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Alfa Romeo 33: 30 anni!

pilota54

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Quest'anno si celebra il trentennale dell'Alfa Romeo 33, nata appunto nel 1983. Io ne ho avuta una, 1.300 (che poi era 1.350), acquistata nel 1987. La vendetti dopo 10 anni e circa 125.000 km, nel 1997, quando acquistai una 155 2.5 V6.
E' stata la vettura che in assoluto ho tenuto di più.
 
pilota54 ha scritto:
Quest'anno si celebra il trentennale dell'Alfa Romeo 33, nata appunto nel 1983. Io ne ho avuta una, 1.300 (che poi era 1.350), acquistata nel 1987. La vendetti dopo 10 anni e circa 125.000 km, nel 1997, quando acquistai una 155 2.5 V6.
E' stata la vettura che in assoluto ho tenuto di più.

La 33 è stata una gran bella macchina, è stata una vera Alfa in un periodo in cui la TA in Alfa era oltraggioso solo nominarla. All'inizio mostrò alcune debolezze nella parte elettronica, d'altronde fu tra le prime auto a montare il check-control ed il computer di bordo (entrambi di serie sulla 1.5 Quadrifoglio Oro che nella prima serie aveva 85 CV) mentre i vetri elettrici erano di serie anche sulla 1.3 da 79 CV.
Quella che hai avuto tu era già la "seconda serie", rispetto alla prima cambiava la gamma, la 1.3 fu offerta in due versioni, base con motore da 79 CV ed allestimento semplificato (niente vetri elettrici né chiusura centralizzata) ed S con motore da 86 CV ed allestimento identico alla precedente 1.3, la 1.5 acquistò 10 CV arrivando a 95 ma perse molti degli accessori che aveva quando si chiamava Quadrifoglio Oro, specialmente il volante in legno, il computer di bordo ed i tergifari.
La plancia era inoltre molto diversa, più elegante ma meno "tecnologica", non c'era più la strumentazione solidale col volante.
A mio parere quella che hai avuto tu è stata la serie migliore della 33, ancora con la vecchia carrozzeria ma senza i difetti di gioventù della prima serie.
La terza serie (dal 1990 in poi) non mi ha mai convinto molto come linea, la trovavo sgraziata ed inutilmente "giapponesizzata" sia nel frontale che nella coda.

Saluti
 
Esatto, la serie cui apparteneva la mia non aveva più gli alzacristalli elettrici e il computer di bordo nella versione base (solo a richiesta). Io avevo ordinato una "Silver" che aveva il tetto apribile, ma purtroppo mi consegnarono una "base" perchè la serie Silver era esaurita. Era davvero nuda e cruda, ma era la prima Alfa che compravo nuova, poi anche l'unica, e mi sembrava di toccare il cielo con un dito. Feci quasi subito un clamoroso Catania-Modena in unica tappa (ero stato trasferito per 7 mesi a Modena per lavoro, guarda che fortuna proprio a Modena...........) e mi divertivo a passare le Bmw nei curvoni autostradali...................

L'affidabilità di quella macchina fu proverbiale. In 10 anni e 125.000 km solo ordinaria amministazione, e niente ruggine. La vendetti a un maturo signore che sognava da tempo un'Alfa.
 
pilota54 ha scritto:
Esatto, la serie cui apparteneva la mia non aveva più gli alzacristalli elettrici e il computer di bordo nella versione base (solo a richiesta). Io avevo ordinato una "Silver" che aveva il tetto apribile, ma per errore mi consegnarono la base e la serie Silver era esaurita. Era davvero nuda e cruda, ma era la prima Alfa che compravo nuova, poi anche l'unica, e mi sembrava di toccare il cielo con un dito. Feci quasi subito un clamoroso Catania-Modena in unica tappa (ero stato trasferito per 7 mesi a Modena per lavoro, guarda che fortuna proprio a Modena...........) e mi divertivo a passare le Bmw nei curvoni autostradali...................

L'affidabilità di quella macchina fu proverbiale. In 10 anni e 125.000 km solo ordinaria amministazione, e niente ruggine. La vendetti a un maturo signore che sognava da tempo un'Alfa.

Ricordo bene la Silver, era una serie speciale basata sulla 1.3 base da 79 CV che offriva in più i vetri elettrici anteriori, la vernice metallizzata (grigio chiaro con filetti adesivi di colre azzurro sulle fiancate) ed il tettuccio in vetro apribile a compasso (marca Webasto).
La misero in commercio perchè la 1.3 base non la voleva nessuno in quanto troppo spoglia mentre alla 1.3 S da 86 CV (ed equipaggiamento più completo) venivano rimproverati, e non a torto, i consumi più elevati. In poche parole cercarono di correre ai ripari riproponendo la vecchia 1.3 base sotto forma di serie speciale con in più il tettuccio e il metallizzato.
La tua, in quanto base e quindi priva di elettronica, era certamente la versione più affidabile, anche il motore da 79 CV era ottimo, bello vispo (ma non molto elastico), ottima sonorità in accelerazione e consumi non troppo elevati almeno fuori città.

Saluti
 
È stata la mia prima vera auto ! Dopo un periodo d'apprendistato con una 126 supplicai mio padrea prendere una 33 come auto di famiglia. La prendemmo usata,era una 1.3 vl del 91, ultima serie del classico verde scuro metallizzato .aveva addirittura il servosterzo , un vero lusso!!finalmente guidavo una versione in piccolo del mio mito la 75! Non era perfetta , il contakm dopo 3 riparazioni lo lasciammo rotto, mi regolavo col contagiri , i freni non erano potentissimi, ma il rombo di quei 2doppiocorpo quando erano ben sincronizzati non aveva eguali ...misi anche uno stombazzante scarico csc ...la mia ragazza mi rimproverava perché da casa mi sentiva arrivare da lontano!!! Insomma come primo amore ho tanti ricordi della mia 33..i primi viaggi, le passeggiate in dolce compagnia ,le sfide alle auto ben più potenti...quante soddisfazioni!!...ovviamente non potevano mancare i primi incidenti ,qualche faro cambiato!!ha resistito anche all' impianto a gpl quando misero i blocchi alle non cat ...ricordo la tristezza nel momento in cui l'ho venduta . Ancora oggi anche se guido da anni una fantastica gt v6 , spesso rimpiango la mia33...il suo rombo, quel senso di velocità nel tirare i giri del suo boxer. Auguri 33
 
rob33 ha scritto:
È stata la mia prima vera auto ! Dopo un periodo d'apprendistato con una 126 supplicai mio padrea prendere una 33 come auto di famiglia. La prendemmo usata,era una 1.3 vl del 91, ultima serie del classico verde scuro metallizzato .aveva addirittura il servosterzo , un vero lusso!!finalmente guidavo una versione in piccolo del mio mito la 75! Non era perfetta , il contakm dopo 3 riparazioni lo lasciammo rotto, mi regolavo col contagiri , i freni non erano potentissimi, ma il rombo di quei 2doppiocorpo quando erano ben sincronizzati non aveva eguali ...misi anche uno stombazzante scarico csc ...la mia ragazza mi rimproverava perché da casa mi sentiva arrivare da lontano!!! Insomma come primo amore ho tanti ricordi della mia 33..i primi viaggi, le passeggiate in dolce compagnia ,le sfide alle auto ben più potenti...quante soddisfazioni!!...ovviamente non potevano mancare i primi incidenti ,qualche faro cambiato!!ha resistito anche all' impianto a gpl quando misero i blocchi alle non cat ...ricordo la tristezza nel momento in cui l'ho venduta . Ancora oggi anche se guido da anni una fantastica gt v6 , spesso rimpiango la mia33...il suo rombo, quel senso di velocità nel tirare i giri del suo boxer. Auguri 33

La 1.3 VL era la versione top, aveva lo stesso allestimento della 1.5 TI dalla quale si distingueva solo per i rivestimenti dei sedili (in tessuto quadrettato sulla 1.3 VL ed in velluto azzurro sulla 1.5); come optionals aveva solo i cerchi in lega, la vernice metallizzata ed il climatizzatore manuale (Diavia).
Nelle prime non cat (come era la tua, essendo del '91) aveva 95 CV, una bella potenza per un 1350, difatti beveva senza moderazione. Col passaggio al cat e quindi all'iniezione elettronica, perse 5 CV e gran parte del suo caratteristico rombo.
Il problema alla strumentazione (Veglia Borletti) era comunissimo su tutte le serie della 33, io sono salito su moltissimi esemplari e ne ricordo davvero pochi con la strumentazione perfettamente funzionante, la maggior parte aveva il contagiri guasto, molte anche il termometro acqua e l'indicatore della benzina (spia della riserva accesa anche col pieno a tappo), il tachmetro era più raro ma ho visto anche quello......

Saluti
 
pilota54 ha scritto:
Esatto, la serie cui apparteneva la mia non aveva più gli alzacristalli elettrici e il computer di bordo nella versione base (solo a richiesta). Io avevo ordinato una "Silver" che aveva il tetto apribile, ma per errore mi consegnarono la base e la serie Silver era esaurita. Era davvero nuda e cruda, ma era la prima Alfa che compravo nuova, poi anche l'unica, e mi sembrava di toccare il cielo con un dito. Feci quasi subito un clamoroso Catania-Modena in unica tappa (ero stato trasferito per 7 mesi a Modena per lavoro, guarda che fortuna proprio a Modena...........) e mi divertivo a passare le Bmw nei curvoni autostradali...................

L'affidabilità di quella macchina fu proverbiale. In 10 anni e 125.000 km solo ordinaria amministazione, e niente ruggine. La vendetti a un maturo signore che sognava da tempo un'Alfa.
:shock: grigia chiara?
 
Era un grigio perla metallizzato particolare, che appariva vagamente bronzato, appunto lo stesso colore della "Silver".

Naturalmente essendo stato trasferito temporaneamente a Modena ne approfittai, oltre che per vedere da fuori la sede Ferrari e Fiorano (il museo ancora non c'era, ma lo visitai nel 2009), anche per andare e girare in pista, a Varano e a Monza!
Nonostante la poca potenza la macchina era divertente, anche per il sound e l'ottima tenuta di strada.
Ovviamente il mozzo anteriore sinistro a Monza dopo due "puntate" nel mitico circuito si consumò in misura notevole e lo dovetti cambiare...............
 
Se la memoria non mi inganna, la 33 1.3 da 90 CV era la più veloce milletrè presente sul mercato in quegli anni, raggiungendo una velocità (dichiarata) di 180 km/h, un valore eccezionale per quella cilindrata dato che le concorrenti per raggiungere quella velocità ricorrevano a cilindrate superiori.
 
francescoalt ha scritto:
Se la memoria non mi inganna, la 33 1.3 da 90 CV era la più veloce milletrè presente sul mercato in quegli anni, raggiungendo una velocità (dichiarata) di 180 km/h, un valore eccezionale per quella cilindrata dato che le concorrenti per raggiungere quella velocità ricorrevano a cilindrate superiori.

Non ti inganna, e nelle misurazioni ricordo che raggiunse i 177 effettivi. I 180 all'ora a fine anni '80 / primi anni '90 erano una velocità da 1600 e nemmeno troppo tranquilla, per intenderci erano la velocità massima della Lancia Prisma 1.6 i.e. (108 CV) ed anche della stessa Alfa 75 1.6 (109 CV) che certo non erano considerate lente nel loro segmento. Le altre 1300 all'epoca stavano sui 160-165.
C'è da dire che in effetti era la potenza ad essere fuori misura, nel senso che i 90 CV erano più da 1600 che da 1300, la potenza media di un 1300 era sui 75/80 CV. Altri tempi, oggi se non hai 100 CV su una 500 non sei nessuno.

Saluti
 
fabiologgia ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Quest'anno si celebra il trentennale dell'Alfa Romeo 33, nata appunto nel 1983. Io ne ho avuta una, 1.300 (che poi era 1.350), acquistata nel 1987. La vendetti dopo 10 anni e circa 125.000 km, nel 1997, quando acquistai una 155 2.5 V6.
E' stata la vettura che in assoluto ho tenuto di più.

La 33 è stata una gran bella macchina, è stata una vera Alfa in un periodo in cui la TA in Alfa era oltraggioso solo nominarla. All'inizio mostrò alcune debolezze nella parte elettronica, d'altronde fu tra le prime auto a montare il check-control ed il computer di bordo (entrambi di serie sulla 1.5 Quadrifoglio Oro che nella prima serie aveva 85 CV) mentre i vetri elettrici erano di serie anche sulla 1.3 da 79 CV.
Quella che hai avuto tu era già la "seconda serie", rispetto alla prima cambiava la gamma, la 1.3 fu offerta in due versioni, base con motore da 79 CV ed allestimento semplificato (niente vetri elettrici né chiusura centralizzata) ed S con motore da 86 CV ed allestimento identico alla precedente 1.3, la 1.5 acquistò 10 CV arrivando a 95 ma perse molti degli accessori che aveva quando si chiamava Quadrifoglio Oro, specialmente il volante in legno, il computer di bordo ed i tergifari.
La plancia era inoltre molto diversa, più elegante ma meno "tecnologica", non c'era più la strumentazione solidale col volante.
A mio parere quella che hai avuto tu è stata la serie migliore della 33, ancora con la vecchia carrozzeria ma senza i difetti di gioventù della prima serie.
La terza serie (dal 1990 in poi) non mi ha mai convinto molto come linea, la trovavo sgraziata ed inutilmente "giapponesizzata" sia nel frontale che nella coda.

Saluti

L' affermazione "La 33 è stata una gran bella macchina, è stata una vera Alfa in un periodo in cui la TA in Alfa era oltraggioso solo nominarla" è una caxxata. In realtà, Fiat sì o Fiat no, i tecnici dell'Alfa già pensavano di passare alla TA con motore trasversale. Per i motori più potenti avrebbero adottato la TI.
 
gf27 ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Quest'anno si celebra il trentennale dell'Alfa Romeo 33, nata appunto nel 1983. Io ne ho avuta una, 1.300 (che poi era 1.350), acquistata nel 1987. La vendetti dopo 10 anni e circa 125.000 km, nel 1997, quando acquistai una 155 2.5 V6.
E' stata la vettura che in assoluto ho tenuto di più.

La 33 è stata una gran bella macchina, è stata una vera Alfa in un periodo in cui la TA in Alfa era oltraggioso solo nominarla. All'inizio mostrò alcune debolezze nella parte elettronica, d'altronde fu tra le prime auto a montare il check-control ed il computer di bordo (entrambi di serie sulla 1.5 Quadrifoglio Oro che nella prima serie aveva 85 CV) mentre i vetri elettrici erano di serie anche sulla 1.3 da 79 CV.
Quella che hai avuto tu era già la "seconda serie", rispetto alla prima cambiava la gamma, la 1.3 fu offerta in due versioni, base con motore da 79 CV ed allestimento semplificato (niente vetri elettrici né chiusura centralizzata) ed S con motore da 86 CV ed allestimento identico alla precedente 1.3, la 1.5 acquistò 10 CV arrivando a 95 ma perse molti degli accessori che aveva quando si chiamava Quadrifoglio Oro, specialmente il volante in legno, il computer di bordo ed i tergifari.
La plancia era inoltre molto diversa, più elegante ma meno "tecnologica", non c'era più la strumentazione solidale col volante.
A mio parere quella che hai avuto tu è stata la serie migliore della 33, ancora con la vecchia carrozzeria ma senza i difetti di gioventù della prima serie.
La terza serie (dal 1990 in poi) non mi ha mai convinto molto come linea, la trovavo sgraziata ed inutilmente "giapponesizzata" sia nel frontale che nella coda.

Saluti

L' affermazione "La 33 è stata una gran bella macchina, è stata una vera Alfa in un periodo in cui la TA in Alfa era oltraggioso solo nominarla" è una cazzata. In realtà, Fiat sì o Fiat no, i tecnici dell'Alfa già pensavano di passare alla TA con motore trasversale. Per i motori più potenti avrebbero adottato la TI.

Per cominciare ti invito molto gentilmente a moderare i termini prima di tutto perchè quelli scurrili sono vietati dal regolamento e secondariamente, ma non meno importante, perchè non mi pare che tu sia chissà quanto in confidenza con me o con altri, oltretutto certe tue uscite decisamente ed oggettivamente infelici (http://forum.quattroruote.it/posts/list/77468.page#1463992) già ti pongono sotto una luce molto chiara. Ad ogni modo di questo si occuperanno i Moderatori.

Per venire alla frase che tu contesti, mi fai il piacere di portare le prove di quanto asserisci ossia che nel 1983 all'Alfa pensavano già di passare alla TA? Credo ti sarà molto difficile trovarle visto che il periodo Fiat era ancora nel futuro lontano (mancavano ancora 3 anni) e che la TA nei segmenti superiori arriverà "obtorto collo" solo 5 anni dopo con la 164 e 9 anni dopo con la 155. La 75, nata 2 anni dopo la 33 ed un anno prima dell'inizio dell'era Fiat, ostentava orgogliosamente il suo classico schema a TP.
Una delle due: o stai confondendo il periodo storico (ripeto la 33 è del 1983, il progetto, di derivazione Alfasud è evidentemente precedente), oppure hai parlato solo per dar aria alla bocca. A te sciogliere il dubbio.

Saluti
 
gf27 ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Quest'anno si celebra il trentennale dell'Alfa Romeo 33, nata appunto nel 1983. Io ne ho avuta una, 1.300 (che poi era 1.350), acquistata nel 1987. La vendetti dopo 10 anni e circa 125.000 km, nel 1997, quando acquistai una 155 2.5 V6.
E' stata la vettura che in assoluto ho tenuto di più.

La 33 è stata una gran bella macchina, è stata una vera Alfa in un periodo in cui la TA in Alfa era oltraggioso solo nominarla. All'inizio mostrò alcune debolezze nella parte elettronica, d'altronde fu tra le prime auto a montare il check-control ed il computer di bordo (entrambi di serie sulla 1.5 Quadrifoglio Oro che nella prima serie aveva 85 CV) mentre i vetri elettrici erano di serie anche sulla 1.3 da 79 CV.
Quella che hai avuto tu era già la "seconda serie", rispetto alla prima cambiava la gamma, la 1.3 fu offerta in due versioni, base con motore da 79 CV ed allestimento semplificato (niente vetri elettrici né chiusura centralizzata) ed S con motore da 86 CV ed allestimento identico alla precedente 1.3, la 1.5 acquistò 10 CV arrivando a 95 ma perse molti degli accessori che aveva quando si chiamava Quadrifoglio Oro, specialmente il volante in legno, il computer di bordo ed i tergifari.
La plancia era inoltre molto diversa, più elegante ma meno "tecnologica", non c'era più la strumentazione solidale col volante.
A mio parere quella che hai avuto tu è stata la serie migliore della 33, ancora con la vecchia carrozzeria ma senza i difetti di gioventù della prima serie.
La terza serie (dal 1990 in poi) non mi ha mai convinto molto come linea, la trovavo sgraziata ed inutilmente "giapponesizzata" sia nel frontale che nella coda.

Saluti

L' affermazione "La 33 è stata una gran bella macchina, è stata una vera Alfa in un periodo in cui la TA in Alfa era oltraggioso solo nominarla" è una cazzata. In realtà, Fiat sì o Fiat no, i tecnici dell'Alfa già pensavano di passare alla TA con motore trasversale. Per i motori più potenti avrebbero adottato la TI.

Potresti sviluppare il concetto, che interessa pure me? :D
 
BelliCapelli3 ha scritto:
gf27 ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Quest'anno si celebra il trentennale dell'Alfa Romeo 33, nata appunto nel 1983. Io ne ho avuta una, 1.300 (che poi era 1.350), acquistata nel 1987. La vendetti dopo 10 anni e circa 125.000 km, nel 1997, quando acquistai una 155 2.5 V6.
E' stata la vettura che in assoluto ho tenuto di più.

La 33 è stata una gran bella macchina, è stata una vera Alfa in un periodo in cui la TA in Alfa era oltraggioso solo nominarla. All'inizio mostrò alcune debolezze nella parte elettronica, d'altronde fu tra le prime auto a montare il check-control ed il computer di bordo (entrambi di serie sulla 1.5 Quadrifoglio Oro che nella prima serie aveva 85 CV) mentre i vetri elettrici erano di serie anche sulla 1.3 da 79 CV.
Quella che hai avuto tu era già la "seconda serie", rispetto alla prima cambiava la gamma, la 1.3 fu offerta in due versioni, base con motore da 79 CV ed allestimento semplificato (niente vetri elettrici né chiusura centralizzata) ed S con motore da 86 CV ed allestimento identico alla precedente 1.3, la 1.5 acquistò 10 CV arrivando a 95 ma perse molti degli accessori che aveva quando si chiamava Quadrifoglio Oro, specialmente il volante in legno, il computer di bordo ed i tergifari.
La plancia era inoltre molto diversa, più elegante ma meno "tecnologica", non c'era più la strumentazione solidale col volante.
A mio parere quella che hai avuto tu è stata la serie migliore della 33, ancora con la vecchia carrozzeria ma senza i difetti di gioventù della prima serie.
La terza serie (dal 1990 in poi) non mi ha mai convinto molto come linea, la trovavo sgraziata ed inutilmente "giapponesizzata" sia nel frontale che nella coda.

Saluti

L' affermazione "La 33 è stata una gran bella macchina, è stata una vera Alfa in un periodo in cui la TA in Alfa era oltraggioso solo nominarla" è una cazzata. In realtà, Fiat sì o Fiat no, i tecnici dell'Alfa già pensavano di passare alla TA con motore trasversale. Per i motori più potenti avrebbero adottato la TI.

Potresti sviluppare il concetto, che interessa pure me? :D

I primi esperimenti sulla TA risalgono agli anni '60 con la Tipo 103, macchina pronta mai andata in produzione per le pressioni della Fiat che ne impedirono la commercializzazione. Era una macchina che anticipava i tempi..
Sul libro di Domenico Chirico, ingegnere Alfa di Arese, troverai tutto il resto....

Anche il fatto di portare il cambio sul posteriore per migliorare la distribuzione dei pesi è tutta una palla: in realtà fu spostato per aumentare l'accessibilita ai posti posteriori e lo spazio nella zona pedaliera....
 
gf27 ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Quest'anno si celebra il trentennale dell'Alfa Romeo 33, nata appunto nel 1983. Io ne ho avuta una, 1.300 (che poi era 1.350), acquistata nel 1987. La vendetti dopo 10 anni e circa 125.000 km, nel 1997, quando acquistai una 155 2.5 V6.
E' stata la vettura che in assoluto ho tenuto di più.

La 33 è stata una gran bella macchina, è stata una vera Alfa in un periodo in cui la TA in Alfa era oltraggioso solo nominarla. All'inizio mostrò alcune debolezze nella parte elettronica, d'altronde fu tra le prime auto a montare il check-control ed il computer di bordo (entrambi di serie sulla 1.5 Quadrifoglio Oro che nella prima serie aveva 85 CV) mentre i vetri elettrici erano di serie anche sulla 1.3 da 79 CV.
Quella che hai avuto tu era già la "seconda serie", rispetto alla prima cambiava la gamma, la 1.3 fu offerta in due versioni, base con motore da 79 CV ed allestimento semplificato (niente vetri elettrici né chiusura centralizzata) ed S con motore da 86 CV ed allestimento identico alla precedente 1.3, la 1.5 acquistò 10 CV arrivando a 95 ma perse molti degli accessori che aveva quando si chiamava Quadrifoglio Oro, specialmente il volante in legno, il computer di bordo ed i tergifari.
La plancia era inoltre molto diversa, più elegante ma meno "tecnologica", non c'era più la strumentazione solidale col volante.
A mio parere quella che hai avuto tu è stata la serie migliore della 33, ancora con la vecchia carrozzeria ma senza i difetti di gioventù della prima serie.
La terza serie (dal 1990 in poi) non mi ha mai convinto molto come linea, la trovavo sgraziata ed inutilmente "giapponesizzata" sia nel frontale che nella coda.

Saluti

L' affermazione "La 33 è stata una gran bella macchina, è stata una vera Alfa in un periodo in cui la TA in Alfa era oltraggioso solo nominarla" è una cazzata. In realtà, Fiat sì o Fiat no, i tecnici dell'Alfa già pensavano di passare alla TA con motore trasversale. Per i motori più potenti avrebbero adottato la TI.

MOD:
Tali toni e tali espressioni non possono essere accettati. Se si ha una idea diversa la si espone CIVILMENTE argomentando le proprie ragioni.
Valga questo come richiamo ufficiale. Nel caso tu continuassi con questi atteggiamenti la Moderazione prenderà gli opportuni provvedimenti.
 
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