<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Antiparticolato: una definizione FRAUDOLENTA! | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Antiparticolato: una definizione FRAUDOLENTA!

shadow28 ha scritto:
senza considerare che più piccolo è anche più ben assimilabile...!
Esatto!
Quello che non fa in pm grandi, lo fa in piccoli, Sox, co2 e Nox..
Aumenta l'uso di carburante, olio ed è arrivata la cerina.
Sarà un peggioramento lieve della qualità (non è che ci uccideranno in pochi anni), ma peggioramento è.
Un sistema FAP/DFP costa soldi, costa mantenerlo, aumenta i consumi e ne introduce di nuovi (cerina), che senso ha se di fatto non migliora la qualità degli scarichi?
 
Zaffyro ha scritto:
sì, ok, ma.. il problema che dicevo è che pm si producono..
Forse non mi son spiegato bene.
La polvere di bromo, rispetto ad un'anidride è più grossa, ma più dannosa.
Se la si spezza, da pm 10 a tante pm 1-2-5-7 son inquinanti che anche se pochi, fan molto.
Non basta essere piccoli.
Che si creino tanti pm piccoli lo si sa, ma è più dannoso un pm 10 di ossidi di ferro o molti pm minori con piccoli molecole inerti?
Non è la sola dimensione, ma la composizione che fà la differenza.
Non basta dire che il 65% dei pm è sotto il 10, quindi eliminare i 10 è indifferente, ma capire cosa succede se si riducono i 10 che cosa porta.
Sinceramente non ho ancora visto uno studio serio dire cosa accada. Parlan di quantità, ma non qualità, e non spiegano i nuovi pm minori che impatto hanno.
Questa sarebbe la giustificazione dell'antiparticolato. Perchè liberare ioni metallici con la scusa "tanto ce ne son tanti altri delle stesse dimensioni" non va bene.
Un conto fosse se i consumi diminuissero, in modo da produrre più pm piccoli con 1 litro, ma meno litri porterebbe pm al km in maniera uguale con meno spreco di altri prodotti, un conto è consumare di più (in rigenerazione), produrre pm nuovi e giustificarli col numero di altri pm.
Anche volendo il fap-dpf non riesce a procurare tutti i danni descritti. Il dilemma non è il filtro, ma la combustione all?interno del propulsore, che produce soprattutto particolato fine e superfine, il filtro semmai cerca di porre rimedio per quella parte di particolato organico composto da carbonio.
Nel particolato emesso da motori diesel, se si considera il numero, i pm10, coprono una parte molto marginale, la quasi totalità è di grandezza inferiore ai pm1. Esaminare questo grafico, visto che il primo non è stato ben interpretato ( cliccare sull?immagine è un anteprima ).

Nelle relazioni linkate in precedenza, si dice che circa i 2/3 , il 65% - 70% del particolato è composto da carbonio e non che circa i 2/3 siano inferiori ai pm10.

A mio parere le ricerche hanno raggiunto l?obiettivo prefissato, quello di verificare, se il dpf-fap è un sistema efficace per la riduzione dell?inquinamento da particolato veicolare, elencandone i pregi ed i difetti di questo dispositivo, le conclusioni sono tutto sommato piuttosto positive.
Ora credo sia difficile pretendere dalla Stazione Sperimentale dei Combustibili, o ad alcune facoltà di ingegneria universitarie che hanno realizzato queste ricerche, di testare la pericolosità dei vari elementi riscontrati nel particolato.
Credo che questo competa, a chi ha i mezzi e le capacità scientifiche per farlo, analizzando e contestando semmai, i risultati di queste ricerche.
In assenza di documentazioni serie sull? argomento in questione, mi sembra giusto dare credibilità a questi studi, fino ad ora contro , ho visto solo la confutazione di uno spot pubblicitario e giudico per il momento, queste considerazioni solo opinioni e dicerie anche se pronunciate da persone autorevoli.
Oltre alla composizione del particolato e importante anche la quantità, non si tratta di qualche particella in più o in meno, ma differenze di miliardi.
Per ogni km percorso. Per ogni auto che circola.
Un luogo comune da sfatare, l?eccessivo consumo di carburante dovuto alla rigenerazione, in un suo articolo 4ruote affermava che il carburante consumato in eccesso a causa di una rigenerazione è valutabile intorno ai 0.2l, se consideriamo che una rigenerazione ha una durata di 10-15km, percorrenza nella quale un auto consuma normalmente all?incirca 0,5-1l, gli 02l necessari per le post ?iniezioni sono più che probabili.
 
Abbiamo capito, per te non conta la composizione, ma solo la dimensione (cioè ad esempio un aggregato di co2 ed una molecola hso4, avendo la stessa dimensione, per te son equipollenti). A te non importa se l'auto consuma più combustribile, olio o mette la cerina. Si somma il fatto che si mette più roba sull'auto, cioè peso e guasti. (E non si capiscono i pro, visto che l'inquinamento aumenta. Abbiamo capito che ti affascina la co2, ma CO, polveri, idrocarburi incombustibili, etc che ora hanno il libero accesso li dimentichiamo? le nanopolveri di ferro e mercurio saranno la minoranza, ma son più nocive che 10 in quantità di potassio, carbonio o iodio. E su questo manco mezza parola. solo "eh ma i pm in massa così formati son minori". La minestrina va bene 1, 2 volte, dopo 9 anni non va più.)
Quindi, a che pro?
Perchè delle slide (che senza dibattito di chi le ha redatte valgon poco, perchè il concetto lo dice il relatore) dicon che numero=pericolosità?
Come dire che 1 mole di bromo è uguale ad 1 mole di floro, ed 1 di Fe- è paragonabile a 10 di iodio..
 
Zaffyro ha scritto:
Abbiamo capito, per te non conta la composizione, ma solo la dimensione (cioè ad esempio un aggregato di co2 ed una molecola hso4, avendo la stessa dimensione, per te son equipollenti).
Nel particolato emesso dai diesel, a differenza di altre sorgenti , come ad esempio gli inceneritorii, si è a conoscenza degli elementi e delle percentuali che compongono il particolato veicolare.
Se guardi nel post precedente c?è un grafico della composizione, sono indicati grossolanamente i componenti e se consulti alcune relazioni, vi sono resoconti maggiormente dettagliati
Zaffyro ha scritto:
A te non importa se l'auto consuma più combustibile
Se valutiamo la stima di 4ruote il consumo dovuto alle rigenerazioni, in 100.000km aumenterà di circa 40litri, quantità molto più che accettabile, rapportata ai benefici .
Zaffyro ha scritto:
?..olio o mette la cerina. Si somma il fatto che si mette più roba sull'auto, cioè peso e guasti. (E non si capiscono i pro, visto che l'inquinamento aumenta
Per la cerina vale il post precedente, è più dannoso il particolato generato da 5litri di prodotto a base di ossido di cerio o quello generato da oltre 7000litri di gasolio, consumati prima del necessario rabbocco di cerina che avverrà a 120.000km?. inoltre i dpf fanno non utilizzano la cerina.
Per quanto riguarda i problemi di diluizione dell?olio, nelle euro 4 era un problema circoscritto quasi esclusivamente alla mazda, per le euro5 si dovrebbe aprire un capitolo a parte, per questo problema bisogna chiamare in causa le nuove normative in quanto il filtro è indirettamente utilizzato per diminuireoltre il particolato anche gli ossidi di azoto.
Su cosa ti basi per affermare che l?inquinamento totale aumenta?
Zaffyro ha scritto:
Abbiamo capito che ti affascina la co2, ma CO, polveri, idrocarburi incombustibili, etc che ora hanno il libero accesso li dimentichiamo? le nanopolveri di ferro e mercurio saranno la minoranza, ma son più nocive che 10 in quantità di potassio, carbonio o iodio. E su questo manco mezza parola. solo &quot;eh ma i pm in massa così formati son minori&quot;. La minestrina va bene 1, 2 volte, dopo 9 anni non va più.)
Quindi, a che pro?
Se consideri la dimensione del particolato emesse dai motori diesel senza filtro, la maggior parte delle particelle sono inferiori ai pm1 e fra queste, vi è una grandissima quantità di particelle di carbonio che durante la rigenerazione vengono trasformate in co2, la qual cosa non mi ammalia, ma è il male minore , oltre a queste particelle, le restanti, composte soprattutto da zolfo, che dal 1° gennio 2009 è stato ridotto,passando dai&lt 50mg/kg ai, &lt 10mg/kg, (al tal proposito mi piacerebbe sapere con cosa è stato sostituito per mantenere la stessa lubrificazione), vengono rilasciate nell?ambiente, così come accade nelle auto sprovviste di filtro.
Zaffyro ha scritto:
Perchè delle slide (che senza dibattito di chi le ha redatte valgon poco, perchè il concetto lo dice il relatore) dicon che numero=pericolosità? Come dire che 1 mole di bromo è uguale ad 1 mole di floro, ed 1 di Fe- è paragonabile a 10 di iodio
Non mi pare di aver letto o scritto che la maggiore o minore pericolosità del particolato sia legata solo al numero delle particelle, la dannosità si ricava da più fattori, dalla quantità, dalla grandezza e dagli elementi che in questo caso sono noti, di cui è composto.
Scusa non ho ben afferrato, cosa intendi con : Perchè delle slide (che senza dibattito di chi le ha redatte valgon poco, perchè il concetto lo dice il relatore)
Non sono un fanatico sostenitore dei filtri, ma contro la loro utilità fino ad ora ci solo delle supposizioni, nate da alcuni concetti errati ed esaminati superficialmente.
Si è partiti dalla considerazione che le arpa misurano il pm10.
Si è poi analizzato lo spot pubblicitario del fap peugeot.
Considerando la prima parte della legge di Lavoisier, nulla si crea, nulla si distrugge, tralasciando in cosa si trasforma.
Si è convenuto che, il fap sminuzza le particelle pm10 emesse dai diesel in particelle di diametro inferiore quindi più dannose.
Conclusione: i filtri non solo sono inutili ma addirittura dannosi.
Cercando nel web si possono verificare i risultati delle arpa, che misura il particolato di grandezza FINO ai pm10, ma fanno parte di questo anche i pm1 e pm 2,5
Nelle emissioni dei diesel i pm10 hanno solo una piccola percentuale.
Il dpf non funziona come un frullatore, ma grazie ad un processo chimico il particolato di carbonio si trasforma in co2, responsabile dell? effetto serra, ma molto meno dannoso del particolato.
 
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