<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> AR: mai cosí male dal '69 | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

AR: mai cosí male dal '69

pietrogambadilegno ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
pietrogambadilegno ha scritto:
D'altronde quando si arriva a pubblicizzare il fatto di non avere più il cambio automatico.... beh

Questa mi è sfuggita....

ascolta con attenzione (loro lo chiamano tisitì, fa molto yankee)

https://www.youtube.com/watch?v=DsKJv7UpRU8

In realtà pubblicizza PROPRIO la presenza del nuovo cambio automatico TCT. Dice di dimenticare tutti i dispositivi meccanici ed elettronici che ha la Giulietta. Che, a detta loro, fanno da contorno a una guida coinvolgente. E' questo il sendo del "dimentica".
 
a_gricolo ha scritto:
Se a suo tempo l'ineffabile classe politica - che poi è ancora la stessa oggi - l'avesse venduta alla Ford invece di regalarla alla Fiat forse oggi l'Alfa Romeo esisterebbe ancora.

colpa anche della dirigenza della Fiat, una banda di incapaci a partire dagli Agnelli. Ed tutto è peggiorato per la incapacitá del canadese e dell' apolide ( bravi manager ma pessimi imprenditori) nonche l' agnellino bravo solo con la giuventus
 
bumper morgan ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
Se a suo tempo l'ineffabile classe politica - che poi è ancora la stessa oggi - l'avesse venduta alla Ford invece di regalarla alla Fiat forse oggi l'Alfa Romeo esisterebbe ancora.

colpa anche della dirigenza della Fiat, una banda di incapaci a partire dagli Agnelli. Ed tutto è peggiorato per la incapacitá del canadese e dell' apolide ( bravi manager ma pessimi imprenditori) nonche l' agnellino bravo solo con la giuventus

Bè , sino alla 164 le cose , in quanto a modelli in produzione , non sono andate poi così male ; è che in seguito non si è continuato a rinnovarli ed affinarli , come invece hanno fatto i tedeschi di Bmw , Mercedes e Audi.

1980-1989
1983-1994: 33
1984-1987: Arna
1984-1987: 90
1985-1992: 75
1987-1998: 164
1989-1991: SZ
1982: 182
1983: 183T
1984: 184T
1985: 185T
1990-1999
1992-1993: RZ
1992-1998: 155
1994-2000: 145
1994-2000: 146
1995-2005: GTV
1995-2006: Spider
1997-2005: 156
1998-2007: 166
1992: 155 GTA
1993-1997: 155 V6 TI
1998-2001: 156 D2
2000-2009
2000-2010: 147
2003-2010: GT
2005-2011: 159
2005-2010: Brera
2006-2010: Spider
2007-2010: 8C Competizione
2009-2010: 8C Spider

Nel decennio 1980/90 l'Alfa , " comprata " dalla Fiat nel 1986 , aveva in listino la 33 , l'Arna :cry: , la 90 , sostituita nel 1987 dall'innovativa 164 , la rimpianta 75 uscita di scena prematuramente nel '92 e la SZ.
Non tantissima roba , ma sufficiente , se ben coltivata e aggiornata a mantenere la casa del Biscione concorrenziale rispetto alle premium teutoniche.
Invece di tutte quelle ottime auto e tracce per fortunate evoluzioni future , oggi troviamo viva solo la 33 , diventata poi 145 (bella) /146 (brutta) e poi 147 (ok) e Giulietta . Invece gli alfisti e con loro tutti gli italiani , avrebbero voluto veder continuate , non solo la 164 , malamente replicata dalla sciapa 166 e poi abbandonata e infine sempre rincorsa e mai raggiunta -stiamo ancora aspettando le elucubrazioni del Nostro - , ma anche e soprattutto la mitica 75 .
Essa fu invece sostituita nell'ormai lontano 1992 dall'onesta come prestazioni , ma mai cara agli alfisti 155 , e poi dalla splendida 156 (Giugiaro) , la miglior realizzazione della gestione Fiat , poi rimpiazzata con la 159 , affascinante vettura . La nuova 159 , tuttavia , pur dotata di bella carrozzeria sempre di Giugiaro e considerata la migliore Ta sul mercato nel 2005, non fu e non è stata sufficiente , anche perchè non sostenuta ed evoluta dal Gruppone , a contrastare le medie tedesche , giunte allo stato dell'arte invece in quanto proprio ad affinamento e miglioramento qualitativo , estetico e prestazionale .
La 75 merita un discorso a parte , è una di quelle poche macchine le quali sono degne di sopravvivere a loro stesse con continui aggiornamenti che non ne alterino la natura e l'immagine perchè care agli appassionati e dotate di fascino e stile particolari ed unici che alla fine ripagano anche commercialmente , come la 911 , la 190 Mb , la serie 3 di Monaco ecc. Non fu fatto niente di tutto ciò e oggi troviamo un' Alfa Romeo asfittica e quasi al lumicino , pur con le ottime Mito e Giulietta , insufficienti a presidiare non solo il mercato , ma anche il nome del marchio . Qui sta la colpa della dirigenza degli ultimi 27 anni ...
 
EdoMC ha scritto:
pietrogambadilegno ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
pietrogambadilegno ha scritto:
D'altronde quando si arriva a pubblicizzare il fatto di non avere più il cambio automatico.... beh

Questa mi è sfuggita....

ascolta con attenzione (loro lo chiamano tisitì, fa molto yankee)

https://www.youtube.com/watch?v=DsKJv7UpRU8

In realtà pubblicizza PROPRIO la presenza del nuovo cambio automatico TCT. Dice di dimenticare tutti i dispositivi meccanici ed elettronici che ha la Giulietta. Che, a detta loro, fanno da contorno a una guida coinvolgente. E' questo il sendo del "dimentica".

grazie per avermi spiegato, non si sarei mai arrivato da solo! Certo, andando sul configuratore e vedendo che c'è un solo modello con questo cambio la pubblicità suona come una presa per il c.(capito adesso?)
 
key-one ha scritto:
arizona77 ha scritto:
alexmed ha scritto:
arizona77 ha scritto:
li amano....
per la loro effervescenza
per la loro emotivita'
per la loro fantasia
per la loro indipendenza e individualismo
per la loro sublime arte di arrangiarsi sempre e comunque......

ma non li stimano
e qui ci vuol poco a mettere i motivi

Li avrò conosciuti tutti io i tedeschi che venendo in vacanza qua sul Garda non usano parole gentile nei riguardi dell'italiano medio. Sarò assai sfortunato!

il Tedesco medio di oggi e' quello che hanno indottrinato ad " odiare "
i paesi Mediterranei:
tutti spendaccioni e che vogliono i loro debiti pagati dai Tedeschi

Se è vero quel che dici , che oggi il Tedesco viene indottrinato dal "merkelismo" e dall'economicismo finanziario e dalla supramazia industriale teutonica e ritiene calvinisticamente di essere migliore , rispetto ai mediterranei , sudisti , fannulloni e spendaccioni , allora l'animo tedesco , nonostante sia ormai pervaso di democrazia , resta facilmente , troppo facilmente influenzabile da ideologie e parole d'ordine .
E questo , come dimostra la storia , è sicuramente un limite che può condurre dappertutto , anche ad esperienze molto molto amare .

E' vero loro amano soprattutto l'Italia , ma anche gli italiani , però troppe volte non rispettano quella e non stimano questi . L'Italiano al contrario stima i tedeschi , la loro razionalità e il loro spirito di iniziativa geometrico e cartesiano , ma non gli piace troppo la gelida Germania , anche perchè non conosce le sue bellezze, e non ama l'arroganza che a volte caratterizza i suoi abitanti.
In fondo -sarà perchè è Natale- ma non mi pare che ci vorrebbe poi moltissimo a metterci d'accordo...

Lo diceva anche un grandissimo tedesco , Thoma Mann che nel suo "doctor Faustus" descrive la duplice natura dello spirito tedesco , da un lato la genialità razionale e filosofica , dall'altro la tendenza all'oscurità e alla sottomissione ai demoni :

....Questi personaggi del romanxo rappresentano per Mann il dualismo del carattere tedesco: da una parte la ragione nella democrazia e nel progresso (lo spirito apollineo di Nietzsche), dall'altra lo spirito dionisiaco, con tutte le sue passioni ed il tragico destino che l'attende.
Sono, questi, due aspetti appartenenti ad un unico spirito: Serenus, la voce narrante del Doctor Faustus, scrivendo la parabola esistenziale dell'amico mentre si trova in Germania tra il 1943-46, descrive in parallelo col racconto della vita di Adrian anche l'ascesa e caduta del Terzo Reich: il patto di Adrian col diavolo simboleggia per l'autore anche la vendita della propria anima da parte di Adolf Hitler alle forze più oscure e tenebrose, quelle del male assoluto......

http://it.wikipedia.org/wiki/Doctor_Faustus

Non lo dico io, e' un modo di dire centenario.....

http://www.viaggio-in-germania.de/tedeschi-italiani.html

http://www.scudit.net/mdcronacaest_kunst.htm

interrottosi oggi, come segnala giustamente alexmed....
Ma come si potrebbe mettere in parellelo con l' italia ....
chi urla anche se al 4% ( quelli verdognoli qui da noi )
fa molto piu' " rumore " degli altri milioni.....ma silenti
 
key-one ha scritto:
soprattutto la mitica 75 .
Essa fu invece sostituita nell'ormai lontano 1992 dall'onesta come prestazioni , ma mai cara agli alfisti 155 , e poi dalla splendida 156 (Giugiaro) , la miglior realizzazione della gestione Fiat , poi rimpiazzata con la 159 , affascinante vettura .

Errore la 156 fu disegnata dal centro stile Alfa Romeo, la 159 fu disegnata da Giugiaro.

Giugiaro mise mano alla 156 nel restyling che personalmente non apprezzai, per mio conto rovinarono l'equilibrio dato dal disegno originale dovuto a De Silva e alla sua squadra. Rovinarono anche la 147 col restyling.

Da alfista posso dire che il "pregio" della 75 fu quello di essere l'ultima evoluzione dell'Alfetta che a suo tempo era sì migliore della concorrenza. La 75 è stata mitizzata dagli avvenimenti come ultima "vera Alfa Romeo", purtroppo già al tempo della 75 Alfa Romeo era in declino. La 90 prima e la 75 poi furono ottimi esempi di cosa si può fare riciclando materiale datato. A onore della 75 lei riuscì molto meglio della 90 in cui la matita di Bertone non fu molto felice.
 
alexmed ha scritto:
key-one ha scritto:
soprattutto la mitica 75 .
Essa fu invece sostituita nell'ormai lontano 1992 dall'onesta come prestazioni , ma mai cara agli alfisti 155 , e poi dalla splendida 156 (Giugiaro) , la miglior realizzazione della gestione Fiat , poi rimpiazzata con la 159 , affascinante vettura .

Errore la 156 fu disegnata dal centro stile Alfa Romeo, la 159 fu disegnata da Giugiaro.

Giugiaro mise mano alla 156 nel restyling che personalmente non apprezzai, per mio conto rovinarono l'equilibrio dato dal disegno originale dovuto a De Silva e alla sua squadra. Rovinarono anche la 147 col restyling.

Da alfista posso dire che il "pregio" della 75 fu quello di essere l'ultima evoluzione dell'Alfetta che a suo tempo era sì migliore della concorrenza. La 75 è stata mitizzata dagli avvenimenti come ultima "vera Alfa Romeo", purtroppo già al tempo della 75 Alfa Romeo era in declino. La 90 prima e la 75 poi furono ottimi esempi di cosa si può fare riciclando materiale datato. A onore della 75 lei riuscì molto meglio della 90 in cui la matita di Bertone non fu molto felice.

Hai ragione :oops: , chiedo venia , la 156 fu disegnata dal centro stile Alfa , allora diretto da De Silva , il quale ha raggiunto la notorietà proprio lavorando alla casa del Biscione .
Vero è che la 75 è la riedizione dell'Alfetta (1972) e della Giulietta fine '70 , però , come anche tu confermi , ha fatto una sintesi così perfetta e ha modernizzato così bene la meccanica di quelle , da rappresentare già un modello "riassunto" perfettamente adatto a funzionare da adeguato trampolino di lancio per rendere quella meccanica un classico intramontabile da affinare , migliorare , aggiornare e far giungere sino a noi , come le citate icone tedesche del segmento premium.Saluti
 
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