<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Alfa Romeo Mito MY 2014 | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Alfa Romeo Mito MY 2014

GenLee ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
[
perchè non hanno pensato mai seriamente nemmeno ad una giulietta 3p e sw e sedan e coupè......e poi ci si chiede perchè l'audi è capace di vendere l'a1 e l'a3.....perchè ce le ha!!! .

Beh, sembra un concetto efficace, se scagliato contro Alfa, che non ha modelli.

Ma il giochino peró non é così facile, nemmeno per le case che i modelli ce li hanno, e pure in mille varianti.

Proprio la a3 che citi, nella variante 3 porte vende pochino, e nella variante cabrio pure.

La Golf pure, ha tutte le varianti che la Giulietta non ha, ma alla fine il grosso lo fa la classica 5 porte. Esiste una coupé ( Sciroppo) che vende così così, una sedan ed una station, che vendono così così. Alla fine il grosso del successo Golf lo fa la capostipite, e se quella non fosse apprezzata, hai voglia a far varianti.

E qui si torna alla Giulietta. Non ha la cabrio, non ha la sw, non ha la coupé, non ha questo e quello.... tutto vero....il problema é che nel frattempo si sta spegnendo il modello base 5 porte, che non é molto amato, e che non riceverà alcun restyling. Oggi ha più poco senso sviluppare altre varianti, la Giulietta é andata ormai.

Manca anche una berlina 4porte che DA SEMPRE costiutisce il "core" delle vendite e dell'immagine Alfa.
Però c'è chi ci accusa di scagliarci sempre contro le scelte del Capo. Che stanno per arrivare. Ora c'è la 4c splendida ma non basta, a giustificare una gamma ridotta a poco più di quella dell'Abarth. E vai con le difese d'ufficio e le monostelle...

Indubbio. Il rischio secondo me é che, dopo anni di carestia, passi il concetto che "basta esserci", e quindi, qualsiasi cosa buttino fuori, sia meglio che niente. L'agonia dura ormai da così tanto che, onestamente, qualsiasi mossa ora rischierebbe di scatenare applausi liberatori, anche se poi magari si rivelasse una mossa sbagliata: é l'effetto della fame.

Se adesso uscisse una Giulietta col kiulo, probabilmente saremmo invogliari a tirare un sospiro di sollievo, perché "almeno battono un colpo". Ma poi si venderebbe?

Ecco, io contempererei il famoso "l'importante é esserci" con un "ma se non sei capace stai a casa": Qualsiasi errore questa volta sarebbe l'ultimo.

Nel frattempo l'agonia si prolunga: i due annunciati *restyling* sono due semplici model year. Due vetture che non si vendono più da mò, rimarranno uguali a come sono, e quindi continueranno prevedibilmente il loro declino, senza alcun restyling, fino ad inglorioso stop delle linee, quando il gioco non varrà più la candela. Tabula rasa tempo un annetto direi. Per la Mito anche prima, visto che la producono già tre giorni al mese, e la vendono a stock interi.

A mio avviso uno normale, che avesse in testa di produrre automobili, adesso progetterebbe una Giulia Tp con i controcazzi, che sia all'altezza del marchio Maserati. Cosí poi avrebbe un prodotto vendibile in ogni caso, tenendosi ancora una porta aperta per commercializzarla *anche* come Alfa..... oppure no. Ma mancano i motori, e l'uomo in questione con le automobili ci incastra quanto Rosy Bindi con la lap dance.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
GenLee ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
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perchè non hanno pensato mai seriamente nemmeno ad una giulietta 3p e sw e sedan e coupè......e poi ci si chiede perchè l'audi è capace di vendere l'a1 e l'a3.....perchè ce le ha!!! .

Beh, sembra un concetto efficace, se scagliato contro Alfa, che non ha modelli.

Ma il giochino peró non é così facile, nemmeno per le case che i modelli ce li hanno, e pure in mille varianti.

Proprio la a3 che citi, nella variante 3 porte vende pochino, e nella variante cabrio pure.

La Golf pure, ha tutte le varianti che la Giulietta non ha, ma alla fine il grosso lo fa la classica 5 porte. Esiste una coupé ( Sciroppo) che vende così così, una sedan ed una station, che vendono così così. Alla fine il grosso del successo Golf lo fa la capostipite, e se quella non fosse apprezzata, hai voglia a far varianti.

E qui si torna alla Giulietta. Non ha la cabrio, non ha la sw, non ha la coupé, non ha questo e quello.... tutto vero....il problema é che nel frattempo si sta spegnendo il modello base 5 porte, che non é molto amato, e che non riceverà alcun restyling. Oggi ha più poco senso sviluppare altre varianti, la Giulietta é andata ormai.

Manca anche una berlina 4porte che DA SEMPRE costiutisce il "core" delle vendite e dell'immagine Alfa.
Però c'è chi ci accusa di scagliarci sempre contro le scelte del Capo. Che stanno per arrivare. Ora c'è la 4c splendida ma non basta, a giustificare una gamma ridotta a poco più di quella dell'Abarth. E vai con le difese d'ufficio e le monostelle...

Indubbio. Il rischio secondo me é che, dopo anni di carestia, passi il concetto che "basta esserci", e quindi, qualsiasi cosa buttino fuori, sia meglio che niente. L'agonia dura ormai da così tanto che, onestamente, qualsiasi mossa ora rischierebbe di scatenare applausi liberatori, anche se poi magari si rivelasse una mossa sbagliata: é l'effetto della fame.

Se adesso uscisse una Giulietta col kiulo, probabilmente saremmo invogliari a tirare un sospiro di sollievo, perché "almeno battono un colpo". Ma poi si venderebbe?

Ecco, io contempererei il famoso "l'importante é esserci" con un "ma se non sei capace stai a casa": Qualsiasi errore questa volta sarebbe l'ultimo.

Nel frattempo l'agonia si prolunga: i due annunciati *restyling* sono due semplici model year. Due vetture che non si vendono più da mò, rimarranno uguali a come sono, e quindi continueranno prevedibilmente il loro declino, senza alcun restyling, fino ad inglorioso stop delle linee, quando il gioco non varrà più la candela. Tabula rasa tempo un annetto direi. Per la Mito anche prima, visto che la producono già tre giorni al mese, e la vendono a stock interi.

A mio avviso uno normale, che avesse in testa di produrre automobili, adesso progetterebbe una Giulia Tp con i controcazzi, che sia all'altezza del marchio Maserati. Cosí poi avrebbe un prodotto vendibile in ogni caso, tenendosi ancora una porta aperta per commercializzarla *anche* come Alfa..... oppure no. Ma mancano i motori, e l'uomo in questione con le automobili ci incastra quanto Rosy Bindi con la lap dance.

Chiarissimo.
 
i motori ci sono pure per la Giulia, più che altro dovrebbero modificarli per metterli in longitudinale e se non mi sbaglio il 1750 in alluminio nasce già predisposto. Ci sarebbero il 2.0 M-Jet, il 3.0 M-Jet e il 3.0 V6 però c'è troppo stacco fra una cilindrata e un'altra, servirebbe un 2.0 benzina e un bel 2.2 diesel
 
ottovalvole ha scritto:
i motori ci sono pure per la Giulia, più che altro dovrebbero modificarli per metterli in longitudinale e se non mi sbaglio il 1750 in alluminio nasce già predisposto. Ci sarebbero il 2.0 M-Jet, il 3.0 M-Jet e il 3.0 V6 però c'è troppo stacco fra una cilindrata e un'altra, servirebbe un 2.0 benzina e un bel 2.2 diesel

Ci sarebbero, basterebbe rivederli un pò nelle potenze e magari nelle cilindrate.
Non si capisce (per il momento) perchè avendo sviluppato un nuovo 1750 in alluminio non ci debbano essere varianti più piccole o grandi in cc.....
In effetti una cilindrata itermedia tra 2,0 e 3,0 diesel ci starebbe...
 
quante cose non si capiscono.....il TBI sulla Giulietta solo 235cv, sulla Delta solo 200cv e sulla Bravo niente, il 1.4 T-Jet alcune potenze solo nella Giulietta e altre solo nella Delta o nella Bravo, ma perchè non propongono TUTTI i motori con TUTTE le potenze in TUTTE le macchine? CAVOLO!!!! almeno quello che c'è proponetelo!!!! sta andando a finire che guardo la Chevrolet Cruze e potrei prendere una vettura equivalente Fiat o Dodge....e me la devo andare a comprare in cina e importarla clandestinamente quando la cocaina la trovo all'angolo sotto casa mia. Possibile che su una Giulietta è impossibile avere 200cv? o 170 o 235? se ne voglio 200 o 190 devo guardare o la Delta o la concorrenza estera, ma perchè???
 
ottovalvole ha scritto:
i motori ci sono pure per la Giulia, più che altro dovrebbero modificarli per metterli in longitudinale e se non mi sbaglio il 1750 in alluminio nasce già predisposto. Ci sarebbero il 2.0 M-Jet, il 3.0 M-Jet e il 3.0 V6 però c'è troppo stacco fra una cilindrata e un'altra, servirebbe un 2.0 benzina e un bel 2.2 diesel

Ci sono, in teoria. Se li devi girare devi progettare le relative modifiche, ingegnerizzarle, e poi produrre lo stesso motore in due varianti, magari su linee ad hoc. Non é mica automatico, né gratis. Poi sono motori "nuovi", e credo tu li debba predisporre euro 6, ed anche lì credo caschi qualche asino, ché sono piuttosto stagionatelli...
 
BelliCapelli3 ha scritto:
GenLee ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
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perchè non hanno pensato mai seriamente nemmeno ad una giulietta 3p e sw e sedan e coupè......e poi ci si chiede perchè l'audi è capace di vendere l'a1 e l'a3.....perchè ce le ha!!! .

Beh, sembra un concetto efficace, se scagliato contro Alfa, che non ha modelli.

Ma il giochino peró non é così facile, nemmeno per le case che i modelli ce li hanno, e pure in mille varianti.

Proprio la a3 che citi, nella variante 3 porte vende pochino, e nella variante cabrio pure.

La Golf pure, ha tutte le varianti che la Giulietta non ha, ma alla fine il grosso lo fa la classica 5 porte. Esiste una coupé ( Sciroppo) che vende così così, una sedan ed una station, che vendono così così. Alla fine il grosso del successo Golf lo fa la capostipite, e se quella non fosse apprezzata, hai voglia a far varianti.

E qui si torna alla Giulietta. Non ha la cabrio, non ha la sw, non ha la coupé, non ha questo e quello.... tutto vero....il problema é che nel frattempo si sta spegnendo il modello base 5 porte, che non é molto amato, e che non riceverà alcun restyling. Oggi ha più poco senso sviluppare altre varianti, la Giulietta é andata ormai.

Manca anche una berlina 4porte che DA SEMPRE costiutisce il "core" delle vendite e dell'immagine Alfa.
Però c'è chi ci accusa di scagliarci sempre contro le scelte del Capo. Che stanno per arrivare. Ora c'è la 4c splendida ma non basta, a giustificare una gamma ridotta a poco più di quella dell'Abarth. E vai con le difese d'ufficio e le monostelle...

Indubbio. Il rischio secondo me é che, dopo anni di carestia, passi il concetto che "basta esserci", e quindi, qualsiasi cosa buttino fuori, sia meglio che niente. L'agonia dura ormai da così tanto che, onestamente, qualsiasi mossa ora rischierebbe di scatenare applausi liberatori, anche se poi magari si rivelasse una mossa sbagliata: é l'effetto della fame.

Se adesso uscisse una Giulietta col kiulo, probabilmente saremmo invogliari a tirare un sospiro di sollievo, perché "almeno battono un colpo". Ma poi si venderebbe?

Ecco, io contempererei il famoso "l'importante é esserci" con un "ma se non sei capace stai a casa": Qualsiasi errore questa volta sarebbe l'ultimo.

Nel frattempo l'agonia si prolunga: i due annunciati *restyling* sono due semplici model year. Due vetture che non si vendono più da mò, rimarranno uguali a come sono, e quindi continueranno prevedibilmente il loro declino, senza alcun restyling, fino ad inglorioso stop delle linee, quando il gioco non varrà più la candela. Tabula rasa tempo un annetto direi. Per la Mito anche prima, visto che la producono già tre giorni al mese, e la vendono a stock interi.

A mio avviso uno normale, che avesse in testa di produrre automobili, adesso progetterebbe una Giulia Tp con i controcazzi, che sia all'altezza del marchio Maserati. Cosí poi avrebbe un prodotto vendibile in ogni caso, tenendosi ancora una porta aperta per commercializzarla *anche* come Alfa..... oppure no. Ma mancano i motori, e l'uomo in questione con le automobili ci incastra quanto Rosy Bindi con la lap dance.
Sono d'accordo con le tue considerazioni. Ne aggiungo alcune altre:
La crisi del mercato europeo è giunta nel momento in cui il gruppo Fiat stava uscendo da una crisi sua propria. Ha trovato una salvifica stampella in alcuni mercati emergenti e nel noto accordo per l'acquisizione di Chrysler, che lo porterà inevitabilmente a spostare l'asse oltre oceano.
In Europa, manifestano difficoltà anche gruppi che provengono da uno stato di salute migliore di quello italiano (vedi PSA, Ford, GM/Opel). La causa è l'eccesso di produttività del sistema auto continentale, rispetto ad una contrazione delle vendite che probabilmente durerà per molti anni ancora.
In questa situazione, è inevitabile che qualche produttore dovrà abbandonare il mercato o ridimensionare la propria presenza ed i candidati non possono essere che coloro dalle "spalle meno larghe". Si è disquisito spesso su questo forum circa l'opportunità o meno di effettuare investimenti in un periodo di crisi. E' chiaro che, avendo poche risorse disponibili, sei costretto a non commettere errori ed è altrettanto chiaro che i gruppi dalla solida situazione patrimoniale, possono sfruttare vieppiù la propria posizione dominante facendo leva sull'invariata possibilità di investire, anche senza attendere un grosso ritorno economico. Facendo un esempio, VAG può permettersi di mettere in produzione qualche modello di scarso successo come la Scirocco, a cui si è accennato sopra, ma avrà comunque occupato tutti i segmenti possibili. Il ricavo del singolo modello non sarà degno di nota, ma si compenserà con quello dei modelli di maggior successo e soprattutto in questo modo si erodono quote di mercato ai competitor già in difficoltà. Insomma, il pesce grosso si mangia il pesce piccolo.
Per questi motivi, non vedo un futuro roseo per le "cenerentole" del settore.
Detto questo e tornando in topic, i pochi modelli rimasti in gamma li devi sostenere ed almeno i soldi per effettuare un restyling degno del termine li devi trovare.
 
i soldi ci sono e li spendono, però per cambiare 2 paraurti e mettere 4 led non li trovano mai.....per il restyling della grandcherokee a 2 anni sono usciti, per la 500L lunga pure, per tutta la nuova gamma maserati pure ma evidentemente cambiare 2 paraurti costa piú che fare la Levante. invece mi piacerebbe sapere se il conteggio sulle vendite di punto e bravo lo fanno in scala mondiale o solo nazionale visto che in brasile godono di una seconda vita.
 
Chinaglia9 ha scritto:
modus72 ha scritto:
Ulteriore dimostrazione, ce ne fosse bisogno, della vitalità del gruppone...
Questa era una delle novità di cui i nostri ottimisti dicevano "stanno per arrivare"...

E' un MY non un restyling...penso che la differenza non ti sfugga,ergo stai scatenando una polemica senza senso...il MY su Giulietta e' previsto per settembre al salone di Francoforte...
Non sto scatenando niente, osservo, rilevo e rinfaccio semplicemente che la realtà sia diversa da quanto da tempo preventivato dai soliti ottimisti. Sullo sfuggirmi delle cose, fra le altre cose non mi sfugge che comunque lo si chiami, MY, restyling o altro ancora, è in ogni caso ben diverso da ciò che questo marchio (o meglio, potremmo anche dire questo GRUPPO) avrebbe bisogno per poter competere a livello di prodotto con la concorrenza. Riguardo a questo MY, per citare le parole di un fiattaro che non si mostra con il proprio nome da diverso tempo, potremmo dire che "stiamo parlando del nulla" in quanto questo MY è poco sopra l'insignificante, considerata la vita e le fortune commerciali di questo modello. Se poi dici che lo stesso trattamento verrà riservato anche alla Giulietta, vedremo semplicemente replicare le stesse dinamiche della 159, per la quale è noto come sia andata a finire.
 
quadrif ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
GenLee ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
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perchè non hanno pensato mai seriamente nemmeno ad una giulietta 3p e sw e sedan e coupè......e poi ci si chiede perchè l'audi è capace di vendere l'a1 e l'a3.....perchè ce le ha!!! .

Beh, sembra un concetto efficace, se scagliato contro Alfa, che non ha modelli.

Ma il giochino peró non é così facile, nemmeno per le case che i modelli ce li hanno, e pure in mille varianti.

Proprio la a3 che citi, nella variante 3 porte vende pochino, e nella variante cabrio pure.

La Golf pure, ha tutte le varianti che la Giulietta non ha, ma alla fine il grosso lo fa la classica 5 porte. Esiste una coupé ( Sciroppo) che vende così così, una sedan ed una station, che vendono così così. Alla fine il grosso del successo Golf lo fa la capostipite, e se quella non fosse apprezzata, hai voglia a far varianti.

E qui si torna alla Giulietta. Non ha la cabrio, non ha la sw, non ha la coupé, non ha questo e quello.... tutto vero....il problema é che nel frattempo si sta spegnendo il modello base 5 porte, che non é molto amato, e che non riceverà alcun restyling. Oggi ha più poco senso sviluppare altre varianti, la Giulietta é andata ormai.

Manca anche una berlina 4porte che DA SEMPRE costiutisce il "core" delle vendite e dell'immagine Alfa.
Però c'è chi ci accusa di scagliarci sempre contro le scelte del Capo. Che stanno per arrivare. Ora c'è la 4c splendida ma non basta, a giustificare una gamma ridotta a poco più di quella dell'Abarth. E vai con le difese d'ufficio e le monostelle...

Indubbio. Il rischio secondo me é che, dopo anni di carestia, passi il concetto che "basta esserci", e quindi, qualsiasi cosa buttino fuori, sia meglio che niente. L'agonia dura ormai da così tanto che, onestamente, qualsiasi mossa ora rischierebbe di scatenare applausi liberatori, anche se poi magari si rivelasse una mossa sbagliata: é l'effetto della fame.

Se adesso uscisse una Giulietta col kiulo, probabilmente saremmo invogliari a tirare un sospiro di sollievo, perché "almeno battono un colpo". Ma poi si venderebbe?

Ecco, io contempererei il famoso "l'importante é esserci" con un "ma se non sei capace stai a casa": Qualsiasi errore questa volta sarebbe l'ultimo.

Nel frattempo l'agonia si prolunga: i due annunciati *restyling* sono due semplici model year. Due vetture che non si vendono più da mò, rimarranno uguali a come sono, e quindi continueranno prevedibilmente il loro declino, senza alcun restyling, fino ad inglorioso stop delle linee, quando il gioco non varrà più la candela. Tabula rasa tempo un annetto direi. Per la Mito anche prima, visto che la producono già tre giorni al mese, e la vendono a stock interi.

A mio avviso uno normale, che avesse in testa di produrre automobili, adesso progetterebbe una Giulia Tp con i controcazzi, che sia all'altezza del marchio Maserati. Cosí poi avrebbe un prodotto vendibile in ogni caso, tenendosi ancora una porta aperta per commercializzarla *anche* come Alfa..... oppure no. Ma mancano i motori, e l'uomo in questione con le automobili ci incastra quanto Rosy Bindi con la lap dance.
Sono d'accordo con le tue considerazioni. Ne aggiungo alcune altre:
La crisi del mercato europeo è giunta nel momento in cui il gruppo Fiat stava uscendo da una crisi sua propria. Ha trovato una salvifica stampella in alcuni mercati emergenti e nel noto accordo per l'acquisizione di Chrysler, che lo porterà inevitabilmente a spostare l'asse oltre oceano.
In Europa, manifestano difficoltà anche gruppi che provengono da uno stato di salute migliore di quello italiano (vedi PSA, Ford, GM/Opel). La causa è l'eccesso di produttività del sistema auto continentale, rispetto ad una contrazione delle vendite che probabilmente durerà per molti anni ancora.
In questa situazione, è inevitabile che qualche produttore dovrà abbandonare il mercato o ridimensionare la propria presenza ed i candidati non possono essere che coloro dalle "spalle meno larghe". Si è disquisito spesso su questo forum circa l'opportunità o meno di effettuare investimenti in un periodo di crisi. E' chiaro che, avendo poche risorse disponibili, sei costretto a non commettere errori ed è altrettanto chiaro che i gruppi dalla solida situazione patrimoniale, possono sfruttare vieppiù la propria posizione dominante facendo leva sull'invariata possibilità di investire, anche senza attendere un grosso ritorno economico. Facendo un esempio, VAG può permettersi di mettere in produzione qualche modello di scarso successo come la Scirocco, a cui si è accennato sopra, ma avrà comunque occupato tutti i segmenti possibili. Il ricavo del singolo modello non sarà degno di nota, ma si compenserà con quello dei modelli di maggior successo e soprattutto in questo modo si erodono quote di mercato ai competitor già in difficoltà. Insomma, il pesce grosso si mangia il pesce piccolo.
Per questi motivi, non vedo un futuro roseo per le "cenerentole" del settore.
Detto questo e tornando in topic, i pochi modelli rimasti in gamma li devi sostenere ed almeno i soldi per effettuare un restyling degno del termine li devi trovare.

Sono d'accordo: è chiaro che si cerca di superare la dimensione italiana ed europea; e questo è un bene e potrebbe essere un vantaggio enorme, almeno rispetto a PSA per esempio ma anche a quelli già consolidati a livello mondiale (tipo Vw). Tuttavia il successivo scoglio, che è legato più di quanto si creda al rilancio di Marchi premium latenti e è quello di una vera globalizzazione ed ottimizzazione delle gamme. Per intenderci non un semplice rimarchio di modelli, ma progettazione che consenta di soddisfare disparate e specifiche esigenze dei Marchi. Ecco questa "settorializzazione" nella presentazione di modelli a discapito di altri sembra avere spesso scarsa lungimiranza....
 
quadrif ha scritto:
Sono d'accordo con le tue considerazioni. Ne aggiungo alcune altre:
La crisi del mercato europeo è giunta nel momento in cui il gruppo Fiat stava uscendo da una crisi sua propria. Ha trovato una salvifica stampella in alcuni mercati emergenti e nel noto accordo per l'acquisizione di Chrysler, che lo porterà inevitabilmente a spostare l'asse oltre oceano.
In Europa, manifestano difficoltà anche gruppi che provengono da uno stato di salute migliore di quello italiano (vedi PSA, Ford, GM/Opel). La causa è l'eccesso di produttività del sistema auto continentale, rispetto ad una contrazione delle vendite che probabilmente durerà per
molti anni ancora.
In questa situazione, è inevitabile che qualche produttore dovrà abbandonare il mercato o ridimensionare la propria presenza ed i candidati non possono essere che coloro dalle "spalle meno larghe". Si è disquisito spesso su questo forum circa l'opportunità o meno di effettuare investimenti in un periodo di crisi. E' chiaro che, avendo poche risorse disponibili, sei costretto a non commettere errori ed è altrettanto chiaro che i gruppi dalla solida situazione patrimoniale, possono sfruttare vieppiù la propria posizione dominante facendo leva sull'invariata possibilità di investire, anche senza attendere un grosso ritorno economico. Facendo un esempio, VAG può permettersi di mettere in produzione qualche modello di scarso successo come la Scirocco, a cui si è accennato sopra, ma avrà comunque occupato tutti i segmenti possibili. Il ricavo del singolo modello non sarà degno di nota, ma si compenserà con quello dei modelli di maggior successo e soprattutto in questo modo si erodono quote di mercato ai competitor già in difficoltà. Insomma, il pesce grosso si mangia il pesce piccolo.
Per questi motivi, non vedo un futuro roseo per le "cenerentole" del settore.
Detto questo e tornando in topic, i pochi modelli rimasti in gamma li devi sostenere ed almeno i soldi per effettuare un restyling degno del termine li devi trovare.

Concordo su tutto. Però... c'é un però... che é bene non scordare.

Vero che da una parte Vag é un Golia finanziariamente fuori portata, che non solo si può permettere di fare una Sciroppo o un Maggiolino, ma pure di RI-farle una volta che abbiano ampiamente dimostrato di vendere poco.

Vero che c'é anche la crisi europea.

Peró qualcuno dovrebbe forse cominciare anche a ripensarsi in chiave mondiale, essendo diventato multicontinentale oltre che multinazionale.

Attenzione: non in chiave *globale*, ( perché quello é uno schema da generalisti che propongono la Giulietta di quà, la Dart di là e la Viaggio ancora più in là ) , ma in chiave mondiale. Che sembra di dire la stessa cosa, ma é diverso, quasi l'opposto. É quello che fa bmw, che concepisce una sola serie 3, inconfondibilmente TEDESCA, e poi la costruisce e vende uguale nei 5 continenti, *imponendo* proprio la sua "tedeschitudine" a tutto il mondo, riuscendo a venderla addirittura come affascinante. Territorio su cui ci sta riprovando persino jaguar, ma lo fa anche Land Rover.

Se pensi da costruttore premium ALFA, non fai una worldcar, che poi devi adattare e modificare per i gusti di ogni singolo mercato, ma fai una sola auto di sangue sfacciatamente italiano fin nell'ultima vite, e poi devono essere i clienti a fare la fila per averla, pure in tailandia, proprio perché é italiana, e quindi esotica.

Ma ci vuole un salto di qualità nella visione. Altrimenti il marchio Alfa non serve a nulla.

Il problema é che questo salto qualitativo non manca in casa Fiat: credo lo sappiano meglio di me. Solo che lo stanno applicando a Maserati invece che ad Alfa. É Maserati la nuova Alfa, per quello ipotizzo una Giulia Maserati, prima che Alfa, se non addirittura da sola.
 
Cari alfisti o alfiattari é inutile girarci intorno. Per il gruppone fiat questo non é un bel momento.
Lancia chiude (detto da un noto alfista.)
Alfa Romeo é sulla strada x la chiusura. Ma non a livello italico ma bensi a livello europeo o mondiale.
Avete notato che utlimamente o ci sono i my000x o supercar da 60 -100k??
E mi sembra che per Lancia nemmeno quello... l'ultima mi sembra che sia la Stratos... voluta da un fan....
Pensate che sia tutto qua?
Ieri su un sito ho letto che fiat ha intenzione di chiudere Dodge... quelli che hanno le berline tp e quei suv che di sport han ben poco.
La prossima? Bhe la Maserati. Se hanno abbassato il target dei clienti vuol dire che la berlinona da 100k? non basta e per non sbagliare hanno pure messo le 4ruote motrici.
Per di + c'é quel piccolo problemino con i sindacati Usa x l'ultima parte di acquisizione Chrysler.
C'é qualche cosa che va bene?
Bhe si il mercato brasileiro con automobili scarne scarne e poi la 500.
Ma che non si scordi il fatto costruita sia in Polonia che Serbia...
Per dire l'ultima cosa ieri son stato da un meccanico Alfa (di vecchissima generazione) qua dalle mie parti e lui papale papale mi ha detto che a Lombardia non c'é nulla e che con tutti i dané che son stati dati al gruppo Fiat non é possible che se ne vada dall'Italia.
Ecco questo il gruppo lo sta dimostrando molto bene.
Con buona pace sia dei politici che dei clienti.

Saluti zanza
 
BelliCapelli3 ha scritto:
quadrif ha scritto:
Sono d'accordo con le tue considerazioni. Ne aggiungo alcune altre:
La crisi del mercato europeo è giunta nel momento in cui il gruppo Fiat stava uscendo da una crisi sua propria. Ha trovato una salvifica stampella in alcuni mercati emergenti e nel noto accordo per l'acquisizione di Chrysler, che lo porterà inevitabilmente a spostare l'asse oltre oceano.
In Europa, manifestano difficoltà anche gruppi che provengono da uno stato di salute migliore di quello italiano (vedi PSA, Ford, GM/Opel). La causa è l'eccesso di produttività del sistema auto continentale, rispetto ad una contrazione delle vendite che probabilmente durerà per
molti anni ancora.
In questa situazione, è inevitabile che qualche produttore dovrà abbandonare il mercato o ridimensionare la propria presenza ed i candidati non possono essere che coloro dalle "spalle meno larghe". Si è disquisito spesso su questo forum circa l'opportunità o meno di effettuare investimenti in un periodo di crisi. E' chiaro che, avendo poche risorse disponibili, sei costretto a non commettere errori ed è altrettanto chiaro che i gruppi dalla solida situazione patrimoniale, possono sfruttare vieppiù la propria posizione dominante facendo leva sull'invariata possibilità di investire, anche senza attendere un grosso ritorno economico. Facendo un esempio, VAG può permettersi di mettere in produzione qualche modello di scarso successo come la Scirocco, a cui si è accennato sopra, ma avrà comunque occupato tutti i segmenti possibili. Il ricavo del singolo modello non sarà degno di nota, ma si compenserà con quello dei modelli di maggior successo e soprattutto in questo modo si erodono quote di mercato ai competitor già in difficoltà. Insomma, il pesce grosso si mangia il pesce piccolo.
Per questi motivi, non vedo un futuro roseo per le "cenerentole" del settore.
Detto questo e tornando in topic, i pochi modelli rimasti in gamma li devi sostenere ed almeno i soldi per effettuare un restyling degno del termine li devi trovare.

Concordo su tutto. Però... c'é un però... che é bene non scordare.

Vero che da una parte Vag é un Golia finanziariamente fuori portata, che non solo si può permettere di fare una Sciroppo o un Maggiolino, ma pure di RI-farle una volta che abbiano ampiamente dimostrato di vendere poco.

Vero che c'é anche la crisi europea.

Peró qualcuno dovrebbe forse cominciare anche a ripensarsi in chiave mondiale, essendo diventato multicontinentale oltre che multinazionale.

Attenzione: non in chiave *globale*, ( perché quello é uno schema da generalisti che propongono la Giulietta di quà, la Dart di là e la Viaggio ancora più in là ) , ma in chiave mondiale. Che sembra di dire la stessa cosa, ma é diverso, quasi l'opposto. É quello che fa bmw, che concepisce una sola serie 3, inconfondibilmente TEDESCA, e poi la costruisce e vende uguale nei 5 continenti, *imponendo* proprio la sua "tedeschitudine" a tutto il mondo, riuscendo a venderla addirittura come affascinante. Territorio su cui ci sta riprovando persino jaguar, ma lo fa anche Land Rover.

Se pensi da costruttore premium ALFA, non fai una worldcar, che poi devi adattare e modificare per i gusti di ogni singolo mercato, ma fai una sola auto di sangue sfacciatamente italiano fin nell'ultima vite, e poi devono essere i clienti a fare la fila per averla, pure in tailandia, proprio perché é italiana, e quindi esotica.

Ma ci vuole un salto di qualità nella visione. Altrimenti il marchio Alfa non serve a nulla.

Il problema é che questo salto qualitativo non manca in casa Fiat: credo lo sappiano meglio di me. Solo che lo stanno applicando a Maserati invece che ad Alfa. É Maserati la nuova Alfa, per quello ipotizzo una Giulia Maserati, prima che Alfa, se non addirittura da sola.

Esatto. L'unica cosa è che per imporre la "nazionalità" devi avere un background tecnico e di immagine alle spalle, cosa in cui FGA difetta. Top premium a parte. Per cui obbligatoriamente devi fare riferimento alle "forze interne" (=condivisione).Con una ottimizzazione di queste componenti può fare la differenza ed ottenere risultati. Le nuove Maserati mi sembrano un ottimo esempio di questo. Questo ancor di più dovrebbe essere punto di partenza per una progettazione autonoma ancora più spinta.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
quadrif ha scritto:
Sono d'accordo con le tue considerazioni. Ne aggiungo alcune altre:
La crisi del mercato europeo è giunta nel momento in cui il gruppo Fiat stava uscendo da una crisi sua propria. Ha trovato una salvifica stampella in alcuni mercati emergenti e nel noto accordo per l'acquisizione di Chrysler, che lo porterà inevitabilmente a spostare l'asse oltre oceano.
In Europa, manifestano difficoltà anche gruppi che provengono da uno stato di salute migliore di quello italiano (vedi PSA, Ford, GM/Opel). La causa è l'eccesso di produttività del sistema auto continentale, rispetto ad una contrazione delle vendite che probabilmente durerà per
molti anni ancora.
In questa situazione, è inevitabile che qualche produttore dovrà abbandonare il mercato o ridimensionare la propria presenza ed i candidati non possono essere che coloro dalle "spalle meno larghe". Si è disquisito spesso su questo forum circa l'opportunità o meno di effettuare investimenti in un periodo di crisi. E' chiaro che, avendo poche risorse disponibili, sei costretto a non commettere errori ed è altrettanto chiaro che i gruppi dalla solida situazione patrimoniale, possono sfruttare vieppiù la propria posizione dominante facendo leva sull'invariata possibilità di investire, anche senza attendere un grosso ritorno economico. Facendo un esempio, VAG può permettersi di mettere in produzione qualche modello di scarso successo come la Scirocco, a cui si è accennato sopra, ma avrà comunque occupato tutti i segmenti possibili. Il ricavo del singolo modello non sarà degno di nota, ma si compenserà con quello dei modelli di maggior successo e soprattutto in questo modo si erodono quote di mercato ai competitor già in difficoltà. Insomma, il pesce grosso si mangia il pesce piccolo.
Per questi motivi, non vedo un futuro roseo per le "cenerentole" del settore.
Detto questo e tornando in topic, i pochi modelli rimasti in gamma li devi sostenere ed almeno i soldi per effettuare un restyling degno del termine li devi trovare.

Concordo su tutto. Però... c'é un però... che é bene non scordare.

Vero che da una parte Vag é un Golia finanziariamente fuori portata, che non solo si può permettere di fare una Sciroppo o un Maggiolino, ma pure di RI-farle una volta che abbiano ampiamente dimostrato di vendere poco.

Vero che c'é anche la crisi europea.

Peró qualcuno dovrebbe forse cominciare anche a ripensarsi in chiave mondiale, essendo diventato multicontinentale oltre che multinazionale.

Attenzione: non in chiave *globale*, ( perché quello é uno schema da generalisti che propongono la Giulietta di quà, la Dart di là e la Viaggio ancora più in là ) , ma in chiave mondiale. Che sembra di dire la stessa cosa, ma é diverso, quasi l'opposto. É quello che fa bmw, che concepisce una sola serie 3, inconfondibilmente TEDESCA, e poi la costruisce e vende uguale nei 5 continenti, *imponendo* proprio la sua "tedeschitudine" a tutto il mondo, riuscendo a venderla addirittura come affascinante. Territorio su cui ci sta riprovando persino jaguar, ma lo fa anche Land Rover.

Se pensi da costruttore premium ALFA, non fai una worldcar, che poi devi adattare e modificare per i gusti di ogni singolo mercato, ma fai una sola auto di sangue sfacciatamente italiano fin nell'ultima vite, e poi devono essere i clienti a fare la fila per averla, pure in tailandia, proprio perché é italiana, e quindi esotica.

Ma ci vuole un salto di qualità nella visione. Altrimenti il marchio Alfa non serve a nulla.

Il problema é che questo salto qualitativo non manca in casa Fiat: credo lo sappiano meglio di me. Solo che lo stanno applicando a Maserati invece che ad Alfa. É Maserati la nuova Alfa, per quello ipotizzo una Giulia Maserati, prima che Alfa, se non addirittura da sola.
L'iperattività di Maserati induce a qualche pensiero...
Va detto che il tridente ha mantenuto un'immagine più esclusiva rispetto ad Alfa, per cui è possibile incasellare le nuove vetture nella lussuosa nicchia cui appartengono senza eccessivi problemi. Le nicchie funzionano ancora bene, basti pensare all'ottima accoglienza riservata alla quattroporte.
L'Alfa la propria vocazione l'ha persa per strada e recuperarla è difficile, a meno di una repentina inversione di tendenza nella sua gestione (che all'orizzonte non appare), con conseguente iniezione di forti investimenti che, per le ragioni che ho esposto sopra, rappresentano un rischio.
Credo che Fiat/Chrysler stia già pensando in chiave multinazionale, ma non sono affatto sicuro che intenda puntare su Alfa e tantomeno su Lancia.
Questo è ciò che appare oggi agli occhi di un osservatore. Una gamma ridotta ai minimi termini e che non viene nemmeno degnata di un opportuno restyling.
Se invece ci sono dei seri piani di rilancio, allora sono davvero bravi a non far trapelare nulla all'esterno, ma dovrebbero anche mostrare che c'è un po' di carne sul fuoco.
 
quadrif ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
quadrif ha scritto:
Sono d'accordo con le tue considerazioni. Ne aggiungo alcune altre:
La crisi del mercato europeo è giunta nel momento in cui il gruppo Fiat stava uscendo da una crisi sua propria. Ha trovato una salvifica stampella in alcuni mercati emergenti e nel noto accordo per l'acquisizione di Chrysler, che lo porterà inevitabilmente a spostare l'asse oltre oceano.
In Europa, manifestano difficoltà anche gruppi che provengono da uno stato di salute migliore di quello italiano (vedi PSA, Ford, GM/Opel). La causa è l'eccesso di produttività del sistema auto continentale, rispetto ad una contrazione delle vendite che probabilmente durerà per
molti anni ancora.
In questa situazione, è inevitabile che qualche produttore dovrà abbandonare il mercato o ridimensionare la propria presenza ed i candidati non possono essere che coloro dalle "spalle meno larghe". Si è disquisito spesso su questo forum circa l'opportunità o meno di effettuare investimenti in un periodo di crisi. E' chiaro che, avendo poche risorse disponibili, sei costretto a non commettere errori ed è altrettanto chiaro che i gruppi dalla solida situazione patrimoniale, possono sfruttare vieppiù la propria posizione dominante facendo leva sull'invariata possibilità di investire, anche senza attendere un grosso ritorno economico. Facendo un esempio, VAG può permettersi di mettere in produzione qualche modello di scarso successo come la Scirocco, a cui si è accennato sopra, ma avrà comunque occupato tutti i segmenti possibili. Il ricavo del singolo modello non sarà degno di nota, ma si compenserà con quello dei modelli di maggior successo e soprattutto in questo modo si erodono quote di mercato ai competitor già in difficoltà. Insomma, il pesce grosso si mangia il pesce piccolo.
Per questi motivi, non vedo un futuro roseo per le "cenerentole" del settore.
Detto questo e tornando in topic, i pochi modelli rimasti in gamma li devi sostenere ed almeno i soldi per effettuare un restyling degno del termine li devi trovare.

Concordo su tutto. Però... c'é un però... che é bene non scordare.

Vero che da una parte Vag é un Golia finanziariamente fuori portata, che non solo si può permettere di fare una Sciroppo o un Maggiolino, ma pure di RI-farle una volta che abbiano ampiamente dimostrato di vendere poco.

Vero che c'é anche la crisi europea.

Peró qualcuno dovrebbe forse cominciare anche a ripensarsi in chiave mondiale, essendo diventato multicontinentale oltre che multinazionale.

Attenzione: non in chiave *globale*, ( perché quello é uno schema da generalisti che propongono la Giulietta di quà, la Dart di là e la Viaggio ancora più in là ) , ma in chiave mondiale. Che sembra di dire la stessa cosa, ma é diverso, quasi l'opposto. É quello che fa bmw, che concepisce una sola serie 3, inconfondibilmente TEDESCA, e poi la costruisce e vende uguale nei 5 continenti, *imponendo* proprio la sua "tedeschitudine" a tutto il mondo, riuscendo a venderla addirittura come affascinante. Territorio su cui ci sta riprovando persino jaguar, ma lo fa anche Land Rover.

Se pensi da costruttore premium ALFA, non fai una worldcar, che poi devi adattare e modificare per i gusti di ogni singolo mercato, ma fai una sola auto di sangue sfacciatamente italiano fin nell'ultima vite, e poi devono essere i clienti a fare la fila per averla, pure in tailandia, proprio perché é italiana, e quindi esotica.

Ma ci vuole un salto di qualità nella visione. Altrimenti il marchio Alfa non serve a nulla.

Il problema é che questo salto qualitativo non manca in casa Fiat: credo lo sappiano meglio di me. Solo che lo stanno applicando a Maserati invece che ad Alfa. É Maserati la nuova Alfa, per quello ipotizzo una Giulia Maserati, prima che Alfa, se non addirittura da sola.
L'iperattività di Maserati induce a qualche pensiero...
Va detto che il tridente ha mantenuto un'immagine più esclusiva rispetto ad Alfa, per cui è possibile incasellare le nuove vetture nella lussuosa nicchia cui appartengono senza eccessivi problemi. Le nicchie funzionano ancora bene, basti pensare all'ottima accoglienza riservata alla quattroporte.
L'Alfa la propria vocazione l'ha persa per strada e recuperarla è difficile, a meno di una repentina inversione di tendenza nella sua gestione (che all'orizzonte non appare), con conseguente iniezione di forti investimenti che, per le ragioni che ho esposto sopra, rappresentano un rischio.
Credo che Fiat/Chrysler stia già pensando in chiave multinazionale, ma non sono affatto sicuro che intenda puntare su Alfa e tantomeno su Lancia.
Questo è ciò che appare oggi agli occhi di un osservatore. Una gamma ridotta ai minimi termini e che non viene nemmeno degnata di un opportuno restyling.
Se invece ci sono dei seri piani di rilancio, allora sono davvero bravi a non far trapelare nulla all'esterno, ma dovrebbero anche mostrare che c'è un po' di carne sul fuoco.

Tutto giusto. Ma per pensare in chiave multinazionale, su quali Marchi puntare?
Chrysler: conosciuto sopratutto negli USA, dove tra l'altro è una sorta di generalista; idem Dodge, considerato una variante più sportiveggiante; l'unica davvero universale è la Jeep, ma sappiamo non basta. Solo Fiat? Solo Maserati? Ci si rende conto che non è semplice metter insieme culture automobilistiche così diverse: dall'Europa al Nord America ai Paesi Emergenti. Nel giusto mix e incasellamento dei vari Marchi sta la chiave di volta.......
 
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