Jambana
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rotagian ha scritto:Avevo già letto questa cosa del contenimento salariale e la trovo molto interessante. Approfondirò meglio.
Anche questo un aspetto interessante.
Tuttavia mi piacerebbe una fonte più vicina alla nostra Italica realtà.
Mi spiego meglio.
Le statistiche inglesi, pur più attendibili delle tedesche, ma possono pure essere francesi o olandesi o finlandesi, non importa, sono lontane dalla realtà italiana.
Porto alcuni esempi, ma chissà quanti aspetti mi sfuggono.
L'italia risulta essere un paese con un parco auto circolante (almeno stando a quello che si legge dai media quando si parla di inquinamento ed ecoincentivi) piuttosto datato rispetto al resto d'europa, sicuramente abbiamo un parco più ricco di vetture ex nostrane (leggasi fca!) e, dalle mie osservazioni, mi pare di poter affermare anche piuttosto eterogeneo per zona. Ci sono zone in cui le utilitarie datate la fanno da padrone, altre zone dove si vedono moltissime auto costose nuove di zecca. In mezzo... le vetture medie, ormai scarseggiano sempre di più. Una volta l'auto media era molto diffusa, oggi le famiglie se se la possono permettere hanno una vettura "premium" (audi in primis, da quanto si vede nelle mie zone) o un suv, oppure, se non possono mirare a quelle, si arrangiano con una utilitaria o una vecchia media (ovviamente non tutti, intendiamoci, ma è la tendenza). Del resto è facile capire che l'acquisto di una vettura da oltre 30.000 euro per chi guadagna 1.200 ? al mese è sicuramente una scelta quanto meno azzardata.
Qualcuno più fortunato ha l'auto aziendale.
Sono stato in Germania per lavoro e per vacanza e noto che il parco circolante è diverso.
Inoltre in tv vedo le trasmissioni tipo "affari a 4 ruote" e si vedono situazioni in Inghilterra molto diverse dalle nostre. Innanzitutto non fanno paura le auto con qualche km, mentre da noi sembra che se hanno raggiunto i 100.000 sono da buttare; poi non pare un problema poter rimettere a nuovo una vecchia vettura (da noi ti fanno quasi passare per criminale che inquina se hai una euro 4, ormai) e i ricambi si trovano in grossi centri dove i costi sono alla portata di tutti. Poi è vero che questi racconti vanno presi con le pinze, perchè non è tutto così, ma da quanto mi raccontano dalla filiale inglese dell'azienda per cui lavoro... non è poi molto lontano dalla realtà. Per non parlare della fiducia che possono riporre nei meccanici generici (le concessionarie non hanno la vita facile per le manutenzioni), mentre da noi rischi di non vederti riconosciuta la garanzia oppure rischi che ti facciano un pasticcio.
Se vuoi fare una modifica tecnica in certi paesi, non hai bisogno di improbabili nullaosta dei costruttori che non arriveranno mai!
Infine le abitudini e le convinzioni: qualcuno ha già accennato che molti utilizzatori "forti" acquistano le tedesche per sfruttarle di più, poi contestati da altri.
In effetti vedo in azienda da me che, dopo un breve passaggio per citroen che non ha dato buoni risultati (a consuntivo) sono tornati a vag: vw per i commerciali e audi per i dirigenti. Non abbiamo un grande parco auto, ma anche in aziende dove lavorano amici è la stessa cosa.
Un amico fa il rappresentante in edilizia. Sempre su cantiere, sempre Audi! 100k km in 3 anni e la cambia, ma è devastata!
Poi gioca molto la questione rivendibilità: un professionista che usa l'auto per lavoro e la sfrutta al massimo, deve pensare a non smenarci troppo. Se compra una Mazda la paga 40 e la vende a 4... se compra un'audi la paga 40 e la vende a 14 (se non di più). E qui lasciatemelo proprio dire perchè lo vivo in prima persona con la mia mazda 3 BM del 2013 che le concessionarie, comprese le giapponesi, neppure vogliono ritirare! :x
Voi direte: "ma questo perchè gli Italiani non capiscono nulla"... sarà, ma viviamo in Italia!
Tutto ciò per dire che avere una statistica di un paese lontano dal nostro e così diverso per regole, gusti e abitudini dei consumatori, serve a poco. Cosa mi interessa sapere che il motore benzina 2.5 lt. della vettura "pincopallo" della ditta "Pallino" va benissimo, se poi in Italia quella versione neppure è presente a listino e, comunque, la comprerebbero in 15 persone? Se poi quella vettura fa salire la statistica della "Pallino" ai vertici delle classifiche di affidabilità, ancora peggio!
Come già avevo accennato in un messaggio precedente, chiedo di nuovo: esiste una statistica italiana di affidabilità? Sarebbe molto più aderente alla nostra realtà!
Non è che parliamo di Nuova Patagonia, eh...e neanche di USA per esempio che è un mercato completamente diverso dal nostro per l'assenza dei diesel e le cilindrate molto più elevate.
I mercati europei sono piuttosto simili ed omogenei per marche e modelli di vetture venduti. Può variare la diffusione del modello specifico, ma i modelli venduti sono quelli. Comprese quelle vendute sul mercato inglese. Magari ci sarà qualche Fiat in meno rispetto all'Italia, ovvio.
Io trovo la classifica decisamente veritiera, anche alla luce delle esperienze/informazioni dirette acquisite personalmente su diversi modelli di vetture e sulle loro difettosità più o meno note.