AndrewTheItalianBoss ha scritto:
E un motivo in più per affermare che gli incentivi non solo non servono, anzi, sono dannosi. Dopo una abbuffata arriva il conto...salatissimo.
E' istruttiva la lettura di questa nota pubblicata su interautonews di luglio (in particolare i tratti che evidenzio), circa gli effetti dei "giochetti" fatti nel primo trimestre 2010 con gli incentivi (ricordate? erano incentivabili le immatricolazione effettuate fino a marzo 2010 purché l'ordine fosse stato fatto entro dicembre 2009 :twisted: )
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Ora non ha più senso piangere sul latte versato
Il nostro timore è che nessuno si sia reso compiutamente conto del danno procurato all?intera filiera dell?automotive dallo scriteriato modo di giocare sul filo del rasoio la partita-incentivi del primo trimestre 2010.
Chi non ha approfittato delle larghissime maglie della normativa sugli incentivi oggi parla senza esitazione di truffa ai danni dello Stato. Dal nostro punto di vista, a parte l?etica che nelle gabbie delle bestie feroci va regolarmente a farsi benedire,
il vero, terribile danno di quel primo trimestre arriva oggi sul tavolo dei piangenti, Case e Concessionari, che si trovano nel bel mezzo di una crisi che ancora non accenna a finire, malgrado le belle parole degli ottimisti per forza.
Quelle oltre 666.000 (sembra un controsenso, ma non lo è) immatricolazioni peseranno come un macigno sul bilancio consuntivo del mercato del 2010. Un mercato che potrebbe addirittura sfiorare la barriera dei 2 milioni di targhe, considerato come limite minimo per la salvaguardia delle vendite e delle Reti.
Oltretutto,
non solo quel primo trimestre manipolato ha creato le premesse per un 2010 numericamente accettabile, ma in molti si sono messi di buona lena a sparare Km 0 come se fossero confetti a un matrimonio. Non stiamo qui a ripetere concetti che i nostri lettori conoscono a memoria per il fatto che quello delle Km 0 è un boccone che non può essere mandato giù impunemente. Più volte abbiamo sostenuto che quel tipo di vendita è il cimitero del mercato dell?auto, è l?ultima spiaggia di chi non ha altre armi in mano, o non le vuole usare. Temiamo che l?obiettivo di immatricolare il più possibile e a qualsiasi costo, alla fine sarà il vero boomerang, che andrà a colpire manager e Dealer, diventando un indelebile promemoria.
Riteniamo gli uomini di vertice delle Case in grado di valutare quale potrà essere l?impatto di quell?elevato numero di immatricolazioni nei confronti dei politici che devono, a sentire Anfia, Unrae e Federauto, porre mano a misure non più rinviabili per restituire dignità ad un mercato che è solo in apparenza accettabile.
Perché il problema è proprio questo: coloro che vivono tutti i giorni di pane e automobili sanno che il mercato è una vera schifezza, sanno che i numeri sono bugiardi,
sanno che quel primo trimestre è la coda ampiamente manipolata del 2009 e non l?inizio del 2010. Ma non possiamo non sapere che quei numeri, letti da chi non vive dall?interno il mercato italiano dell?auto, trasmettono positività.
Cosa possono pretendere i vertici di Anfia, Unrae e Federauto per i loro programmati incontri con gli uomini di potere del governo, fra l?altro trascinati in ben altri sconquassi, coinvolti in molte storie che non fanno certo bene all?immagine della politica, pressati da molti settori merceologici che sono alla frutta e che possono più facilmente dimostrare, dati alla mano, che il mercato è in rovina. Cosa che il mondo dell?auto non potrà permettersi di fare per tutto quest?anno: Inutile continuare a dire che il mercato vero è iniziato ad aprile. Lo sappiamo tutti, lo sappiamo benissimo.
Ma come faranno i vertici delle 3 associazioni a trasmettere a chi governa una pessima realtà assai ben mimetizzata dal roboante numerone atteso per fine anno? Sono molti i dubbi che traversano la mente di chi vive quotidianamente il dramma delle Reti di vendita, perché il problema non sono il numero delle unità vendute e la quota di mercato. Il vero problema è la redditività, che è sotto il livello di sopravvivenza e che non accenna ad una inversione di tendenza. Meglio, molto meglio buttare palate di euro sulle Km 0, finendo per allineare schiere di auto invendute sui piazzali delle concessionarie.
Possibile che i nostri eroi non sappiano trovare altre e più valide soluzioni per salvare quel che ancora è salvabile? Possibile che non riescano a vedere oltre la punta del proprio naso?