<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Alfa Romeo potrebbe tornare a produrre a Pomigliano | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Alfa Romeo potrebbe tornare a produrre a Pomigliano

quadamage76 ha scritto:
insomma... le bottiglie di acqua nelle portiere, oppure i video dei dipendenti che "giocavano" durante la produzione, piuttosto che il 70% dlle vetture da riprendere malgrado la progettazione fosse fatta dagli stessi team che progettavano altre auto del gruppo, per non parlare delle assunzioni di favore... c'è voluto Marchionne e il suo scontro con i privilegi di certi personaggi per sbloccare la situazione. Per la cronca io ricordo MB in visita a Cassino qualche anno fa, con l'idea di far produrre lì la classe "B", idea poi sfumata.
Ma se è come dici perchè Marchionne è visto come il cattivo che vuole punire gli operai?
Le strade sono due.
 
quando vai a toccare interessi, nessuno ti giudica bene. Però il prima e il dopo la cura Marchionne per Pomigliano sono evidenti. Chi avrà ragione?
 
quadamage76 ha scritto:
quando vai a toccare interessi, nessuno ti giudica bene. Però il prima e il dopo la cura Marchionne per Pomigliano sono evidenti. Chi avrà ragione?
non so chi ha o avrà ragione o torto, quello che ti posso garantire è che pomigliano non è uno stabilimento come tanti, è un qualche cosa che esula la produttività e la redditività Questo dimostra che l'italia è paese alquanto problematico , diciamo che è un rospo che si devono inghiottire , in questo il gruppo fiat ha la mia max solidarietà , anzi dicamola tutta : loro rispetto ai concorrenti hanno degli handicap terribili
 
Maxetto883 ha scritto:
Credo di non sbagliare dicendo che su Pomigliano si è sempre parlato senza approfondire la reale questione.
Non è che i napoletani non riescono a fare bene le auto, non è l'operaio il responabile principale delle finiture non perfette, il problema è la qualità della componentistica e dalle tolleranze del progetto.
Insomma datto da uno che passa per difendere sempre e comunque la Fiat.................... :lol:

È' che a lavorare in quello stabilimento non ci andavano proprio !!!
L' assenteismo a Pomigliano e' sempre stato eccessivo (anche oltre il 20%), sin dai tempi dell'Alfasud, quindi produrre la' e' sempre stato antieconomico,ma la politica vuole le fabbriche in meridione...
 
franco58pv ha scritto:
quadamage76 ha scritto:
quando vai a toccare interessi, nessuno ti giudica bene. Però il prima e il dopo la cura Marchionne per Pomigliano sono evidenti. Chi avrà ragione?
non so chi ha o avrà ragione o torto, quello che ti posso garantire è che pomigliano non è uno stabilimento come tanti, è un qualche cosa che esula la produttività e la redditività Questo dimostra che l'italia è paese alquanto problematico , diciamo che è un rospo che si devono inghiottire , in questo il gruppo fiat ha la mia max solidarietà , anzi dicamola tutta : loro rispetto ai concorrenti hanno degli handicap terribili
tanti stabilimenti italiani la fiat li ha dovuti fare perchè "si dovevano fare".......Pomigliano è l'unico rimasto AlfaRomeo convertito a Fiat solo adesso con la Panda, Termini come altri invece erano diretti praticamente dai sindacati ma questa è storia vecchia.....è storia vecchia che i sindacati sia in Alfa che in Fiat facevano il bello e il brutto tempo e che l'aria che si respirava era davvero troppo pesante (se ne accorsero pure in Ford quando erano interessati all'Alfa ma non fu questo il motivo della rinuncia) così com'è evidente l'allergia che ha Marchionne verso sta gente. Il sindacato deve sì tutelare il lavoratore ma prima di tutto il lavoro perchè senza lavoro non esiste lavoratore (non è un concetto astratto) ma da gente che rifiuta il lavoro per seguire soldi e vitalizi facili (sindacalisti) che cosa si pretende???
 
franco58pv ha scritto:
quadamage76 ha scritto:
quando vai a toccare interessi, nessuno ti giudica bene. Però il prima e il dopo la cura Marchionne per Pomigliano sono evidenti. Chi avrà ragione?
non so chi ha o avrà ragione o torto, quello che ti posso garantire è che pomigliano non è uno stabilimento come tanti, è un qualche cosa che esula la produttività e la redditività Questo dimostra che l'italia è paese alquanto problematico , diciamo che è un rospo che si devono inghiottire , in questo il gruppo fiat ha la mia max solidarietà , anzi dicamola tutta : loro rispetto ai concorrenti hanno degli handicap terribili

E' un vizio a due teste, da un lato ci si crogiola in assistenzialismi e azioni di lobby e dall'altro si subiscono i privilegi e le posizioni di rendita e di favore che produce in maniera capillare un paese che è sostanzialmente corporativo e mai approdato ad una reale economia di mercato.
Forse è in questo che Marchionne potrebbe lasciare una traccia positiva nell'industria ed economia del nostro paese. Sebbene io tema che alla fine perderà lui, perchè ad un certo punto non ne avrà più i nervi.
 
ottovalvole ha scritto:
franco58pv ha scritto:
quadamage76 ha scritto:
quando vai a toccare interessi, nessuno ti giudica bene. Però il prima e il dopo la cura Marchionne per Pomigliano sono evidenti. Chi avrà ragione?
non so chi ha o avrà ragione o torto, quello che ti posso garantire è che pomigliano non è uno stabilimento come tanti, è un qualche cosa che esula la produttività e la redditività Questo dimostra che l'italia è paese alquanto problematico , diciamo che è un rospo che si devono inghiottire , in questo il gruppo fiat ha la mia max solidarietà , anzi dicamola tutta : loro rispetto ai concorrenti hanno degli handicap terribili
tanti stabilimenti italiani la fiat li ha dovuti fare perchè "si dovevano fare".......Pomigliano è l'unico rimasto AlfaRomeo convertito a Fiat solo adesso con la Panda, Termini come altri invece erano diretti praticamente dai sindacati ma questa è storia vecchia.....è storia vecchia che i sindacati sia in Alfa che in Fiat facevano il bello e il brutto tempo e che l'aria che si respirava era davvero troppo pesante (se ne accorsero pure in Ford quando erano interessati all'Alfa ma non fu questo il motivo della rinuncia) così com'è evidente l'allergia che ha Marchionne verso sta gente. Il sindacato deve sì tutelare il lavoratore ma prima di tutto il lavoro perchè senza lavoro non esiste lavoratore (non è un concetto astratto) ma da gente che rifiuta il lavoro per seguire soldi e vitalizi facili (sindacalisti) che cosa si pretende???

La Fiat per decenni in questo paese ha fatto il bello e il cattivo tempo.
Ricordo a lorsignori che:
il mercato è stato chiuso fino alla fine degli anni 60, facile avere quote di mercato alte quando gli altri non possono vendere e appena si parlava di aprire le frontiere Valletta prima e Agnelli poi alzavano la voce
si è impedito ai barbari stranieri di costruire stabilmenti (Toyota, Honda), come mai ci sono stabilimenti in Germania, Belgio, Gran Bretagna dove il costo del lavoro è 1,5 volte quello italiano??
si è fatto passare cassaintegrazione a go-go anche per ristrutturazioni (cioè faccio una nuova linea e scarico sull'Inps i costi della cassa integrazione) cosa che è assai discutibile
si è regalata Alfa Romeo e Lancia quando c'erano altri pretendenti (e abbiamo visto come sta finendo)
Abbiamo permesso che scandalosamente i fornitori venissero pagati a 180 giorni minimo quando non 365...provate voi a lavorare così facendo da finanziatori (Il risultato è che la filiera dell'automotive si è rivolta agli odiati tedeschi e la stessa Torino lavora per i crucchi, e menomale)
Altro che Marchionne....il cui stipendio, benefit ed altro è pari alla somma degli stipendi della bistrattata Termini Imerese tutta

Melfi è stato costruito con ricchissimi finanziamenti statali, ricordiamocelo bene.
Tra l'altro vorrei capire quanto incide il personale sulla qualità di un'auto, visto che l'assemblaggio è robotizzato, e i pezzi arrivano in gran parte da subfornitori
 
quadamage76 ha scritto:
insomma... le bottiglie di acqua nelle portiere, oppure i video dei dipendenti che "giocavano" durante la produzione, piuttosto che il 70% dlle vetture da riprendere malgrado la progettazione fosse fatta dagli stessi team che progettavano altre auto del gruppo, per non parlare delle assunzioni di favore... c'è voluto Marchionne e il suo scontro con i privilegi di certi personaggi per sbloccare la situazione. ...

Scusa, ma ricordo male io o proprio Marchionne/la Fiat/FCA sono stati condannati perché, a Pomigliano, venivano reimpiegati nello stabilimento gli iscritti di qualche sindacato piuttosto che di un'altro (chissà quale...)? Se non sono privilegi o assunzioni di favore questi, dimmi quali....

quadamage76 ha scritto:
quando vai a toccare interessi, nessuno ti giudica bene. Però il prima e il dopo la cura Marchionne per Pomigliano sono evidenti. Chi avrà ragione?

Posso dire una stupidaggine? A Pomigliano prima si costruivano auto dal segmento C a salire di una marca che io non posso definire che premium, con una spesa media di listino che, verosimilmente sta intorno ai 25/30.000 Euro, oggi si costruisce una "segmento A" di un marchio popolare (non low cost, ma nemmeno chissà che) per la quale la versione verosimilmente regina delle vendite, una Easy con climatizzatore, Blue&Me, vernice beige orrendo (che va tanto di moda sulle Panda, ma che per me è inguardabile...) viene 12.760, per il configuratore Fiat: non è che oggi le aspettative, rispetto a ciò che esce da Pomigliano, sono "appena" un po' diverse? Da una Alfa ci si aspetta tantissimo, da una Panda, se anche c'è qualche pecca, ci si fa meno caso, e qua parlo, sia ben chiaro, del solo assemblaggio, perché panini e bottigliette d'acqua nelle portiere, verosimilmente, sono "sabotaggi" voluti, come del resto, si diceva, urinare sulle carrozzerie grezze.

Sul discorso di toccare interessi poi....che interessi può avere un'operaio? Per me chi ha interessi nella produzione di auto è il padrone, l'operaio quando ha il suo stipendio a fine mese, stipendio che verosimilmente va guadagnato, è a posto...

ottovalvole ha scritto:
non so chi ha o avrà ragione o torto, quello che ti posso garantire è che pomigliano non è uno stabilimento come tanti, è un qualche cosa che esula la produttività e la redditività Questo dimostra che l'italia è paese alquanto problematico , diciamo che è un rospo che si devono inghiottire , in questo il gruppo fiat ha la mia max solidarietà , anzi dicamola tutta : loro rispetto ai concorrenti hanno degli handicap terribili
tanti stabilimenti italiani la fiat li ha dovuti fare perchè "si dovevano fare".......Pomigliano è l'unico rimasto AlfaRomeo convertito a Fiat solo adesso con la Panda, Termini come altri invece erano diretti praticamente dai sindacati ma questa è storia vecchia.....è storia vecchia che i sindacati sia in Alfa che in Fiat facevano il bello e il brutto tempo e che l'aria che si respirava era davvero troppo pesante (se ne accorsero pure in Ford quando erano interessati all'Alfa ma non fu questo il motivo della rinuncia) così com'è evidente l'allergia che ha Marchionne verso sta gente. Il sindacato deve sì tutelare il lavoratore ma prima di tutto il lavoro perchè senza lavoro non esiste lavoratore (non è un concetto astratto) ma da gente che rifiuta il lavoro per seguire soldi e vitalizi facili (sindacalisti) che cosa si pretende???

Diciamo che la Fiat "avrà anche dovuto fare", ma io non mi dimenticherei che Fiat dall'Italia ha pure avuto, e parecchio, per cui se danno lavoro a qualche migliaia di italiani, magari pure in zone problematiche dove il lavoro non esiste, diciamo che semplicemente hanno restituito un po' della benevolenza loro accordata. E non dimentichiamo neppure che quando hanno voluto chiudere, hanno chiuso, vedi Arese, Lambrate, Desio, Chivasso, Rivalta, Termini Imerese, Valle Ufita, e non so se dimentico per strada qualcos'altro.

Riguardo poi al discorso sui sindacalisti, io suggerirei di affrontarlo con una "quintalata" di qualunquismo in meno ed un pizzico di cervello in più, sia perché ci sono tanti cretini che fanno i sindacalisti "a gratis", o meglio rimettendoci (se non altro di tempo proprio), e con la prospettiva non di un vitalizio, ma di una pensione miserabile come tutti gli altri colleghi, magari venendo pure "infamati" dalla gente, sia perché non mi sembra che dove il sindacato non esiste, il lavoratore in genere stia bene. Ovviamente ci saranno pure eccezioni alla regola, per carità, ma in genere è così. Se poi, con la scusa della necessità di lavorare, bisogna accettare tutto, ringraziare e piegare la testa, facciamoci mettere tutti a 800 Euro al mese senza ferie e malattia, visto che ci fanno la grazia di darci un lavoro... ovvio che questo non è il caso di Pomigliano e di Marchionne, ma di solito a certa gente l'appetito viene mangiando, e sarebbe opportuno non dimenticarselo.

Diapo27 ha scritto:
E' un vizio a due teste, da un lato ci si crogiola in assistenzialismi e azioni di lobby e dall'altro si subiscono i privilegi e le posizioni di rendita e di favore che produce in maniera capillare un paese che è sostanzialmente corporativo e mai approdato ad una reale economia di mercato.
Forse è in questo che Marchionne potrebbe lasciare una traccia positiva nell'industria ed economia del nostro paese. Sebbene io tema che alla fine perderà lui, perchè ad un certo punto non ne avrà più i nervi.

Mah....diciamo che il tuo discorso potrebbe anche avere un senso, ma le corporazioni e le lobby, di cui l'Italia è strapiena, non sono certo quelle che "combatte" Marchionne; anzi, se il problema fosse quello, mi pare che le idee di Marchionne siano riprese ed anzi amplificate dalla politica attualmente al governo, per cui, se il problema fosse questo, mi sa che Marchionne possa stare tranquillo per i suoi nervi. Ma, detto ancor più sinceramente, io credo che un Marchionne sia dura che si ammali di nervi...più facile capiti ad un cassaintegrato di Pomigliano, Mirafiori o Cassino, alle prese col mutuo da pagare, le rette del nido ed il coniuge a carico.
 
ml14 ha scritto:
quadamage76 ha scritto:
insomma... le bottiglie di acqua nelle portiere, oppure i video dei dipendenti che "giocavano" durante la produzione, piuttosto che il 70% dlle vetture da riprendere malgrado la progettazione fosse fatta dagli stessi team che progettavano altre auto del gruppo, per non parlare delle assunzioni di favore... c'è voluto Marchionne e il suo scontro con i privilegi di certi personaggi per sbloccare la situazione. ...

Scusa, ma ricordo male io o proprio Marchionne/la Fiat/FCA sono stati condannati perché, a Pomigliano, venivano reimpiegati nello stabilimento gli iscritti di qualche sindacato piuttosto che di un'altro (chissà quale...)? Se non sono privilegi o assunzioni di favore questi, dimmi quali....

quadamage76 ha scritto:
quando vai a toccare interessi, nessuno ti giudica bene. Però il prima e il dopo la cura Marchionne per Pomigliano sono evidenti. Chi avrà ragione?

Posso dire una stupidaggine? A Pomigliano prima si costruivano auto dal segmento C a salire di una marca che io non posso definire che premium, con una spesa media di listino che, verosimilmente sta intorno ai 25/30.000 Euro, oggi si costruisce una "segmento A" di un marchio popolare (non low cost, ma nemmeno chissà che) per la quale la versione verosimilmente regina delle vendite, una Easy con climatizzatore, Blue&Me, vernice beige orrendo (che va tanto di moda sulle Panda, ma che per me è inguardabile...) viene 12.760, per il configuratore Fiat: non è che oggi le aspettative, rispetto a ciò che esce da Pomigliano, sono "appena" un po' diverse? Da una Alfa ci si aspetta tantissimo, da una Panda, se anche c'è qualche pecca, ci si fa meno caso, e qua parlo, sia ben chiaro, del solo assemblaggio, perché panini e bottigliette d'acqua nelle portiere, verosimilmente, sono "sabotaggi" voluti, come del resto, si diceva, urinare sulle carrozzerie grezze.

Sul discorso di toccare interessi poi....che interessi può avere un'operaio? Per me chi ha interessi nella produzione di auto è il padrone, l'operaio quando ha il suo stipendio a fine mese, stipendio che verosimilmente va guadagnato, è a posto...

ottovalvole ha scritto:
non so chi ha o avrà ragione o torto, quello che ti posso garantire è che pomigliano non è uno stabilimento come tanti, è un qualche cosa che esula la produttività e la redditività Questo dimostra che l'italia è paese alquanto problematico , diciamo che è un rospo che si devono inghiottire , in questo il gruppo fiat ha la mia max solidarietà , anzi dicamola tutta : loro rispetto ai concorrenti hanno degli handicap terribili
tanti stabilimenti italiani la fiat li ha dovuti fare perchè "si dovevano fare".......Pomigliano è l'unico rimasto AlfaRomeo convertito a Fiat solo adesso con la Panda, Termini come altri invece erano diretti praticamente dai sindacati ma questa è storia vecchia.....è storia vecchia che i sindacati sia in Alfa che in Fiat facevano il bello e il brutto tempo e che l'aria che si respirava era davvero troppo pesante (se ne accorsero pure in Ford quando erano interessati all'Alfa ma non fu questo il motivo della rinuncia) così com'è evidente l'allergia che ha Marchionne verso sta gente. Il sindacato deve sì tutelare il lavoratore ma prima di tutto il lavoro perchè senza lavoro non esiste lavoratore (non è un concetto astratto) ma da gente che rifiuta il lavoro per seguire soldi e vitalizi facili (sindacalisti) che cosa si pretende???

Diciamo che la Fiat "avrà anche dovuto fare", ma io non mi dimenticherei che Fiat dall'Italia ha pure avuto, e parecchio, per cui se danno lavoro a qualche migliaia di italiani, magari pure in zone problematiche dove il lavoro non esiste, diciamo che semplicemente hanno restituito un po' della benevolenza loro accordata. E non dimentichiamo neppure che quando hanno voluto chiudere, hanno chiuso, vedi Arese, Lambrate, Desio, Chivasso, Rivalta, Termini Imerese, Valle Ufita, e non so se dimentico per strada qualcos'altro.

Riguardo poi al discorso sui sindacalisti, io suggerirei di affrontarlo con una "quintalata" di qualunquismo in meno ed un pizzico di cervello in più, sia perché ci sono tanti cretini che fanno i sindacalisti "a gratis", o meglio rimettendoci (se non altro di tempo proprio), e con la prospettiva non di un vitalizio, ma di una pensione miserabile come tutti gli altri colleghi, magari venendo pure "infamati" dalla gente, sia perché non mi sembra che dove il sindacato non esiste, il lavoratore in genere stia bene. Ovviamente ci saranno pure eccezioni alla regola, per carità, ma in genere è così. Se poi, con la scusa della necessità di lavorare, bisogna accettare tutto, ringraziare e piegare la testa, facciamoci mettere tutti a 800 Euro al mese senza ferie e malattia, visto che ci fanno la grazia di darci un lavoro... ovvio che questo non è il caso di Pomigliano e di Marchionne, ma di solito a certa gente l'appetito viene mangiando, e sarebbe opportuno non dimenticarselo.

Diapo27 ha scritto:
E' un vizio a due teste, da un lato ci si crogiola in assistenzialismi e azioni di lobby e dall'altro si subiscono i privilegi e le posizioni di rendita e di favore che produce in maniera capillare un paese che è sostanzialmente corporativo e mai approdato ad una reale economia di mercato.
Forse è in questo che Marchionne potrebbe lasciare una traccia positiva nell'industria ed economia del nostro paese. Sebbene io tema che alla fine perderà lui, perchè ad un certo punto non ne avrà più i nervi.

Mah....diciamo che il tuo discorso potrebbe anche avere un senso, ma le corporazioni e le lobby, di cui l'Italia è strapiena, non sono certo quelle che "combatte" Marchionne; anzi, se il problema fosse quello, mi pare che le idee di Marchionne siano riprese ed anzi amplificate dalla politica attualmente al governo, per cui, se il problema fosse questo, mi sa che Marchionne possa stare tranquillo per i suoi nervi. Ma, detto ancor più sinceramente, io credo che un Marchionne sia dura che si ammali di nervi...più facile capiti ad un cassaintegrato di Pomigliano, Mirafiori o Cassino, alle prese col mutuo da pagare, le rette del nido ed il coniuge a carico.

Dear ml14, quando ho digitato il termine lobby, mi riferivo al gruppo industriale Fiat e lo intendo come azione perpetrata nella storia del nostro paese.
Devo dirti che il topos dell'operaio che non arriva a fine mese l'ho sempre trovato sospetto (pur figlio di un operaio). è una tesi mozza e viziata che andrebbe inserita in contesti ben più ampi. Vorrei trovare un modo diverso di definirlo ma mi viene in mente solo che è una facile "popolata".
Il riferimento ai nervi di un qualsiasi imprenditore che debba investire in Italia, è da mettersi in relazione all'arzigolata e inafferrabile burocrazia, al tasso di corruzione, al costo dell'imposizione fiscale e certamente sì, alle posizioni di rendita che un paese con una strutura corporativa presenta. L'attrazione degli investimenti esteri è una delle tesi più pregnanti dell'economia
Per criticare l'azione passata di Fiat, parlano di privilegie ottenuti, bisognerebbe anche contestualizzare storicamente ciò che è accaduto ad un paese sostanzialmente in ritardo da un punto di vista industriale negli anni tra le due guerre e uscito distrutto dalla IIGM. Bisognerebbe compredere il significato del piano Marshall, concetti quali la protezione, ampiamente utilizzata dai paesi in ritardo, della propria industria debole, per darle il tempo di recuperare competitività (le tigri asiatiche hanno fatto questo). Comprendere (inteso come includere) principi come la reciprocità tra i paesi europei per qunto riguarda la struttura doganlae-protezionistica, che viene smantellata graduatamente nel corso dei decenni passando da CECA, CEE, unione europe e trattato di Mastricht (E' abbastanza noto che Fiat fosse vicina all'acquisto di Citroen negli anni 70 e l'azione del governo francese rese "difficile" l'operazione)
Bisognerebbe cecare di capire cosa significa stato corporativo ed il pechè lo siamo. Il significato di enti economici di derivazione fascista.

MA lo so che è più facile dire hanno rubato, goduto di Cig per anni, protezione dalle importazioni straniere etc

Certo che si. Sono verità, ma in mezzo ad altre verità. In mezzo ad un contesto più complesso, che richiede preparazione e onestà intellettuale per essere analizzato (che aihmè io non possiedo per niente, occupandomi di altri settori)

La sicumera con cui si fanno certe affermazioni, toglie piuttosto a me i nervi che non a Marchionne (sono ironico ovviamente)

Mi scuso per il lungo ot.
 
Sei pienamente scusato Diapo, sia per la pacatezza, obiettività (per quanto possibile) ed educazione che ti contraddistinguono, e che costituiscono un buon esempio per un forum, sia per la bella e forbita (anche se necessariamente sintetica) disamina.
Sul ruolo dell'industria automobilistica nello sviluppo economico italiano io ci ho fatto una tesi di laurea di quasi 100 pagine nel 1984 e ho dovuto sintetizzare parecchio, figurati. Anche se da allora molta acqua è passata sotto i ponti, alcune connotazioni socio-economiche sono rimaste molto simili.

Il fatto che comunque alcune strutture produttive italiane di FCA siano state consolidate/sviluppate (Melfi) o completamente rigenerate (Grugliasco) o in qualche modo rilanciate (Pomigliano e altre), resta per me un fatto positivo. Termini Imerese è stata una pagina sicuramente dolorosa, ma probabilmente inevitabile, e lo dico da siciliano.
 
pilota54 ha scritto:
Sei pienamente scusato Diapo, sia per la pacatezza, obiettività (per quanto possibile) ed educazione che ti contraddistinguono, e che costituiscono un buon esempio per un forum, sia per la bella e forbita (anche se necessariamente sintetica) disamina.

Sul ruolo dell'industria automobilistica nello sviluppo economico italiano io ci ho fatto una tesi di laurea di quasi 100 pagine nel 1984, figurati. Anche se da allora molta acqua è passata sotto i ponti, alcune connotazioni socio-economiche sono rimaste molto simili.

Il fatto che comunque alcune strutture produttive italiane di FCA siano state consolidate/sviluppate (Melfi) o completamente rigenerate (Grugliasco) o in qualche modo rilanciate (Pomigliano e altre), resta per me un fatto positivo. Termini Imerese è stata una pagina sicuramente dolorosa, ma probabilmente inevitabile, e lo dico da siciliano.

Lo penso anch'io Pilota. E anzi, guardo a questi investimenti con fiducia.
Mi sfuggiranno aspetti macroscopici, ma mi sembra che si sia imboccata una via buona.

Poi tornando al topic, a me non entusiasmo per niente che Alfa torni a Pomigliano. Non mi pare si possa dire sia stata una storia di successo in passato
 
Non sono un supermanager ma un semplice cittadino con una laurea in economia aziendale. Qualche anno fa scrivevo che smantellare la produzione di vetture Alfa per produrre un'utilitaria con una marginalità di molto inferiore era un suicidio. Forse avevo ragione.
 
Si, non è stata una storia di successo ma oggi la situazione sotto tale aspetto è molto diversa: oggi se non lavori bene e/o ti assenti spesso rischi grosso e poi ci sono i robot che fanno quasi tutto.

Un altro aspetto importante riguarda la connotazione data alla produzione FCA tendenziale, più orientata verso il "premium" e meno verso il massificato. E gli stabilimenti sembrano andare anch'essi in questa direzione. Chiaro che le maestranze italiane sono più idonee alla costruzione di vetture di qualità e anche le strutture produttive devono essere progettate in tale ottica, al fine di ottenere margini di reddito lordo adeguati anche alle caratteristiche fiscali e burocratiche della realtà industriale italiana.

E' vero quello che dice Transaxle73, ma sembra che la Panda a Pomigliano possa essere solo una eccezione.
 
transaxle73 ha scritto:
Non sono un supermanager ma un semplice cittadino con una laurea in economia aziendale. Qualche anno fa scrivevo che smantellare la produzione di vetture Alfa per produrre un'utilitaria con una marginalità di molto inferiore era un suicidio. Forse avevo ragione.
In teoria hai ragione.
Pero' se consideriamo che la sostituta della 159 non era stata pianificata per tempo (e la stiamo ancora aspettando) e che non c'erano altre Alfa da portare a Pomigliano, l'arrivo della Panda e' stata una manna dal cielo che ha salvato lo stabilimento dalla chiusura
Nel 2011 si sperava che la crisi si risolvesse prima e quindi i numeri di produzione fossero molto maggiori.
Va poi detto che lo strumento della cassa integrazione, che ai lavoratori ha permesso di conservare un reddito ed il lavoro, alla Fiat ha permesso di liberarsi dei costi degli stipendi nella fase di riconversione oltre che di evitare, in caso di chiusura, pesanti uscite monetarie per le liquidazioni e le molte cause che sarebbero state intentate dagli ex-lavoratori.
Forse e' una delle rare situazioni in cui Marchionne oltre ai rigidi diktat economici ci ha messo anche un po' di anima, anche se va detto che un ruolo importante l'ha giocato Termini Imerese che e' diventato "l'agnello sacrificale".
 
Termini imerese lo comprerei io, ci produrrei un pianale modulare, un motore 2.0 turbo benzina, un 1.5 3cil ibrido e per carrozzeria repliche di delta integrale, alfa 75, fiat 131 abarth, lancia stratos e 037, alfetta.......lo so sogno troppo :)
 
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