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Anche FIAT quasi sparita dal listino

leggendo libri ed articoli mi pare che ad un certo punto quell'industria ha capito che i guadagni erano privati mentre le perdite pubbliche....
vi e' una visione dello "sbaracchiamo" che è cominciata decenni fa... portata avanti con la benedizione di tutti, hanno capito che il nostro paese non dà reddito.....il guaio per loro che stanno andando male anche in altri mercati.
ma l'auto è solo un settore del nostro paese i "guai" economici sono anche in altri....
 
Se pensiamo che Valletta rese grande la FIAT guadagnando come 10 operai...
Eh già ma non solo lui, Pirelli, Olivetti, mi sa che oggi non ci siamo....

Tornando alla Fiat era Nuova Panda che doveva risollevare le sorti della baracca, anche perchè su questa a breve sarebbe seguita tutta una gamma sino ad arrivare alla Multipla e in virtù di prezzo basso, riuscita del progetto (anche se è un ricarrozzo di C3 e derivati) avrebbe spopolato, quattroruote di sto mese la dà in uscita per sto mese ma ancora non si vende....

Se continua così anche i concessionari alzeranno una bella bandiera bianca....
 
francamente non riesco proprio a legare il piacere di aprire quattroruote con le vicende Fiat, sarà forse che per motivi generazionali sono uno di quelli che ha cominciato a leggere la rivista ad inizi anni 90 e non è che allora quando l'aprivo correvo a leggere il listino della Fiat o del gruppo e sognavo, quindi proprio non mi ci ritrovo in questo mood
 
francamente non riesco proprio a legare il piacere di aprire quattroruote con le vicende Fiat, sarà forse che per motivi generazionali sono uno di quelli che ha cominciato a leggere la rivista ad inizi anni 90 e non è che allora quando l'aprivo correvo a leggere il listino della Fiat o del gruppo e sognavo, quindi proprio non mi ci ritrovo in questo mood
Forse allora è cambiato anche il piacere in generale al di là di Fiat o dei marchi che più piacciono?
 
Tutta l'auto europea è destinata a scomparire, distrutta dai talebani dell'ambiente. Gente la cui ignoranza oltrepassa la follia, visto che non ha capito che il settore (già in crisi causa penuria di materiali e componenti) andava rilanciato e non vessato.

E' chiaro che le prime a scomparire saranno quelle Case in cui i governi non hanno né partecipazioni né interessi diretti; successivamente, tutte quelle che non hanno (o non hanno più) un forte impatto globale.
 
Tutta l'auto europea è destinata a scomparire, distrutta dai talebani dell'ambiente. Gente la cui ignoranza oltrepassa la follia, visto che non ha capito che il settore (già in crisi causa penuria di materiali e componenti) andava rilanciato e non vessato.

E' chiaro che le prime a scomparire saranno quelle Case in cui i governi non hanno né partecipazioni né interessi diretti; successivamente, tutte quelle che non hanno (o non hanno più) un forte impatto globale.
Secondo me è ancora diversa la situazione. Si chiama nuova tecnologia.

Solo i più attempati ricorderanno che nell'era moderna dell'automobile, oggi detto automotive vi era una casa che secondo me anche ostinatamente e caparbiamente preconizzava, producendo e vendendo, l'auto elettrica.

Non c'erano, o comunque non venivano ancora usate, le pile al litio of course, per cui le batterie erano semplicemente quelle a 12v per autotrazione messe in serie e parallelo.

Praticamente un muletto a forma di auto, con tutti i limiti di un muletto (peso, autonomia, prestazioni) e tutti i limiti dell'auto su cui era basata (dimensioni, spazio a bordo per la presenza di batterie).

Ciononostante quel concetto che non proseguì e quelle vendute furono principalmente vendute a flotte aziendali, si posero le basi per l'auto elettrica. La casa era la Fiat e vi erano una serie di modelli che avevano denominazione elettra.

Mio suocero ne guidò una di servizio per un paio di anni, al pronto inervento e si trovò bene sino quando per arcani dopo appunto un pronto intervento non riuscito nei tempi corretti si ritornò al termico.

Avere forzato la mano sullo sviluppo dell'elettrico è l'errore, se l'elettrico nel suo costante e pacioso sviluppo avesse mostrato una superiorità in tutti i frangenti sul termico o solo in un ambito come quello urbano i destini e le sorti delle industrie ancche quelle che producono solo elettriche
 
Non è solo un problema di elettrico; ci sono obblighi che son diventati insostenibili per le aziende (dotazioni, emissioni, eccetera). Solo chi ha un respiro mondiale e capacità finanziarie e produttive di prim'ordine riesce ancora a barcamenarsi nel disastrato continente. Stellantis non è uno di questi, e sta tagliando i costi.
 
Non è solo un problema di elettrico; ci sono obblighi che son diventati insostenibili per le aziende (dotazioni, emissioni, eccetera). Solo chi ha un respiro mondiale e capacità finanziarie e produttive di prim'ordine riesce ancora a barcamenarsi nel disastrato continente. Stellantis non è uno di questi, e sta tagliando i costi.
Stiamo anche attenti a non "legare" gli insuccessi economici e commerciali di modelli flop perchè nati come collage alle imposizioni europee.

C'è chi ha lavorato bene e si vede e chi non ha lavorato bene, e altrettanto si vede e non si vende....
 
No infatti io non mi riferisco a modelli singoli, ma all'intera strategia industriale, che può essere affrontata solo da Case con una certa "presenza" mondiale.
 
I piani europei sono stati e sono di contrastare il mercato di massa dell'auto termica, i costruttori europei generalisti ne hanno risentito ma era inevitabile. Hanno tenuto botta i premium tedeschi a fatica e gli extra europei
 
Il declino dell'industria automobilistica europea, che si prospetta nei prossimi anni, è dovuto solo in parte alle politiche climatiche della Ue, su cui personalmente ho sempre nutrito un approccio critico, in quanto le stesse case automobilistiche ci hanno messo del loro, sbagliando platealmente tempi e modi. Proprio stamattina alla radio c'era un programma nel quale è intervenuto anche il direttore della nostra Rivista, se ne parlava diffusamente. Più in generale, per quanto concerne Fiat, il declino è iniziato tanti ma proprio tanti anni fa, quando gli attuali commissari europei avevano i calzoni corti e frequentavano le scuole elementari
 
Eravamo avanti su utilitarie e sportive termiche
Certo, ma erano due tipologie di auto strettamente legate ad un mercato, quello europeo (e italiano in particolare per le utilitarie), che appunto si è affossato.

Il mercato mondiale sta andando in altre direzioni: auto sempre più grandi e spaziose (le Panda non le vendi in Khazakistan o in Alabama) e sportive costose e potenti (all'estero non hanno gli stipendi fermi al 1997).
 
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