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Tutte le ragioni dell'usato e delle auto vissute.

Credo che il passare degli anni influisca più della questione economica.
I miei ogni 5 massimo 10 anni cambiavano l'auto quando ero ragazzino, oggi in casa hanno due auto del 2003 e una del 2012, parlano ogni tanto di cambiarle, ma poi non se ne fa nulla anche se potrebbero permetterselo.


Posso dire che a mio padre
dell' auto, non e' mai fregato nulla....
Deve averne avute 6 o 7....
E solo, dapprima FIAT e le utime Audi 80 e VW Golf....
Mia madre, la patente, manco il pensare di prenderla

A lui piaceva,
andare a vedere la campagna o meglio il frutteto
( si fa per dire, erano comunque 4 ettari )
che si era comprato nel 1951....
E giocare a bridge al locale Circolo dei Negozianti,
con gli amici di sempre,
ricordando i tempi della guerra e le glorie della SPAL di quei tempi....

Poi, invecchiando gli venne la smania per la numismatica
 
E' lo stesso discorso che fanno le assicurazioni in caso di incidente.
E che io non ho mai capito.
Se l'auto è messa bene perchè no?
Perché in quel caso dopo averci speso già per altre manutenzioni importanti (2 volte testata, frizione, sterzo, etc) e tenuto conto che con i soldi richiesti per quei lavori con parti nuove mi ci scappava un usato non troppo usato scendendo di categoria decisi per cambiare che poi dopo un annetto e mezzo ho rivenduto allo stesso prezzo per prendere qualcosa che facesse più al caso mio.

Che poi detto tra noi, quell'auto, anche sostituendo l'assale posteriore non avrebbe risolto gli altri problemi e difetti che comunque aveva (infiltrazioni di acqua comprese). 190 mila km li reputai una percorrenza decorosa.
 
Da quando sono diventato economicamente svincolato dal portafoglio dei miei genitori ho cercato sempre di “vedere un po’ più oltre”. O come dice mia moglie “nelle auto siamo andati avanti sempre per primi”, non nascondendo un pizzico di dubbio e apprensione : “sarà la scelta giusta?”. Ma fino ad ora siamo stati fortunati.
Il nostro “click” per cambiare è sempre stato per qualcosa che tecnologicamente sia migliore di quella precedente se no andava bene quella che avevano. Per migliore intendo che sia effettivamente un salto qualitativo, ma non parlo di valore. Ma in fatto di consumi, sicurezza, affidabilità, manutenzione, e di conseguenza di concetto più sostenibile. È vero anche che a volte siamo stati costretti per mutate esigenze.
Sono stato uno dei primi ad avere un’auto a benzina verde, il Full Hybrid in varie declinazioni e se non era per la proverbiale lentezza giapponese, Toyota, non avrei saltato il passaggio del plug-in e la mia elettrica attuale probabilmente non sarebbe stata una Vw
È vero, fortunatamente lavoriamo in 2, la casa era già nostra, non ho figli, non fumiamo, non beviamo, vacanze ridotte ad una settimana/anno, e niente hobby dispendiosi o vita mondana.
Quindi il nostro percorso è stato vario, auto tenute fino alla morte e auto tenute 3-4 anni e sostituire a 50 mila km seguendo occasioni e opportunità.
Ma ora pensiamo di essere “arrivati in cima” è di aver chiuso il cerchio, e volendo, di poterci anche fermare.
Se non mutano le nostre esigenze la trazione elettrica ci soddisfa ottimamente ed anche prendere un’auto con batterie più grandi o che in DC ricarichi più velocemente a noi non serve e penso non interessi. Se tra 2 anni la cambieremo o saranno mutate di nuovo le esigenze o sarà per puro sfizio, ma come dice ancora mia moglie : “abbiamo già dato…”
 
Ultima modifica:
Perché in quel caso dopo averci speso già per altre manutenzioni importanti (2 volte testata, frizione, sterzo, etc) e tenuto conto che con i soldi richiesti per quei lavori con parti nuove mi ci scappava un usato non troppo usato scendendo di categoria decisi per cambiare che poi dopo un annetto e mezzo ho rivenduto allo stesso prezzo per prendere qualcosa che facesse più al caso mio.

Che poi detto tra noi, quell'auto, anche sostituendo l'assale posteriore non avrebbe risolto gli altri problemi e difetti che comunque aveva (infiltrazioni di acqua comprese). 190 mila km li reputai una percorrenza decorosa.

Bè allora il discorso cambia, era diventato un pozzo senza fondo. Quando inizia a rompersi di tutto è il momento di dire stop.
 
Per me, tolti ovviamente i casi in cui si ricorre all'usato per necessità, l'usato vissuto a molte ragioni di essere

Le principali sono poter accedere a segmenti proibitivi per costi (dopo aver valutato attentamente i costi di mantenimento e gestione), e poter prendere mezzi con prerogative che sono ormai difficili se non impossibili scovare nelle proposte attuali; sempre riferito ad auto che si acquistano per piacere e non per necessità
 
Da quando sono diventato economicamente svincolato dal portafoglio dei miei genitori ho cercato sempre di “vedere un po’ più oltre”. O come dice mia moglie “nelle auto siamo andati avanti sempre per primi”, non nascondendo un pizzico di dubbio e apprensione : “sarà la scelta giusta?”. Ma fino ad ora siamo stati fortunati.
Il nostro “click” per cambiare è sempre stato per qualcosa che tecnologicamente sia migliore di quella precedente se no andava bene quella che avevano. Per migliore intendo che sia effettivamente un salto qualitativo, ma non parlo di valore. Ma in fatto di consumi, sicurezza, affidabilità, manutenzione, e di conseguenza di concetto più sostenibile. È vero anche che a volte siamo stati costretti per mutate esigenze.
Sono stato uno dei primi ad avere un’auto a benzina verde, il Full Hybrid in varie declinazioni e se non era per la proverbiale lentezza giapponese, Toyota, non avrei saltato il passaggio del plug-in e la mia elettrica attuale probabilmente non sarebbe stata una Vw
È vero, fortunatamente lavoriamo in 2, la casa era già nostra, non ho figli, non fumiamo, non beviamo, vacanze ridotte ad una settimana/anno, e niente hobby dispendiosi o vita mondana.
Quindi il nostro percorso è stato vario, auto tenute fino alla morte e auto tenute 3-4 anni e sostituire a 50 mila km seguendo occasioni e opportunità.
Ma ora pensiamo di essere “arrivati in cima” è di aver chiuso il cerchio, e volendo, di poterci anche fermare.
Se non mutano le nostre esigenze la trazione elettrica ci soddisfa ottimamente ed anche prendere un’auto con batterie più grandi o che in DC ricarichi più velocemente a noi non serve e penso non interessi. Se tra 2 anni la cambieremo o saranno mutate di nuovo le esigenze o sarà per puro sfizio, ma come dice ancora mia moglie : “abbiamo già dato…”

Io invece sono attitato, più che dalla novità e dall'innovazione, dal mezzo insolito e magari poco diffuso. Il classico acquisto che tutti desiderano, ma nessuno compra
 
Ho sempre comprato macchine nuove , tutte rigorosamente a benzina (le motorizzazioni diesel mi hanno sempre fatto schifo) , e le ho sempre tenute fino alla demolizione , eccetto la prima , una NSU Prinz 4L , che ho rivenduto nel 1983 ad un amico dopo 10 anni e 135000 Km (la mia schiena non ce la faceva più) .
Nel 1993 ho demolito la 124 S (19 anni e 332000 Km) che era appartenuta a mio padre , e che io ho continuato ad usare dopo la sua scomparsa , e nel 2003 la mia Ritmo 60 (20 anni e 328000 Km) .
Attualmente giro con una Peugeot 406 ST del 2000 , trasformata a metano nel 2005 , con la quale ho percorso finora 535000 Km (di cui oltre 450000 Km a metano) ; è la mia terza macchina , e ho la patente da 60 anni .
Per questa macchina ho ottenuto da ASI , tramite il Club Storico Peugeot , il CRS (certificato di rilevanza storica).
Grazie al CRS ho potuto chiedere (e ottenere) l'esenzione totale dal pagamento della tassa di possesso , come previsto dalla Regione Lombardia .
 
Apro questa discussione per spezzare una lancia a favore dell'usato e delle auto vissute.
Sono nato e cresciuto nel mondo del "si cambia auto ogni 3 anni" o "a 100 mila meglio liberarsene" adducendo tutte le motivazioni possibili e immaginabili per sostenere quelle decisioni.
Ho pure vissuto il periodo in cui l'avvicendamento dei modelli si aveva a 8-9 anni dal lancio per giungere ai 4-5 anni o anche agli Mk x.5 pur di vantare una novità.
Al tempo pensavo che si trattasse di un mercato dinamico dovuto ai piccoli ma costanti aggiornamenti mentre invece si è dimostrata più che altro una necessità per sostenere un mercato asfittico.
Ci si divideva tra quelli che lamentavano l'obsolescenza programmata e quelli che sostenevano non esistesse nel mondo auto.
Poi, recentemente, la stessa UE si è interessata a questo fenomeno e si sta adoperando per porre un freno a riprova che la questione esisteva sul serio.
Come europei sappiamo che stiamo andando verso norme in cui l'elettrificazione dovrebbe recitare una parte importante e sappiamo della lotta alle auto vecchie.
Ragione vorrebbe che un auto già prodotta si possa considerare meno inquinante di una da produrre o comunque ad impatto ridotto (cioè non cambia granché).
Ragione vorrebbe che si producessero meno rifiuti, ergo si salvassero quante più auto possibili mantenendole in efficienza. Ragione vorrebbe che qualunque auto dovrebbe poter adottare sistemi che ne migliorino i vari parametri anche nel corso della vita e qui si giunge alla domanda. Quando cambiare un auto?
Dal mio punto di vista un auto andrebbe cambiata quando cambiano le esigenze o quando non più funzionante o incapace di rispondere a criteri minimi di sicurezza. In tutti gli altri casi penso che qualunque auto vissuta possa trovare un suo spazio nel mondo.

A voi.
Posto che evidentemente, come si diceva una volta, il mondo è bello perché è vario (anche se qualcuno dirà subito che è avariato, vabbè....) e quindi le ragioni per cambiare o no un'auto possono essere molte e varie, io sono contento che ci siano quelli che la cambiano quando è ancora abbastanza nuova, anche se ci smenano un bel po'. Perché è grazie a loro che mi sono potuto prendere, usate ma in ottima forma, le Bmw M ; meno la cosa vale(va) per la Cayman, non facile da trovare usata a prezzo ragionevole, anche se non ai livelli (quasi folli) delle 911, su cui pesa evidentemente una moda così forte da essere una specie di "ubriacatura sociale".
Perché, anche se c'è chi dice che "se non puoi permetterla nuova, non puoi permettertela neanche usata", le cose non stanno così, potrei dire di esserne la prova vivente.
 
tutto comprensibile ma non credo che il sistema produttivo riuscirebbe a sostenere un mercato in cui la vettura la si cambia ogni 15/20 anni, perchè almeno per me le vetture odierne quella stima di vita la reggono tranquillamente.
Quello che dovremmo chiederci è: ma a noi che ce ne frega delle case automobilistiche?
Una volta era diverso. Nel 1970 in Italia si producevano 1.870.000 vetture. Adesso siamo del tutto simili alle svariate decine di paesi che non producono auto.
Poichè agli altri paesi delle sorti dei lavoratori italiani non gliene importa una beata mazza perchè mai dovremmo preoccuparci noi delle sorti di case automobilistiche di altri paesi?
Per come si stanno comportando nei confronti della clientela (anche blasonatissimi marchi) a livello di prezzi, di ricambi e di attese per gli stessi, con calo della qualità generelizzato a fronte di aumenti strepitosi ben oltre l'inflazione mi chiedo, con un certo sgomento, come riescano a vendere un BMW X3 a 70.000 euro con un mild Hybrid della miseria e consumi di conseguenza elevati, con finiture che, in confronto alla mia vecchia 520D pagata, con un anno di vita, 31.000 euro, fanno tenerezza.
Ovviamente qualcuno penserà che a fronte di ulteriori cali di vendita aumenteranno ancora i prezzi. Rassicuratevi, non funziona così, alla fine si chiude.
Comunque, secondo me, il parco auto europeo continuerà inesorabilmente ad invecchiare come è giusto che sia.
Qualcuno auspicava la decrescita felice. Beh, ormai ci siamo. Se poi sarà felice lo diranno i posteri.
 
Ultima modifica:
Posto che evidentemente, come si diceva una volta, il mondo è bello perché è vario (anche se qualcuno dirà subito che è avariato, vabbè....) e quindi le ragioni per cambiare o no un'auto possono essere molte e varie, io sono contento che ci siano quelli che la cambiano quando è ancora abbastanza nuova, anche se ci smenano un bel po'. Perché è grazie a loro che mi sono potuto prendere, usate ma in ottima forma, le Bmw M ; meno la cosa vale(va) per la Cayman, non facile da trovare usata a prezzo ragionevole, anche se non ai livelli (quasi folli) delle 911, su cui pesa evidentemente una moda così forte da essere una specie di "ubriacatura sociale".
Perché, anche se c'è chi dice che "se non puoi permetterla nuova, non puoi permettertela neanche usata", le cose non stanno così, potrei dire di esserne la prova vivente.
Da qualche tempo in forum aleggiava una certa riottosità per le auto usate quando invece la realtà nostrana dice che ce n'è un gran bisogno e siccome l'usato non significa prendere delle ciofeche ma spesso riserva delle piacevoli sorprese mi pare giusto trattare il tema in tutte le sue sfaccettature nell'ottica positiva.

Chissà magari tornerà utile anche a Cironi se mai scorrerà queste pagine :emoji_joy:
 
Da qualche tempo in forum aleggiava una certa riottosità per le auto usate quando invece la realtà nostrana dice che ce n'è un gran bisogno e siccome l'usato non significa prendere delle ciofeche ma spesso riserva delle piacevoli sorprese mi pare giusto trattare il tema in tutte le sue sfaccettature nell'ottica positiva.

Chissà magari tornerà utile anche a Cironi se mai scorrerà queste pagine :emoji_joy:
Corretto....nella maggior parte dei casi ma....

ma molte discussioni proprio qui con gente disperata che chiede consigli non indicano proprio l'opzione della piacevole sorpresa ma il preludio al meno peggio con quei soldi.
 
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