<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Alfa Romeo è fatta per essere Global? | Page 8 | Il Forum di Quattroruote

Alfa Romeo è fatta per essere Global?

PierUgoMaria1 ha scritto:
A me pare di vedere che il concetto di prodotto "globale" sia facilmente equivocato ( in parte volutamente ) con "prodotto che ha successo in tutto il mondo", ma sono due concetti molto diversi.

Un completo Armani esprime la quintessenza della supremazia del Made in Italy nel campo sartoriale. Non é certo studiato per assecondare il gusto estetico di un tedesco, di un americano o di un azero.

Dopodiché il tedesco, l'americano e l'azero, invece che offendersi, se devono vestirsi come si deve, buttano nella pattumiera la camicia a maniche corte, i Birkenstock coi calzini ed il turbante, e spendono 1000 euro per il loro abito armani. Perché l'abito armani, italianissimo, é riuscito a farsi portatore di una specificità culturale, che é serenamente giudicata superiore a quelle dei milioni di clienti: l'azero se ne frega di comprare azero: vuole vestirsi Armani Made in Italy, perché lo giudica distintivo, esotico, ricercato.

Gen Lee ( perdona, con il dovuto rispetto ) ha parlato della Jeep come prodotto globale per eccellenza. Secondo me invece ricade in pieno nello schema Armani: fino a pochi mesi fa Jeep era la quintessenza del made in Usa: cassoni ignoranti e spartani che rimanevano orgogliosamente fuoristrada alla faccia dei suvvetti crossover imperanti. Rappresentavano l'american way of live, ed in tutto il mondo li compravano proprio perché grondavano americanità. Non globalità.

In entrambi i casi parliamo quindi di prodotti squisitamente ed orgogliosamente "local", autoctoni, che sono stati apprezzati in tutto il mondo *dopo* essere assurti al mito in patria. Sono per così dire "global" solo nelle vendite, a posteriori, non nelle intenzioni immediate.

Tutt'altro paio di maniche é concepire un prodotto disegnato per piacere un po' a tutti e non dispiacere a nessuno in tutto il mondo. Un'operazione che dovrà giocoforza annacquare ed omogeneizzare ogni peculiaritá culturale, estetica, funzionale, emozionale. Il risultato sarà la cosiddetta worldcar. La guardi e non sai se é italiana, coreana, americana. Questo é un prodotto "global nelle intenzioni".

Un fritto misto riscaldato, che piacerà un po' a tutti, ma molto a nessuno. Ed il risultato spesso non é global nelle vendite, vedere Dart / Viaggio ( però chiedete a Marchionne, perché per qualcuno qui é un successone ) .

Jaguar é un produttore che si sta sforzando a mio avviso di fare dei prodotti "inglesi", anche se inglese non é più. Cerca di trovare la via inglese per ogni prodotto che fa ( e chi ha conosciuto gli inglesi, sa che sono dannatamente affezionati alla loro originalità ). Fino ad ora ci ha saputo fare. La nuova xe pare promettere molto molto bene, spero abbia successo. Ma é costata uno sproposito.

Il problema é proprio questo: per giocare seriamente, devi avere credibilità, e devi spendere oceani di soldi.Se sei bollito in entrambi i sensi... vai al macello.

Quoto .
Il made in italy non è global nel senso di omogeneizzato e frutto di compromesso per piacere a tutti , vale a dire a nessuno .
Bensì è globalmente riconosciuto come bello , curato , artigianale nel senso di fatto con arte ed elegante . E quindi piace in tutto il mondo .
Italiano è sinonimo di bello , come ho già scritto .

La nuova Giulia (?) quindi deve inserirsi in questo filone ed essere frutto della filosofia che ha portato marchi come Ferrari , Armani , Valentino , Rossetti , Gucci , ma anche già Alfa Romeo - ed ecco il perchè deve essere attuale , ma ben radicata nella tradizione della casa- e Lancia ad imporsi nel mondo...

Se ciò non fosse , come qui si sospetta e come le prime immagini parziali fanno temere , il rilancio della casa del Biscione rimarrebbe , ahimè , una chimera...
 
saturno_v ha scritto:
Jaguar é un produttore che si sta sforzando a mio avviso di fare dei prodotti "inglesi", anche se inglese non é più. Cerca di trovare la via inglese per ogni prodotto che fa ( e chi ha conosciuto gli inglesi, sa che sono dannatamente affezionati alla loro originalità ). Fino ad ora ci ha saputo fare.

Ci ha saputo fare eh?? E Maserati, con cui mi pare sei abbastanza critico, invece per te ci sa fare?? PierUgo ti fai sorprendere con le braghe calate, lo sai che nel 2014 Ghibli in USA ha venduto piu' di XF e come brand Maserati ha venduto quasi quanto Jaguar, sempre nel 2014?? Con una rete ben piu' piccola....e Jaguar e' stata in flessione del 7% (l'unico marchio di lusso con il segno meno) mentre Maserati e' salita del 171%....

Si ci sanno fare benissimo....

Posso criticare il prodotto, non le vendite, che sono numeri.

Con la ghibli Marchionne ha fatto un'operazione relativamente semplice: ha creato una Maserati che prima non esisteva, ad un prezzo che prima ti scordavi, persino col diesel, che non é mai esistito. Ha aperto un rubinetto che prima era rimasto deliberatamente chiuso, ed ha capitalizzato tutti questi elementi di novità in un settore da cui prima era assente.

Se facesse altrettanto con Ferrari, farebbe numeri pure superiori, nel breve termine: basta fare un Ferrari Suv, e ti ritrovi a vendere migliaia di suv, con incrementi percentuali a tre cifre. Facile.

Non credo abbia invece bene sotto controllo cosa succeda a lungo termine.

Per esempio, il fatto che, mentre da una parte inevitabilmente "abbassi" il prestigio del marchio, dall'altra, dopo che tutti quelli che desideravano acquistare una Maserati ma non se la potevano permettere hanno finalmente ordinato, le vendite poi si normalizzano. Infatti Grugliasco sta ora in cassa integrazione.

Jaguar invece fa i numeri che fa, stabilmente, pur essendo un outsider, con la solita gamma, ed una xf vecchia di 7 anni. Vedremo la nuova.

In compenso, investe per il futuro: 500 mln di sterline per lo stabilimento di carrozzeria in alluminio più grande in europa, 1,5 miliardi di sterline per la piattaforma in alluminio della xe che, in alluminio al 75%, pesa meno di una più piccola serie 3. Loro si che l'hanno smontata per davvero. E l'hanno rimontata... cambiando il materiale ed aggiungendo quadrilateri e multilink... in alluminio, tutto progettato dal foglio bianco, avendo capito l'errore della x type. Sta facendo il lavoro che Audi comincio' 20 anni fa.

Avrà successo? Questo non lo so, gli investimenti seri a lungo termine non sono "prendi i soldi e scappa in 6 mesi", come piace a Serghio. Ma che ci sappiano fare, sul prodotto, ci puoi scommettere. Se Fca progettasse così, potremmo essere orgogliosi prima ancora che un prodotto uscisse.

Ed il punto é che queste auto sono INGLESI, non globali: vendute per il 60% in patria, sul baule di Jaguar, Mini o Land Rover spesso trovi appiccicata la Union Flag, non la bandiera della repubblica popolare cinese, o stelle e strisce. Il fatto curioso é che non escono così di fabbrica: lo sticker lo comprano e ce l'appiccicano i proprietari italiani, o tedeschi: gli sta proprio simpatica l'inglesità del prodotto. Non la globalità.
 
vecchioAlfista ha scritto:
Maxetto883 ha scritto:
Tu dicevi che un'Alfa deve avere tecnologia al top e prestazioni al top. Giusto?
Ma queste cose deve farle tutte in casa. Giusto?
E se le due cose insieme non sempre riescono?

Certo che riescono ;)

Con le risorse di un grande gruppo alla base, indirizzate verso quella che sarebbe la punta di diamante della progettazione di fca.

T'immagini? Sarebbe fonte d'orgoglio per tutti noi, non trovi? ;)
Certo sarebbe bello.
Ma in questo momenti FCA non è proprio un gruppo che può spendere tanto.
 
PierUgoMaria1 ha scritto:
Tutt'altro paio di maniche é concepire un prodotto disegnato per piacere un po' a tutti e non dispiacere a nessuno in tutto il mondo. Un'operazione che dovrà giocoforza annacquare ed omogeneizzare ogni peculiaritá culturale, estetica, funzionale, emozionale. Il risultato sarà la cosiddetta worldcar. La guardi e non sai se é italiana, coreana, americana. Questo é un prodotto "global nelle intenzioni".

Un fritto misto riscaldato, che piacerà un po' a tutti, ma molto a nessuno. Ed il risultato spesso non é global nelle vendite, vedere Dart / Viaggio ( però chiedete a Marchionne, perché per qualcuno qui é un successone ) .

Il problema é proprio questo: per giocare seriamente, devi avere credibilità, e devi spendere oceani di soldi.Se sei bollito in entrambi i sensi... vai al macello.
Non puoi dire che la Giulia sia stata disegnata per piacere a tutti.
Casomai l'hanno fatta conservativa come le tedesche.
 
Gt_junior ha scritto:
Se Alfa e' speciale, unica e irrazionale......per tali definizioni non può essere Global.

Può essere globalmente riconosciuta speciale, unica e irrazionale.
Speriamo che in FCA la pensino così. Quindi un consiglio e' già quello di cambiare il design del frontale, se fosse lontanamente simile a ciò che si è visto in anteprima su 4R.

A Marchio' in sti dieci anni di forum....con consulenze gratis...ma che vuoi di più ?
Sei de coccio?
Se è vero che la Giulia avrà le dimensioni di una serie 3 non mi pare che sia fatta per essere global nel senso di piacere a tutti.
 
PierUgoMaria1 ha scritto:
Posso criticare il prodotto, non le vendite, che sono numeri.

Con la ghibli Marchionne ha fatto un'operazione relativamente semplice: ha creato una Maserati che prima non esisteva, ad un prezzo che prima ti scordavi, persino col diesel, che non é mai esistito. Ha aperto un rubinetto che prima era rimasto deliberatamente chiuso, ed ha capitalizzato tutti questi elementi di novità in un settore da cui prima era assente.

Se facesse altrettanto con Ferrari, farebbe numeri pure superiori, nel breve termine: basta fare un Ferrari Suv, e ti ritrovi a vendere migliaia di suv, con incrementi percentuali a tre cifre. Facile.

Non credo abbia invece bene sotto controllo cosa succeda a lungo termine.

Per esempio, il fatto che, mentre da una parte inevitabilmente "abbassi" il prestigio del marchio, dall'altra, dopo che tutti quelli che desideravano acquistare una Maserati ma non se la potevano permettere hanno finalmente ordinato, le vendite poi si normalizzano. Infatti Grugliasco sta ora in cassa integrazione.

Jaguar invece fa i numeri che fa, stabilmente, pur essendo un outsider, con la solita gamma, ed una xf vecchia di 7 anni. Vedremo la nuova.

In compenso, investe per il futuro: 500 mln di sterline per lo stabilimento di carrozzeria in alluminio più grande in europa, 1,5 miliardi di sterline per la piattaforma in alluminio della xe che, in alluminio al 75%, pesa meno di una più piccola serie 3. Loro si che l'hanno smontata per davvero. E l'hanno rimontata... cambiando il materiale ed aggiungendo quadrilateri e multilink... in alluminio, tutto progettato dal foglio bianco, avendo capito l'errore della x type. Sta facendo il lavoro che Audi comincio' 20 anni fa.

Avrà successo? Questo non lo so, gli investimenti seri a lungo termine non sono "prendi i soldi e scappa in 6 mesi", come piace a Serghio. Ma che ci sappiano fare, sul prodotto, ci puoi scommettere. Se Fca progettasse così, potremmo essere orgogliosi prima ancora che un prodotto uscisse.

Ed il punto é che queste auto sono INGLESI, non globali: vendute per il 60% in patria, sul baule di Jaguar, Mini o Land Rover spesso trovi appiccicata la Union Flag, non la bandiera della repubblica popolare cinese, o stelle e strisce. Il fatto curioso é che non escono così di fabbrica: lo sticker lo comprano e ce l'appiccicano i proprietari italiani, o tedeschi: gli sta proprio simpatica l'inglesità del prodotto. Non la globalità.
Hai descritto quello che ha fatto Porsche: diesel e suv e non mi pare che sia andata male.
Su Jaguar non mi sembri troppo imparziale: non avevi in mente di prenderne una?
 
PierUgoMaria1 ha scritto:
A me pare di vedere che il concetto di prodotto "globale" sia facilmente equivocato ( in parte volutamente ) con "prodotto che ha successo in tutto il mondo", ma sono due concetti molto diversi.

Un completo Armani esprime la quintessenza della supremazia del Made in Italy nel campo sartoriale. Non é certo studiato per assecondare il gusto estetico di un tedesco, di un americano o di un azero.

Dopodiché il tedesco, l'americano e l'azero, invece che offendersi, se devono vestirsi come si deve, buttano nella pattumiera la camicia a maniche corte, i Birkenstock coi calzini ed il turbante, e spendono 1000 euro per il loro abito armani. Perché l'abito armani, italianissimo, é riuscito a farsi portatore di una specificità culturale, che é serenamente giudicata superiore a quelle dei milioni di clienti: l'azero se ne frega di comprare azero: vuole vestirsi Armani Made in Italy, perché lo giudica distintivo, esotico, ricercato.

Gen Lee ( perdona, con il dovuto rispetto ) ha parlato della Jeep come prodotto globale per eccellenza. Secondo me invece ricade in pieno nello schema Armani: fino a pochi mesi fa Jeep era la quintessenza del made in Usa: cassoni ignoranti e spartani che rimanevano orgogliosamente fuoristrada alla faccia dei suvvetti crossover imperanti. Rappresentavano l'american way of live, ed in tutto il mondo li compravano proprio perché grondavano americanità. Non globalità.

In entrambi i casi parliamo quindi di prodotti squisitamente ed orgogliosamente "local", autoctoni, che sono stati apprezzati in tutto il mondo *dopo* essere assurti al mito in patria. Sono per così dire "global" solo nelle vendite, a posteriori, non nelle intenzioni immediate.


Tutt'altro paio di maniche é concepire un prodotto disegnato per piacere un po' a tutti e non dispiacere a nessuno in tutto il mondo. Un'operazione che dovrà giocoforza annacquare ed omogeneizzare ogni peculiaritá culturale, estetica, funzionale, emozionale. Il risultato sarà la cosiddetta worldcar. La guardi e non sai se é italiana, coreana, americana. Questo é un prodotto "global nelle intenzioni".

Un fritto misto riscaldato, che piacerà un po' a tutti, ma molto a nessuno. Ed il risultato spesso non é global nelle vendite, vedere Dart / Viaggio ( però chiedete a Marchionne, perché per qualcuno qui é un successone ) .

Jaguar é un produttore che si sta sforzando a mio avviso di fare dei prodotti "inglesi", anche se inglese non é più. Cerca di trovare la via inglese per ogni prodotto che fa ( e chi ha conosciuto gli inglesi, sa che sono dannatamente affezionati alla loro originalità ). Fino ad ora ci ha saputo fare. La nuova xe pare promettere molto molto bene, spero abbia successo. Ma é costata uno sproposito.

Il problema é proprio questo: per giocare seriamente, devi avere credibilità, e devi spendere oceani di soldi.Se sei bollito in entrambi i sensi... vai al macello.

In effetti era quello che intendevo....
 
franco58pv ha scritto:
Maxetto883 ha scritto:
Su Jaguar non mi sembri troppo imparziale: non avevi in mente di prenderne una?
a me sembra che abbia raccontato solamente le ultime scelte industriali di jaguar ed i suoi recenti investimenti...
Mi pare che la xe non pesi meno di una serie 3, e se è più grande mi pare che sia un pò global.
 
fpaol68 ha scritto:
loopo ha scritto:
Ciao Angelo :)
si certo, vedremo...
Per me un ipotetica Alfa può benissimo essere "global" con tutte le tecnologie che vuoi (se sviluppate da Alfa), qui si tratta solo di dare o meno un'identità, una casa, una struttura o chiamala come vuoi ad Alfa. E questo a mio avviso è fondamentale se il marchio deve diventare "Globalplayer" perlopiù Premium.
La triade tedesca insegna.

Esatto. Credo che anche ai più intransigenti una Alfa che avesse le stesse caratteristiche ed "autonomia" come ha Audi andrebbe più che bene. Ovvero componentistica di base condivisa ma con plus tecnologici esclusivi per il marchio con gli irrinunciabili punti fermi di avere:

-propria sede esclusiva nel suo territorio di appartenenza
-proprio centro tecnico dedicato
-proprio centro stile indipendente ed autonomo
-motorizzazioni caratterizzate per il marchio (vedi ad es. doppia accensione) e potenze maggiori rispetto alle sorelle
-motorizzazioni esclusive per il top di gamma.
-museo e relativo mondo Alfa annesso (vedasi BMW Welt e Audi Zentrum)

Nell'ottica sopra descritta accetterei una Alfa che nasce anche da basi condivise e con ottica global.

Ovvero tutto ciò che Alfa aveva ancora all'arrivo di Marchionne e che Marchionne ha via via chiuso fino alla estinzione totale.
Come dicevo prima Alfa non esiste più e se non verrà ricreato quello che ho appena scritto sopra continuerà a non esistere e qualunque operazione di copia incolla venga fatta rischierà di essere condannata al fallimento.

E sono anche i motivi per cui puoi farti pagare maggiormente ogni singolo esemplare..

Per quanto riguarda la Jaguar quoto Pierugo..stanno facendo un lavoro magnifico.

E sull'argomento della discussione si e un marchio Global se le vetture dovessero diventare un oggetto del desiderio..scontato???
 
Maxetto883 ha scritto:
Hai descritto quello che ha fatto Porsche: diesel e suv e non mi pare che sia andata male.
Non é esatto. Ci sono analogie, ma anche grosse differenze.

Su Jaguar non mi sembri troppo imparziale: non avevi in mente di prenderne una?
Non so dove tu lo abbia letto. In ogni caso, prendiamo nota che si può essere imparziali solo se un brand ti fa schifo.

Come a te presumo faccia schifo fca, giusto?
 
PierUgoMaria1 ha scritto:
Maxetto883 ha scritto:
Hai descritto quello che ha fatto Porsche: diesel e suv e non mi pare che sia andata male.
Non é esatto. Ci sono analogie, ma anche grosse differenze.

Su Jaguar non mi sembri troppo imparziale: non avevi in mente di prenderne una?
Non so dove tu lo abbia letto. In ogni caso, prendiamo nota che si può essere imparziali solo se un brand ti fa schifo.

Come a te presumo faccia schifo fca, giusto?
Perchè trasformi ciò che scrivo?
Quando ho detto che per essere imparziali bisogna che un marchio "ti faccia schifo"?
Qualche tempo fa scrivesti che avresti potuto cambiare la tua bmw per una Jag. Spero di ricordare bene.
 
A proposito di Jaguar , c'è da dire che la casa Inglese , poi Ford , poi Tata , non ha certo seguito una linea di evoluzione dei suoi modelli tradizionali .

Dopo il flop della X su base Mondeo e gli scarsi numeri della bella XJ di alluminio , ha operato una netta rottura , imponendo una forma due volumi che nulla c'entrava con i tratti stilistici della casa di Coventry .

Semmai quelle linee andavano a richiamare , in maniera inedita , le grandi berline anni '70 , Citroen Cx e Rover 3500 . Operazione che semmai avrebbero dovuto fare le case di cui sopra , ma l'una s'è lasciata sfuggire l'occasione , l'altra non esiste (quasi) più .

Quindi Jaguar per prima ha sdoganato -come s'usa dire oggi - una linea caduta in disuso da più di 20 anni , imponendola con successo come premium , come originale e come propria .

Poi son venute le belle Audi A5 sportback , dopo l'ancor più affascinante A7 ed ora pare che molti costruttori , compresi i coreani vogliano seguire tale strada.

Va da sè che ormai , a mio modesto parere , l'operazione di duevolumizzare le berline medio-superiori è un'arma spuntata e soprattutto non dà più quell'originalità sportiva che fa tanto coupè 4 porte.
 
la nuova Alfa Romeo, se i prodotti arriveranno e saranno ben fatti, si presterà sicuramente ad essere ben venduta globalmente in tutto il mondo...

per mantenere però una sua "aurea" speciale, affascinante e romantica che fa parte della sua storia, dovrebbe rinunciare ad una serie di standardizzazioni nella produzione che negli ultimi anni abbiamo visto come hanno svilito l'immagine...

questa storia dei pianali modulari, dei motori modulari, della componentistica tutti per uno e uno per tutti... a mio avviso appiattisce l'appeal e a quanto pare anche il mercato premium tedesco sta pian piano andando verso questa direzione..

per "appiattire" non intendo dire che in queste manchi qualità ma piuttosto che un' impostazione tecnica cosi perfettamente "fredda" e modulare, rischia di far perdere un po di appeal al marchio...

va anche detto che questo modo di gestire un marchio probabilmente è quello che serve per globalizzare il mercato tenendo i costi controllati...

un 2900 V6 specifico per l'Alfa, pur se strettamente derivato da quello Maserati, è un esempio a mio avviso positivo della giusta attenzione che bisogna avere per caratterizzare e ridare sapore ad un marchio storico... un tre litri modulare che deriva dalle stesse unità 1500cc tricilindriche benzina e diesel utilizzate su altre Bmw e Mini, è invece a mio avviso un esempio di "appiattimento" d'immagine...

non parlo del come va, ma di quello che è...

Bmw oramai è un super gruppo che fa numeri da capogiro e con un'immagine forte, si può permettere di fare tutto... o forse è costretta a fare tutto il possibile per continuare ad ampliarsi e crescere...

una nuova Alfa, se vorrà rinascere, dovrà necessariamente fare altri passi...

seguire l'impostazione di rilancio della Maserati e della rivitalizzata Jaguar/Land Rover...

magari numeri più piccoli (per i numeri grandi si adoperano gli altri brand) ma maggiore caratterizzazione...
 
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