dal web:
In questo periodo sembra proprio che il prezzo riguardante tutto ciò che è sinonimo di trasporto aumenti. Cresce il prezzo del biglietto delle Ferrovie di Stato come anche il pedaggio in autostrada, aumenta il costo del carburante e allora non poteva mancare anche l?assicurazione auto. Proprio la Adusbef insieme alla Federconsumatori avevano preannunciato il rincaro qualche settimana orsono e oggi puntualmente arriva la conferma.
Oltre alle due associazioni si aggiunge anche l?ISVAP, acronimo di Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di Interesse Collettivo, che certifica il rincaro intorno al 15%, che tradotto in termini economici vale a dire 130 euro in più all?anno per ogni famiglia. Ma se il governo non fa nulla per tutelare il consumatore in materia di carburanti, figuriamoci per quanto riguarda le polizze auto. Entrambi i presidenti di Adusbef e Federconsumatori, Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, chiedono un blocco tariffario in quanto ?Dal momento della sua liberalizzazione nel 2007 gli aumenti sono stati del 171%. Troppo per la gran parte degli italiani?. Insomma il potere d?acquisto di una famiglia media italiana si sta riducendo veramente all?osso se teniamo conto del fatto che ad aumentare il costo non sono solo le tariffe relative agli elementi citati ad inizio paragrafo ma anche i mutui, i servizi bancari, l?acqua, la tassa sui rifiuti e molto altro ancora.
Nella nota che accompagna lo sfogo delle due associazioni si legge: ?E? incomprensibile che nessuno muova mai un dito per sanare situazioni che denunciamo da tempo, salvo poi affermare le stesse cose. Il Governo, quando denunciammo questa situazione insieme agli altri aumenti che portavano ad una stangata per le famiglie a 761 Euro annui, aveva espresso la sua incredulità per la denuncia, che come dimostrato era fuori luogo, e poi aveva promesso un blocco tariffario, che naturalmente non ha realizzato. Cosa aspettano, sia l?ISVAP, ma soprattutto, chi ha responsabilità istituzionali come il Ministero dello Sviluppo Economico, ad intervenire??
In questo periodo sembra proprio che il prezzo riguardante tutto ciò che è sinonimo di trasporto aumenti. Cresce il prezzo del biglietto delle Ferrovie di Stato come anche il pedaggio in autostrada, aumenta il costo del carburante e allora non poteva mancare anche l?assicurazione auto. Proprio la Adusbef insieme alla Federconsumatori avevano preannunciato il rincaro qualche settimana orsono e oggi puntualmente arriva la conferma.
Oltre alle due associazioni si aggiunge anche l?ISVAP, acronimo di Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di Interesse Collettivo, che certifica il rincaro intorno al 15%, che tradotto in termini economici vale a dire 130 euro in più all?anno per ogni famiglia. Ma se il governo non fa nulla per tutelare il consumatore in materia di carburanti, figuriamoci per quanto riguarda le polizze auto. Entrambi i presidenti di Adusbef e Federconsumatori, Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, chiedono un blocco tariffario in quanto ?Dal momento della sua liberalizzazione nel 2007 gli aumenti sono stati del 171%. Troppo per la gran parte degli italiani?. Insomma il potere d?acquisto di una famiglia media italiana si sta riducendo veramente all?osso se teniamo conto del fatto che ad aumentare il costo non sono solo le tariffe relative agli elementi citati ad inizio paragrafo ma anche i mutui, i servizi bancari, l?acqua, la tassa sui rifiuti e molto altro ancora.
Nella nota che accompagna lo sfogo delle due associazioni si legge: ?E? incomprensibile che nessuno muova mai un dito per sanare situazioni che denunciamo da tempo, salvo poi affermare le stesse cose. Il Governo, quando denunciammo questa situazione insieme agli altri aumenti che portavano ad una stangata per le famiglie a 761 Euro annui, aveva espresso la sua incredulità per la denuncia, che come dimostrato era fuori luogo, e poi aveva promesso un blocco tariffario, che naturalmente non ha realizzato. Cosa aspettano, sia l?ISVAP, ma soprattutto, chi ha responsabilità istituzionali come il Ministero dello Sviluppo Economico, ad intervenire??