E' vero ma devi considerare che un decennio fa FCA, o meglio i marchi dei due gruppi ad essa preesistenti, perdeva tanto con tutti i modelli sia quelli Chrysler che quelli Fiat e vendeva anche poco, dunque perdeva in un colpo solo utili e quote di mercato mentre al contempo aumentava il suo debito. Oggi vende tanto pur guadagnando meno dei gruppi rivali, ma il minor margine per prodotto fa aumentare le quote di mercato prima al lumicino e questo giova ai modelli successivi: la precedente 200C si è spesa per la nuova, così come parzialmente la Liberty si è spesa per la Cherokee. Potranno sembrare cosette da poco ma non lo sono, sono invece risultati e presupposti importanti.
Oggi i debiti diminuiscono, le quote di mercato crescono, nessun asset produce più in perdita macinando utili magari pochi ma ne fa, l'indebitamento diminuisce, la liquidità è stabile e gli investimenti sono coperti. La coperta è corta ma copre (seppur a stento) tutto!!! Insomma in poco meno di 12 anni si è fatto di un cadavere torinese un gruppo mondiale da quasi 5 milioni di auto e 1,2-1,5 miliardi di euro netti l'anno. Ciò sfruttando secondo me diciamo un 60% delle potenzialità del Gruppo, con una parte dei (pochi) modelli sul mercato non ancora a regime, altri in uscita a brevissimo come Tipo, Toro e le nuove Maserati, si spera la nuove Alfa Romeo e poi tutti i modelli che andranno a sostituire gli attuali best sellers a cominciare dalla Wrangler in Usa, ecc. ecc. Insomma sono ancora tanti i modelli che mancano all'appello e che possono determinare crescita e utili.
Ecco perchè io dico attenti con le valutazioni perchè si finisce, come tanti qui, a rimanere in attesa di disastri o di tracolli che non arrivano mai. FCA dopo aver messo a posto il NAFTA con quasi 6 anni di crescita continua tutti i mesi, sta provando a ripetere l'operazione in Europa dove è da quasi un anno e mezzo che cresce tutti i mesi.
Ovviamente, essendo partiti non da zero ma da sottozero e dovendo competere con gruppi da sempre in utile, quelli di FCA nonostante abbiano raddrizzato una situazione che anni fa sembrava impossibile, talvolta fanno fatica a far fronte a degli imprevisti, come quello dei richiami Usa che gli costerà un miliardino o poco più. Una cifra che avrebbe fatto il solletico a VW ante Dieselgate ma che nei bilanci FCA, dove le risorse sono molto molto esigue considerando le dimensioni del gruppo e tutto è calcolato al centesimo, pesa eccome se pesa.
Ma tutto ciò secondo me non impedirà a FCA di andare dritta per la sua strada. Potrà comportare un ritardo per le nuove Alfa o per le prossime Jeep ma non credo ci saranno altre conseguenze. Hanno affrontato casini ben più grandi di questo. Gli auguro di farcela.