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Attenti all'intelligenza artificiale...

Ma tolto chi usa chatgpt per lavoro avrà senso usarla per diletto?
Dicono che abbia un impatto notevole sull'ambiente,poco tempo fa leggevo che hanno calcolato la CO2 emessa solo per gestire i ringraziamenti da parte degli utenti.
Di per se ci sono tante cose "tecnologiche" che vengono usate per diletto senza un "senso"....social per esempio. Resta da capire se questa sara l'ennesimo "metaverso" o "visore" andato a malepassata la fase pubblicitaria. Resto fermamente convinto che i proprietari dei testi - foto - ect di quelli che usano i vari LLM non vengono pagati. Come del resto chi fa il lavoro sporco di stringatura degli algoritmi in un paese della Papuasia non venga pagato.
 
Per me internet è un compagno da quasi 30 anni, ho vissuto più anni da quando esiste il www che prima... utilissimo e divertentissimo cercare sempre nuove info o riercare le vecchie dimenticate. L'AI è utilissima, ma raramente mi torna utile per sintetizzare qualche ricerca complessa. Per cui di rado.
 
L' AI ste porte controvento non le digerisce proprio. Poco fa, aperto il browser mi appare in primo piano ''chiedi qualsiasi cosa all' AI'', faccio la fatidica domanda e mi risponde che sono le porte dei saloon del vecchio west.
 
  • Le portiere tradizionali sono incernierate sulla parte anteriore e si aprono all'indietro (verso il posteriore dell’auto).
  • Le porte controvento, invece, sono incernierate posteriormente e si aprono in avanti (verso l'anteriore dell’auto).
Anche qui c'è qualcosa che non quadra, se sono incernierate anteriormente come potrebbero aprirsi all'indietro?
Il senso di apertura è verso l'anteriore, l'apertura che si crea è verso il posteriore.
E viceversa.

Se dico solo "le porte si aprono all'indietro" io capisco che sono quelle da suicidio.
O sbaglio?
 
Non chiedete mai una roba tipo "è possibile vedere un fungo atomico?" con il rischio che ti risponda "affacciati alla finestra".
 
Beh oggi la mia cara AI in un "ragionamento" mi ha sbagliato la moltiplicazione di un numero per un altro elevato ad una certa potenza. Me ne sono accorto e gliel'ho fatto notare, veniva un valore molto più alto. Risposta testuale" Hai ragione, ho sottostimato il risultato, correggo subito". A posto.....
 
Ma e' proprio tonta,
pari pari quella di Monaco....
( Dice Blu )

:emoji_stuck_out_tongue: :emoji_stuck_out_tongue_winking_eye::emoji_stuck_out_tongue:
Più che altro ha una bella faccia tosta a rispondermi che ha "sottostimato"...E uso quella a pagamento, con ragionamenti "profondi". Va benissimo per impostare problemi e relative soluzioni, ma spesso tende a cannare specie nei riferimenti a norme o leggi. Oggi mi ha citato una legge regionale sbagliata. Anche qui l'ho corretta, e la risposta è stata "hai ragione, quella che ho citato fa riferimento ad un diverso aspetto". Mah, valli a capire questi "algoritmi"..
 
Più che altro ha una bella faccia tosta a rispondermi che ha "sottostimato"...E uso quella a pagamento, con ragionamenti "profondi". Va benissimo per impostare problemi e relative soluzioni, ma spesso tende a cannare specie nei riferimenti a norme o leggi. Oggi mi ha citato una legge regionale sbagliata. Anche qui l'ho corretta, e la risposta è stata "hai ragione, quella che ho citato fa riferimento ad un diverso aspetto". Mah, valli a capire questi "algoritmi"..
Da gnurant pipol....
Ma' sti algoritmi sarranno pure fuzione di quello che
i programmatori gli hanno messo nei " cipster "

??
 
Questa l'ho appena chiesta a Gemini di Google, sul telefonino:

Le portiere "controvento" sono quelle che si aprono con le cerniere posizionate nella parte posteriore della portiera, aprendosi quindi in direzione opposta al senso di marcia. Erano comuni sulle auto d'epoca e rendevano più facile l'ingresso e l'uscita, ma presentavano rischi di apertura accidentale ad alta velocità.

Non male, direi.
 
Da gnurant pipol....
Ma' sti algoritmi sarranno pure fuzione di quello che
i programmatori gli hanno messo nei " cipster "

??
Il discorso è leggermente diverso: i programmatori "mettono dentro" sostanzialmente due cose, algoritmi e dati iniziali, con il proposito di arrivare a creare un sistema capace di simulare alcune capacità tipiche dell'intelligenza umana, come apprendere, ragionare, riconoscere, prendere decisioni e risolvere problemi.
Gli algoritmi sono le regole e le istruzioni logiche impartite dai programmatori ai computer per analizzare dati, imparare da essi e migliorare le proprie prestazioni nel tempo. Tra le tecniche più importanti seguite nella programmazione di AI ci sono il machine learning (apprendimento automatico) e il deep learning (apprendimento profondo), basati su reti neurali artificiali che imitano in modo molto semplificato il funzionamento del cervello umano.
Infatti una volta implementati gli algoritmi, si passa all' istruzione e all' addestramento della AI fornendole via via sempre più dati da elaborarare e verificando la correttezza dei ragionamenti. Come se andasse a scuola, partendo dalle elementari fino all' università, con tanto di esami.
In parole povere più dati l'AI riceve e più potenza di calcolo ha a disposizione, migliore diventa la sua capacità di imparare e prendere decisioni autonome. Questi sistemi non solo analizzano i dati, ma sono in grado di adattarsi e migliorare con l'esperienza, proprio come una persona che apprende dai propri errori o successi.
Quindi i programmatori non hanno messo tutti i dati di tutto lo scibile dentro i chips, ma hanno dato loro un metodo di ragionamento su come e dove cercare i dati che servono, e farlo in modo sempre più autonomo. Può capitare peró che ogni tanto la AI prenda qualche "allucinazione".
Questo succede perché i modelli linguistici di intelligenza artificiale, come quelli basati su grandi modelli di linguaggio (LLM), producono output probabilistici basati su dati di addestramento e previsioni statistiche. A volte, a causa di errori di interpretazione, dati distorti o incompletezze nei dati di addestramento, l'IA inventa fatti, numeri, nomi o eventi per mantenere la coerenza del discorso, generando così informazioni errate o fuorvianti.
 
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