Quello che dici è giusto solo in parte. Io credo che la verità, come spesso accade, stia nel mezzo.
Certo fare auto costa e non a caso sono decenni che si punta a soli 4 o 5 megagruppi che si divideranno il mercato globale. Per dividersi al loro interno le spese di ricerca e sviluppo in adas, guida autonoma ed elettrico, che sono poi i veri cavalli di battaglia del futuro.
Tuttavia la riduzione dei costi
in sé, è vecchia come l'industria.
Ma la standardizzazione verso il basso è solo la spinta all'estremo di un processo, che grazie al marketing si è capito si può facilmente indorare e fare passare addirittura come un plus valore. Specie innanzi alla distratto consumatore attuale.
Non è la sinergia ad essere un male di per sé, tutt'altro.
Solo mi si deve spiegare perché si debba partire da un prodotto di basso standard hardware e poi salire, e non fare il virtuoso percorso contrario (parafrasando, perché per fare un'Alfa devo partire da una Fiat e non viceversa?). Non è lo sviluppo ma il numero di pezzi prodotti a diluire il costo.
Le case non sono opere di beneficenza. Non è che adesso ci vogliono guadagnare e prima no. Vogliono solo continuare a farlo sempre di più. E se adesso devono anche investire in adas, ibrido e ricerca, evitano di farlo sull'hardware. Ma non perché sia giusto, ma solo perché è più conveniente.
Che poi è ipocrita se si pensa al costante aumento del prezzo delle autovetture, se rapportato al segmento/utenza di riferimento.
Fino a venti anni fa, una famiglia senza assillo del mutuo poteva permettersi una segmento d per la domenica e un'utilitaria.
Oggi giorno una segmento b (l'utilitaria) costa quanto una d dell'epoca, se penso alla nuova Polo full optional. E per molti già diventa la prima macchina. Da pagare maggiorato ovviamente a rate o rent perché le case non vendono più l'auto ma il prodotto finanziario per acquistarla.
Ci vendono insomma quelle che prime erano (e per le case sono ancora) delle utilitarie, ma imbellite e a prezzo maxi.
Se poi si ha la possibilità di salire di segmento...beh, preparate le maxirate.
Ma se guardi i contenuti, cosa c'è oltre ad adas e Android auto?
Basta tutto questo x accettare il livellamento verso il basso, se ti chiami Alfa Romeo?
E un marchio che ha contenuti e connotazione ben precisa, deve giocoforza sottostare a queste logiche?