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Attenti all'intelligenza artificiale...

Vabbè il traduttore di Gugol non è AI. AI dovrebbe tradurre tutto il testo, col singolo vocabolo decontestualizzato, prende il primo vocabolo, magari letterale ma non appropriato. Tipo basket come cesto e non come sport, per esempio. AI non è per i compiti banali, ma per quelli complessi.
 
Il manuale era in Italiano e quindi anche i termini cercati; la risposta dell'AI non era corretta

Non erano termini decontestualizzati, ha beccato l'ambito generale di cui si parlava, ma tra cose giusto ha infilato cavolate epiche

Comunque se uno si vuole affidare alle ai, faccia pure, io mi trovo bene con i miei metodi e non trovo utilità pratica a cambiarli
 
Successo anche a me, più volte. L'algoritmo può essere molto rapido, ma la verifica dei risultati è essenziale per non prendere cantonate madornali.


Un po' come quando leggo NUMERI INCREDIBILI su argomenti che conosco abbastanza
( tipo redditi / pensioni / disoccupazione )
E mi tocca, rispetto questi cercare RISCONTRI....
....Che infatti, poi, difficilmente trovo
 
Ultima modifica:
Queste vacanze le ho spese ascoltando podcast sulla AI tra un bagnetto e l'altro. Ho ascoltato gente che parlava di funzionalità applicate all'azienda piuttosto che alla vita privata, non le solite recensioni. L'argomento mi interessa e trovo sia giusto conoscere una tecnologia che prenderà sempre più spazio. Ho ascoltato tutto in modo abbastanza critico e devo dire che non ho visto controindicazioni, anzi, mi sembra uno strumento potentissimo. Come per tutte le cose serve sempre un nostro occhio critico e soprattutto serve formulare bene la domanda. Con queste due caratteristiche si può davvero avere grossi benefici.
 
Queste vacanze le ho spese ascoltando podcast sulla AI tra un bagnetto e l'altro. Ho ascoltato gente che parlava di funzionalità applicate all'azienda piuttosto che alla vita privata, non le solite recensioni. L'argomento mi interessa e trovo sia giusto conoscere una tecnologia che prenderà sempre più spazio. Ho ascoltato tutto in modo abbastanza critico e devo dire che non ho visto controindicazioni, anzi, mi sembra uno strumento potentissimo. Come per tutte le cose serve sempre un nostro occhio critico e soprattutto serve formulare bene la domanda. Con queste due caratteristiche si può davvero avere grossi benefici.
Il problema non è lo strumento ma chi lo ha creato e ne detiene la gestione e come usa le informazioni che raccoglie in relazione alla possibile/probabile futura dipendenza.
 
Il problema non è lo strumento ma chi lo ha creato e ne detiene la gestione e come usa le informazioni che raccoglie in relazione alla possibile/probabile futura dipendenza.
Il che, vedendo com'è buona parte della gente ed in base alle esperienze presenti e passate, non lascia così tanto spazio all'ottimismo : mi riesce difficile non pensare a questa IA (o AI che dir si voglia) come ad uno strumento potente per manipolare la realtà e l'opinione pubblica dei tanti allocchi che ci sono in giro.
Il Paese (o meglio, i Paesi) legale sarà, come sempre, in clamoroso ritardo con i suoi tentativi di legislazione / calmierazione, e nel frattempo gli abusi prospereranno, nonché le applicazioni volte a sostituire la presenza umana.
Non dubito che, in mani giuste, potrebbe essere anche un qualcosa di utile ; ma la storia insegna che, troppo troppo spesso, le mani in cui finiscono certi strumenti non sono quelle giuste.
 
Il punto è un po' quello.
Già hanno mostrato i padroni di queste tecnologie come per loro sia stato facile sostituirsi nelle decisioni.
Lo hanno fatto con i satelliti, lo hanno fatto prima con l'obbligo di verifica delle fonti in nome della libertà e della verità e poi con la totale libertà di pubblicare la qualunque senza bisogno di dimostrare che sia vero quanto pubblicato in nome della sola libertà perciò Rubbia vale tanto quanto un ubriacone sullo stesso tema.
 
Il punto è un po' quello.
Già hanno mostrato i padroni di queste tecnologie come per loro sia stato facile sostituirsi nelle decisioni.
Lo hanno fatto con i satelliti, lo hanno fatto prima con l'obbligo di verifica delle fonti in nome della libertà e della verità e poi con la totale libertà di pubblicare la qualunque senza bisogno di dimostrare che sia vero quanto pubblicato in nome della sola libertà perciò Rubbia vale tanto quanto un ubriacone sullo stesso tema.
qui confermate il mio pensiero.....

tutta la rete fisica e' in mano ai "privati" dal finale di quello che sarà i piani di copertura nazionale della fibra, se mai verrà portato a termine con soldi pubblici e gestione privata, alla cablatura dei mari ,ai canali satellitari.

"privati" che hanno solo uno scopo produrre o autoprodursi utili per chi detiene le quote e che come abbiamo visto non possono e non saranno mai controllati da entità statali o sovrastatali.

Una parte di IA fatta dai LLM ( aperti al pubblico) e' solo un prodotto pubblicitario ( molto caro per quello che propone) che dice in sostanza , si hai ragione cliente , hai talmente tanta ragione che ti spiego come "comprare" le mie informazioni ma intanto mi dai tutte le tue informazioni perche' io le rivenda al tuo vicino di casa, o competitor, nel caso di lavoro.

resta di fatto che metterà in strada una marea di persone il quale lavoro molto basico che si svolgeva prevalentemente davanti ad un pc risulterà sorpassato o meglio economicamente non sostenibile, e parlo prevalentemente di giovani che entravano nella vita lavorativa dalla base o ultraquarantenni che non possono per evidenti ragioni di età riposizionarsi a meno che di trovare un postodi lavoro in cui si usi le "mani".
 
Il fatto che tutta l'infrastruttura tecnologica sia privata (per lo più realizzata con ingenti risorse pubbliche) determina l'assenza di controllo della parte pubblica su un qualunque passaggio della filiera.
Faranno quello che vorranno e in qualche modo lo hanno già detto che i governi non serviranno più perché saranno i potenti del tech a gestire il potere reale.
Non sono fantasie .. sono "progetti" messi nero su bianco e in parte già realizzati.
 
Secondo me lo strumento va guardato a 360°. Quello che dite è corretto ma avete mai provato a "farci due chiacchiere"? E' uno strumento di analisi potentissimo, e lo dico da un punto di vista lavorativo. Poi, che ci sia la paura di risposte vincolate quando si chiede un asset di investimento, la scelta di una assicurazione o cose simili allora comprendo ma diversamente....
 
LA MACCHINA PER FARE I COMPITI, di Gianni Rodari
Un giorno bussò alla nostra porta uno strano tipo: un ometto buffo vi dico alto poco più di due fiammiferi. Aveva in
spalla una borsa più grande di lui. - Ho qui delle macchine da vendere - disse.
- Fate vedere - disse il babbo. - Ecco, questa è una macchina per fare i compiti. Si schiaccia il bottoncino rosso per
fare i problemi, il bottoncino giallo per svolgere i temi, il bottoncino ve rde per imparare la geografia: la macchina fa
tutto da sola in un minuto. - Compramela, babbo! -dissi io. -Va bene, quanto volete? -Non voglio denari-disse
l’omino. - Ma non lavorerete mica per pigliar caldo!
-No, ma in cambio della macchina voglio il cervello del vostro bambino - Ma siete matto! - esclamò il babbo.
-State a sentire, signore – disse l’omino, sorridendo. -Se i compiti glieli fa la macchina, a che cosa gli serve il cervello?
-Comprami la macchina. Babbo! Implorai. - Che cosa ne faccio del cervello? Il babbo mi guardò un poco e poi disse: -
- Va bene, prendete il suo cervello.
L’omino mi prese il cervello e se lo mise in una borsetta. Com’ero leggero, senza cervello! Tanto leggero che mi misi
a volare per la stanza, e se il babbo non mi avesse afferrato in tempo sarei volato giù dalla finestra.
-Bisognerà tenerlo in gabbia- disse l’ometto. -Ma perché? -domandò il babbo.
-Non ha più cervello, ecco perché. Se lo lasciate andare in giro, volerà nei boschi come un uccellino, e in pochi giorni
morirà di fame!
Il babbo mi rinchiuse in una gabbia, come un canarino. La gabbia era piccola, stretta, non mi potevo muovere. Le
stecche mi stringevano tanto che…alla fine mi svegliai spaventato. Meno male che era stato solo un sogno!
Vi assicuro che mi sono subito messo a fare i compiti.
 
LA MACCHINA PER FARE I COMPITI, di Gianni Rodari
Un giorno bussò alla nostra porta uno strano tipo: un ometto buffo vi dico alto poco più di due fiammiferi. Aveva in
spalla una borsa più grande di lui. - Ho qui delle macchine da vendere - disse.
- Fate vedere - disse il babbo. - Ecco, questa è una macchina per fare i compiti. Si schiaccia il bottoncino rosso per
fare i problemi, il bottoncino giallo per svolgere i temi, il bottoncino ve rde per imparare la geografia: la macchina fa
tutto da sola in un minuto. - Compramela, babbo! -dissi io. -Va bene, quanto volete? -Non voglio denari-disse
l’omino. - Ma non lavorerete mica per pigliar caldo!
-No, ma in cambio della macchina voglio il cervello del vostro bambino - Ma siete matto! - esclamò il babbo.
-State a sentire, signore – disse l’omino, sorridendo. -Se i compiti glieli fa la macchina, a che cosa gli serve il cervello?
-Comprami la macchina. Babbo! Implorai. - Che cosa ne faccio del cervello? Il babbo mi guardò un poco e poi disse: -
- Va bene, prendete il suo cervello.
L’omino mi prese il cervello e se lo mise in una borsetta. Com’ero leggero, senza cervello! Tanto leggero che mi misi
a volare per la stanza, e se il babbo non mi avesse afferrato in tempo sarei volato giù dalla finestra.
-Bisognerà tenerlo in gabbia- disse l’ometto. -Ma perché? -domandò il babbo.
-Non ha più cervello, ecco perché. Se lo lasciate andare in giro, volerà nei boschi come un uccellino, e in pochi giorni
morirà di fame!
Il babbo mi rinchiuse in una gabbia, come un canarino. La gabbia era piccola, stretta, non mi potevo muovere. Le
stecche mi stringevano tanto che…alla fine mi svegliai spaventato. Meno male che era stato solo un sogno!
Vi assicuro che mi sono subito messo a fare i compiti.
Interessante citazione ...
 
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