<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> 6 marce Vs 5 marce | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

6 marce Vs 5 marce

renatom ha scritto:
gallongi ha scritto:
renatom ha scritto:
Sul diesel un rapporto particolarmente lungo non dà grossi vantaggi in termini di consumi.
Infatti le auto diesel hanno quasi sempre rapporti che consentono di raggiungere il regime di potenza massima anche con la marcia più alta.

Il benzina, invece, è più sensibile.

a tale proposito,non conviene mantenere il motore al regime di coppia o dintorni,per avere la migliore percentuale di rendimento?

Come ho già scritto in diversi topic, IMHO, questo del regime di coppia massima è un discorso da bar, ma è molto discutibile.

Pur essendo vero il fatto che il motore , a quel regime, dà il miglior rendimento, bisogna tenere conto che il regime di coppia massima varia a seconda dell'apertura dell'acceleratore e, in particolare, man mano che parzializzo, diminuisce.

Adesso vado su discorsi che sarebbe bene spiegare con dei grafici, ma un motore lavora pratiaìcamente sempre ad un regime che è oltre il regime di coppia massima con quella apertura. Questo è necessario per avere un minimo di stabilità della velocità durante la marcia.

piu' che da bar,avendo preso le patenti superiori sono cose che senti dire nelle scuole guida e visto che ho capito che sei molto tecnico su certi argomenti chiedevo apposta...sai,nei bar sulle auto si dicono talmente tante cavolate che noi appassionati dobbiamo tapparci le orecchie ;) ...detto cio', diciamo che ,rappresentando graficamente il concetto,si puo' partire da un regime di coppia max che varia al variare dell'acceleratore se ho colto qualcosa....in effetti la coppia max arrivando al limite dei giri di un motore va a sciamare..userei piu' il concetto di arco di utilizzo del motore piu' che di giri "giusti"...
 
gallongi ha scritto:
renatom ha scritto:
gallongi ha scritto:
renatom ha scritto:
Sul diesel un rapporto particolarmente lungo non dà grossi vantaggi in termini di consumi.
Infatti le auto diesel hanno quasi sempre rapporti che consentono di raggiungere il regime di potenza massima anche con la marcia più alta.

Il benzina, invece, è più sensibile.

a tale proposito,non conviene mantenere il motore al regime di coppia o dintorni,per avere la migliore percentuale di rendimento?

Come ho già scritto in diversi topic, IMHO, questo del regime di coppia massima è un discorso da bar, ma è molto discutibile.

Pur essendo vero il fatto che il motore , a quel regime, dà il miglior rendimento, bisogna tenere conto che il regime di coppia massima varia a seconda dell'apertura dell'acceleratore e, in particolare, man mano che parzializzo, diminuisce.

Adesso vado su discorsi che sarebbe bene spiegare con dei grafici, ma un motore lavora pratiaìcamente sempre ad un regime che è oltre il regime di coppia massima con quella apertura. Questo è necessario per avere un minimo di stabilità della velocità durante la marcia.

piu' che da bar,avendo preso le patenti superiori sono cose che senti dire nelle scuole guida e visto che ho capito che sei molto tecnico su certi argomenti chiedevo apposta...sai,nei bar sulle auto si dicono talmente tante cavolate che noi appassionati dobbiamo tapparci le orecchie ;) ...detto cio', diciamo che ,rappresentando graficamente il concetto,si puo' partire da un regime di coppia max che varia al variare dell'acceleratore se ho colto qualcosa....in effetti la coppia max arrivando al limite dei giri di un motore va a sciamare..userei piu' il concetto di arco di utilizzo del motore piu' che di giri "giusti"...

Scindo il discorso.

Punto A
La curva di coppia che siamo abtuati a vedere è rilevata con il motore al massimo. Via via che diminuixsco l'apertura del gas (per intenderci), la forma della curva di coppia si modifica nel senso che si abbassa un po' tutta e il regime di coppia massima si abbassa.

Punto B
Per avere stabilità della velocità durante la marcia, in linea di massima, è necessario che il motore reagisca ad una diminuzione del numero di giri con un aumento della coppia e ad un aumento del numero di giri con una diminuzione della coppia.
Quyindi la curva di coppia deve essere in una fase discendente, cioè oltre il regime di coppia massima.
Se così non fosse al minimo aumento della coppia resistente, il motore tenderebbe subito a sedersi, non essendo in grado di reagire e dovrei stare continuamente a correggere con il gas.
Al contrario, alla minma diminuzione del momento resistente, tenderebbe subito a guadagnare ulteriormente giri.

PS: corollario a quanto scritto: un motore non può funzionare stabilmente al regime di coppia massima.
 
renatom ha scritto:
Scindo il discorso.

Punto A
La curva di coppia che siamo abtuati a vedere è rilevata con il motore al massimo. Via via che diminuixsco l'apertura del gas (per intenderci), la forma della curva di coppia si modifica nel senso che si abbassa un po' tutta e il regime di coppia massima si abbassa.

Punto B
Per avere stabilità della velocità durante la marcia, in linea di massima, è necessario che il motore reagisca ad una diminuzione del numero di giri con un aumento della coppia e ad un aumento del numero di giri con una diminuzione della coppia.
Quyindi la curva di coppia deve essere in una fase discendente, cioè oltre il regime di coppia massima.
Se così non fosse al minimo aumento della coppia resistente, il motore tenderebbe subito a sedersi, non essendo in grado di reagire e dovrei stare continuamente a correggere con il gas.
Al contrario, alla minma diminuzione del momento resistente, tenderebbe subito a guadagnare ulteriormente giri.

PS: corollario a quanto scritto: un motore non può funzionare stabilmente al regime di coppia massima.

grazie della precisazione..messa schematicamente cosi,si capisce meglio..e credo proprio che tu abbia ragione perche' se si verificassero le condizioni che hai descritto,procendendo su strada collinare non sapresti nemmeno tu come guidare ;) ecco perche' il motore si tiene un po' a vento stando a quel che dici....
 
Perciò, renatom, se ho ben capito, dato che al diminuire dei giri aumenterebbe la coppia resistente, il motore che consuma meno dovrebbe essere progettato in modo che abbia coppia massima a bassi giri.
Viceversa, al diminuire della coppia resistente( e questo accadrà per alti giri del motore), la coppia massima dovrebbe scemare per evitare eccessiva instabilità.

Detto tutto questo si dovrebbe anche spiegare da sè perchè i diesel consumano meno del benzina: i diesel hanno coppia massima intorno ai 1700 rpm (quando cioè la coppia resistente è superiore), mentre i benzina ben a 4000rpm (quando la coppia resistente è ormai scemata).

Sto sempre fumando troppo o ci azzecco qualcosa?

grazie,
ceffo
 
Nessun altro vuole aggiungere un contributo sull'argomento in oggetto?

cmq grazie a tutti voi per le inaspettate e ben accette risposte, e mi raccomando:

la passione è il sale della vita! E allora: che si accendino i motori...

ceffo
 
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