belpietro ha scritto:Epme ha scritto:LUISELLA1972 ha scritto:il ragazzino (HA SOLO 13 ANNI) è un disadattato....la sua famiglia ha dei gravi problemi, per questo motivo avebbe (il condizionale è d'obbligo) goduto dell'ausilio di un'assistente sociale.....e invece sua madre, un bel giorno, ha avuto la bella sorpresina... :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil: :evil:
io le avrei staccato la testa all'"educatrice", altroché :evil: :evil: :evil: :evil: :evil:
ragazzi, l'abuso è anche psicologico ed emotivo, non soffermatevi alla idea della ragazza col coltello alla gola costretta a fare sesso.
Probabilmente perche' vediamo la cosa in un'ottica "maschilista". Se, come giustamente detto la storia fosse stata "a sessi invertiti" (ovvero "educatore" trentenne e ragazzina tredicenne ) eravamo d'accordo per il rogo.
io la vedo in ottica che puoi chiamare tranquillamente "maschilista", e che io chiamo "disincantata"
siccome nel mio "maschilismo" sono ancorato al concetto che nell'atto sessuale l'uomo "prende" la donna, e non viceversa, ho in genere un livello di tolleranza molto più elevato per la molestie al ragazzo di quello che avrei se fosse una ragazza.
il mio livello di tolleranza crolla, se il ragazzo è disagiato di suo, e la educatrice la prenderei a calcioni; fermo restando che a generi opposti l'educatore che profittasse di una ragazzina disagiata lo appenderei volentieri ad un lampione
Appunto. Non è perche' la discussione inizialmente avesse preso una chiave un po' goliardica, si può possa da questi concetti. Rimane la questione che si pone il "cittadino medio" (che ha fatto il militare a Cuneo ..) verso due interpretazioni della stessa legge a fronte di fatti "leggermente" diversi ...