<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Anche in Norvegia sono messi bene, ponte del 2012 giù... | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Anche in Norvegia sono messi bene, ponte del 2012 giù...

... riguardo al camion, pensavo che solo in Italia succedesse:emoji_flushed:

la mia è solo un'ipotesi, ovviamente.
Ma ho a che fare quasi mensilmente con degli Svedesi e devo dire che sono tutt'altro che "perfettini".
Qui si parla di Norvegia, ma suppongo che cambi molto poco.
Se poi il camionista è un "padroncino", magari slavo, magari pagato come si viaggiasse attorno al suo villaggio natale, ect ect ect,, ci si mette un attimo a caricare abbondante e a fare il "giro corto".
Ma, ripeto, è solo un'ipotesi.
 
Con le dovute proporzioni mi viene da fare il paragone con delle staccionate di pali di legno,non so che legno fosse,che avevano piazzato a delimitare il canale vicino a casa mia.
Credo che siano durate 5 anni senza dover sopportare alcun carico e nemmeno tanta pioggia
circa 25 anni fa era venuta questa moda anche nel lodigiano: hanno importato soluzioni che funzionano bene in Trentino o comunque in montagna.
Detto che molte staccionate son finite nei camini di improvvisati boscaioli dell'est, su tre passerelle pedonali, due le han dovute sostituire con strutture metalliche (una praticamente in parte a casa mia) la terza è chiusa da anni perché non trovavano una ditta che gli faccia correttamente manutenzione. Le ultime notizie parlavano di appalto assegnato ... vedremo.
 
Quindi ogni tot anni vengono sostituiti....
??
Imparo sempre qualcosa
No, ovviamente. Il legno marcisce in presenza di ossigeno, e le migliaia di pali su cui poggia Venezia, oltre a essere di un legno di suo resistente all'umidità (quercia e rovere), sono stati infissi in profondità, distanziati di 80 cm uno dall'altro, fino a penetrare uno strato del terreno detto caranto, costituito da un sedimento argilloso duro e compatto tale da formare intorno ai pali un ambiente anaerobico. A completare il lavoro, lo spazio tra i pali veniva accuratamente prosciugato e riempito di detriti, cocci e rottami. Inoltre, a causare la marcescenza del legno non è l'immersione in acqua, ma l'umidità e la condensa in cui proliferano i funghi, il che non avviene nel legno immerso. Quindi, il lavoro degli ingegneri della Serenissima, che non erano propriamente dei pampalughi, virtualmente è eterno, e infatti siamo sui mille anni.... Poi, ovviamente, niente dura per sempre, e come si diceva prima oggi c'è anche il problema del moto ondoso generato dalle imbarcazioni grandi e/o veloci, che all'epoca non c'era, e causa l'erosione dello strato protettivo della palificazione. In pratica, con la Serenissima Venezia è durata nel tempo, con il "progresso" finirà per sprofondare.
 
Non essere modesto: diciamo pure milioni, se non proprio miliardi.
Ovviamente non so quanti siano, ma all'epoca non mancava certo la materia prima, nè la manodopera.... Tra parentesi, l'Ospedale di Schiavonia, divenuto famoso come primo Covid Hospital, è stato costruito con la stessa tecnica: dal momento che sorge su una specie di budino, sotto le fondazioni sono stati infissi circa ventimila pali di consolidamento, ovviamente non di legno.....
 
Back
Alto