A proposito di Amazon... dopo oltre 10 anni che sono loro cliente, sono incappato in una truffa. O meglio, in un venditore terzo truffatore sul marketplace.
Prima di Natale (intorno al 20) avevo trovato un articolo usato (ma come nuovo, secondo quanto dichiarato) che costava circa la metà del nuovo. Il venditore aveva un solo feedback (5 stelle, un sacco di complimenti), ma essendo comunque nell'ambito di Amazon mi sono fidato e l'ho ordinato. Consegna prevista: tra il 3 e il 10 gennaio.
Nella prima settimana di gennaio mi sono un po' insospettito (nessuna notizia sulla spedizione, articolo sparito su Amazon...) e ho controllato di nuovo i feedback del venditore: un sacco di valutazioni negative che dicevano che è un truffatore, che incassa i soldi e non spedisce l'articolo. E già al momento dell'ordine mi erano passate quasi 400 € sulla carta di credito...
Ho subito richiesto di annullare l'ordine per essere rimborsato, ma niente: nessuna risposta.
Allora ho contatto Amazon per farmi chiamare al telefono. Subito dopo mi hanno chiamato (prefisso dell'Egitto) e una donna molto gentile (parlava bene l'italiano, anche se straniera), dopo che le ho raccontato tutto, mi ha detto di aspettare 3 giorni dopo il termine ultimo di consegna (ovvero il 10 gennaio). In caso il venditore non si fosse fatto ancora vivo, sarebbe stata avviata la procedura di rimborso.
Il 13 gennaio, puntuali, mi hanno chiamato prima dall'Irlanda (chiamata persa) e poi dal Regno Unito. Tra parentesi: colpisce il fatto che Amazon per il customer service per i clienti italiani preferisce servirsi di personale straniero che parla italiano piuttosto che di italiani madrelingua. Non solo dall'Egitto (dove sicuramente il lavoro costa molto meno), ma anche dal Regno Unito.
Accertato che il pacco non era ancora stato spedito, hanno avviato la procedura di rimborso sulla carta di credito. E così è stato.
Almeno non ho buttato via quasi 400 €. Tutto è bene quel che finisce bene.