<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Addio Toto Cutugno | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Addio Toto Cutugno

Io avevo risolto con una radio da poche lire, lasciavo anche la R4 con le porte aperte per evitare forzature.
Sempre ritrovato tutto.


Dipendeva molto anche da dove si risiedeva....

Ricordero' sempre la prima volta che per lavoro andai a
Pordenone e Belluno....
Era il 1991
( A FE, mi avevano gia' ciulato una " Linea azzurra ", e una Pioneer* )
e quandi scesi dall' auto con la mia brava e PLURIENNALE Blaupunkt in mano....
....Fra l' ilarita', piu' o meno mascherata, degli indigeni.

probabilmente in zona Pra a Zena non ti sarebbe andata cosi' bene.

* + 2 auto scassinate a MI, e senza che si vedesse niente....
Che infatti " niente " c'era.
In compenso mi ciularono i Ray-ban
 
No....

La differenza fra
musica popolare
e
musica d' autore
Una differenza che esisterà, ma - come si vede ancor meglio nel cinema - è destinata ad essere costantemente, e spesso giustamente, contestata alla morte.

La musica, come anche il cinema, è destinata ad essere usufruita dagli altri : altrimenti neppure servirebbe pubblicarla.
Il suo valore, pertanto, è nel gradimento altrui, e più che mai se l'autore ha velleità di essere un professionista : se non piace e non vende, è un fallimento, checché ne dicano quelli che pretendono di "non essere capiti", magari con la scusa che i suoi significati "profondi" lo sono troppo per esser capiti dal popolino. Si tratta invece di una scusa, e pure scadente, per non ammettere un fallimento.

"L'Italiano" del compianto Toto Cutugno può essere un esempio tipico, in questo senso : è musica popolare o d'autore ? è l'una e l'altra, mi sembra evidente : il fatto d'essere orecchiabile e semplice nulla toglie al fatto che piacesse né all'essere azzeccato del suo testo.
Oltre al fatto, non certo secondario, che ha stravenduto ed è stata tradotta anche in lingue inusuali, tipo il cinese.
Un grande successo, quindi, e sono i fatti a dirlo, non i critici snob che, come direbbero a Roma, "ce vanno in puzza".
 
Tutti....
( se ci tenevano )
Addirittura c' erano le manigliette apposite, per poterle trasportare
piu' comodamente
Ho sempre detestato visceralmente l'idea di dovermi portare dietro l'autoradio (secondo alcuni era normale, beati loro....) ed infatti non ho mai avuto autoradio fino al 1989, quando nella Kadett c'era la radio con frontalino asportabile ; che io comunque lasciavo nel cassettino.
Non mi hanno mai rubato la radio : mi hanno rubato tutta la macchina....
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Ricordo che la mia fidanzata di allora, 1987, diceva "Si sente la mancanza della musica su questa macchina" - era la Golf D, in realtà comprata da mio papà e base che più base non si poteva - ma io di radio da estrarre non volevo saperne.... la musica, per me, poteva sentirsela negli altri momenti.
 
Piacente o nolente....

In auto, per lavoro, ci stavo ore e ore....
E senza musica, proprio non ci sarei mai stato.
L' asportazione della radio era, di conseguenza, obbligatoria,
anche se, come dicevo, a Milano, l' auto, me l' hanno aperta lo stesso....

Poi, per fortuna, arrivo' la possibilita' del solo frontalino.
 
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