belpietro ha scritto:
matteomatte1 ha scritto:
Frankie71iceman ha scritto:
significherebbe però, per gli italiani, non avere più o quasi voli diretti per l'estero (vuoi andare in America?...bene, scalo di 6 ore a Parigi/Francoforte/Amsterdam...a me girerebbero un pò..),
da pochi giorni Emirates è partita con il Milano/NY, 7 giorni su 7, servizio e aerei inimmaginabili per Alitalia, comunque il succo è questo: se non ci sarà più Alitalia non è che non ci saranno più i voli diretti, anzi paradossalmente, almeno per quanto riguarda Milano, questi non potranno che aumentare (visto che di voli intercontinentali AZ da Malpensa ne rano rimasti una mezza dozzina)
sono convinto anche io.
se c'è domanda di trasporto, arriva anche l'offerta.
a meno appunto che qualcuno (cioè una compagnia di bandiera) crei degli ostacoli artificiosi.
se ha da fallire anche questa, come è fallita l'altra, che fallisca.
Beh, ormai di fallimento non si parla più a quanto pare, comunque per rispondere, il mio ragionamento era: Ovviamente, dove c'è domanda arriva qualcuno con l'offerta. Però:
Ipotizzando che domani Alitalia scompare, tutte le sue rotte restano scoperte. Le rotte di una compagnia aerea si dividono in corto raggio (domestiche), medio raggio (internazionali), lungo raggio (intercontinentali).
Il corto raggio serve in pratica per alimentare gli aeroporti maggiori (hub) O, in casi particolari, per collegare città altrimenti difficilmente raggiungibili in fretta (isole, tipicamente). Se AZ fallisse, il primo tipo di voli dovrebbero ragionevolmente prenderselo le altre major europee tramite qualche controllata o comprando qualche compagnia locale (Lufthansa, come diceva qualcuno, in pratica già lo fa con Air Dolomiti), per esempio, sparo a caso, AF potrebbe comprare Meridiana e usarla come regional feeder. Il secondo tipo di voli "corti", invece, sarebbe tutto alle low cost: ad una major straniera, di collegare Napoli e Palermo con 3 voli al giorno non gliene può fregar di meno..
Medio raggio: in pratica, collega le maggiori città europee (le capitali e le "capitali-ombra" tipo Milano,Barcellona,Ginevra,Monaco di Baviera ecc), oppure le destinazioni turistiche: in entrambi i casi, i posti lasciati vuoti da Alitalia sarebbero quasi esclusivamente presi dalle low cost: sicuramente le rotte turistiche, molto probabilmente anche i collegamenti tra grandi città: provate a fare un Milano-Copenhagen (io lo faccio 4-5 volte all'anno, andata e ritorno) con si parte da Easyjet 70 euro totali a/r con bagaglio (senza sarebbero 40), con SAS da 210...(per la cronaca, CPH-MXP con Alitalia è sui 650 euro a/r con scalo a Roma, o sui 700 con scalo a Parigi o Amsterdam -in partnership con AF o KLM negli ultimi casi)
Lungo raggio: collega ovviamente le grandi città più lontane, in questo caso, eventuali rotte lasciate da Alitalia se le piglierebbero le compagnie "corrispondenti": per esempio, se AZ non va più a Tokio, JAL (Japan Air Lines) si prenderà quei voli e così via. Questo vale a maggior ragione verso le destinazioni coperte da membri di Skyteam (oltre a AF-KLM, anche Delta, Aeroflot,Aeromexico,China Airlines,Saudia,Korean e qualche altra compagnia minore)
Riassumendo e concludendo: senza Alitalia, i tre tipi di voli sarebbero presi da un'infinità di linee aeree diverse: certo, se si deve andare da A a B ci si va lo stesso, magari in modo più scomodo (coincidenze non garantite, doppio check in, magari orari più scomodi, meno voli -tipo 3 a settimana invece di 5 su una certa rotta ecc), ma io dico...secondo me è meglio avere una ##### di compagnia di bandiera che faccia tutto e basta,no?...dopotutto, fino agli anni 80 la cosa funzionava...ci vuole tanto a dare sta benedetta compagnia a qualcuno che di aerei ne capisca qualcosina?