La Ue nega i cinque miliardi alla Libia
La minaccia di Gheddafi: senza soldi le dighe si apriranno. Vaticano in ansia
BRUXELLES - Gheddafi insiste e minaccia. I 5 miliardi di euro all?anno per bloccare l?onda montante dell?immigrazione illegale, li vuole. Eccome. Altrimenti «la diga cederà». Lo aveva annunciato a Roma nell?agosto scorso. Lo ha ripetuto in una intervista a Paris-Match, che appare proprio nel giorno in cui a Bruxelles la commissaria Malmstrom spiega con candore tutto svedese come «cinque miliardi di euro sono la totalità di quanto viene donato dalla Ue all?Africa» e quindi «non li ha da dare alla Libia». Ma se da una parte la Commissione europea cerca di mantenere il suo aplomb dall?altra Roma e Parigi fanno pressing perché l?Europa sia unita nell?affrontare il problema dell?immigrazione ed i suoi costi. Per ora l?unica soluzione trovata è nella politica dei respingimenti.
Che non piace a Bruxelles, dove si pensa che come minimo violi i diritti umani. E che fa dire al Vaticano di essere preoccupato «per i respingimenti in Paesi che non rispettano i diritti umani e la pratica della detenzione dei richiedenti asilo».
http://www.corriere.com/viewstory.php?storyid=102621
La minaccia di Gheddafi: senza soldi le dighe si apriranno. Vaticano in ansia
BRUXELLES - Gheddafi insiste e minaccia. I 5 miliardi di euro all?anno per bloccare l?onda montante dell?immigrazione illegale, li vuole. Eccome. Altrimenti «la diga cederà». Lo aveva annunciato a Roma nell?agosto scorso. Lo ha ripetuto in una intervista a Paris-Match, che appare proprio nel giorno in cui a Bruxelles la commissaria Malmstrom spiega con candore tutto svedese come «cinque miliardi di euro sono la totalità di quanto viene donato dalla Ue all?Africa» e quindi «non li ha da dare alla Libia». Ma se da una parte la Commissione europea cerca di mantenere il suo aplomb dall?altra Roma e Parigi fanno pressing perché l?Europa sia unita nell?affrontare il problema dell?immigrazione ed i suoi costi. Per ora l?unica soluzione trovata è nella politica dei respingimenti.
Che non piace a Bruxelles, dove si pensa che come minimo violi i diritti umani. E che fa dire al Vaticano di essere preoccupato «per i respingimenti in Paesi che non rispettano i diritti umani e la pratica della detenzione dei richiedenti asilo».
http://www.corriere.com/viewstory.php?storyid=102621