MILANO - Per la prima volta in Italia i beni provenienti da un fallimento vengono messi all?asta online. A fare «concorrenza» al celeberrimo sito eBay, sul quale contrattano milioni di persone, è la sezione fallimentare del Tribunale di Milano che questa settimana comincerà con 53 automobili, nuove e non ancora immatricolate, che con altre 150 riempivano una concessionaria lombarda andata in crack. Chiunque e da qualsiasi parte del mondo con un semplice clic potrà fare la sua offerta, ed eventualmente rilanciare, comodamente seduto di fronte al computer.
Comprare da un fallimento, si sa, di solito dovrebbe essere abbastanza conveniente. In mancanza di una dritta puntuale e precisa, per afferrare l?occasione giusta fino ad oggi bisognava spulciare gli elenchi affissi sui muri dei palazzi di giustizia o, in alcuni casi, pubblicati sui giornali. Poi si doveva andare negli uffici di persona e, superato qualche imbarazzo per i non avvezzi a questo genere di cose, gareggiare a colpi di rilanci anche con chi la sa molto lunga. Ora il Tribunale di Milano affianca alle procedure tradizionali un?operazione che ha il pregio dell?innovazione e contemporaneamente di allargare la base dei possibili acquirenti migliorando anche la trasparenza.
Partecipare alla gara è semplice. Basta collegarsi al sito del Tribunale di Milano (www.tribunale.milano.it) oppure a quello della Sivag (www.sivag.com), la società concessionaria del Ministero della giustizia che gestisce le aste a Milano, quindi scegliere la sezione «Vendite online». Oltre alle foto dei beni, è possibile visionare le caratteristiche e i prezzi base certificati dai periti giudiziari. Deciso cosa acquistare, bisogna subito versare tramite carta di credito o bonifico una cauzione e fare la propria offerta d?acquisto, che è irrevocabile. La gara dura 15 giorni durante i quali è sempre possibile seguire online l?andamento della competizione e intervenire con nuove offerte. Se vince un?altra persona la cauzione viene restituita.
Nel caso di questo lotto di auto (nelle prossime settimane saranno battute le altre) è anche facile capire quanto sia conveniente la base d?asta. Una Cadillac cts 36V6 sport luxury accessoriata viene offerta a poco più di 24mila euro (iva e oneri vari compresi, esclusa l?immatricolazione) contro gli oltre 44mila di listino (Quattroruote). Ci sono anche altre berline e station-wagon Saab, Dodge e Chrysler, fuoristrada e suv Jeep, e fuoriserie come una Corvette a 45mila euro contro gli oltre 91mila del listino. La prima gara è molto più che un esperimento. A decidere per la via telematica, in questo caso, è stato il giudice fallimentare Pierluigi Perrotti con un?ordinanza basata su uno schema studiato dai magistrati della sezione. Presto, molto presto, assicurano in palazzo di giustizia, anche i beni di altri fallimenti seguiranno la stessa strada.
Sarà la volta di case, uffici e capannoni, di macchinari industriali sofisticati e costosi, per continuare con i corpi di reato e i beni confiscati, pignorati o sequestrati chissà in quali circostanze e che valgono poche centinaia di euro. Come la Bmw 525 del ?97 senza documenti all?asta dal 15 settembre (ma per ora ancora in ufficio) al prezzo base di 750 euro o la Citroen Saxo del 2000 che danno via a partire da 200 euro. Oppure la cucina completa di elettrodomestici che andrà al miglior offerente. Inutile dire che, a differenza delle aste online tra privati, dove i pur sofisticati controlli non riescono a scongiurare i bidoni, qui la garanzia è totale. Chi crede di poter fare il furbo rischia la galera.
Fonte: Corsera
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2009/09/07/pop_aste.shtml
Comprare da un fallimento, si sa, di solito dovrebbe essere abbastanza conveniente. In mancanza di una dritta puntuale e precisa, per afferrare l?occasione giusta fino ad oggi bisognava spulciare gli elenchi affissi sui muri dei palazzi di giustizia o, in alcuni casi, pubblicati sui giornali. Poi si doveva andare negli uffici di persona e, superato qualche imbarazzo per i non avvezzi a questo genere di cose, gareggiare a colpi di rilanci anche con chi la sa molto lunga. Ora il Tribunale di Milano affianca alle procedure tradizionali un?operazione che ha il pregio dell?innovazione e contemporaneamente di allargare la base dei possibili acquirenti migliorando anche la trasparenza.
Partecipare alla gara è semplice. Basta collegarsi al sito del Tribunale di Milano (www.tribunale.milano.it) oppure a quello della Sivag (www.sivag.com), la società concessionaria del Ministero della giustizia che gestisce le aste a Milano, quindi scegliere la sezione «Vendite online». Oltre alle foto dei beni, è possibile visionare le caratteristiche e i prezzi base certificati dai periti giudiziari. Deciso cosa acquistare, bisogna subito versare tramite carta di credito o bonifico una cauzione e fare la propria offerta d?acquisto, che è irrevocabile. La gara dura 15 giorni durante i quali è sempre possibile seguire online l?andamento della competizione e intervenire con nuove offerte. Se vince un?altra persona la cauzione viene restituita.
Nel caso di questo lotto di auto (nelle prossime settimane saranno battute le altre) è anche facile capire quanto sia conveniente la base d?asta. Una Cadillac cts 36V6 sport luxury accessoriata viene offerta a poco più di 24mila euro (iva e oneri vari compresi, esclusa l?immatricolazione) contro gli oltre 44mila di listino (Quattroruote). Ci sono anche altre berline e station-wagon Saab, Dodge e Chrysler, fuoristrada e suv Jeep, e fuoriserie come una Corvette a 45mila euro contro gli oltre 91mila del listino. La prima gara è molto più che un esperimento. A decidere per la via telematica, in questo caso, è stato il giudice fallimentare Pierluigi Perrotti con un?ordinanza basata su uno schema studiato dai magistrati della sezione. Presto, molto presto, assicurano in palazzo di giustizia, anche i beni di altri fallimenti seguiranno la stessa strada.
Sarà la volta di case, uffici e capannoni, di macchinari industriali sofisticati e costosi, per continuare con i corpi di reato e i beni confiscati, pignorati o sequestrati chissà in quali circostanze e che valgono poche centinaia di euro. Come la Bmw 525 del ?97 senza documenti all?asta dal 15 settembre (ma per ora ancora in ufficio) al prezzo base di 750 euro o la Citroen Saxo del 2000 che danno via a partire da 200 euro. Oppure la cucina completa di elettrodomestici che andrà al miglior offerente. Inutile dire che, a differenza delle aste online tra privati, dove i pur sofisticati controlli non riescono a scongiurare i bidoni, qui la garanzia è totale. Chi crede di poter fare il furbo rischia la galera.
Fonte: Corsera
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2009/09/07/pop_aste.shtml