<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Aumento Inail | Page 7 | Il Forum di Quattroruote

Aumento Inail

Continuiamo a parlare di niente. O metti giù i dati, ha pagato tot e riceve tot di pensione, o continua a non aver senso la discussione.
Dire ha pagato una vita senza sapere se ha messo 1 euro, 100 euro, 1000 euro al mese è inutile.
concordo, senza dati certi non è possibile fare paragoni anche perchè a me risulta che i contibuti vengano trattati tutti allo stesso modo.
Un autonomo che paga quanto gli dicono di pagare non è detto che paghi più o meno di un dipendente e non significa che non possa farsi una pensione integrativa come è bene che facciano anche tutti i dipendenti da quando c'è il contributivo.

Comunque inutile fare una lotta di classe, il problema vero è che stiamo vivendo anni di forte crisi e le condizioni sono difficili per tutti. Oltre alla disoccupazione, la cosa preoccupante è che tanti lavoratori, autonomi o dipendenti, sono in condizioni di forte disagio.. siamo al paradosso che lavorare può non bastare per mantenersi
 
Esistono infatti casi nei quali individui seppur ancora facenti parte del mondo del lavoro sono comunque considerati come indigenti...
 
Queste situazioni meritano una profonda riflessione. Da una parte bisogna resistere e sperare in tempi migliori, dall'altra non chiudersi in sé stessi e reagire. Il confronto fra le persone è basilare per una crescita e per trovare le forze per andare avanti. Nel concreto, constato che il chiudersi, l'invidia, il confronto negativo con le altre realtà, porta solo a piangersi addosso. Nella mia esperienza personale posso dire che avere una attività in proprio, se non si è squali, si fa molta fatica. Per non aver aderito agli studi di settore, mia moglie con un negozio di fiori si trovava la finanza periodicamente dal commercialista a verificare tutta la contabilità. Una ventina di controlli in un anno. A seguito delle fatturazioni extra del ragioniere, abbiamo pensato bene che avremmo guadagnato di più se faceva la casalinga. Così è stato. Però, il mondo del lavoro ha perso il suo estro, ma i miei figli hanno guadagnato una mamma presente. Non avrà una pensione? Conseguenza di una scelta egoista? No. Credo che la furbizia nel breve paghi, ma solo in uno Stato di fatto e di diritto che tolleri ed assecondi tali comportamenti. Siamo in questa situazione? Avrei tante storie sia personali che di conoscenti da portare d'esempio che farebbero commuovere pure una iena.
 
Guarda che son formule ben precise.
Montante rivalutato diviso speranza di vita.
Se campi meno ci perdi, se campi di più (può succedere) guadagni.

Ho fatto i conti per bene e accedendo al sito dell'inps ho fatto la simulazione del calcolo della pensione futura per mia madre.
A parte il fatto che andrebbe in pensione a 68 anni,che per chi fa un lavoro usurante sono davvero tanti.
L'importo lordo è basso,vorrei scoprire quello netto ma in fondo la simulazione dicono che vada presa con le pinze quindi penso che non ne trarrei comunque una stima attendibile.
E a conti fatti mia madre per andare in pari dei contributi versati dovrebbe diventare centenaria.
Conoscendo il suo stato di salute non glielo auguro proprio,realisticamente parlando penso che non percepirà 20 anni di pensione.
Avrebbe potuto versare di più forse se avesse smesso di mangiare,perchè già così ce la fa a malapena a versare i contributi e fare fronte a tutte le spese (compreso l'inail aumentato di circa 100 euro pure per lei).
 
Che dire... avevo 13 dipendenti ante crisi del 2008... piccola industria... da 4 anni siamo in tre e sono tornato artigiano... certo il mio settore ha subito una crisi profonda.... l'alternativa sarebbe stata il fallimento, ma ho dovuto reinventarmi aprendo a nuovi orizzonti per soddisfare al meglio i clienti e ampliare la cerchia dei papabili nuovi.
Ho preso la drastica decisione dopo tre anni di cassa integrazione a rotazione e quando una banca, dovevo cambiare un macchinario del valore di 1.250.000 euro, mi negò il leasing per quel maledetto "rating" di Basilea.... la non accettazione da parte dei dipendenti della riduzione di stipendio, avevano superminimi mica male, è stata la goccia.
Mi son detto, ma io mi devo fare il sangue amaro per chi?
Venduto tutto, pagati i tfr... e vinto tutte le cause intentate nei miei confronti dagli ex dipendenti.
Non capivano che loro prendevano lo stipendio regolarmente, mentre io vacillavo sotto i colpi della crisi... e posso garantire che di soldi ce ne ho buttati in azienda per cercare di sistemare le cose.
Ora fatturo un quarto... solo clienti sani e pagatori... non ho più il mal di stomaco, anche se devo finir di sistemare alcune cose... gestisco più liberamente il mio tempo, tra non molto partirò anche con forniture online.... in una parola vivo meglio.

Penso che farà la stessa fine l'azienda per cui lavora un amico della mia famiglia.
L'azienda si occupa di trasporti pesanti in una città portuale,ha vissuto un periodo di crisi nera e ancora oggi,a distanza di qualche anno,la situazione non sembra essersi sistemata del tutto.
Vanno a periodi,mesi in cui si lavora molto e altri in cui si lavora pochissimo.
Sapendo della situazione non proprio idilliaca quando ci sentiamo io chiedo sempre coma va il lavoro,oltre ovviamente alla salute e le altre domande canoniche.
L'ultima volta ho parlato con la moglie,casalinga,che ha risposto così,testuali parole.

"Se quello non fosse un cretino potrebbe andare molto meglio".

Il cretino in questione sarebbe il titolare dell'azienda che,a quanto dicono questi amici,sarebbe rimasto ancorato a un sistema superato,troppo dispendioso,che non è più al passo con la situazione attuale.
Ci può stare,di lavoratori autonomi che hanno una certa età e vogliono continuare a lavorare a modo loro,anche se magari il loro mercato di riferimento ha subito delle evoluzioni sostanziali,ce ne sono tanti.
La cosa che mi ha lasciato davvero basito è sentirlo apostrofare in quel modo,dalla moglie di un dipendente poi,manco dal dipendente stesso.
Secondo me quegli amici dovrebbero ricordarsi che il cretino in questione :

A ha pagato per circa 20 anni ogni mese lo stipendio ai suoi dipendenti,compreso il mio amico

B circa 10 anni fa' ha assunto la sorella del mio amico (che stando alle sue stesse parole non è una cima) per fargli un favore

C è andato incontro al mio amico in tutti i modi possibili quando,per problemi di salute dei suoi genitori,ha avuto bisogno di cambiare i propri orari,usufruire di permessi e ferie praticamente ogni settimana

Tra l'altro il povero cretino,che ha una certa età ormai,ha anche proposto (in tempi in cui l'avvenire non sembrava così cupo) ai suoi dipendenti di rilevare l'azienda perchè lui voleva ritirarsi.
Ma nessuno dei dipendenti,incluso il mio amico,se l'è sentita.
Anche se oggi dicono di conoscere i motivi per cui le cose vanno male e criticano fortemente la gestione del titolare.
Evidentemente pensano di saper fare meglio (cosa possibile per carità) ma non se la sentono di rischiare e di passare notti insonni a preoccuparsi per il futuro.

Io mi sono morso la lingua ma tra me e me ho pensato che se il titolare dovesse veramente stufarsi di farsi il sangue amaro per tirare avanti,mentre i suoi stessi dipendenti gli danno del cretino,forse sarà anche per via dell'abbondante gratitudine che hanno dimostrato.
 
Avrebbe potuto versare di più forse se avesse smesso di mangiare,perchè già così ce la fa a malapena a versare i contributi e fare fronte a tutte le spese (compreso l'inail aumentato di circa 100 euro pure per lei).
purtroppo è una situazione comune a tanti dipendenti precari o dal basso stipendio che faticano a tirare il fine mese.
Si sente spesso dalle istituzioni spargere consigli sulla necessità di crearsi una pensione integrativa, peccato che questi non comprendono come in questo momento è una cosa pressoché impossibile per tanti.
Di fatto queste persone faticano oggi a mantenersi e se mai arriveranno all'età della pensione percepiranno una miseria.
Senza una svolta economica radicale temo andremo incontro a dei veri drammi sociali nei prossimi decenni.
 
Si sente spesso dalle istituzioni spargere consigli sulla necessità di crearsi una pensione integrativa, peccato che questi non comprendono come in questo momento è una cosa pressoché impossibile per tanti.

Assolutamente vero.
Tempo fa' a mio fratello è stato detto che siccome lui non è inquadrato come dipendente (quindi zero contributi versati e zero tutele) doveva sfruttare il fatto che la sua retribuzione oraria era buona per creare una pensione integrativa.
Io non so come abbia fatto a non ridere in faccia al suo interlocutore.
La retribuzione di cui si parlava ammonta a 15 euro l'ora.
Certamente più di quanto guadagna un operaio non specializzato,ma per un laureato che lavora nelle scuole non mi sembra nemmeno una cifra esagerata.
Aggiungiamoci che il monte ore è piuttosto basso e che il luogo di lavoro è in media a una distanza di circa 30-35 km da dove vive,quindi parte di questo fantasmagorico guadagno lo spende per il carburante.
Forse il suo interlocutore quando mio fratello ha detto che il compenso orario non era male avrà pensato che prendesse 50 euro l'ora.
Ma come potrebbe una persona che prende 15 euro l'ora per 12 ore a settimana creare una pensione integrativa per me è un mistero...
 
Purtroppo per tantissime persone,autonome e non,la pensione somiglia sempre più a un miraggio.
Io conosco persone che a 40 anni pur lavorando non hanno ancora 1 euro di contributi versati.
Questi sono quelli che in Italia fregano/heranno la pensione a chi ha pagato i propri contributi.
Anche se in Italia ,possibilmente , nessuno mai l'ha detto, il sistema per la pensione é cambiato dal retributivo al contributivo.Tanto hai pagato tanto ti aspetta di pensione.
 
Questi sono quelli che in Italia fregano/heranno la pensione a chi ha pagato i propri contributi.

Meglio che faccia una precisazione.
Io mi riferivo a persone che non hanno contributi versati ma non per loro scelta.
Bensì perchè lavorano come collaboratori occasionali per associazioni sporive oppure per il Coni e sono inquadrati in quella maniera.
Però come dicevo prima il conto si fa in fretta,non arrivano a 1000 euro lordi al mese.
Tolte le spese per il carburante si parla di 700 euro al mese circa.
La loro intenzione sarebbe quella di trovare un'altra occupazione con cui iniziare a versare i contributi,ma al momento non hanno alternative migliori e quindi sono li.
 
E a conti fatti mia madre per andare in pari dei contributi versati dovrebbe diventare centenaria.
Probabilmente stiamo parlando di due cose diverse: tu la vedi dal lato "ci deve campare" e non funziona mentre da un lato puramente contabile si.
Ciò che frega è la rivalutazione: In un mondo ideale dovrebbe funzionare che tu versi per quaranta anni 10000€ l'anno e ne rivedi 20000€ (sempre l'anno) in venti anni.
In realtà in mezzo ci vanno rivalutazione ed inflazione.
Con investimenti di tipo istituzionale, quindi non speculativo, che hanno rendimenti negativi mentre l'inflazione è bassa ma c'è, uno è fregato. Alla fine probabilmente qui venti corrisponderanno ai 10k che aveva versato.

Quindi i mega fondi pensione non istituzionali cercano altri modi per garantire una pensione decente ai loro iscritti, e quindi investono solo in cerca di profitti nelle aziende spolpandole :rolleyes:
 
Meglio che faccia una precisazione.
Io mi riferivo a persone che non hanno contributi versati ma non per loro scelta.
Tale Cosa non dovrebbe esistere per nessun motivo… chi sono queste persone che non Hanno pututo pagare contributi? solo gente con patologie che mai il buon Dio ha dato possibilitá che questi potessero lavorare o chi é stato fregato per anni senza che nessuno dove ha lavorato abbia pagato i contributi per lui. In questo caso il sistema manca completamente di controllo...Il lavoratore puo sempre controllare tramite cassa mutua, se il suo datore di Lavoro é corretto , nel momento in cui se i diritti sanitari gli vencono riconosciuti… il datore di Lavoro a fine anno dovrebbe avere il dovere di fare presente ai suoi dipendenti l effettuato pagamento contributi all impis e questa(oggi presente anche in Italia) mandare ai suoi clienti la contabilitá provvisoria….. a partire dall etá di 30-35 anni .
 
Tale Cosa non dovrebbe esistere per nessun motivo… chi sono queste persone che non Hanno pututo pagare contributi? solo gente con patologie che mai il buon Dio ha dato possibilitá che questi potessero lavorare o chi é stato fregato per anni senza che nessuno dove ha lavorato abbia pagato i contributi per lui. In questo caso il sistema manca completamente di controllo...Il lavoratore puo sempre controllare tramite cassa mutua, se il suo datore di Lavoro é corretto , nel momento in cui se i diritti sanitari gli vencono riconosciuti… il datore di Lavoro a fine anno dovrebbe avere il dovere di fare presente ai suoi dipendenti l effettuato pagamento contributi all impis e questa(oggi presente anche in Italia) mandare ai suoi clienti la contabilitá provvisoria….. a partire dall etá di 30-35 anni .

No no non ci stiamo capendo.
Non sono dipendenti a cui non vengono versati i contributi ne autonomi furbi.
Sono persone che sono inquadrate in quella maniera e in molti casi hanno redditi annuali inferiori a 7500 euro.
Che io sappia non sono tenuti a versare nulla.
Sono persone che hanno trovato solo quel lavoro li ma che mandano curriculum dappertutto e preferirebbero di gran lunga trovare un lavoro che garantisse loro più ore,anche se per forza di cose con una retribuzione inferiore,ma inquadrati come dipendenti quindi con i contributi e le tutele che non hanno al momento.
 
Bensì perchè lavorano come collaboratori occasionali per associazioni sporive oppure per il Coni e sono inquadrati in quella maniera.
Però come dicevo prima il conto si fa in fretta,non arrivano a 1000 euro lordi al mese.
Tolte le spese per il carburante si parla di 700 euro al mese circa.
La loro intenzione sarebbe quella di trovare un'altra occupazione con cui iniziare a versare i contributi,ma al momento non hanno alternative migliori e quindi sono li.
Anche In questo caso,non dovrebbero esserci problemi, il datore delle leggi deve solo preovvedere
che chi occupa certi Tipi di dipendenti con salari basilari, quale sarebbe il guadagno minimo a soggetto tassammento…. se questo va sotto la minima, chi occupa questi dipendenti di suo dovrebbe pagare il contributo pensionistico e malattia.
 
chi occupa questi dipendenti di suo dovrebbe pagare il contributo pensionistico e malattia.

Che io sappia,almeno nella mia zona,le associazioni sportive adottano molto spesso il sistema che ho descritto io.
Piscine,palestre,associazioni sportive che lavorano nelle scuole e perfino il Coni.
 
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