agricolo
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Cambia processo chimico, ma il risultato è lo stesso.Veramente marcisce....
E' solo questione di tempo in funzione
dell' albero da cui deriva
A VE, si salva, proprio perche' e' immerso nella fanghiglia.
Cambia processo chimico, ma il risultato è lo stesso.Veramente marcisce....
E' solo questione di tempo in funzione
dell' albero da cui deriva
A VE, si salva, proprio perche' e' immerso nella fanghiglia.
Cambia processo chimico, ma il risultato è lo stesso.
Di regola, una discussione aperta con solo il link avrei dovuto chiuderla.l'avrei descritta dopo...ma penso che se si apre è meglio!!
Certo, marciscono. Fossero di ferro, si corroderebbero. Cambia il tipo di reazioni chimiche, ma il risultato è che il palo si consuma.Non ho mica capito:
i pali in centro VE, marciscono
( come le briccole in laguna )
o no
??
... riguardo al camion, pensavo che solo in Italia succedesse![]()
Certo, marciscono. Fossero di ferro, si corroderebbero. Cambia il tipo di reazioni chimiche, ma il risultato è che il palo si consuma.
non lo sapevo...Di regola, una discussione aperta con solo il link avrei dovuto chiuderla.
Per una volta ho preferito solo avvisare, sapendo che non è tua abitudine.
circa 25 anni fa era venuta questa moda anche nel lodigiano: hanno importato soluzioni che funzionano bene in Trentino o comunque in montagna.Con le dovute proporzioni mi viene da fare il paragone con delle staccionate di pali di legno,non so che legno fosse,che avevano piazzato a delimitare il canale vicino a casa mia.
Credo che siano durate 5 anni senza dover sopportare alcun carico e nemmeno tanta pioggia
No, ovviamente. Il legno marcisce in presenza di ossigeno, e le migliaia di pali su cui poggia Venezia, oltre a essere di un legno di suo resistente all'umidità (quercia e rovere), sono stati infissi in profondità, distanziati di 80 cm uno dall'altro, fino a penetrare uno strato del terreno detto caranto, costituito da un sedimento argilloso duro e compatto tale da formare intorno ai pali un ambiente anaerobico. A completare il lavoro, lo spazio tra i pali veniva accuratamente prosciugato e riempito di detriti, cocci e rottami. Inoltre, a causare la marcescenza del legno non è l'immersione in acqua, ma l'umidità e la condensa in cui proliferano i funghi, il che non avviene nel legno immerso. Quindi, il lavoro degli ingegneri della Serenissima, che non erano propriamente dei pampalughi, virtualmente è eterno, e infatti siamo sui mille anni.... Poi, ovviamente, niente dura per sempre, e come si diceva prima oggi c'è anche il problema del moto ondoso generato dalle imbarcazioni grandi e/o veloci, che all'epoca non c'era, e causa l'erosione dello strato protettivo della palificazione. In pratica, con la Serenissima Venezia è durata nel tempo, con il "progresso" finirà per sprofondare.Quindi ogni tot anni vengono sostituiti....
??
Imparo sempre qualcosa
No, ovviamente. Il legno marcisce in presenza di ossigeno, e le migliaia di pali su cui poggia Venezia...
Ovviamente non so quanti siano, ma all'epoca non mancava certo la materia prima, nè la manodopera.... Tra parentesi, l'Ospedale di Schiavonia, divenuto famoso come primo Covid Hospital, è stato costruito con la stessa tecnica: dal momento che sorge su una specie di budino, sotto le fondazioni sono stati infissi circa ventimila pali di consolidamento, ovviamente non di legno.....Non essere modesto: diciamo pure milioni, se non proprio miliardi.
zagoguitarhero - 3 giorni fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 1 mese fa