<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> avanti col nucleare | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

avanti col nucleare

a_gricolo ha scritto:
Comunque la si giri, per noi italiani vale il principio dell'uccello padùlo, che vola all'altezza del buco del....
Con il nucleare ormai abbiamo perso il treno, è un fatto che nessuno accetterà le centrali sotto casa, il problema delle scorie non è risolto (ci saranno 10, 100, 1000 scanzano ionico) e, last but not least, l'uranio non lo vende il tabaccaio ma bisogna procurarcelo fuori, come il petrolio e il gas.
Aggiungiamo che per fare una rotatoria ci stanno sei mesi, figuriamoci una centrale....
A questo punto, pur essendo stato convinto nuclearista fino a poco tempo fa, comincio a pensare che per noi sarebbe meglio puntare su qualcosa di più "politically correct" per il futuro, in primis solare termodinamico e magari un po' di mareomotrice (penso alle correnti dello Stretto di Messina: si potrebbe fare al posto di quella cagata del ponte, così sarebbe contenta anche Cosa Nostra che ci mangerebbe sopra lo stesso). Tanto, anche con 4 o 5 centrali che riusciremo a fare, più che quattro stufette non riusciamo ad accendere....

se fai 4 centrali da 1600 magawatt fai funzionare altro che 4 stufette. Il problema è che bisogna cercare di diversificare il più possibile gli approvvigionamenti per evitare di tirar giù le braghe davanti le pretese di un gheddafi qualsiasi. Poi ve bene anche il resto, perchè no.
 
bellafobia ha scritto:
silverrain ha scritto:
belpietro ha scritto:
i francesi risolvono il problema sovraccaricando il costo dell'energia che vendono a noi.
così, alla fine, il costo lo sosteniamo ancora noi.

Proprio il contrario.
Devono tenerlo basso per poterlo rendere appetibile sul mercato.
Poi i costi "nascosti" vengono/verranno pagati dalla collettività (francese).
I francesi hanno bisogno del plutonio per scopi militari, e, col il prolungamento della vita media delle centrali, cercano di allungare il periodo "fertile" ed allontanare la decommissione.
i francesi ci svendono l'energia delle loro centrali nucleari perchè la notte, quando il fabbisogno è inferiore, hanno un surplus di energia che andrebbe altrimenti sprecato ;) il nucleare non è flessibile...deve restare sempre sullo stesso carico (allo stesso "regime") tanto che viene usato per la produzione "base load" ossia di base di energia elettrica

Il solare invece da energia quando non serve, e l'eolico quando..non si sa!
 
a_gricolo ha scritto:
Comunque la si giri, per noi italiani vale il principio dell'uccello padùlo, che vola all'altezza del buco del....

ah, quello sempre!!!

a_gricolo ha scritto:
last but not least, l'uranio non lo vende il tabaccaio ma bisogna procurarcelo fuori, come il petrolio e il gas.
sì, ma non è la stessa cosa (e non solo in termini di reciprocità di interscambio commerciale) comprare dalla Libia e dall'Arabia Saudita piuttosto che dal Canada e dall'Australia.
 
HomerJ-2 ha scritto:
bellafobia ha scritto:
silverrain ha scritto:
belpietro ha scritto:
i francesi risolvono il problema sovraccaricando il costo dell'energia che vendono a noi.
così, alla fine, il costo lo sosteniamo ancora noi.

Proprio il contrario.
Devono tenerlo basso per poterlo rendere appetibile sul mercato.
Poi i costi "nascosti" vengono/verranno pagati dalla collettività (francese).
I francesi hanno bisogno del plutonio per scopi militari, e, col il prolungamento della vita media delle centrali, cercano di allungare il periodo "fertile" ed allontanare la decommissione.
i francesi ci svendono l'energia delle loro centrali nucleari perchè la notte, quando il fabbisogno è inferiore, hanno un surplus di energia che andrebbe altrimenti sprecato ;) il nucleare non è flessibile...deve restare sempre sullo stesso carico (allo stesso "regime") tanto che viene usato per la produzione "base load" ossia di base di energia elettrica

Il solare invece da energia quando non serve, e l'eolico quando..non si sa!
questo non di certo rende economico il nucleare ;)
 
belpietro ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
Comunque la si giri, per noi italiani vale il principio dell'uccello padùlo, che vola all'altezza del buco del....

ah, quello sempre!!!

a_gricolo ha scritto:
last but not least, l'uranio non lo vende il tabaccaio ma bisogna procurarcelo fuori, come il petrolio e il gas.
sì, ma non è la stessa cosa (e non solo in termini di reciprocità di interscambio commerciale) comprare dalla Libia e dall'Arabia Saudita piuttosto che dal Canada e dall'Australia.
l'uranio 235 non è infinito e neppure più a buon mercato. comprare per comprare...pensiamo a RISPARMIARE ENERGIA e a come renderci indipendenti
 
bellafobia ha scritto:
belpietro ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
Comunque la si giri, per noi italiani vale il principio dell'uccello padùlo, che vola all'altezza del buco del....

ah, quello sempre!!!

a_gricolo ha scritto:
last but not least, l'uranio non lo vende il tabaccaio ma bisogna procurarcelo fuori, come il petrolio e il gas.
sì, ma non è la stessa cosa (e non solo in termini di reciprocità di interscambio commerciale) comprare dalla Libia e dall'Arabia Saudita piuttosto che dal Canada e dall'Australia.
l'uranio 235 non è infinito e neppure più a buon mercato. comprare per comprare...pensiamo a RISPARMIARE ENERGIA e a come renderci indipendenti

le due cose (anzi le tre: il ricorso a un mix che comprenda il nucleare, il risparmio e lo sviluppo di fonti non dipendenti dall'estero) non sono necessariamente in contraddizione.
 
belpietro ha scritto:
bellafobia ha scritto:
belpietro ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
Comunque la si giri, per noi italiani vale il principio dell'uccello padùlo, che vola all'altezza del buco del....

ah, quello sempre!!!

a_gricolo ha scritto:
last but not least, l'uranio non lo vende il tabaccaio ma bisogna procurarcelo fuori, come il petrolio e il gas.
sì, ma non è la stessa cosa (e non solo in termini di reciprocità di interscambio commerciale) comprare dalla Libia e dall'Arabia Saudita piuttosto che dal Canada e dall'Australia.
l'uranio 235 non è infinito e neppure più a buon mercato. comprare per comprare...pensiamo a RISPARMIARE ENERGIA e a come renderci indipendenti

le due cose (anzi le tre: il ricorso a un mix che comprenda il nucleare, il risparmio e lo sviluppo di fonti non dipendenti dall'estero) non sono necessariamente in contraddizione.

anzi.......
 
belpietro ha scritto:
bellafobia ha scritto:
belpietro ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
Comunque la si giri, per noi italiani vale il principio dell'uccello padùlo, che vola all'altezza del buco del....

ah, quello sempre!!!

a_gricolo ha scritto:
last but not least, l'uranio non lo vende il tabaccaio ma bisogna procurarcelo fuori, come il petrolio e il gas.
sì, ma non è la stessa cosa (e non solo in termini di reciprocità di interscambio commerciale) comprare dalla Libia e dall'Arabia Saudita piuttosto che dal Canada e dall'Australia.
l'uranio 235 non è infinito e neppure più a buon mercato. comprare per comprare...pensiamo a RISPARMIARE ENERGIA e a come renderci indipendenti

le due cose (anzi le tre: il ricorso a un mix che comprenda il nucleare, il risparmio e lo sviluppo di fonti non dipendenti dall'estero) non sono necessariamente in contraddizione.
non necessariamente ma economicamente sì: 1 euro investito in risparmio energetico rende di più di 1 euro investito nel nucleare o nelle rinnovabili ;) viste le scrse risorse, per ora utilizziamole al meglio
 
bellafobia ha scritto:
non necessariamente ma economicamente sì: 1 euro investito in risparmio energetico rende di più di 1 euro investito nel nucleare o nelle rinnovabili ;) viste le scrse risorse, per ora utilizziamole al meglio

non è contraddizione, ma alternativa.
se uno ha tre euro, nulla vieta di diversificare gli investimenti.

ovviamente, e vale sempre, diversificare l'investimento comporta negarsi di massimizzare la resa, ma consente d'altra parte di diminuire il rischio.
 
belpietro ha scritto:
le due cose (anzi le tre: il ricorso a un mix che comprenda il nucleare, il risparmio e lo sviluppo di fonti non dipendenti dall'estero) non sono necessariamente in contraddizione.

Ah, certo. Solo che per il mix, come dicono qua da me, no ghe xe schei, e dovendo fare una scelta temo che ripartire col nucleare adesso, a cavallo di un salto di tecnologia dei reattori e con il decisionismo che caratterizza i nostri governanti, ci troveremo a discutere per vent'anni di dove fare 'ste cazzo di centrali
 
A me colpisce quella parte dell'articolo in Pdf la cui intestazione e' cosi' "Vicino la centrale in un anno un decimo delle radiazioni che si catturano in sei ore di aereo".

NON SO SE MI SPIEGO.
Stanno meglio e sono piu' seguiti e controllati i cittadini che abitano nei pressi della centrale che molti e molti altri cittadini.

Regards,
The frog
 
Al dilà di tutto, a me sembra che ci siano parecchi fattori da tenere in considerazione.

Il problema di fondo è che in Italia qualsiasi cosa si faccia, la si fa poco bene, perchè CHI la deve fare viene tirato per la giacca ora dall'imprenditore corruttore, ora dal politco mafioso ora dal cittadino imbufalito.

Far quadrare i conti è cosa difficile e richiede un metodo specifico che non può essere improvvisato, le soluzioni "facili, comode ed economiche" non esistono, come mi sembra di leggere dagli interventi di qualcuno qui (e altrove).

Facile dire "all'estero si sta meglio", senza mai chiedersi il perchè si sta meglio.
E il perchè non è nella formuletta magica che qualcuno tiene nascosta sotto il letto, ma deriva da anni di applicazione di una certa mentalità cosa assai lunga e difficile da cambiare.

La mia paura è che, visto come stanno andando le cose in generale, in Italia quando si dice "facciamo il nucleare", ci sia qualcuno che ha pagato qualcun altro per convincere NOI che questo è bene.
Ma state tranquilli, non ne faccio una questione di parte politica, tanto quelle son tutte uguali abbaiano con i deboli e si genuflettono con i forti...
;)
Faranno il Nucleare, inizieranno a costruire "qualcosa" facendo colate di cemento, magari ai piedi del Vesuvio oppure in qualche spianata del Nord-Est, ci sarà chi sicuramente ne trarrà beneficio immediato (proprietario dei terreni e multinazionali francesi costruttori di centrali), poi magari cambia il vento e non se ne fa più di niente, lasceranno le cose a metà, oppure c'è da sperare che le portino a termine?
:rolleyes:
Anche se le facessero e fossero capaci a farle funzionare senza saltare in aria (cosa di cui non sono del tutto convinto) sicuramente tra 50 anni si scoprirà "qualcosa" che non ha funzionato, "qualcuno" ha fatto quello che non doveva fare, e poi ci diranno che: "Ci sono indagini in corso e i colpevoli verranno assicurati alla giustizia (ammesso che siano sempre vivi)".

Quante volte abbiamo sentito queste frasi?
:rolleyes:

Certo, se partiamo così, non facciamo niente, ma se dobbiamo fare qualcosa (qualsiasi cosa) IO VOGLIO ESSERE TUTELATO E GARANTITO DAL FATTO CHE VERRA' FATT A BENE, altrimenti preferisco che non facciano niente.

E questo, vale per TUTTO non solo per il Nucleare.
 
marimasse ha scritto:
Le strade sono spropositatamente infarcite di grandi camion, con tutte le conseguenze (dire indiscutibili) in termini di pericolo, inquinamento, scassamento dei fondi stradali. Come si può risolvere il problema? Costruendo altre strade nelle quali i camion possano proliferare più serenamente.

Si tratta senza dubbio di un "ragionamento" che ha una sua logica, che a me però sembra allucinata.

L'Italia e' il paese delle montagne che devono andare da Maometto... :D
 
dexxter ha scritto:
bellafobia ha scritto:
dexxter ha scritto:
dukeiiktm ha scritto:
dexxter ha scritto:
Il nucleare è più vicino. Le Regioni sul cui territorio si potranno costruire impianti verranno scelte grazie al regolamento stabilito oggi. Il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato il decreto legislativo sulla disciplina della localizzazione, della realizzazione e dell?esercizio di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di impianti di fabbricazione del combustibile nucleare, dei sistemi di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, nonché misure compensative e campagne informative al pubblico.

L?obiettivo del governo è di arrivare a coprire il 25 per cento del fabbisogno nazionale, allentando la fame di petrolio della penisola: l?Italia è il settimo importatore al mondo di petrolio. Negli scorsi mesi parecchie regioni, tra cui Sicilia e Sardegna, si sono definite "denuclearizzate", per impedire di essere scelte dal governo quali possibili territori su cui costruire.

come già postato in un'altra discussione prima di lanciarci contro o pro nucleare consiglio a tutti di aggiornarsi un pochettino sulle centrali odierne per essere almeno un pò obiettivi al riguardo
http://www.lastampa.it/_settimanali/tst/default_PDF.asp?pdf=3

ho già letto a sufficienza e la mia convinzione non cambia; e visto che siamo pressochè gli unici a non volere il nucleare (pur avendo decine di centrali oltr'alpe) non posso che essere ancora più convinto che il nucleare sia necessario. E alla svelta.
non siamo gli unici a non volere il nucleare, o almeno a non volerlo più ;) in Italia c'è stato un referendum...ora non ricordo l'esito :lol: :D
convinciti pure ke il nucleare sia necessario: è quello ke vogliono gli industriali e non saranno certo le TUE come le MIE tasche a beneficiarne...
Se siete tanto disponibili verso il nucleare di terza generazione con il suo fascino anni '50 perchè non fate presente una proposta senza ke vi sia necessità di mandare l'esercito nei posti dove viene invece osteggiato?! :twisted: l'obiettivo di coprire il 25% del fabbisogno nazionale di energia elettrica con il nucleare è davvero Impossibile con la I maiuscola dato ke sarebbero necessarie molte più centrali dei siti individuati come fattibili in tutta la penisola :?

ti spiego: il referendum del 1987 ha cancellato solo alcune disposizioni di legge che 1) incentivavano gli enti locali a installare centrali nucleari - ma anche a carbone - sul proprio territori e 2) permettevano intese e collaborazioni a livello internazionale per lo sviluppo di impianti nucleari all'estero. Questo perchè NON si poteva fare un referendum contro il nucleare in quanto sarebbe stato contro la costituzione che prevede la inammissibilità di referendum abrogativi di norme internazionali ( o fiscali) e l'Italia con la partecipazione all'Euratom si è impegnata allo sviluppo del nucleare. A seguito del referendum il parlamento aveva deciso una moratoria di 5 anni ormai, ovviamente scaduta
Come vedi NON c'è alcun motivo legale o istituzionale che non permetta oggi la ripresa del nucleare.

PS: non per farti cambiare idea ma renderti edotto di qualcosa che evidentemente non sapevi perchè nessuno lo dice.

Aggiungo che grazie a questa brillante scelta abbiamo sul territorio nazionale diverse centrali nucleari CARICHE E OPERATIVE, che pero' NON POSSONO PRODURRE ENERGIA!
Geniale, eh? Corriamo tutti i rischi del nucleare ma senza trarne alcun beneficio!
Un risultato davvero eccellente, c'e' da andarne fieri!
:rolleyes:
 
bellafobia ha scritto:
belpietro ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
Comunque la si giri, per noi italiani vale il principio dell'uccello padùlo, che vola all'altezza del buco del....

ah, quello sempre!!!

a_gricolo ha scritto:
last but not least, l'uranio non lo vende il tabaccaio ma bisogna procurarcelo fuori, come il petrolio e il gas.
sì, ma non è la stessa cosa (e non solo in termini di reciprocità di interscambio commerciale) comprare dalla Libia e dall'Arabia Saudita piuttosto che dal Canada e dall'Australia.
l'uranio 235 non è infinito e neppure più a buon mercato. comprare per comprare...pensiamo a RISPARMIARE ENERGIA e a come renderci indipendenti
Se valesse quel che dici, nessuno si disturberebbe a costruire una portaerei nucleare.
:rolleyes:
Ovviamente, nulla di tutto cio' ha minimamente senso e le cose sono molto diverse.
 
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