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Auto elettriche sopravvalutate secondo Toyota

Secondo voi ha ragione ?

  • SI

    Votes: 40 81,6%
  • NO

    Votes: 9 18,4%
  • BOH

    Votes: 0 0,0%

  • Total voters
    49
Chi è leader nell'ibrido, difficilmente farà pubblicità all'elettrico...
Ma , forse , tuttavia il discorso di Toyoda mi sembra più articolato di quanto presupporrebbe una semplice difesa dalla concorrenza , anche perchè la Toyota pare sia molto avanti nella sperimentazione di batterie cosiddette "solide" , le quali permetterebbero lunga durata , autonomia aumentata e ricarica velocissima anche alla presa domestica....

https://notiziescientifiche.it/toyo...o-per-auto-elettriche-ricaricabile-10-minuti/
 
Mi sembra che il discorso del signor Toyoda , fra l'altro grande appassionate di auto e pilota , denunci in modo piuttosto convincente l'eccessivo "clamore" sulle auto alla spina , in quanto non vi sarebbero valutazioni concrete sulle conseguenze che una brusca sterzata verso la trazione elettrica - soprattutto se questa verrà imposta dall'alto- innescherebbe sui sistemi economici , in primis sul Giappone.

A fronte di ingenti emissioni di anidride carbonica per la generazione di elettricità e per la fabbricazione e smaltimento delle batterie , vi sarebbero costi sociali enormi e pure concreto pericolo di black-out elettrici drammatici sia per l'industria che per le abitazioni e la necessità di approntare in tempi strettissimi infrastrutture costosissime ( solo in Giappone si parla di 400 miliardi di euro).

Se il Giappone e le altre aree geopolitiche mondiali mettessero al bando le auto endotermiche a partire dal vicino 2035 , le conseguenze , secondo il principale azionista e ad di Toyota , sarebbero dannose per l'intero tessuto economico . Toyoda si riferisce al Giappone ,nazione che dipende fortemente, (molto più dell'Italia), dal carbone e dal gas per la produzione di energia elettrica , ma il discorso vale anche per l'Europa e gli Usa . In queste aree si verificherebbe la perdita di milioni di posti di lavoro e la distruzioni di enormi capitali , investiti nei decenni dalle industrie automobilistiche .

Infine le elettriche non saranno per tutti , ossia l'auto con l'obbligo della motorizzazione elettrica (ri)diventerebbe , soprattutto nel caso dell'attuazione di divieti drastici ai motori endotermici , un bene al di fuori della portata dei ceti medi , come prima del boom economico giapponese e pure italiano e come prima del fordismo in Usa e della "socialdemocratizzazione" dei sistemi politico-economici della Gran Bretagna e della Francia negli anni'30.
 
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Mi sembra che il discorso del signor Toyoda , fra l'altro grande appassionate di auto e pilota , denunci in modo piuttosto convincente l'eccessivo "clamore" sulle auto alla spina , in quanto non vi sarebbero valutazioni concrete sulle conseguenze che una brusca sterzata verso la trazione elettrica - soprattutto se questa verrà imposta dall'alto- innescherebbe sui sistemi economici , in primis sul Giappone.

A fronte di ingenti emissioni di anidride carbonica per la generazione di elettricità e per la fabbricazione e smaltimento delle batterie , vi sarebbero costi sociali enormi e pure concreto pericolo di black-out elettrici drammatici sia per l'industria che per le abitazioni e la necessità di approntare in tempi strettissimi infrastrutture costosissime ( solo in Giappone si parla di 400 miliardi di euro).

Se il Giappone e le altre aree geopolitiche mondiali mettessero al bando le auto endotermiche a partire dal vicino 2035 , le conseguenze , secondo il principale azionista e ad di Toyota , sarebbero dannose per l'intero tessuto economico . Toyoda si riferisce al Giappone ,nazione che dipende fortemente, (molto più dell'Italia), dal carbone e dal gas per la produzione di energia elettrica , ma il discorso vale anche per l'Europa e gli Usa . In queste aree si verificherebbe la perdita di milioni di posti di lavoro e la distruzioni di enormi capitali , investiti nei decenni dalle industrie automobilistiche .

Infine le elettriche non saranno per tutti , ossia l'auto con l'obbligo della motorizzazione elettrica (ri)diventerebbe , soprattutto nel caso dell'attuazione di divieti drastici ai motori endotermici , un bene al di fuori della portata dei ceti medi , come prima del boom economico giapponese e pure italiano e come prima del fordismo in Usa e della "socialdemocratizzazione" dei sistemi politico-economici della Gran Bretagna e della Francia negli anni'30.

In pratica, Toyoda-san ha detto che il re è nudo...
 
Vi ricordo che il 90% dei siti dove si estraggono le materie prime per le batterie è in mano ai cinesi.
Solo questo dovrebbe far "tremare" l'ipotesi di "auto green".
 
Herbert Diess , ad Volkswagen ,è invece di opinione del tutto contraria al suo collega Toyoda e punta (quasi) tutto sull'elettrico : " con 100 kWh di energia un’automobile a batteria può percorrere circa 500 km, - ha detto il responsabile sviluppo Wv , Frank Welsch -un veicolo a celle a combustibile 200 km e un’auto alimentata a synfuel 80 km: ecco perché non ci saranno veicoli a celle a combustibile dei nostri marchi nel prossimo futuro ...“Se vogliamo prendere sul serio la transizione della mobilità e gli obiettivi ambientali, dobbiamo concentrarci soltanto sui veicoli elettrici a batteria, tutto il resto è uno spreco di energie””... Chi avrà ragione ?

https://www.vaielettrico.it/il-signor-toyota-o-il-signor-vw-uno-dei-due-si-fara-male/

https://www.repubblica.it/economia/...ibili_e_punta_tutto_sull_elettrico-250316455/

Schermata-2020-12-17-alle-20.57.21.png
 
Ultima modifica:
La discussione sull'intervista al capo di Toyota sulle auto elettriche è stata spostata nella room Toyota.
Dal momento che è di interesse generale per il settore delle auto elettriche e non riguarda una sola marca/modello, chiederei alla moderazione di riportarla - se lo ritengono opportuno - in ZF.
 
Per me L'auto elettrica è una grande impostura.
Qui in Belgio è da almeno da 3 anni che rompono con il fatto che in inverno rischiamo blackout regionalizzati perché le centrali non producono abbastanza energia elettrica, allora si può immaginare cosa succederebbe se in più si dovessero alimentare le auto per le ricariche.
 
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