Il problema del basso rendimento dell'aria compressa era stato risolto sui siluri oltre 100 anni fa mettendo un preriscaldatore....
Ad aria compressa [modifica]
Il primo siluro del 1866 utilizzava aria compressa come fonte di energia. L'aria era immagazzinata a pressioni fino a 2.55 MPa (circa 25 atm) e inviata ad un motore a pistoni che metteva in moto una singola elica ruotante a circa 100 giri al minuto. Era in grado di procedere per circa 180 metri ad una velocità media di 6.5 nodi. La velocità e il raggio d'azione dei modelli successivi vennero migliorati aumentando la pressione dell'aria immagazzinata. Nel 1906 Whitehead costruì siluri in grado di viaggiare per quasi 1000 metri ad una velocità media di 35 nodi.
A pressioni più elevate il raffreddamento dovuto all'espansione dell'aria causava problemi di congelamento. A questo fu posto rimedio riscaldando l'aria con acqua di mare prima di immetterla nel motore. Inaspettatamente questo espediente incrementò ulteriormente le prestazioni del motore, grazie all'ulteriore espansione che l'aria subisce con il riscaldamento.
Siluri "riscaldati" [modifica]
Ciò condusse all'idea di iniettare un carburante liquido, come il cherosene, nel flusso d'aria ed incendiarlo. In tal modo l'aria si espande maggiormente e i gas di combustione stessi aumentano il flusso destinato al motore. La costruzione di tali siluri "riscaldati" iniziò attorno al 1904.
A riscaldamento d'acqua [modifica]
Un ulteriore miglioramento al progetto venne dato dall'uso dell'acqua per il raffreddamento della camera di combustione. Ciò non solo risolse i problemi di surriscaldamento, ma aumentò la potenza generata iniettando nel motore il vapore generato insieme coi prodotti della combustione. I siluri con tale sistema di propulsione divennero noti come "a riscaldamento d'acqua" (mentre i siluri senza generazione di vapore, in contrasto, vennero chiamati "a riscaldamento secco"). La maggioranza dei siluri in uso nella Prima e Seconda guerra mondiale erano di questo tipo.
A ossigeno compresso [modifica]
La quantità di carburante che un motore di siluro può bruciare dipende dalla quantità di ossigeno trasportata. Poiché l'aria compressa contiene circa il 21% in volume di ossigeno, i progettisti giapponesi svilupparono il siluro Tipo 93 appositamente per i cacciatorpediniere negli anni trenta, che utilizzava ossigeno puro invece che aria compressa, e offrì prestazioni ineguagliate nella Seconda guerra mondiale.
http://it.wikipedia.org/wiki/Siluro