<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> a proposito di inquinamento...... | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

a proposito di inquinamento......

Appunto,. Quindi la quantità di energia necessario per il singolo prodotto è bassissima.
Certo è bassissima, ma se moltiplichi l'aumento del prezzo finale che fa il trasportatore per portare un autotreno di pomodori pachino dalla sicilia a Milano, ti accorgi che globalmente ha aggiunto alla quantità dei pomodori trasportati, un milione di euro. Poi è chiaro che i pomodori raccolti a 15 centesimo al chilo arrivano imbustati a 4,80 euro. Purtroppo nessuno controlla la filiera, e sembra che tutto sia lecito. La nostra cara italia, non è una land dove funzionano dei servizi, ma una terra di profittatori
 
Assolutamente.
Gli integralisti del km 0 fanno passare questo messaggio.
Il prodotto km 0 ha solo un minore impatto ambientale perchè non viene trasportato per centinaia di km,magari su gomma.
Però può essere benissimo un prodotto scadente.
I miei genitori mi dicono sempre che quando ero piccolo abitavano in una zona dove i frutteti abbondavano eppure la frutta che compravano non era gran che.
La frutta non era granchè perche non era geneticamente modificata. Oggi credo sia praticamente impossibile trovarla. Forse nella giungla ancora c'è. E anche quella venduta come biologica ha avuto le sue mutazioni controllate oltre trenta anni fa, a nostro beneficio. Le mele, le pesche, l'uva etc sono tutte perfette e non bacate, come anche grano, mais, riso etc etc.
 
Ok, tutti i discorsi morali che vi pare, sarebbero pure giusti.
Ma non dimenticate che non ci sono solo gli agricoltori che lavorano. Considerate tutta la filiera, dal trasporto fino agli addetti ai banchi dell'ortofrutta.
(e sono solo quelli più visibili alla massa dei consumatori comuni, ce ne stanno molti altri che lavorano nell'ombra).
Loro non hanno diritto a lavorare e guadagnare qualcosina?

Quando la frutta va al macero perché non conviene neanche raccoglierla, mentre chi la compra la paga salatissima, vuol dire che c'è qualcosa di profondamente sbagliato nel sistema.
Quindi, vorrei che prima di tutto questo sistema fosse più sostenibile economicamente per produttori, e consumatori.
 
Certo è bassissima, ma se moltiplichi l'aumento del prezzo finale che fa il trasportatore per portare un autotreno di pomodori pachino dalla sicilia a Milano, ti accorgi che globalmente ha aggiunto alla quantità dei pomodori trasportati, un milione di euro. Poi è chiaro che i pomodori raccolti a 15 centesimo al chilo arrivano imbustati a 4,80 euro. Purtroppo nessuno controlla la filiera, e sembra che tutto sia lecito. La nostra cara italia, non è una land dove funzionano dei servizi, ma una terra di profittatori

L'aumento di costo e indubbio, ma non so quanto sia dovuto al costo effettivo del trasporto.
Che ci sia un problema di filiera che fa di che gli agricoltori non prendano niente e i consumatori paghino chiaro è fuori di dubbio.
Credo che ci siano anche situazioni non del tutto chiare, tipo il mercato di Fondi.
 
Se un prodotto costa poco, evidentemente, non è stato neanche necessario consumare molta energia per trasportarlo.


Il caso piu' assurdo sono le minerali.

Bilici, a migliaia che vanno giu' con le acque del " Grande Nord "
e altri bilici che fanno il percorso inverso per portare le acque
( quelle non troppo frizzanti )
in Padania.

:emoji_wink::emoji_wink::emoji_wink:
 
Non esiste frutta e verdura OGM in Italia.
Non è proprio permesso.
Mi permetto di dissentire tutte le sementi che si acquistano anche non OGM, sono state prodotte tempo addietro da piante geneticamente modificate. Ti scrivono non OGM ,ma lo sono. Credo che non esista parte della terra dove si possano trovare prodotti realmente non ogm, forse nella giungla, ma non nei paesi civilizzati. Sono stati nodificati 50 anni fa e hanno sappiantato le culture NON OGM senza tanta pubblicità.
 
Quando la frutta va al macero perché non conviene neanche raccoglierla, mentre chi la compra la paga salatissima, vuol dire che c'è qualcosa di profondamente sbagliato nel sistema.
Quindi, vorrei che prima di tutto questo sistema fosse più sostenibile economicamente per produttori, e consumatori.


Sara' perche' mi piace ragionare sulle cose " strane " di mio....
Io, questi che continuano a produrre frutta per poi distruggerla tutti gli anni....
Mah....Non li capisco proprio
Chi glielo fa ( rebbe ) fare
 
Il caso piu' assurdo sono le minerali.

Bilici, a migliaia che vanno giu' con le acque del " Grande Nord "
e altri bilici che fanno il percorso inverso per portare le acque
( quelle non troppo frizzanti )
in Padania.

:emoji_wink::emoji_wink::emoji_wink:

Io bevo acqua di rubinetto.
Fortunatamente, dai miei, esce ottima acqua dei monti Sibillini.
 
La frutta non era granchè perche non era geneticamente modificata. Oggi credo sia praticamente impossibile trovarla. Forse nella giungla ancora c'è. E anche quella venduta come biologica ha avuto le sue mutazioni controllate oltre trenta anni fa, a nostro beneficio. Le mele, le pesche, l'uva etc sono tutte perfette e non bacate, come anche grano, mais, riso etc etc.

Non si parlava di biologico ma di km 0 che non significa frutta e verdura per forza migliori ma semplicemente significa risparmiare un sacco di inquinamento per portare frutta e verdura da coltivazioni che stanno a migliaia di km di distanza.
Per la mia esperienza specialmente la frutta buona è molto difficile da trovare,cattiva per cattiva tanto vale mangiarsi quella locale.
 
Io bevo acqua di rubinetto.
Fortunatamente, dai miei, esce ottima acqua dei monti Sibillini.

Anche io.
In certe zone probabilmente l'acqua non è buona quindi le persone preferiscono l'acqua in bottiglia,però a volte questo diventa un po' un pregiudizio e ci sono persone che pensano che l'acqua del rubinetto sia cattiva ovunque.
Invece spesso non lo è ed è anche più controllata rispetto alle acque in bottiglia.
 
Ok, tutti i discorsi morali che vi pare, sarebbero pure giusti.
Ma non dimenticate che non ci sono solo gli agricoltori che lavorano. Considerate tutta la filiera, dal trasporto fino agli addetti ai banchi dell'ortofrutta.
(e sono solo quelli più visibili alla massa dei consumatori comuni, ce ne stanno molti altri che lavorano nell'ombra).
Loro non hanno diritto a lavorare e guadagnare qualcosina?

Ho capito ma allora per non far perdere soldi agli autotrasportatori dobbiamo mandare la frutta locale all'estero e importare lo stesso tipo di frutta dall'estero?
A me sembra assurdo.
 
Non datemi dell'ingenuo perchè altrimenti poi mi tocca darvi dei disfattisti che pensano che le cose sono come sono e non si possono cambiare.

Io penso che la logica vorrebbe questo :

La popolazione locale consuma i prodotti locali se ci sono.
Se la produzione supera il consumo interno quello che è in più si esporta.
Se invece un prodotto non viene coltivato il loco oppure la quantità non è sufficiente a soddisfare la richiesta del mercato locale allora dovrà essere importato dall'estero.

Ma buttare via i prodotti locali o esportarli e al tempo stesso importare gli stessi prodotti da altri paesi a me sembra sbagliato perchè le merci fanno molta più strada del necessario,con tutte le conseguenze per l'ambiente.
 
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