplicemente qualche tubazione in gomma, ma solitamente tale evenienza è ben evidenziata all'interno dei documenti che accompagnano il prodotto. Dopo avere sistemato la barra , che ovviamente non deve essere forzata nel montaggio se non in modo lieve qualora vada a contatto con qualche parte della scocca ( può capitare nei veicoli precedentemente sinistrati...) , si possono risistemare i bulloni e avvitare progressivamente alternando ciclicamente l'applicazione della coppia fino al completo serraggio ( possibilmente rispettando il valore di coppia indicato dalla casa e usando una chiave dinamometrica....). Successivamente si può procedere al serraggio del registro della barra duomi in modo che sia stabile e non presenti movimenti ; in pratica si opera un lieve "precarico" di compressione in modo che mantenga appunto la distanza tra i duomi in caso di sollecitazione. Può capitare a volte di osservare barre duomi il cui precarico è in trazione e quindi funzionanti come elemento sottoposto a estensione e non a compressione ; questo tipo di precarico è, dinamicamente parlando, scorretto inquanto l'elemento in questione è nato appunto per mantenere inalterata una quota telaistica prestabilita impedendo la flessione verso l'interno del vano motore del duomo a causa delle sollecitazioni dinamiche. Se la barra è in trazione, ovviamente svolgerà il suo compito ma in una configurazione di forze cinematicamente scorretta.
Ovviamente in tale sede si è accennato brevemente a spiegare "cos'è" una barra duomi riferendosi esclusivamente al modello anteriore superiore , ma in commercio esistono modelli adatti al collegamento dei duomi posteriori (barra superiore posteriore con stessa funzione) oppure della parte inferiore della sospensione (barra inferiore anteriore) che tuttavia sono meno usate; specialmente il secondo modello citato crea un ingombro non indifferente nella parte sottostante il motore (se la vettura è ovviamente a motore anteriore) e non regala nell'uso stradale benefici tali da giustificarne l'uso.