<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> &#34;POESIE&#34;... | Il Forum di Quattroruote

&#34;POESIE&#34;...

Quale poesia ricordate con più interesse???
Quale vi ha colpito particolarmente???
Quale ricorre più spesso nel volgere della vostra vita...???

Valgono ovviamente tutte le poesie, anche quelle che eventualmente avete scritto di vostro pugno... Anzi... Sarebbero molto interessanti.... :D :D :D

Inizio con questa...

"Se riuscirai a non perdere la testa quando tutti
la perdono intorno a te, dandone a te la colpa;
se riuscirai ad aver fede in te quando tutti dubitano,
e mettendo in conto anche il loro dubitare;
se riuscirai ad attendere senza stancarti nell'attesa,
se, calunniato, non perderai tempo con le calunnie,
o se, odiato, non ti farai prendere dall'odio,
senza apparir però troppo buono o troppo saggio;

se riuscirai a sognare senza che il sogno sia il padrone;
se riuscirai a pensare senza che pensare sia il tuo scopo,
se riuscirai ad affrontare il successo e l'insuccesso
trattando quei due impostori allo stesso modo
se riuscirai ad ascoltare la verità da espressa
distorta da furfanti per intrappolarvi gli ingenui,
o a veder crollare le cose per cui dai la tua vita
e a chinarti per rimetterle insieme con mezzi di ripiego;

se riuscirai ad ammucchiare tutte le tue vincite
e a giocartele in un sol colpo a testa-e-croce,
a perdere e a ricominciar tutto daccapo,
senza mai fiatare e dir nulla delle perdite;
se riuscirai a costringere cuore, nervi e muscoli,
benché sfiniti da un pezzo, a servire ai tuoi scopi,
e a tener duro quando niente più resta in te
tranne la volontà che ingiunge: "tieni duro!";

se riuscirai a parlare alle folle serbando le tue virtù,
o a passeggiar coi Re e non perdere il tuo fare ordinario;
se né i nemici o i cari amici riusciranno a colpirti,
se tutti contano per te, ma nessuno mai troppo;
se riuscirai a riempire l'attimo inesorabile
e a dar valore ad ognuno dei suoi sessanta secondi,
il mondo sarà tuo allora, con quanto contiene,
e - quel che è più, tu sarai un Uomo, ragazzo mio!"


Rudyard Kipling
 
Mmmmh, io e la poesia (e la letteratura in genere) non siamo mai andati troppo d'accordo....
Probabilmente il mio animo non è abbastanza.....gentile!
No, non me ne ricordo nemmeno una..... :?
 
non mi spiego il motivo ma e' questa e un altra che ora cerco
Poesie » Poesie d'Autore » Il Cinque Maggio - Ei fu. Siccome immobile, dato il mortal... - Alessandro Manzoni

Il Cinque Maggio
Ei fu. Siccome immobile,
dato il mortal sospiro,
stette la spoglia immemore
orba di tanto spiro,
così percossa, attonita
la terra al nunzio sta,
muta pensando all'ultima
ora dell'uom fatale;
né sa quando una simile
orma di piè mortale
la sua cruenta polvere
a calpestar verrà.
Lui folgorante in solio
vide il mio genio e tacque;
quando, con vece assidua,
cadde, risorse e giacque,
di mille voci al sònito
mista la sua non ha:
vergin di servo encomio
e di codardo oltraggio,
sorge or commosso al sùbito
sparir di tanto raggio;
e scioglie all'urna un cantico
che forse non morrà.
Dall'Alpi alle Piramidi,
dal Manzanarre al Reno,
di quel securo il fulmine
tenea dietro al baleno;
scoppiò da Scilla al Tanai,
dall'uno all'altro mar.
Fu vera gloria? Ai posteri
l'ardua sentenza: nui
chiniam la fronte al Massimo
Fattor, che volle in lui
del creator suo spirito
più vasta orma stampar.
La procellosa e trepida
gioia d'un gran disegno,
l'ansia d'un cor che indocile
serve, pensando al regno;
e il giunge, e tiene un premio
ch'era follia sperar;
tutto ei provò: la gloria
maggior dopo il periglio,
la fuga e la vittoria,
la reggia e il tristo esiglio;
due volte nella polvere,
due volte sull'altar.
Ei si nomò: due secoli,
l'un contro l'altro armato,
sommessi a lui si volsero,
come aspettando il fato;
ei fè silenzio, ed arbitro
s'assise in mezzo a lor.
E sparve, e i dì nell'ozio
chiuse in sì breve sponda,
segno d'immensa invidia
e di pietà profonda,
d'inestinguibil odio
e d'indomato amor.
Come sul capo al naufrago
l'onda s'avvolve e pesa,
l'onda su cui del misero,
alta pur dianzi e tesa,
scorrea la vista a scernere
prode remote invan;
tal su quell'alma il cumulo
delle memorie scese.
Oh quante volte ai posteri
narrar se stesso imprese,
e sull'eterne pagine
cadde la stanca man!
Oh quante volte, al tacito
morir d'un giorno inerte,
chinati i rai fulminei,
le braccia al sen conserte,
stette, e dei dì che furono
l'assalse il sovvenir!
E ripensò le mobili
tende, e i percossi valli,
e il lampo dè manipoli,
e l'onda dei cavalli,
e il concitato imperio
e il celere ubbidir.
Ahi! Forse a tanto strazio
cadde lo spirto anelo,
e disperò; ma valida
venne una man dal cielo,
e in più spirabil aere
pietosa il trasportò;
e l'avviò, pei floridi
sentier della speranza,
ai campi eterni, al premio
che i desideri avanza,
dov'è silenzio e tenebre
la gloria che passò.
Bella Immortal! Benefica
Fede ai trionfi avvezza!
Scrivi ancor questo, allegrati;
ché più superba altezza
al disonor del Gòlgota
giammai non si chinò.
Tu dalle stanche ceneri
sperdi ogni ria parola:
il Dio che atterra e suscita,
che affanna e che consola,
sulla deserta coltrice
accanto a lui posò.
 
e questa di Ungaretti, impossibile dimenticarla , per me e' bellissima
MATTINA
M' ILLUMINO D'IMMENSO
 
willy1971 ha scritto:
Mmmmh, io e la poesia (e la letteratura in genere) non siamo mai andati troppo d'accordo....
Probabilmente il mio animo non è abbastanza.....gentile!
No, non me ne ricordo nemmeno una..... :?

Non dirlo nemmeno per scherzo... :thumbup: :thumbup: :thumbup:
 
L'unica che ricordo e non completamente è quella che dice (scrivo a memoria):

Tu fior della mia pianta
percossa e inaridita
tu dell'inutil vita
estremo unico fior
sei nella terra fredda
sei nella terra negra
né il sol più ti rallegra
né ti risveglia amor.

Ma non ricordo nemmeno di chi sia anche se era uno famoso (Pascoli?)
 
RobyA112 ha scritto:
L'unica che ricordo e non completamente è quella che dice (scrivo a memoria):

Tu fior della mia pianta
percossa e inaridita
tu dell'inutil vita
estremo unico fior
sei nella terra fredda
sei nella terra negra
né il sol più ti rallegra
né ti risveglia amor.

Ma non ricordo nemmeno di chi sia anche se era uno famoso (Pascoli?)
e' di carducci

pianto antico
 
RobyA112 ha scritto:
L'unica che ricordo e non completamente è quella che dice (scrivo a memoria):

Tu fior della mia pianta
percossa e inaridita
tu dell'inutil vita
estremo unico fior
sei nella terra fredda
sei nella terra negra
né il sol più ti rallegra
né ti risveglia amor.

Ma non ricordo nemmeno di chi sia anche se era uno famoso (Pascoli?)
E' bellissima, anche se molto triste.
E' di Carducci e si intitola "Pianto Antico". La scrisse in memoria del figlioletto morto.
Riporto il testo integrale:

L'albero a cui tendevi
la pargoletta mano,
il verde melograno
Dà bei vermigli fiori
Nel muto orto solingo
Rinverdì tutto or ora,
E giugno lo ristora
Di luce e di calor.
Tu fior de la mia pianta
Percossa e inaridita,
Tu de l'inutil vita
Estremo unico fior,
Sei ne la terra fredda,
Sei ne la terra negra;
Né il sol piú ti rallegra
Né ti risveglia amor.
 
......LORENZO IL MAGNIFICO:

..quant'è bella giovinezza...che si fugge tuttavia.......ù
chi vuol esser lieto sia.......
del doman non v'è certezza!!!........

...mettiamola in prratica amici!....stamane ho fatto un esame e non so se vedrò il 2014.........fanc............pace!
 
Io ricordo questa...ma non so di chi sia.....troppi ponti son passati!!! :oops: :oops:

Non camminare davanti a me,
potrei non seguirti;
non camminare dietro di me,
non saprei dove condurti;
cammina al mio fianco
e saremo sempre amici.


;) ;) ;)
 
FAUST50 ha scritto:
RobyA112 ha scritto:
L'unica che ricordo e non completamente è quella che dice (scrivo a memoria):

Tu fior della mia pianta
percossa e inaridita
tu dell'inutil vita
estremo unico fior
sei nella terra fredda
sei nella terra negra
né il sol più ti rallegra
né ti risveglia amor.

Ma non ricordo nemmeno di chi sia anche se era uno famoso (Pascoli?)
e' di carducci

pianto antico

Citata per prima dal Pres. ad inizio post... :D :D :D
 
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