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Attenti all'intelligenza artificiale...

Per fortuna rimangono una marea di lavori manuale dove le mani non puoi farle muovere alla AI. Quindi se devi insegnare a fare qualcosa usando le mani e non la bocca, hai poco da inventare. O lo sai fare o non è che una tv lo fa per te.
si e' indubbiamente vero....ma

se il lavoro manuale non produce "guadagno" almeno minimo per vivere al netto delle spese.....

il lavoro mauale viene abbandonato....o comunque troverai al netto dell'immigrazione ( e non sono poi cosi' convinto) meno gente disposta a.....

stesso, certo, dicasi per il lavoro "a bocca" o meglio li c'e' qualche aiutino in piu....
 
a me dell'IA ora "spaventa" (meglio infastidisce tantissimo) il proliferare di pulsanti in ogni applicazione (browser, reader, foglio di calcolo, sistemi di sviluppo) che si propongono di riassumerti e spiegarti quanto c'è scritto davanti a te.
Ovviamente facendosi bellamente i fatti tuoi, visto che nella mail piuttosto che nel documento può esserci di tutto (per esempio il tuo estratto conto o un documento di lavoro riservato).
 
Chi dice che domani non ci riesca, anche meglio, un sistema automatizzato, magari collegato coi sensori di carico del pianale?
per il momento ci riescono quando si cambia prospettiva tipo i controller portuali o in fabbrica.
pero' devi cambiare l'ambiente di lavoro ed adattarlo per far funzionare il tutto.

sospetto che i costi di adattamento nel caso riportato da zagoguitarhero siano infinitamente superiori ai benefici e comuque "mentalmente" non affrontabili per chi di dovere a fare update di mezzi e di costi.
detto questo esistono gru - sollevatori oramai completamente semi-automatizzati dove il "guidatore" vede il procedere delle azione e all'occorenza blocca cio' che la macchina non blocca.
 
Chi dice che domani non ci riesca, anche meglio, un sistema automatizzato, magari collegato coi sensori di carico del pianale?
Però il camion non arriva a prenderlo e se lo mette davanti alle rampe da solo, non lo lega da solo. Su carta è tutto bello, ma la quotidianità è che questo tipo di operazioni sei sempre dietro a farle in mezzo alla strada, facendo il pelo alle auto, spesso al buio, spesso sotto l'acqua o tutte e due le cose. Alcuni lavori non possono essere automatizzati. Ho fatto l'esempio di un escavatore,ma potrebbe essere un sollevatore telescopico, una gru di cantiere,un generatore, oppure più cose da incastrare tutte assieme con lo spazio tirato al centimetro.
 
Tanti temono di essere esautorati dal proprio ruolo, o esecrano le tecnologie automatizzanti come incapaci di lavorare altrettanto bene.
Invece non esiste professionalità che non possa giovarsi della AI, elevando l'utente professionale ad un ruolo di controllo di livello superiore, aiutato nell'evitare sviste e carenze di performance. Io, nel mio lavoro, non intendo rivaleggiare con AI, casomai analizzare percorsi e performance e guidarla ad ottenere miglioramenti.
 
Io non temo nessuno, e figuriamoci se ho paura di essere reso "obsoleto" da una macchina

Spero che in questo mondo ci sia ancora spazio per chi ha delle idee proprie ed, a buon ragione almeno secondo i suoi standard, esprime le sue perplessità su delle nuove tecnologie, che per quanto utili, non ritiene essere sinonimo di progresso

Anzi secondo me, queste nuove tecnologie, rischiano di dar regredire l'essere umano da un ruolo attivo nei processi creativi e produttivi, ad un ruolo passivo e solo di controllo
 
esprime le sue perplessità su delle nuove tecnologie, che per quanto utili, non ritiene essere sinonimo di progresso
Non intendo catechizzare nessuno, sono allergico alle verità imposte ed inculcate. Però è evidente che sia un progresso. Lo tocco con mano (da anni) nel lavoro. Parlo di vite umane salvate sopratutto (per quanto mi riguarda) il percorso diagnostico e terapeutico oncologico. Numeri.
 
Anzi secondo me, queste nuove tecnologie, rischiano di dar regredire l'essere umano da un ruolo attivo nei processi creativi e produttivi, ad un ruolo passivo e solo di controllo
Dipende dal singolo. C'è chi lo usa come schiaccio il bottone, entrano i maiali ed escono i salami... neanche controllo...
...personalmente e, per quanto visto da tanti colleghi, il professionista utilizzatore è proattivo. Non controlla a posteriori o passivamente. Impone alla AI obiettivi stringenti e verifica le strategie utilizzate, poi controlla, spesso con altra AI, le soluzioni.
Usata sia per acquisizione dati complessi di modelli (impossibile gestirli alla vecchia maniera) che per calcolo previsionale che per le verifiche a posteriori.
E non ti lascia mai "dormire"... ogni giorno ci sono novità ed evoluzioni... mai sentito di lavorare passivamente. Chi lavora usando AI resta responsabile del lavoro elaborato, molto rischioso lasciarsi portare passivamente... pericolosissimo... gente che "passeggia in corridoio" mentre l'algoritmo lavora... un po' come il pilota automatico di aerei e navi, nessun pilota o comandante è esautorato.
 
Ultima modifica:
Io non temo nessuno, e figuriamoci se ho paura di essere reso "obsoleto" da una macchina

Spero che in questo mondo ci sia ancora spazio per chi ha delle idee proprie ed, a buon ragione almeno secondo i suoi standard, esprime le sue perplessità su delle nuove tecnologie, che per quanto utili, non ritiene essere sinonimo di progresso

Anzi secondo me, queste nuove tecnologie, rischiano di dar regredire l'essere umano da un ruolo attivo nei processi creativi e produttivi, ad un ruolo passivo e solo di controllo
la penso come te....in maniera "diversa".

piu' che altro dai vari convegni , video , presentazioni di settori la IA viene presentata come la panacea di tutti i mali quali budget , costi, lavori che l'uomo non vuol piu' fare etc.

mentre si tiene in poco conto la preparazione del personale che avrà a che fare con questi "righe di comando". loro si dovranno adeguare autonomamente alla "macchina".

e' un rischio per i gruppi di lavoro o i singoli moto alto....se non si hanno solide basi di conoscenza a monte o di accettare tutte le risposte date o di andare contro alla risposte.
 
la penso come te....in maniera "diversa".

piu' che altro dai vari convegni , video , presentazioni di settori la IA viene presentata come la panacea di tutti i mali quali budget , costi, lavori che l'uomo non vuol piu' fare etc.

mentre si tiene in poco conto la preparazione del personale che avrà a che fare con questi "righe di comando". loro si dovranno adeguare autonomamente alla "macchina".

e' un rischio per i gruppi di lavoro o i singoli moto alto....se non si hanno solide basi di conoscenza a monte o di accettare tutte le risposte date o di andare contro alla risposte.

Ho visto, su me stesso anche, che a volte, per fretta o altro, quando si usano programmi informatici o anche solo fogli di lavoro preparati personalmente, che sopratutto per operazioni standardizzate si tende ad accettare il numerino sputato dal PC come se fosse una verità incontrovertibile

A parte gli eventuali bug di funzionamento e gli errori di inserimento dati, non è una bella cosa, specie se lo strumento informatico finisce in mani con poca esperienza. Con i collaboratori giovani vado per gradi, gli fornisco i miei fogli di lavoro, che a volte semplificano parecchio la routine, solo quando sono sicuro che abbiano abbastanza padronanza per evitare cantonate

Tutto questo trasposto alle potenzialità delle ia a me non piace proprio e difficilmente cambierò idea
 
Imho il pericolo più grande non è che i professionisti,magari quelli più giovani,si affidino ciecamente all'intelligenza artificiale perdendo o non acquisendo le capacità che dovrebbero avere.
Che già è una bella preoccupazione.
Ma che si arrivi al punto in cui qualcuno riterrà di poter fare il lavoro del professionista senza esserlo contando sul fatto che l'intelligenza artificiale colmi le sue lacune.
E qualcuno altro penserà non mi serve assumere un ingegnere che mi costa tanto,mi basta una figura meno qualificata con l'ausilio dell' ia.
Magari si inizierà nei settori in cui un potenziale errore non comporterà rischi per la salute o gravi danni economici.
Qualche esempio io l'ho già visto.
Ma potrebbe diventare un modus operandi diffuso anche in altri ambiti.
 
si tende ad accettare il numerino sputato dal PC come se fosse una verità incontrovertibile
Questo accade anche con gli strumenti di misura... non si bada minimamente alle condizioni in cui quel numero è ottenuto. Ma vale anche per una semplice calcolatrice... se sbagli a schiacciare e non te ne accorgi devi già avere fatto il conto a mente, anche solo approssimato, per accorgertene... capitava anche coi regoli...
 
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