<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> A quale percentuale di &#34;sforzo&#34; vengono progettati i motori stradali? | Il Forum di Quattroruote

A quale percentuale di &#34;sforzo&#34; vengono progettati i motori stradali?

Leggo di post ammaliati da sfavillanti dati di targa di nuove unità propulsive, lo sono pure io in parte... ma mi sorge un dubbio, ovvero: "A quanto arrivano? Quanto li sfruttano per arrivare a ciò i progettisti produttori?".
Sento parlare di moduli aggiuntivi per diesel, che ti danno il 25% di potenza in più solo bypassando la centralina... "in tutta sicurezza" come asseriscono alcuni, e gli stessi confermano che i motori vengono progettati con ampi margini, sempre molto al di sotto dello stress massimo.
Ecco che mi chiedo: è sempre vero ciò anche quando devo mettere sul mercato per forza motori sempre più potenziati con cilindrate contenute?

Alla fine non vorrei che fosse un pò un bluff, una coperta troppo corta che sulle prime fa gridare al miracolo... poi magari fa gridare dal meccanico.

Quanto ha senso andare a cercare questo rapporto cilindrata/potenza, soprattutto sui diesel??? :shock:
 
elancia ha scritto:
Sento parlare di moduli aggiuntivi per diesel, che ti danno il 25% di potenza in più solo bypassando la centralina... "in tutta sicurezza" come asseriscono alcuni, e gli stessi confermano che i motori vengono progettati con ampi margini, sempre molto al di sotto dello stress massimo.

I margini sono talmente ampi che i motori di serie non si rompono mai :lol:
 
Dipende da modello a modello ma di motori e cambi rotti se ne sentono. Aumentando coppia e potenza ne risente anche il cambio.
 
elancia ha scritto:
Leggo di post ammaliati da sfavillanti dati di targa di nuove unità propulsive, lo sono pure io in parte... ma mi sorge un dubbio, ovvero: "A quanto arrivano? Quanto li sfruttano per arrivare a ciò i progettisti produttori?".
Sento parlare di moduli aggiuntivi per diesel, che ti danno il 25% di potenza in più solo bypassando la centralina... "in tutta sicurezza" come asseriscono alcuni, e gli stessi confermano che i motori vengono progettati con ampi margini, sempre molto al di sotto dello stress massimo.
Ecco che mi chiedo: è sempre vero ciò anche quando devo mettere sul mercato per forza motori sempre più potenziati con cilindrate contenute?

Alla fine non vorrei che fosse un pò un bluff, una coperta troppo corta che sulle prime fa gridare al miracolo... poi magari fa gridare dal meccanico.

Quanto ha senso andare a cercare questo rapporto cilindrata/potenza, soprattutto sui diesel??? :shock:

Non sono riuscito a capire se la domanda è riferita ai motori così come escono dalla casa produttrice, e li, a sentire meccanici ed esperti del settore, la percorrenza garantita dovrebbe essere di 250.000 km per quelli più piccoli ( fino a 1600 cm cubi) e di 320.000 km per quelli da 2000 cm cubi a salire ( motore, non componenti quali turbine e ammenicoli vari); se invece ti riferisci ai motori "pompati" con moduli aggiuntivi, ritocchi alle centraline, etc. credo che quei numeri scritti sopra diminuiscano di parecchio.
 
E comunque anche nel primo caso dipende da come viene utilizzata l'auto; credo che con una guida accorta ( che non significa andare piano)ed una corretta manutenzione il motore possa durare praticamente sempre.
 
carlo alberto ha scritto:
elancia ha scritto:
Leggo di post ammaliati da sfavillanti dati di targa di nuove unità propulsive, lo sono pure io in parte... ma mi sorge un dubbio, ovvero: "A quanto arrivano? Quanto li sfruttano per arrivare a ciò i progettisti produttori?".
Sento parlare di moduli aggiuntivi per diesel, che ti danno il 25% di potenza in più solo bypassando la centralina... "in tutta sicurezza" come asseriscono alcuni, e gli stessi confermano che i motori vengono progettati con ampi margini, sempre molto al di sotto dello stress massimo.
Ecco che mi chiedo: è sempre vero ciò anche quando devo mettere sul mercato per forza motori sempre più potenziati con cilindrate contenute?

Alla fine non vorrei che fosse un pò un bluff, una coperta troppo corta che sulle prime fa gridare al miracolo... poi magari fa gridare dal meccanico.

Quanto ha senso andare a cercare questo rapporto cilindrata/potenza, soprattutto sui diesel??? :shock:

Non sono riuscito a capire se la domanda è riferita ai motori così come escono dalla casa produttrice, e li, a sentire meccanici ed esperti del settore, la percorrenza garantita dovrebbe essere di 250.000 km per quelli più piccoli ( fino a 1600 cm cubi) e di 320.000 km per quelli da 2000 cm cubi a salire ( motore, non componenti quali turbine e ammenicoli vari); se invece ti riferisci ai motori "pompati" con moduli aggiuntivi, ritocchi alle centraline, etc. credo che quei numeri scritti sopra diminuiscano di parecchio.

Mi riferisco a motori "pompati", se vogliamo, proprio dalle case produttrici attraverso implementazioni di componenti (es. dimensioni turbine) e all'erosione del margine di stress della meccanica primaria (motore, trasmissione) che inevitabilmente ne consegue.

Quanto questa meccanica è altrettanto implementata e testata per sopportare tali implementazioni?

Data questa spasmodica ricerca della potenza mi chiedo se vale la pena per una casa costruttrice trascurare eventuali "danni collaterali" a scapito di un profitto, diretto o di riflesso.
 
elancia ha scritto:
carlo alberto ha scritto:
elancia ha scritto:
Leggo di post ammaliati da sfavillanti dati di targa di nuove unità propulsive, lo sono pure io in parte... ma mi sorge un dubbio, ovvero: "A quanto arrivano? Quanto li sfruttano per arrivare a ciò i progettisti produttori?".
Sento parlare di moduli aggiuntivi per diesel, che ti danno il 25% di potenza in più solo bypassando la centralina... "in tutta sicurezza" come asseriscono alcuni, e gli stessi confermano che i motori vengono progettati con ampi margini, sempre molto al di sotto dello stress massimo.
Ecco che mi chiedo: è sempre vero ciò anche quando devo mettere sul mercato per forza motori sempre più potenziati con cilindrate contenute?

Alla fine non vorrei che fosse un pò un bluff, una coperta troppo corta che sulle prime fa gridare al miracolo... poi magari fa gridare dal meccanico.

Quanto ha senso andare a cercare questo rapporto cilindrata/potenza, soprattutto sui diesel??? :shock:

Non sono riuscito a capire se la domanda è riferita ai motori così come escono dalla casa produttrice, e li, a sentire meccanici ed esperti del settore, la percorrenza garantita dovrebbe essere di 250.000 km per quelli più piccoli ( fino a 1600 cm cubi) e di 320.000 km per quelli da 2000 cm cubi a salire ( motore, non componenti quali turbine e ammenicoli vari); se invece ti riferisci ai motori "pompati" con moduli aggiuntivi, ritocchi alle centraline, etc. credo che quei numeri scritti sopra diminuiscano di parecchio.

Mi riferisco a motori "pompati", se vogliamo, proprio dalle case produttrici attraverso implementazioni di componenti (es. dimensioni turbine) e all'erosione del margine di stress della meccanica primaria (motore, trasmissione) che inevitabilmente ne consegue.

Quanto questa meccanica è altrettanto implementata e testata per sopportare tali implementazioni?

Data questa spasmodica ricerca della potenza mi chiedo se vale la pena per una casa costruttrice trascurare eventuali "danni collaterali" a scapito di un profitto, diretto o di riflesso.
Ah, adesso è chiaro; credo che "l'hardware", ossia il motore vero e proprio possa sopportare tranquillamente queste potenze incrementate, i problemi potrebbero venire da tutto quello che gli sta intorno, in primis turbine ( come si accorgono in molti), catene, frizioni e così via, ma anche qui secondo me sono determinanti le condizioni di utilizzo e manutenzione della vettura.
 
C'è sempre da considerare che un motore di automobile, viene progettato per la sua potenza massima di 100, poi passa granparte della vita ad erogare 10, quindi con margini molto elevati.
 
L'utilizzo del motore e la sua corretta manutenzione sono fondamentali....centralinare,usare olio sbagliato e a intervalli non regolari e ' una mazzata per l'affidabilita '
 
maxartax ha scritto:
Per quanto mi riguarda con la mia guida da nonno tendo ad andare sempre a velocità costante attorno a 2.000 giri.

MALE, così rovini il motore. I motori NON sono fatti per andare piano...
 
io penso che un motore efficiente sia a bassa potenza specifica, meglio un 2.0 aspirato da 140cv che un 1.0 turbo 3cil da 125cv (tipo il Ford Ecoboost o il 0,9 Fiat).
Detto questo una volta parlando con un amico di un meccanico (quindi col beneficio del dubbio) mi disse che il Fiat 1.2 Fire quando fù sviluppato erogava oltre i 100cv ovviamente libero da ogni vincolo. Dopodichè lo hanno strozzato a 60 e 75cv per le normative euro1 (parlo della prima Punto quindi metà anni 90) e con la testata 16v lo hanno "spinto" a 86cv.
 
C'è da dire che molti motori vengono messi anche su veicoli differenti e cambino solo le potenze erogate e questo viene fatto tutto con la centralina... Perciò i campi da sfruttare sono molto ampi, poi se si mette un modulo aggiuntivo...

C'è da dire anche che i materiali moderni hanno dato la possibilità di aumentare potenze e affidabilità.
 
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