<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> A BREVE LA GRECIA FARA'.......DEFAULT | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

A BREVE LA GRECIA FARA'.......DEFAULT

C'e' bancarotta e bancarotta.
Ti assicuro che tra il nostro "benessere" e la bancarotta dell'Islanda, e' un sacco meglio la bancarotta dell'Islanda. ;)
Si puo' anche arguire che certi stati vanno in crisi perche' hanno economie dinamiche che funzionano. Prendono colpi piu' duri, ma si riprendono anche molto meglio e piu' rapidamente.
L'Italia sono diec'anni che e' in crisi. :rolleyes:
 
testerr ha scritto:
liuc30 ha scritto:
testerr ha scritto:
a breve la Spagna (alla faccia di ZApatero) che ha il 20% di disoccupati. E noi abbiamo l'economia migliore dell'Eurabia. Però in Spagna i culattacchioni possono sposarsi.........

Più che ai gay che ti stanno sempre a cuore, ma non riesci a chiamarli con il loro nome.... guarderai alla differenza nei trasporti, le loro moderne metropolitane e quelle scadenti nostre, all'Alta Velocità già da qualche anno, pagata il giusto e la nostra agli albori e costosissima, per non parlare dei pendolari.......

Svegliaaaaaaaaaaaaaaa!

sei anche te uno di quelli che si credono politicamente corretti perchè chiamano non vedenti i ciechi, non udenti i sordi e neri i negri?
che poi tante cose funzionino meglio là che qui e che siano più educati non fatico a crederci; ma economicamente chi è quasi in bancarotta sono loro e non noi...
PS: non che sia contento intendiamoci.....vorrei che tutti stessero bene.

No, anch'io a volte non uso il termine appropriato in buona fede, tu verso i culattoni vai a senso unico.

Osservando la classifica, che vale forse un pochino più delle considerazioni personali, stanno sopra noi... poi se vogliamo assoggetarci al Berlusconi pensiero... a bè qui è tuttto una meraviglia.
 
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Le caratteristiche del nostro sistema economico(occupazione stabile, Stato presente nell'economia, solido sistema bancario), tanto criticate, hanno evitato il crollo della domanda aggregata e una flessione della produzione molto più pesante. Concordo con te quindi quando dici che in questo momento particolare la nostra economia ha reagito "meglio" delle altre.

Certo, verissimo. Ma intanto chi li pagava i soldi con cui gli apparatchik statali mantenevano alta la domanda? Chi e' oggi alla canna del gas perche' non puo' permettersi un prestito per comprar casa?
Mentre lo Stato sventola il SUO benessere e la SUA resistenza alla crisi, le aziende falliscono, la gente resta a casa perche' invece di ridurre i dipendenti e salvare il salvabile si e' costretti a mantenere dimensioni insostenibili, e soprattutto i giovani di oggi, che preparano il futuro del paese, sono messi in ginocchio e privati delle piu' elementari prospettive (alloggio, impiego) dal cosiddetto "sistema bancario forte".
Quanto alla mancata flessione della produzione, esserne lieti e' una follia, perche' e' un'opportunita' persa, non un beneficio. E la pagheremo molto piu' cara piu' avanti.
Basti vedere l'industria dell'auto e il perdurare di una situazione insostenibile con una produzione che supera enormemente la domanda reale e il conseguente consumismo indotto per legge.
Quello della crescita continua e' un MITO, ed e' evidentemente tale agli occhi di chiunque. O si trova una stabilita', o si andra' in contro a crisi sempre maggiori mentre scoppia una "bolla" dopo l'altra.
 
un bel bond islamico da 100 mld di dollari stile dubai e si ripianano i bilanci.....

evvai...salamalekummmm :D

qui finisce l'avventura di dandolo

da stasera nasce il mitico cicciobenzina
 
99octane ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
testerr ha scritto:
a breve la Spagna (alla faccia di ZApatero) che ha il 20% di disoccupati. E noi abbiamo l'economia migliore dell'Eurabia. Però in Spagna i culattacchioni possono sposarsi.........
Le economie di Grecia e Spagna si stanno sgretolando, dai dati macroeconomici non escluderei per nulla il default(in particolare per la prima). Guardando alla nostra, ci penserei un po' prima di dire che è la migliore d'Europa, il nostro debito pubblico è troppo alto. Ciò che ha evitato che l'Italia facesse la stessa fine della Spagna è stato un mercato del lavoro sostanzialmente rigido che ha scoraggiato le aziende ad espellere personale, una larga fetta della popolazione impiegata presso Amministrazioni Pubbliche, Enti pubblici o a partecipazione pubblica(lavoratori che non hanno ridotto i consumi, o lo hanno fatto meno degli altri) e un sistema bancario solido. Se avessimo avuto un mercato del lavoro come quello spagnolo e uno Stato leggero come il loro saremmo falliti da un pezzo.

E' una lettura abbastanza di comodo, considerando che la massa enorme di impiegati statali italiana e' una palla al piede pazzesca alla nostra economia.
Idem per la flessibilita' del sistema del lavoro, che non permette alle aziende di adattarsi alle nuove contingenze, obbligando societa' altrimenti recuperabilissime al fallimento.
A mio avviso, per evitare fraintendimenti, dobbiamo distinguere due fasi, una di breve periodo e una di lungo periodo. La prima analisi che possiamo fare non può che riguardare la prima ipotesi. Dato che, semplificando, la domanda aggregata(a cui si adegua la produzione) è data dalla somma dei consumi delle famiglie, degli investimenti delle imprese in beni capitali e dalla spesa pubblica in beni e servizi(AD=C+I+G):
-il nostro Paese, avendo un' occupazione meno flessibile degli altri, ha risentito meno del crollo dei consumi(procurato dai soggetti espulsi dal mercato del lavoro) e l'impatto sulla domanda aggregata(e quindi sulla produzione) è stato minore;
-il nostro Paese, avendo una spesa pubblica medio-alta, ha contribuito anche esso a limitare il crollo della domanda grazie alla parte della domanda aggregata(G) dovuta alla spesa statale.
Non è una lettura di comodo, è una lettura a mio avviso realistica.
Ora è chiaro, estendendo il discorso al lungo periodo, che alla lunga un debito pubblico elevato prodotto dalla spesa statale in beni e servizi G è pericoloso. E concordiamo tutti(penso) che sia preferibile mantenere a livelli accettabili il livello della domanda aggregata andando ad incidere sulla tassazione riducendola(e quindi aumentando il reddito disponibile delle famiglie e di conseguenza i consumi) e se possibile ridurre il debito. In ogni caso, nell'immediato, la spesa pubblica agisce direttamente sulla domanda ed è più efficace di un minor prelievo fiscale(il cui impatto sui consumi non è immediato) quindi, paradossalmente, di fronte ad una situazione di crisi, ha reagito meglio un Paese come il nostro(tassazione medio alta e spesa pubblica medio alta) che un Paese come la Spagna(tassazione e spesa pubblica medie/medio-basse).
Saluti.
 
testerr ha scritto:
liuc30 ha scritto:
testerr ha scritto:
a breve la Spagna (alla faccia di ZApatero) che ha il 20% di disoccupati. E noi abbiamo l'economia migliore dell'Eurabia. Però in Spagna i culattacchioni possono sposarsi.........

Più che ai gay che ti stanno sempre a cuore, ma non riesci a chiamarli con il loro nome.... guarderai alla differenza nei trasporti, le loro moderne metropolitane e quelle scadenti nostre, all'Alta Velocità già da qualche anno, pagata il giusto e la nostra agli albori e costosissima, per non parlare dei pendolari.......

Svegliaaaaaaaaaaaaaaa!

sei anche te uno di quelli che si credono politicamente corretti perchè chiamano non vedenti i ciechi, non udenti i sordi e neri i negri?
che poi tante cose funzionino meglio là che qui e che siano più educati non fatico a crederci; ma economicamente chi è quasi in bancarotta sono loro e non noi...
PS: non che sia contento intendiamoci.....vorrei che tutti stessero bene.
niente di personale ma credo che tu debba essere bannato!
 
Già sul finire degli anni '70 e inizi '80, con la creazione delle Zone Economiche Speciali in Cina, c'era chi vedeva uno spostamento del Baricentro del mondo dalla zona Nord-Atlantica a quella del Pacifico.

Oggi sono 30/35 anni da quelle previsioni. Allora c'era gente che vedeva lungo ed aveva fiuto per gli affari.

Oggi dobbiamo adattare le nostre economie Europee ad un quadro che ci vede periferici rispetto all'area del Pacifico, di cui non potremmo fare a lungo la parte dei consumatori dei loro prodotti, ancorchè a buon mercato.

L'unica speranza per l'Europa è dare fiato alle istanze di sviluppo e interscambio che provengono dal Sud del Mondo. Intendo Sud e Centro America ed Africa. Si tratta di dare origine ad un'area Atlantico Mediterranea di scambio, che si renda indipendente economicamente dal settore del Pacifico, o che sia in grado di gareggiare con esso.
 
Ue: vertice straordinario a Lisbona
11 Dicembre 2009 17:12 POLITICA

BRUXELLES - Vertice straordinario a Lisbona a febbraio tra i capi di Stato e di governo dell'Unione Europea. Obiettivo dell'incontro: il rilancio della strategia di Lisbona per creare occupazione e rendere l'economia europea quella piu' innovativa del mondo. Lo ha annunciato il presidente della Commissione Ue Jose' Manuel Durao Barroso, oggi a Bruxelles. (RCD)
 
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