Buongiorno
in sostanza a inizio giugno la mia auto ha subito una violenta grandinata (testimoniata dai media locali); ho contattato subito il mio assicuratore che mi ha suggerito di attendere settembre per aprire il sinistro per "coprire" altri eventuali eventi atmosferici di questo tipo. Altrimenti, dice, avrei dovuto far riparare subito l'auto.
Lì per lì accetto, poi mi informo meglio e capisco che non c'è obbligo alla riparazione immediata, per cui l'ho ricontattato e qui ha corretto il tiro, dicendo che aprendo il sinistro subito sarebbe dovuto uscire il perito ed eventuali altre grandinate sarebbero state gestite come sinistri distinti. Confermo la mia volontà e faccio la denuncia via mail, allegando le foto, mettendomi a disposizione del perito e chiedendo esplicitamente di aprire il sinistro.
Passa un mese e io non ci penso più, poi visto che non succede nulla richiamo e mi risponde un'altra impiegata che ripete la stessa solfa, asserendo che probabilmente si sono dimenticati di dar seguito alla mia mail perché la prassi con i clienti è quella di attendere la fine della stagione. Io insisto a voler procedere per la mia strada e lei si spascentisce e mi dice di mandare un'altra mail.
A questo punto, visto che ho denunciato l'evento il giorno stesso (sia via mail e che via whatsapp) io sono tutelato in caso di contestazioni derivanti dall'inerzia?
Bypasso l'agenzia e apro il sinistro via pec direttamente con la compagnia?
Ho fatto stimare il danno a una carrozzeria e si aggira attorno ai 2000 euro; la franchigia della polizza in questi casi è 250 euro (che a quanto ho capito andrebbero a sommarsi se aprissi più sinistri).
Io non ho urgenza di riparare e non so se la prassi suggerita sia usuale, solo che non vorrei trovassero qualche pretesto per non liquidare.
Specifico che pago un premio annuo davvero buono e, a parità di condizioni, andando con un'altra compagnia spenderei 700-800 euro di più nel migliore di casi.
in sostanza a inizio giugno la mia auto ha subito una violenta grandinata (testimoniata dai media locali); ho contattato subito il mio assicuratore che mi ha suggerito di attendere settembre per aprire il sinistro per "coprire" altri eventuali eventi atmosferici di questo tipo. Altrimenti, dice, avrei dovuto far riparare subito l'auto.
Lì per lì accetto, poi mi informo meglio e capisco che non c'è obbligo alla riparazione immediata, per cui l'ho ricontattato e qui ha corretto il tiro, dicendo che aprendo il sinistro subito sarebbe dovuto uscire il perito ed eventuali altre grandinate sarebbero state gestite come sinistri distinti. Confermo la mia volontà e faccio la denuncia via mail, allegando le foto, mettendomi a disposizione del perito e chiedendo esplicitamente di aprire il sinistro.
Passa un mese e io non ci penso più, poi visto che non succede nulla richiamo e mi risponde un'altra impiegata che ripete la stessa solfa, asserendo che probabilmente si sono dimenticati di dar seguito alla mia mail perché la prassi con i clienti è quella di attendere la fine della stagione. Io insisto a voler procedere per la mia strada e lei si spascentisce e mi dice di mandare un'altra mail.
A questo punto, visto che ho denunciato l'evento il giorno stesso (sia via mail e che via whatsapp) io sono tutelato in caso di contestazioni derivanti dall'inerzia?
Bypasso l'agenzia e apro il sinistro via pec direttamente con la compagnia?
Ho fatto stimare il danno a una carrozzeria e si aggira attorno ai 2000 euro; la franchigia della polizza in questi casi è 250 euro (che a quanto ho capito andrebbero a sommarsi se aprissi più sinistri).
Io non ho urgenza di riparare e non so se la prassi suggerita sia usuale, solo che non vorrei trovassero qualche pretesto per non liquidare.
Specifico che pago un premio annuo davvero buono e, a parità di condizioni, andando con un'altra compagnia spenderei 700-800 euro di più nel migliore di casi.