Il pianale della Giulietta, il cosiddetto C Wide opportunamente allungato e allargato, è lo snodo per reggere l'assalto della concorrenza. Studiata a Torino e poi implementata nel Michigan, questa piattaforma farà da base a tutti i prodotti destinati alle varie aree del mondo. Sopra per cominciare vi si costruirà la Giulia, l'auto che dovrebbe finalmente vedere il ritorno dell'Alfa negli States, ma prima arriveranno una Dodge - a inizio 2012 - e quindi la Fiat post Croma, la Lancia Flavia-2 (o, se si preferisce, l'erede dell'attuale Chrylser 200). Sempre con la possibilità di introdurre soluzioni su misura come mai si era visto da noi in passato: con trazioni anteriori, posteriori e persino integrali. Harald Wester, capo dello sviluppo tecnico Fiat, dovrà garantire la qualità e flessibilità, ma in parallelo bisognerà lasciare un po' di briglia ai designer per avere delle automobili belle e stimolanti. In Italia la scuola non dovrebbe fare difetto...