<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Aumento Inail | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Aumento Inail

Io invece capisco e da molto vicino. Mio padre è socio di una piccola realtà di nemmeno 10 persone ormai da 25 anni.
La vita che abbiamo dovuto fare da adolescenti, quando arrivarono le prime difficoltà, e da ormai non più piccoli, quando all'università o pagavo la minima rata o qualche volta nemmeno quella e mi vergognavo, perché c'erano miei colleghi con i genitori operai o pensionati che si lamentavano della cifra, e mentivo sulla mia.
Perché nessuno ci credeva o pochissimi.
Una cosa mi hanno insegnato i miei genitori a non arrendermi, ad accontentarmi di ciò che avevo perché loro nonostante tutto non mi hanno mai fatto mancare nulla. Così io per quanto ho potuto mi sono mantenuto negli studi cercando di dare il meglio per prendere borse di studio.

Però ho anche capito che la vita che ha fatto mio papà e che fa (ha lavorato anche ieri...) io non la voglio fare.
Il fine settimana voglio stare con mio figlio, avere uno stipendio magari più modesto ma che non mi faccia avere paura del futuro se un mese andasse storto.
Preferisco esser un dipendente, che il venerdì sera ha finito.
Massimo rispetto per i piccoli artigiani o industriali.

Ho vissuto la stessa identica situazione.
I miei genitori si sono messi in proprio a metà degli anni 90.
All'inizio è inutile negarlo guadagnavano bene,pur essendo la loro un'attività non particolarmente redditizia se paragonata ad altre.
Però io durante le elementari in pratica non li vedevo mai.
C'erano dei giorni che uscivano alle 7 di mattina e rientravano alle 10 di sera (15 ore).
E lavoravano anche la domenica e i festivi.
Poi sono arrivate le vacche magre ma le spese sono rimaste le stesse,anzi sono aumentate.
In più arriva un punto in cui non ce la fai più a tenere quei ritmi.
E se hai mal di schiena a lavorare ci vai lo stesso,mentre un dipendente se sta male,giustamente,ha la malattia.

Purtroppo non è tutto oro quello che luccica e i pregiudizi sono ancora tanti.
Di questi tempi molto meglio essere dipendenti,si vive meglio e si hanno molti meno pensieri.
E non è detto che economicamente parlando si stia peggio.

Io vedo una coppia di amici.
Hanno due stipendi dignitosi,circa 3000 euro al mese puliti tra tutti e due.
Casa di proprietà,due auto seminuove.
Non si fanno mancare il weekend o la vacanza e qualsiasi cosa succeda sono tutelati.
Lavorano da lunedì a venerdì,weekend e festivi sono sacri.

Non so quanti artigiani ci siano che possono dire di stare altrettanto bene.
 
Aneddoto realmente accaduto.
Una signora della mia zona aveva un negozio da parrucchiera e una dipendente giovane.
La ragazza aveva la classica mentalità da sindacalista (passatemi il termine è solo per far capire) vedeva la padrona che si arricchiva sulle sue spalle.
Passavano lo stesso numero di ore in negozio,ma la competenza della titolare era maggiore,mentre la dipendente si occupava solo delle pieghe ad esempio la titolare faceva anche i tagli.
La dipendente a fine mese prendeva il suo stipendio poco sopra i 1100 euro ed era scontenta,non perdeva occasione per darlo a vedere.
La titolare dopo mesi e mesi si stancò e le chiese se voleva fare cambio.
Su due piedi la dipendente ci avrebbe messo la firma ma la titolare le fece vedere esattamente i conti della serva.
Se l'incasso era,per dire,5000 euro al mese bisognava togliere più di 1000 euro di affitto del locale.
Poi le bollette.
Lo stipendio della dipendente (che la ragazza non considerava nella sua interezza ma vedeva solo la cifra netta che finiva nelle sue tasche,senza considerare che alla titolare costava molto di più).
Poi c'era da togliere l'iva,l'inail,la tassa per l'insegna,il commercialista,i prodotti,la camera di commercio etc.

Alla fine dei conti veniva fuori che la titolare guadagnava poco meno della dipendente,con la differenza che era responsabile per qualsiasi cosa accadeva nel negozio e che le spese sopra citate le doveva pagare anche se,ad esempio per motivi di salute,non avesse potuto aprire il negozio la mattina e quindi non avesse potuto incassare un solo euro.

Ecco secondo me quando si parla di lavoro autonomo si pensa sempre al manager che ha 30 dipendenti e arriva in azienda in Porsche,passa la giornata nel suo ufficio e dopo pranzo bello fresco se ne va a casa.
Ma le piccole imprese non sono così,i titolari spesso lavorano più dei dipendenti e a forza di aggiungere spese su spese non ce la fanno più.
E non possono nemmeno chiudere perchè altrimenti buttano alle ortiche anni di lavoro.
Secondo me gli artigiani e in generale i piccoli lavoratori autonomi meriterebbero un trattamento molto migliore invece di essere considerati delle mucche da mungere o dei ladri patentati oppure degli sfruttatori.
 
Mi spiace per il tuo conoscente.
Io però devo dare la mia testimonianza: al 90% gli autonomi che conosco sono persone incompetenti, che non vogliono aggiornarsi, guadagnano il triplo di me e dichiarano la metà. E poi si lamentano che le tasse sono alte.
Certo, le tasse sono altissime. Ma sarebbe prima il caso di pagarle e poi lamentarsi, altrimenti si sta zitti.
evito di risponderti,potrei essere estremamente maleducato.
se ti volessi male ti augurerei di diventare autonomo un giorno.
 
Aneddoto realmente accaduto.
Una signora della mia zona aveva un negozio da parrucchiera e una dipendente giovane.
La ragazza aveva la classica mentalità da sindacalista (passatemi il termine è solo per far capire) vedeva la padrona che si arricchiva sulle sue spalle.
Passavano lo stesso numero di ore in negozio,ma la competenza della titolare era maggiore,mentre la dipendente si occupava solo delle pieghe ad esempio la titolare faceva anche i tagli.
La dipendente a fine mese prendeva il suo stipendio poco sopra i 1100 euro ed era scontenta,non perdeva occasione per darlo a vedere.
La titolare dopo mesi e mesi si stancò e le chiese se voleva fare cambio.
Su due piedi la dipendente ci avrebbe messo la firma ma la titolare le fece vedere esattamente i conti della serva.
Se l'incasso era,per dire,5000 euro al mese bisognava togliere più di 1000 euro di affitto del locale.
Poi le bollette.
Lo stipendio della dipendente (che la ragazza non considerava nella sua interezza ma vedeva solo la cifra netta che finiva nelle sue tasche,senza considerare che alla titolare costava molto di più).
Poi c'era da togliere l'iva,l'inail,la tassa per l'insegna,il commercialista,i prodotti,la camera di commercio etc.

Alla fine dei conti veniva fuori che la titolare guadagnava poco meno della dipendente,con la differenza che era responsabile per qualsiasi cosa accadeva nel negozio e che le spese sopra citate le doveva pagare anche se,ad esempio per motivi di salute,non avesse potuto aprire il negozio la mattina e quindi non avesse potuto incassare un solo euro.

Ecco secondo me quando si parla di lavoro autonomo si pensa sempre al manager che ha 30 dipendenti e arriva in azienda in Porsche,passa la giornata nel suo ufficio e dopo pranzo bello fresco se ne va a casa.
Ma le piccole imprese non sono così,i titolari spesso lavorano più dei dipendenti e a forza di aggiungere spese su spese non ce la fanno più.
E non possono nemmeno chiudere perchè altrimenti buttano alle ortiche anni di lavoro.
Secondo me gli artigiani e in generale i piccoli lavoratori autonomi meriterebbero un trattamento molto migliore invece di essere considerati delle mucche da mungere o dei ladri patentati oppure degli sfruttatori.
applausi e standin ovescion.
 
Che dire... avevo 13 dipendenti ante crisi del 2008... piccola industria... da 4 anni siamo in tre e sono tornato artigiano... certo il mio settore ha subito una crisi profonda.... l'alternativa sarebbe stata il fallimento, ma ho dovuto reinventarmi aprendo a nuovi orizzonti per soddisfare al meglio i clienti e ampliare la cerchia dei papabili nuovi.
Ho preso la drastica decisione dopo tre anni di cassa integrazione a rotazione e quando una banca, dovevo cambiare un macchinario del valore di 1.250.000 euro, mi negò il leasing per quel maledetto "rating" di Basilea.... la non accettazione da parte dei dipendenti della riduzione di stipendio, avevano superminimi mica male, è stata la goccia.
Mi son detto, ma io mi devo fare il sangue amaro per chi?
Venduto tutto, pagati i tfr... e vinto tutte le cause intentate nei miei confronti dagli ex dipendenti.
Non capivano che loro prendevano lo stipendio regolarmente, mentre io vacillavo sotto i colpi della crisi... e posso garantire che di soldi ce ne ho buttati in azienda per cercare di sistemare le cose.
Ora fatturo un quarto... solo clienti sani e pagatori... non ho più il mal di stomaco, anche se devo finir di sistemare alcune cose... gestisco più liberamente il mio tempo, tra non molto partirò anche con forniture online.... in una parola vivo meglio.
 

Non sono d'accordo.
Conoscevo una persona che con 14 anni di contributi ha preso 40 anni di pensione,e prendeva 1400 euro al mese.
Perchè era dipendente per un ente pubblico.
Mentre la coppia di cui ho parlato dopo 30 anni di contributi versati se tutto andrà bene prenderanno una pensione che sarà la metà e sicuramente non camperanno abbastanza per incassare 20 anni di pensione.
Non mi sembra molto equo.
Chi ha una pensione ha lavorato tanti anni e nessuno lo contesta,però è la disparità di trattamento ad essere assolutamente iniqua secondo me.[/QUOTE]


Cosa c' entra....
??
Quelle sono le eccezioni che han contribuito a rovinare il paese
E ancora lo* paghiamo tutti.
Se hai idee per farle togliere....Fatti avanti

*leggi debito pubblico
 
Ma.... le pensioni non si possono abolire??
Fai la cicala... fai la formica.... sta a te... più liberale di così...
O ci sarebbe troppa gente in giro per le strade senza il "manto" dello stato?

:emoji_thinking:
 
Non sono d'accordo.
Conoscevo una persona che con 14 anni di contributi ha preso 40 anni di pensione,e prendeva 1400 euro al mese.
Perchè era dipendente per un ente pubblico.
Mentre la coppia di cui ho parlato dopo 30 anni di contributi versati se tutto andrà bene prenderanno una pensione che sarà la metà e sicuramente non camperanno abbastanza per incassare 20 anni di pensione.
Non mi sembra molto equo.
Chi ha una pensione ha lavorato tanti anni e nessuno lo contesta,però è la disparità di trattamento ad essere assolutamente iniqua secondo me.


Cosa c' entra....
??
Quelle sono le eccezioni che han contribuito a rovinare il paese
E ancora lo* paghiamo tutti.
Se hai idee per farle togliere....Fatti avanti

*leggi debito pubblico[/QUOTE]

Non sono eccezioni e non sono nemmeno casi tanto rari.
In certi settori tot contributi corrispondono a TOT pensione.
In altri gli stessi contributi danno diritto a una pensione decisamente più bassa.
 
Io poi ragazzi non voglio farne una guerra tra dipendenti e autonomi,dico solo che bastonare chi già fa fatica a tirare fuori uno stipendio è assurdo.
E che probabilmente ci sono tanti autonomi che oltre alle ragioni sopra citate resistono anche per i dipendenti,per non lasciarli a spasso,come hanno scritto altri amici del forum perfettamente.
Io un po' di tempo fa' ho sentito una ex dipendente che dopo il fallimento dell'azienda è riuscita ad andare in pensione fare commenti davvero poco lusinghieri sull'ex titolare.
Dopo tutto lei era caduta in piedi,l'inps aveva pagato (anche se con un certo ritardo) la sua liquidazione e versando i contributi che le mancavano è riuscita ad andare in pensione a 60 anni,che non è male di questi tempi.
Chissà da quanti anni le cose andavano male e nonostante tutto l'ex titolare teneva duro.
Poi detto tra noi lei non era proprio una stacanovista,era il tipo che la domenica andava in montagna e il lunedì non si sentiva bene e mandava il certificato medico.
Insomma i datori di lavoro hanno sulle spalle delle responsabilità enormi,se non se la sentissero più di rischiare chissà quanti posti di lavoro sparirebbero.
Che debbano anche sentirsi insultare dai propri dipendenti,che alla fine non ci hanno rimesso,a me non sembra un bell'esempio di gratitudine.
 
Cosa c' entra....
??
Quelle sono le eccezioni che han contribuito a rovinare il paese
E ancora lo* paghiamo tutti.
Se hai idee per farle togliere....Fatti avanti

*leggi debito pubblico

Non sono eccezioni e non sono nemmeno casi tanto rari.
In certi settori tot contributi corrispondono a TOT pensione.
In altri gli stessi contributi danno diritto a una pensione decisamente più bassa.[/QUOTE]


Permettimi, ma sei male informato....
Statali a parte: quelli dei 14 anni e rotti mesi e gg....
Hanno goduto di Bazze verie,
Giornalisti
e
Sindacalisti....

Ma la bazza, proprio perche' bazza, e' finita

Saluti
 
evito di risponderti,potrei essere estremamente maleducato.
se ti volessi male ti augurerei di diventare autonomo un giorno.

Io non ce l'ho con gli autonomi, cito solo la mia esperienza personale.
Su cosa non sei d'accordo? Sul pagare le tasse? Non credo, non avrebbe senso.
Sull'incompetenza? Tu e i tuoi collaboratori probabilmente siete eccezionali, ma le persone che sono venute a lavorare a casa mia sono uno più capra dell'altro. Al punto che ho deciso di farmi quasi tutto da solo, prendendomi i miei rischi se sbaglio. Sempre esperienza personale.
 
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