Agostino89 ha scritto:
EdoMC ha scritto:
matteomatte1 ha scritto:
EdoMC ha scritto:
Si, me l'ha puntato in faccia, lama verso il pollice, braccio prima teso, poi leggermente flesso, quando ha allentato la guardia, concentrato sul portafogli. Alzare le mani (col gomito piegato di 90 gradi, però) è stato il gesto "vincente": evoca una sorta di rilassamento nell'aggressore, che crede l'aggredito arreso, e da un buon margine di manovra. Nel mio caso ero "tutelato", nel senso che se non si fosse distratto, mi avrebbe rubato il portafogli e amen. In realtà non ha cercato di tirarmi un fendente, altrimenti non sarei qui.
bel babbione il tipo, comunque il cellulare avresti dovuto e/o potuto lanciarglielo addosso è una delle tecniche più collaudate per distrarre l'avversario e contrattaccare, comunque ben fatto! :thumbup:
Grazie! il telefono l'ho lasciato cadere istintivamente, non è stato un gesto premeditato, sono stato freddo, ma ricordo come fosse ieri che ero allo stesso momento spaventatissimo, e mi ha lasciato il segno l'esperienza: ogni volta che vedo un ragazzo col cappuccio della felpa in testa sto sull'attenti, ho come una fobia.
Grande Edo,hai saputo controllare la situazione mantenendo lucidi i sensi, cosa molto difficile quando si è impauriti, io ho praticato krav maga per un paio di anni accoppiato ad allenamenti di boxe, thay boxe e altre arti marziali però non a livello agonistico, posso dirti che anche se sei molto bravo la paura fa brutti scherzi, è fondamentale restare calmi anche se è difficile, non mi sono mai ritrovato ad affrontare determinate situazioni al di fuori degli allenamenti, quindi non posso dirti come mi comporterei in un imminente attacco da parte di balordi.... sono di napoli di cose del genere sono all'ordine del giorno ( beh diciamo del minuto

) ma nessuno si è mai avvicinato a me anche frequentando zone non molto sicure, sarà per la presenza fisica che funge da deterrente ( pratico nuoto è body building )...
Grazie! quando sei in una situazione così hai adrenalina e cuore a mille, l'unica cosa che pensi è cercare di cavartela in un modo o nell'altro. Mentre sei li non ti rendi conto di cosa stai facendo, solo dopo pensi a cosa hai fatto, ragioni senza sapere di stare ragionando, l'istinto gioca anch'esso un buon ruolo, è difficile da spiegare. Il fisico è un deterrente enorme, io sono un bersaglio appetibile, poichè raggiungo a stento 1.70, ma proprio la statura piccola che avevo alle elementari mi ha portato a scegliere il judo. L'allenamento a diversi tipi di arti marziali, secondo me, ai fini della difesa, è inferiore all'allenamento di una sola per molti anni perchè le tecniche hanno bisogno di essere sempre ripetute, affinate, perfezionate e, soprattutto devono venire meccaniche al momento del bisogno: se io nona avessi avuto un maestro che ci ha allenati fin da subito alla difesa, raccomandandosi ripetutamente di utilizzare gli insegnamenti solo in caso di necessità e senza via di scampo, probabilmente non mi sarei trovato in quella situazine che, istintivamente, sapevo già come, dove e quando colpire, allora non ragionai su che movimento fare, se dare un pugno, se usare una leva, se dare un calcio, ma con gli anni ho appreso che in una determinata situazione si reagisce in un determinato modo, e ce n'è uno solo di giusto.