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Autotrasporto: così fan tutti...

99octane ha scritto:
Solite faziosita' e finzioni santoriane. Cessalto non fu dovuta alla stanchezza.
Ma tant'e'.
Nessuno verifica niente, perche' torna comodo cosi', e dunque se uno cerca di lavorare in regola chiude, perche' chi lavora fuori dalle norme lo surclassa.
Lo Stato lo sa bene. Le ditte lo sanno bene. Gli autisti lo sanno bene.
E allora piantiamola di frignare.
Si dovrebbe indagare, verificare, far rispettare le regole.
Ma se fanno controlli, sciopero e serrata.
Se si indaga, sciopero e serrata.
E allora?
Di sicuro c'e' solo che gli autisti sono la categoria piu' debole e ricattabile, e che allo Stato stan benone le cose come stanno.

Octane, ti faccio notare che ti rendi leggermente ridicolo con questa crociata "anti Stato" che stai portando avanti in ogni tuo post.
Così come difendi l'indifendibile, ossia gli imprenditori che NON rispettano le leggi e che EVADONO LE TASSE.

Dai retta a me, smettila di leggere Libero e torna con i piedi per terra.
 
FedeSiena82 ha scritto:
99octane ha scritto:
Solite faziosita' e finzioni santoriane. Cessalto non fu dovuta alla stanchezza.
Ma tant'e'.
Nessuno verifica niente, perche' torna comodo cosi', e dunque se uno cerca di lavorare in regola chiude, perche' chi lavora fuori dalle norme lo surclassa.
Lo Stato lo sa bene. Le ditte lo sanno bene. Gli autisti lo sanno bene.
E allora piantiamola di frignare.
Si dovrebbe indagare, verificare, far rispettare le regole.
Ma se fanno controlli, sciopero e serrata.
Se si indaga, sciopero e serrata.
E allora?
Di sicuro c'e' solo che gli autisti sono la categoria piu' debole e ricattabile, e che allo Stato stan benone le cose come stanno.

Octane, ti faccio notare che ti rendi leggermente ridicolo con questa crociata "anti Stato" che stai portando avanti in ogni tuo post.
Così come difendi l'indifendibile, ossia gli imprenditori che NON rispettano le leggi e che EVADONO LE TASSE.

Dai retta a me, smettila di leggere Libero e torna con i piedi per terra.

Non è così facile. L'imprenditore che rispetta le regole chiude, perchè se lo fa, è una mosca bianca. E questa è colpa dello Stato. Lo stesso Stato cui quell'imprenditore tributa le sue imposte, anche affinchè lo Stato abbia i mezzi per poi esercitare la propria funzione di controllo. Cosa che poi invece, pur intascando le imposte, non fa.

Allora, c'è qualcosa di rotto nel meccanismo, o è tutta colpa di Alì Babà e gli imprenditori ladroni? Lo sai quanti esempi ti posso fare, in cui, se un imprenditore fa le cose fatte PER BENE poi subisce concorrenza sleale? Tutta colpa sua?
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Non è così facile. L'imprenditore che rispetta le regole chiude, perchè se lo fa, è una mosca bianca. E questa è colpa dello Stato. Lo stesso Stato cui quell'imprenditore tributa le sue imposte, anche affinchè lo Stato abbia i mezzi per poi esercitare la propria funzione di controllo. Cosa che poi invece, pur intascando le imposte, non fa.

Allora, c'è qualcosa di rotto nel meccanismo, o è tutta colpa di Alì Babà e gli imprenditori ladroni? Lo sai quanti esempi ti posso fare, in cui, se un imprenditore fa le cose fatte PER BENE poi subisce concorrenza sleale? Tutta colpa sua?

Colpa degli altri imprenditori che fanno "concorrenza sleale" non rispettando la legge.
Comunque questo non può essere usato come alibi per non rispettare le norme.
 
FedeSiena82 ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Non è così facile. L'imprenditore che rispetta le regole chiude, perchè se lo fa, è una mosca bianca. E questa è colpa dello Stato. Lo stesso Stato cui quell'imprenditore tributa le sue imposte, anche affinchè lo Stato abbia i mezzi per poi esercitare la propria funzione di controllo. Cosa che poi invece, pur intascando le imposte, non fa.

Allora, c'è qualcosa di rotto nel meccanismo, o è tutta colpa di Alì Babà e gli imprenditori ladroni? Lo sai quanti esempi ti posso fare, in cui, se un imprenditore fa le cose fatte PER BENE poi subisce concorrenza sleale? Tutta colpa sua?

Colpa degli altri imprenditori che fanno "concorrenza sleale" non rispettando la legge.
Comunque questo non può essere usato come alibi per non rispettare le norme.

ciao fede, prova a metterti nei panni di un imprenditore, padre di famiglia, con un attività di autotrasporti che gli consente un discreto fatturato, pensi che sia così facile mettersi contro il sistema e rispettare le regole?
significherebbe chiudere da un giorno all'altro, lasciare a casa delle persone, rimanere senza lavoro.. e tutto ciò che ne consegue.
sarebbe come colpevolizzare quelli che pagano il pizzo e dire che la colpa dei problemi è la loro.. è chiaro che anche loro sono un anello del sistema malato, ma se non vengono tutelati non si può pretendere che si ribellino.
una ditta di autotrasporti per ragioni di concorrenza deve rispettare delle tempistiche severissime e se ritardi un paio di volte hai già perso un cliente che può rappresentare la metà del tuo fattuato! come puoi pretendere che in un sistema così sia il singolo cittadino a fare giustizia??

la verità è che viviamo in uno stato che manca spesso a molte sue responsabilità e non agisce per ciò che è stato creato, ovvero regolamentare il sistema.
 
FedeSiena82 ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Non è così facile. L'imprenditore che rispetta le regole chiude, perchè se lo fa, è una mosca bianca. E questa è colpa dello Stato. Lo stesso Stato cui quell'imprenditore tributa le sue imposte, anche affinchè lo Stato abbia i mezzi per poi esercitare la propria funzione di controllo. Cosa che poi invece, pur intascando le imposte, non fa.

Allora, c'è qualcosa di rotto nel meccanismo, o è tutta colpa di Alì Babà e gli imprenditori ladroni? Lo sai quanti esempi ti posso fare, in cui, se un imprenditore fa le cose fatte PER BENE poi subisce concorrenza sleale? Tutta colpa sua?

Colpa degli altri imprenditori che fanno "concorrenza sleale" non rispettando la legge.
Comunque questo non può essere usato come alibi per non rispettare le norme.

Non hai torto. Ma se si vuol far funzionare un sistema, la ricerca delle colpe porta poco lontano: è un esercizio di moralismo piuttosto a buon prezzo, per non dire gratuito, che fa comodo alla politica.

La verità è che uno Stato è un sistema complesso, che per funzionare ha bisogno di condizioni, regole, strutture, infrastrutture, incentivi, disincentivi, controlli, politici, stampa, polizia, banche, uffici ispettivi e magistratura funzionanti. Tutte cose che invece in Italia non funzionano, a livelli tali da farci finire sui giornali europei.

Esempio? Il CDS, che ci riguarda da vicino. Ogni anno pene più severe. Ma io, in 15 anni di patente, sarò stato fermato, per un controllo, grosso modo tre volte.

Sicurezza sul lavoro? ( suppongo tema a te caro ). Me ne devo occupare, per lavoro: all'ultimo convegno cui ho partecipato, il gran capo degli uffici ispettivi ( persona piuttosto nota ) ci ha detto che il primo problema è che loro ( gli ispettori )non hanno personale nè soldi per fare controlli, quindi è tutta teoria.

Vedi, quando niente funziona, è facile dire che la colpa è di Tizio o di Caio. E' gratis. Ma non fa funzionare le cose, e di solito i primi a diffondere queste perle di saggezza sono proprio i politici, pagati per fare.

Ah, e stai tranquillo che se un domani dovessi fare l'imprenditore degli autotrasporti, a) fallirai o b) andrai in cerca di Rumeni da far trottare 44 ore al giorno, chè i tuoi clienti ti sceglieranno per la puntualità del servizio ed i costi possibilmente bassi, non per la tua comprovata moralità, laddove costasse loro il doppio.

Le regole del gioco sono queste, belle o brutte, e non le facciamo noi.

Saluti
 
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