antonio e. ha scritto:Appunto: da parecchi anni le vendite dell'Alfa Romeo (che seguo da lungo tempo) sono stabilmente ripartite fifty-fifty tra mercato domestico ed europeo, cui dovrebbe aggiungersi l'export extra CE (ma è residuale). E la cosa interessante è che le percentuali si sono mantenute praticamente invariate pur a fronte delle oscillazioni dei volumi globali, il che significa che l'Alfa gode (ancora) di una persistente fidelizzazione all'estero. Ciò dovrebbe essere risaputo, eppure periodicamente spunta fuori qualcuno che dichiara che l'Alfa vende quasi esclusivamente in Italia! Mah... Certo se poi si vanno a guardare i volumi complessivi la situazione rimane sconfortante.
Alfa ha ancora un nucleo di clientela affezionata sparsa in giro per l'Europa, qui non ci piove, il confronto con Lancia è eloquente.
Ma appunto....alquanto sparsa. L'Europa economica di riferimento se non erro è la cd. EU27, ovvero 27 ( ventisette ) paesi.
Se Alfa dovesse esportare in proporzione a quanto vende in Italia, le esportazioni dovrebbero essere l'85%, e dovrebbe vendere 10 volte tanto, invece si tratta una collezione di "rivoli": 1000 macchine qua, 2000 là, 150 là, uno stillicidio tale che non rientrano nemmeno delle spese di trasporto, e non c'è giustificazione per una vera rete di vendita / assistenza. Infatti in Germania, che rimane uno dei mercati d'esportazione più importanti, la rete di assistenza è agli ultimi posti, a cominciare dalla scarsità sul territorio.