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&#34;Il paradiso è una favola per chi ha paura di morire&#34;

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jaccos ha scritto:

Ah, ok... Ora vivremo più sereni...

Forse lo scienziato applica un ragionamento senz'altro valido per un computer agli uomini...

Ma secondo la mia modesta opinione, l'uomo non è un computer...

La metafora del cervello come un computer può servire per spiegare molte cose del funzionamento cognitivo dell'uomo ma confondere la "parte" con il "tutto" è un grosso errore...
 
belpietro ha scritto:
no calcio
no politica
no religione

http://forum.quattroruote.it/posts/list/13134.page

grazie.

bè chi afferma ciò non è un calciatore, nè un politico e nè tantomeno un prete o imam.. quindi :D

è uno scienziato che sa il fatto suo, evidentemente da profondo conoscitore della fisica e delle regole che la governano non parla "ad michiam"

anch'io penso qualcosa del genere... diciamo che si tratta a questo punto di dissertazioni filosofiche

però aggiungo che un incipt ci dev'essere altrimenti non avrebbe senso tutto ciò, per come la vedo io Dio non è una cosa sola ma è in ogni cosa, l'aria, l'acqua la terra, il vuoto persino una sedia sono Dio... ed è tutto collegato
 
suiller ha scritto:
belpietro ha scritto:
no calcio
no politica
no religione

http://forum.quattroruote.it/posts/list/13134.page

grazie.

bè chi afferma ciò non è un calciatore, nè un politico e nè tantomeno un prete o imam.. quindi :D

è uno scienziato che sa il fatto suo, evidentemente da profondo conoscitore della fisica e delle regole che la governano non parla "ad michiam"

anch'io penso qualcosa del genere... diciamo che si tratta a questo punto di dissertazioni filosofiche

però aggiungo che un incipt ci dev'essere altrimenti non avrebbe senso tutto ciò, per come la vedo io Dio non è una cosa sola ma è in ogni cosa, l'aria, l'acqua la terra, il vuoto persino una sedia sono Dio... ed è tutto collegato

sono sicuro di avere scritto "calcio, politica e religione" e non "calciatori, politici e religiosi"
 
cercando di non sconfinare negli argomenti "vietati", mi viene da pensare che uno scienziato dovrebbe sempre applicare il pricipio socratico del "so di non sapere"... A che scopo studiare, ricercare, sperimentare, se non per scoprire qualcosa che ancra non si conosce? E nel contempo il "sapere di non sapere" dovrebbe dargli un po' di umiltà nell'osservare le cose del mondo, senza ergersi a eroe senza paura che giudica i "poveretti" che "per paura" hanno "bisogno" di credere alle "favole"...
 
bart974 ha scritto:
cercando di non sconfinare negli argomenti "vietati", mi viene da pensare che uno scienziato dovrebbe sempre applicare il pricipio socratico del "so di non sapere"... A che scopo studiare, ricercare, sperimentare, se non per scoprire qualcosa che ancra non si conosce? E nel contempo il "sapere di non sapere" dovrebbe dargli un po' di umiltà nell'osservare le cose del mondo, senza ergersi a eroe senza paura che giudica i "poveretti" che "per paura" hanno "bisogno" di credere alle "favole"...

E la stessa cosa non vale per tutti gli "altri"?

Alla fine la questione è semplice, in ambito scientifico e razionale l'onere della prova spetta a chi afferma che una cosa esiste, non il contrario, è una delle basi del ragionamento logico.
Io potrei avere un elefante viola con le ali da farfalla seduto qui di fianco, mi credereste sulla parola senza uno straccio di prova scientifica? O al contrario dovrei essere io a portare le prove di ciò che affermo?
Allo stesso modo il paradiso/aldila/reincarnazione è un qualcosa che apprendiamo per sentito dire... non è ne visibile, ne misurabile, ne interagisce con l'ambiente, non lascia alcuna traccia. Vive unicamente nella nostra testa, come l'elefante viola.
Non vedo che arroganza vi sia nel dire "non mi fido del passaparola, voglio prove". Casomai è valido il contrario "credi senza prove, altrimenti sarai dannato"... che dal mio punto di vista suona come "credi in qualcosa che non esiste altrimenti ti succederà qualcosa che non esiste"... perdonami, ma non è un granchè come minaccia... ;) :D
Il concetto è che proprio perchè "so di non sapere" di certo non mi fido di chi "pensa di sapere".
 
jaccos ha scritto:
bart974 ha scritto:
cercando di non sconfinare negli argomenti "vietati", mi viene da pensare che uno scienziato dovrebbe sempre applicare il pricipio socratico del "so di non sapere"... A che scopo studiare, ricercare, sperimentare, se non per scoprire qualcosa che ancra non si conosce? E nel contempo il "sapere di non sapere" dovrebbe dargli un po' di umiltà nell'osservare le cose del mondo, senza ergersi a eroe senza paura che giudica i "poveretti" che "per paura" hanno "bisogno" di credere alle "favole"...

E la stessa cosa non vale per tutti gli "altri"?

Alla fine la questione è semplice, in ambito scientifico e razionale l'onere della prova spetta a chi afferma che una cosa esiste, non il contrario, è una delle basi del ragionamento logico.
Io potrei avere un elefante viola con le ali da farfalla seduto qui di fianco, mi credereste sulla parola senza uno straccio di prova scientifica? O al contrario dovrei essere io a portare le prove di ciò che affermo?
Allo stesso modo il paradiso/aldila/reincarnazione è un qualcosa che apprendiamo per sentito dire... non è ne visibile, ne misurabile, ne interagisce con l'ambiente, non lascia alcuna traccia. Vive unicamente nella nostra testa, come l'elefante viola.
Non vedo che arroganza vi sia nel dire "non mi fido del passaparola, voglio prove". Casomai è valido il contrario "credi senza prove, altrimenti sarai dannato"... che dal mio punto di vista suona come "credi in qualcosa che non esiste altrimenti ti succederà qualcosa che non esiste"... perdonami, ma non è un granchè come minaccia... ;) :D

Il problema è che ridurre tutto a misurazione o dimostrazione scientifica è assolutamente limitante...

A me la frase del nostro, sembra una di quelle che si dicono per dimostrare a se stessi che non si ha paura di quella determinata cosa...
 
jaccos ha scritto:
Non vedo che arroganza vi sia nel dire "non mi fido del passaparola, voglio prove". Casomai è valido il contrario "credi senza prove, altrimenti sarai dannato"... che dal mio punto di vista suona come "credi in qualcosa che non esiste altrimenti ti succederà qualcosa che non esiste"...

Però non mi piacciono neanche atteggiamenti tipo UAAR che mette in piazza i banchetti con le autocertificazioni di "sbattesimo".....
 
Aries.77 ha scritto:
jaccos ha scritto:
bart974 ha scritto:
cercando di non sconfinare negli argomenti "vietati", mi viene da pensare che uno scienziato dovrebbe sempre applicare il pricipio socratico del "so di non sapere"... A che scopo studiare, ricercare, sperimentare, se non per scoprire qualcosa che ancra non si conosce? E nel contempo il "sapere di non sapere" dovrebbe dargli un po' di umiltà nell'osservare le cose del mondo, senza ergersi a eroe senza paura che giudica i "poveretti" che "per paura" hanno "bisogno" di credere alle "favole"...

E la stessa cosa non vale per tutti gli "altri"?

Alla fine la questione è semplice, in ambito scientifico e razionale l'onere della prova spetta a chi afferma che una cosa esiste, non il contrario, è una delle basi del ragionamento logico.
Io potrei avere un elefante viola con le ali da farfalla seduto qui di fianco, mi credereste sulla parola senza uno straccio di prova scientifica? O al contrario dovrei essere io a portare le prove di ciò che affermo?
Allo stesso modo il paradiso/aldila/reincarnazione è un qualcosa che apprendiamo per sentito dire... non è ne visibile, ne misurabile, ne interagisce con l'ambiente, non lascia alcuna traccia. Vive unicamente nella nostra testa, come l'elefante viola.
Non vedo che arroganza vi sia nel dire "non mi fido del passaparola, voglio prove". Casomai è valido il contrario "credi senza prove, altrimenti sarai dannato"... che dal mio punto di vista suona come "credi in qualcosa che non esiste altrimenti ti succederà qualcosa che non esiste"... perdonami, ma non è un granchè come minaccia... ;) :D

Il problema è che ridurre tutto a misurazione o dimostrazione scientifica è assolutamente limitante...

A me la frase del nostro, sembra una di quelle che si dicono per dimostrare a se stessi che non si ha paura di quella determinata cosa...
Bhè, partendo da questi presupposti, hai voglia a negare l'esistenza del mio elefantino viola... :rolleyes:
 
a_gricolo ha scritto:
jaccos ha scritto:
Non vedo che arroganza vi sia nel dire "non mi fido del passaparola, voglio prove". Casomai è valido il contrario "credi senza prove, altrimenti sarai dannato"... che dal mio punto di vista suona come "credi in qualcosa che non esiste altrimenti ti succederà qualcosa che non esiste"...

Però non mi piacciono neanche atteggiamenti tipo UAAR che mette in piazza i banchetti con le autocertificazioni di "sbattesimo".....
Mi conosci bene... io mica mi sono fatto sbattezzare, mi pare un pò una minchiata... :rolleyes:
 
jaccos ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
jaccos ha scritto:
bart974 ha scritto:
cercando di non sconfinare negli argomenti "vietati", mi viene da pensare che uno scienziato dovrebbe sempre applicare il pricipio socratico del "so di non sapere"... A che scopo studiare, ricercare, sperimentare, se non per scoprire qualcosa che ancra non si conosce? E nel contempo il "sapere di non sapere" dovrebbe dargli un po' di umiltà nell'osservare le cose del mondo, senza ergersi a eroe senza paura che giudica i "poveretti" che "per paura" hanno "bisogno" di credere alle "favole"...

E la stessa cosa non vale per tutti gli "altri"?

Alla fine la questione è semplice, in ambito scientifico e razionale l'onere della prova spetta a chi afferma che una cosa esiste, non il contrario, è una delle basi del ragionamento logico.
Io potrei avere un elefante viola con le ali da farfalla seduto qui di fianco, mi credereste sulla parola senza uno straccio di prova scientifica? O al contrario dovrei essere io a portare le prove di ciò che affermo?
Allo stesso modo il paradiso/aldila/reincarnazione è un qualcosa che apprendiamo per sentito dire... non è ne visibile, ne misurabile, ne interagisce con l'ambiente, non lascia alcuna traccia. Vive unicamente nella nostra testa, come l'elefante viola.
Non vedo che arroganza vi sia nel dire "non mi fido del passaparola, voglio prove". Casomai è valido il contrario "credi senza prove, altrimenti sarai dannato"... che dal mio punto di vista suona come "credi in qualcosa che non esiste altrimenti ti succederà qualcosa che non esiste"... perdonami, ma non è un granchè come minaccia... ;) :D

Il problema è che ridurre tutto a misurazione o dimostrazione scientifica è assolutamente limitante...

A me la frase del nostro, sembra una di quelle che si dicono per dimostrare a se stessi che non si ha paura di quella determinata cosa...
Bhè, partendo da questi presupposti, hai voglia a negare l'esistenza del mio elefantino viola... :rolleyes:

Se hai la Y al massimo hai l'elefantino blu :D
 
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