<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Attenti all'intelligenza artificiale... | Page 9 | Il Forum di Quattroruote

Attenti all'intelligenza artificiale...

Una volta avevo letto sul regolamento che il linguaggio scurrile fosse vietato.
Non mi pare scurrile. Da questo punto di vista è molto più "scurrile" diffondere l'idea che "Lo scopo del gioco è lasciare un mondo migliore di quello che abbiamo trovato..." dato che non corrisponde al vero dalla A alla Z.
Ti pare un mondo migliore questo?
 
Se volete approfondire l'argomento, ho trovato interessante la lettura di questi libri: "Geopolitica dell' intelligenza artificiale" di Alessandro Aresu, Feltrinelli Editore e "L' algoritmo definitivo" di Pedro Domingos, Edizioni Bollati Boringheri.
 
Se volete approfondire l'argomento, ho trovato interessante la lettura di questi libri: "Geopolitica dell' intelligenza artificiale" di Alessandro Aresu, Feltrinelli Editore e "L' algoritmo definitivo" di Pedro Domingos, Edizioni Bollati Boringheri.
La uso da anni, con intensità, frequenza ed ambiti crescenti. Migliora di continuo, ma non va usata passivamente. Fidarsi sempre previa verifica, se possibile, con controlli incrociati. Ogni considerazione sullo stato attuale, è irrimediabilmente obsoleta già mentre la si elabora.
 
Se sei chiamato ad attività di approfondimento, riscontro e incrocio stai facendo un lavoro doppio che segnala la scarsa fiducia nel mezzo. È utile fare il doppio lavoro? Boh.
Più semplicemente le persone prendono per buono ciò che l'IA elabora senza porsi domande ulteriori.
 
È utile fare il doppio lavoro?
Posto che certi processi diagnostici e terapeutici richiedono comunque passaggi elaborativi doppi, tripli... ennupli... il doppio controllo va sempre fatto da decenni, almeno da quando ho iniziato questo lavoro. Però il risparmio di tempo c'è e la garanzia di performances superiori anche, impossibile battere il sistema digitale, neanche con decine di esperti e migliaia di ore di lavoro, contro poche ore sue.
La professionalità sta nel saperlo gestire e dargli da mangiare i dati giusti, oltre al riscontro sperimentale e statistico successivo, usando algoritmi diversi. Questo taglia le gambe ai monopolisti.
 
Posto che certi processi diagnostici e terapeutici richiedono comunque passaggi elaborativi doppi, tripli... ennupli... il doppio controllo va sempre fatto da decenni, almeno da quando ho iniziato questo lavoro. Però il risparmio di tempo c'è e la garanzia di performances superiori anche, impossibile battere il sistema digitale, neanche con decine di esperti e migliaia di ore di lavoro, contro poche ore sue.
La professionalità sta nel saperlo gestire e dargli da mangiare i dati giusti, oltre al riscontro sperimentale e statistico successivo, usando algoritmi diversi. Questo taglia le gambe ai monopolisti.
Bah, fare certe attività lavorando su dati tuoi e/o certi penso sia diverso che lavorare su quelli che ti somministra un algoritmo secondo le sue istruzioni.
Ad ogni modo si entra a scavare in un terreno in cui le infinite variabili e distinguo richiedono approfondimenti per cui sono necessarie competenze specifiche superiori che non possiedo.
 
Bah, fare certe attività lavorando su dati tuoi e/o certi penso sia diverso che lavorare su quelli che ti somministra un algoritmo secondo le sue istruzioni.
Calma, i dati dosimetrici, ovviamente, sono quelli miei, delle mie macchine coi miei rivelatori ed apparati sperimentali. Poi analizzati e riprocessati, infine creato il modello (poi verificato) nel sistema di elaborazione. I protocolli sono internazionali, occorre capire cosa vuole il clinico, quali priorità etc (ci sono quelli più zen e quelli più banzai). Però le elaborazioni, in base ai protocolli di classe, ed ai desiderata taylored per il singolo paziente (non sono numeri in serie), vengono condotte condividendo dati e strategie multicentro, in alcuni casi in rete al momento, in altri casi, selezionando una libreria di dati da tenere sul server (locale e mirror virtuale). Conviene sempre andare in rete per aggiornare la libreria, ma poterla usare in caso di problemi sulla rete mondiale.
 
Ad ogni modo si entra a scavare in un terreno in cui le infinite variabili e distinguo richiedono approfondimenti per cui sono necessarie competenze specifiche superiori che non possiedo.
Ognuno deve essere competente e consapevole di quello che usa. Come quando guidi un'auto, conoscere erogazione del motore, rapportatura della trasmissione, dinamica dell'assetto, etc... se guidi una utilitaria, non ti serve sapere né della Ferrari, né di un camion, né di una moto.
 
Giusto oggi, ho messo mano ad un manuale operativo di un sistema di gestione integrato (9000 - 14000) di un settore che non ancora conosco a fondo, insieme a due "ragazzi" ancora in piena fase di formazione, e gioco forza abbiamo dovuto ricercare in rete il significato di terminologie tecniche che non conoscevamo

Prima ricerca, uno dei 2 inizia a leggere e dopo 3 secondi netti l'ho dovuto fermare; si era fermato al primo risultato, che è quello fornito dalla AI che era una insalata riccia di informazioni sballate

Gli ho fatto vedere la differenza tra il risultato dato dalla AI e le informazioni tratte da siti professionali più specifici, ed è rimasto un po interdetto perchè ha capito la portata della "disinformazione" che restituiva il primo risultato

In campo professionale, almeno nel mio settore, meglio lascare stare e documentarsi alla vecchia maniera
 
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