A mio avviso il ragionamento di Marchionne "Non ha senso sfornare prodotti con la crisi" , ha un senso per quanto riguarda l'alto di gamma, cioè l'Ammiraglia ed il Suv di grandi dimensioni. Infatti, con la crisi, sono in pochi quelli che possono permettersi di acquistare e mantenere auto del genere ed anche quelli che potrebbero temono il redditometro ..... chi acquista lo stesso auto di grossa cilindrata punta su marchi come Bmw, Porsche, Mercedes od Audi percepiti come "premium" e status symbol. E anche fuori dall'Italia, dove magari il fisco è meno oppressivo o ci sono più soldi, la rete di vendita Alfa non è ancora adeguatamente sviluppata ed il marchio non ha più il prestigio di una volta, cosicchè i ceti abbienti, probabilmente, preferirebbero comunque le tedesche. Allora l'unica strategia d'attacco ragionevole è quella di puntare in prima battuta sulla Maserati, che con la Ghibli ed il nuovo SUV può infastidire i marchi premium anche negli USA e nei mercati emergenti.
SE il tentativo di Maserati avrà successo, SE andrà a buon fine la fusione con Chrysler, con la possibilità di liberare nuove risorse per gli investimenti, ALLORA si potrà pensare di inserire l'Alfa Romeo nella breccia aperta da Maserati, con prodotti di alto livello, ma collocati un gradino più in basso. Se la Ghibli partirà da 67.000 euro in poi, l'Ammiraglia Alfa potrebbe partire dai 50.000 .... un'auto non per tutti, come deve essere un'Alfa, ma comunque più accessibile della Maserati.
Se mi permettete una metafora guerresca (è solo una metafora, non si urtino i pacifisti), i tedeschi hanno i Panzer e contro i Panzer occorrono i carri armati; i carri armati sono rappresentati dalla Maserati .... se i carri riusciranno ad aprire una breccia, in quella breccia potrà inserirsi, a seguito dei carri, la fanteria meccanizzata (Alfa), che è più potente della fanteria normale (Fiat), ma meno potente dei carri armati. Partire subito con Alfa Romeo significa mandare la fanteria meccanizzata contro i carri e perdere la battaglia.
La strategia è quindi quella di rilanciare il Made in Italy passando da Maserati .... Alfa non sarà mai autonoma, non è più una casa indipendente, però un conto è dire che le Alfa sono delle Fiat ricarrozzate, altro è dire che le Alfa sono su base Maserati. Non mi sembra la stessa cosa. Nel frattempo la 4C e l'ampliamento della rete di vendita preparano il terreno a questa eventualità.
Quindi non necessariamente l'Alfa è finita, non necessariamente si salverà .... siamo in attesa, molto dipende dalla fusione con Chrysler, dal successo o meno del rilancio di Maserati, dall'andamento del mercato ... penso che neppure Marchionne, in questo momento, abbia le idee molto chiare su Alfa.
E qui si spiega l'immobilismo ... perchè se quel ragionamento "Non ha senso sfornare prodotti con la crisi" può avere un senso per l'alto di gamma, non credo lo abbia per la fascia media rappresentata da segmento "D" e crossover compatto. Qui non sfornare prodotti significa perdere quote di mercato. Un Suv di dimensioni medie potrebbe fare una seria concorrenza al Nissan Qashqai e strappare quote di mercato anche al Wolkswagen Tiguan, all'Audi Q3 o al Bmw X1, che continuano a vendere abbastanza, crisi o non crisi. La mancanza di prodotti in questo segmento è un errore grave. Così come non ha senso l'uscita di Alfa dal segmento "D", visto che, tra l'altro, in giro ci sono ancora migliaia di 156 che aspettano di essere sostituite ... pur di non abbandonare il segmento sarebbe stato meglio continuare a produrre in perdita la 159 in attesa della Giulia.