<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Auto storiche | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Auto storiche

Dunque scusatemi ma ieri non ce l'ho fatta...
Per rispondere alla domanda iniziale "Tutte le auto che hanno almeno venti anni possono essere considerate storiche, oppure solo modelli specifici ?" la risposta è ovviamente no.

Le auto in Italia diventano "storiche" cioè di "Interesse Storico e Collezionistico" come recita la legge, se e solo se rispettano le disposizioni dell'art. 60 del Codice della Strada. Cioè non c'è inerenza, in primis, con l'aspetto fiscale del bollo. Dopo 30 anni, tutte le auto non pagano più la tassa di possesso (il bollo) ma solo una tassa di circolazione di €30 forfettaria annuale. Ciò non significa che diventano "storiche" ex art. 60, ma semplicemente vanno in esenzione di bollo...stop.

Ma quali sono le disposizioni dell'art. 60? Semplificando (immagino che chiunque lo trova in rete), si può dire che sono di interesse storico e collezionistico tutte le auto e moto che hanno il CRS - Certificato di Rilevanza Storica e sono iscritti nei Registri dei 5 Club autorizzati:
- ASI (Federato FIVA)
- FMI - Federazione Motociclistica Italiana
- RIAR (Registro Italiano Alfa Romeo)
- Registro Storico Lancia
- Registro Storico Fiat

Il requisito per l'ottenimento del CRS tramite ASI, che è il più grande club italiano e di rilevanza internazionale e che agisce tramite i suoi Club federati sul territorio, è che l'autoveicolo (o motoveicolo) abbia compiuto i 20 anni, sia in buono stato di conservazione (anche se di colore non originale) e tecnicamente corrispondente alle specifiche di serie dell'epoca. Non c'entra nulla se è una Mercedes 540 K del 1938, una Ferrari 348 del 1994, una Hyundai Pony del 1990 o una moto Honda 650 Revere del 2001.

Altri Club tipo il RIAR o il Lancia hanno invece requisiti più stringenti per il rilascio del CRS.

Per quanto riguarda l'ACI Storico e le sue certificazioni, classificazioni (Lista di Salvaguardia), eccetera, dal punto di vista legislativo ex-art. 60 non ha alcuna rilevanza. Quindi non esiste un CRS rilasciato dall'ACI Storico.

Dal punto di vista fiscale invece, alcune Regioni (tipo la Lombardia, l'Emilia, il Piemonte e poche altre) riconoscono delle agevolazioni / esenzioni del bollo anche ad auto con meno dei fatidici 30 anni "nazionali", purché in possesso del sopracitato CRS.

Se avete dubbi, non esitate a chiedere :emoji_wink:
 
@CitWeb domanda stupida perchè non trovo nulla in rete e mi interessa...

Se ho una vettura iscritta a un registro storico, diesel euro 0, che limiti ci sono nell'utilizzo del veicolo nel nord Italia?
Pochi km/anno, saranno 2.000/3.000 ma sarebbe l'unico veicolo, al momento, perciò potrebbe capitare di entrare in AreaB a Milano, anche se non capiterà mai.... ma mai dire mai... comunque girare senza i blocchi che colpiscono le classi Euro?
Anche a livello assicurativo.... è possibile avere la storica come unico veicolo o il "titolare" deve avere anche un veicolo moderno? perchè mi sembra sia cambiata la legge...

In sintesi, la circolazione è libera o soggetta solo a giorni/manifestazioni?

Chiedo per mio fratello che è alla ricerca di un nuovo "Eden" dopo l'M1009.
 
Inizio "dalla fine": dal punto di vista assicurativo non esiste alcuna legge. Ogni compagnia fa storia a sè: c'è chi richiede (per la stipula di una copertura "storica") un veicolo moderno a disposizione della famiglia, cioè nello stato di famiglia anagrafico, e chi non chiede nulla. Non ci sono limiti all'utilizzo imposti per legge, tranne lo scopo professionale. Idem per il CRS, che non può essere rilasciato se il veicolo è impiegato a fini professionali.

Diesel o benzina, non rileva ai fini della circolabilità ammessa / non ammessa delle storiche con CRS. Ad esempio in Piemonte la circolazione delle storiche è libera nel weekend ma senza menzionare se vanno a gasolio o a energia nucleare (sì... magari hahahah).

Il dettaglio dell'Area B di Milano non lo conosco...mi sembra che la circolazione delle storiche sia libera solo nei weekend, mentre non so se nel resto della settimana pagano o propio non sono ammesse.
 
Inizio "dalla fine": dal punto di vista assicurativo non esiste alcuna legge. Ogni compagnia fa storia a sè: c'è chi richiede (per la stipula di una copertura "storica") un veicolo moderno a disposizione della famiglia, cioè nello stato di famiglia anagrafico, e chi non chiede nulla. Non ci sono limiti all'utilizzo imposti per legge, tranne lo scopo professionale. Idem per il CRS, che non può essere rilasciato se il veicolo è impiegato a fini professionali.

Diesel o benzina, non rileva ai fini della circolabilità ammessa / non ammessa delle storiche con CRS. Ad esempio in Piemonte la circolazione delle storiche è libera nel weekend ma senza menzionare se vanno a gasolio o a energia nucleare (sì... magari hahahah).

Il dettaglio dell'Area B di Milano non lo conosco...mi sembra che la circolazione delle storiche sia libera solo nei weekend, mentre non so se nel resto della settimana pagano o propio non sono ammesse.
Ok, grazie, per sicurezza sarà meglio che chieda in ACi o direttamente ai vigili urbani, glielo dirò.
 
Volevo prendermi una Fiat Seicento del 2004, ma non è nella Lista di salvaguardia auto 20-29 anni. Questo è strano perche su RuoteClassiche la dà come storica.
Eppure credevo di aver scritto cose chiare... ma forse è l'età che avanza :emoji_laughing:

"Ruoteclassiche" non definisce se un'auto è di interesse storico e collezionistico, ma l'art.60 del Codice della Strada (vedi sopra discorso del CRS).
La "Lista di Salvaguardia" emanata da ACI Storico non ha alcun valore per stabilire la condizione di "veicolo di interesse storico e collezionistico".
 
Eppure credevo di aver scritto cose chiare... ma forse è l'età che avanza :emoji_laughing:

"Ruoteclassiche" non definisce se un'auto è di interesse storico e collezionistico, ma l'art.60 del Codice della Strada (vedi sopra discorso del CRS).
La "Lista di Salvaguardia" emanata da ACI Storico non ha alcun valore per stabilire la condizione di "veicolo di interesse storico e collezionistico".
Limitatamente alla Lombardia:

 
Eppure credevo di aver scritto cose chiare... ma forse è l'età che avanza :emoji_laughing:

"Ruoteclassiche" non definisce se un'auto è di interesse storico e collezionistico, ma l'art.60 del Codice della Strada (vedi sopra discorso del CRS).
La "Lista di Salvaguardia" emanata da ACI Storico non ha alcun valore per stabilire la condizione di "veicolo di interesse storico e collezionistico".

Esatto la lista di salvaguardia serve solo se l'assicuratore si chiama "Sara" ...

:emoji_wink:
 
Quello è un pasticcio normativo a cui prima o poi dovrebbero porre rimedio, ma non sposta la cosa. Il fatto che un veicolo "certificato" dall'ACI venga esentato da una norma fiscale Regionale, non supera l'art. 60 CdS nel definire cosa sia di "interesse storico e collezionistico" o meno. Una Regione non può modificare il Codice, ma solo la propria norma tributaria.

La recente riforma del Codice della Strada ha introdotto una novità (ancora da mettere in pratica dato che manca un "apposito" decreto attuativo) che permetterà la libera circolazione delle storiche praticamente ovunque, grazie al lavoro dell'ASI in sede istituzionale tramite l' Intergruppo Parlamentare Auto Storiche. Per "storiche" si intederà proprio le auto indicate solamente nell'art. 60 quindi questa fantomatica "certificazione" ACI non rileva.

Tuttavia, la recente nomina di un nuovo presidente in seno all'Automobil Club d'Italia, lascia ben sperare che si porrà fine al clima di scontro fra ACI Storico e ASI, fomentato dal precedente direttorio per evidenti fini speculativi... Speriamo in bene per tutti gli appassionati!!
 
Limitatamente alla Lombardia:
La sentenza del TAR in cui viene "riconosciuto l'interesse storico e collezionistico" anche tramite l'iscrizione a tale lista è una stupidaggine, come la quasi totalità delle sentenze dei vari TAR. Qualsiasi ricorso al Consiglio di Stato contro tale sentenza verrebbe accolto, ma al momento non è stato proposto, probabilmente perché al momento la questione ha una valenza territorialmente limitata e gli organi direttivi ASI non vogliono incrementare il clima di scontro.
 
Limitatamente alla Lombardia:

La Lombardia temo sia solo il primo passo per salire di grado nell'ormai annoso tentativo di far fuori ASI.
Dato l'attuale presidente ACI non ho dubbi che a breve ACI storico entrerà a far parte degli enti certificatori previsti dalla legge nazionale in diretta concorrenza con ASI .. ancora una volta due enti a far la stessa cosa per ragioni meramente di poltrone.
Non mi sorprenderei nemmeno se in futuro ASI venisse accantonata d'imperio.
 
La sentenza del TAR in cui viene "riconosciuto l'interesse storico e collezionistico" anche tramite l'iscrizione a tale lista è una stupidaggine, come la quasi totalità delle sentenze dei vari TAR. Qualsiasi ricorso al Consiglio di Stato contro tale sentenza verrebbe accolto, ma al momento non è stato proposto, probabilmente perché al momento la questione ha una valenza territorialmente limitata e gli organi direttivi ASI non vogliono incrementare il clima di scontro.
E anche perché c'è un leggero problema di filialità nella relazione presidenza aci-governo.
Purtroppo qua ci si ferma per non sbordare in argomenti viettati.
 
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